Calabria

Dalla Calabria alla Sicilia con un kg di droga in auto. Arrestato

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A Messina la Guardia di Finanza, ha sequestrato un chilo di cocaina arrestando un giovane calabrese. In particolare, durante i controlli ai passeggeri ed ai veicoli in transito sullo stretto, le Fiamme Gialle hanno fermato un’utilitaria appena sbarcata dal traghetto condotta dal giovane, il quale affermava di essere un tecnico e di essere diretto a Catania per la riparazione di una caldaia. I militari, insospettiti che il conducente viaggiasse su un’auto noleggiata e, senza alcun tipo di attrezzatura, hanno deciso di perquisire la vettura. Grazie al fiuto del cane antidroga Ghimly, le Fiamme Gialle hanno rinvenuto nel bagagliaio un plico con all’interno la sostanza stupefacente. La droga era stata occultata nel portellone della vettura, avvolta nel cellophane ed impregnata di una sostanza oleosa dal caratteristico odore di petrolio, per tentare di confondere l’olfatto del cane. La cocaina, destinata alla vendita al dettaglio nelle piazze di spaccio siciliane, avrebbe consentito un guadagno di oltre 250.000 euro.

Via libera dei ministeri al Piano di riorganizzazione della rete ospedaliera

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«Il tavolo Dm70, composto dai rappresentanti tecnici dei ministeri dell’Economia e delle finanze e della Salute, ha approvato la rete ospedaliera della nostra regione. Un ottimo risultato per la Calabria» ha scritto su X il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto. Nei giorni scorsi il Governatore e Commissario ad acta per la sanità aveva rimodulato i fondi per i nuovi ospedali di Vibo e della Piana di Gioia Tauro, e temeva che queste scelte non sarebbero approvate dal Governo.

I porti Calabresi con lo stand “Cruise Italy one country, many destinations” partecipano al Seatrade Cruise Global di Miami

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L’Autorità di Sistema portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio sta partecipando al Seatrade Cruise Global di Miami (Florida), l’evento fieristico più importante al mondo per la promozione del settore crocieristico. L’Ente ha deciso di essere presente per promuovere i porti di Crotone, Corigliano Calabro e Vibo Valentia Marina. La partecipazione dei porti calabresi si inserisce all’interno e in collaborazione con Assoporti, l’associazione dei porti italiani, in un unico stand denominato “Cruise Italy one country, many destinations” per presentare tutto il sistema Paese, in modo che si possa dare risposte sia in termini operativi portuali che di offerta turistica sul territorio. A darsi appuntamento in Florida è l’intero mondo del crocierismo globale. Si tratta di un’occasione molto importante per promuovere il sistema portuale dei porti crocieristi calabresi di competenza dell’Ente, attraverso i quali è possibile presentare le bellezze paesaggistiche, culturali ed archeologiche della Regione Calabria all’interno del circuito internazionale di settore.

Celebrazioni in tutte le province per la festa della Polizia

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La Polizia festeggia oggi il 172esimo anniversario della fondazione nel segno del tema “Esserci sempre”. Celebrazioni si sono tenute in tutte le province calabresi. A Cosenza la cerimonia si è tenuta nella suggestiva cornice della Piazza XV Marzo e dell’antico Teatro Alfonso Rendano, alla presenza di Autorità civili e religiose nonché di scolaresche dell’hinterland. In tale occasione è importante evidenziare l’impegno delle donne e uomini della Polizia di Stato di questa provincia che, anche questo anno, con abnegazione e fervore, hanno profuso le proprie energie per lo svolgimento delle attività volte alla tutela ed alla sicurezza dell’ordine pubblico e della salvaguardia dei diritti e libertà fondamentali dei cittadini, rendendo concreto il motto “Esserci Sempre”. A tal proposito, è stata garantita un’elevata attenzione in materia di ordine e sicurezza pubblica, predisponendo dedicati servizi per ogni tipo di manifestazioni di carattere religioso, sportivo, su tematiche del lavoro, politiche e studentesche. Per l’occasione, all’interno della Piazza,  sono stati allestiti vari stand della Polizia di Stato tra cui quello del Gabinetto Provinciale della Polizia Scientifica dove personale specializzato ha  ricreato una “scena criminis” ; uno stand con personale specializzato Artificiere ed Istruttori di tiro i quali hanno illustrato l’utilizzo del teaser; il Camper itinerante della Polizia di Stato “Questo non è Amore”; personale della Sicurezza Operativa Cibernetica, del Reparto Prevenzione Crimine Calabria Settentrionale  nonché della Polizia Stradale.

Nel borgo di Gerace la manifestazione si è aperta con la deposizione di una corona ai Caduti della Polizia di Stato nel Commissariato di Siderno. Per celebrare l’evento, già nella giornata di ieri, la cittadina ha ospitato oltre 800 studenti della Locride che hanno animato le vie del borgo dove, per l’occasione, sono stati allestiti degli stand, con attrezzature e mezzi di reparto delle Specialità della Polizia di Stato, Polstrada, Reparto Volo, il Reparto Mobile, Centro Operativo di Sicurezza Cibernetica, la Polfer e la Polizia scientifica del Gabinetto regionale di Reggio, nonché Willy, il robot antiesplosivo del Nucleo artificieri. Allestita anche informativa rivolta particolarmente ai soggetti vulnerabili, contro la violenza di genere e indirizzata alla prevenzione delle truffe agli anziani. “Nell’ottica della ‘Polizia di prossimità’ – è detto in una nota della Questura di Reggio – è stata svolta anche un’attività informativa diretta alle nuove generazioni, per rispondere alle loro curiosità e per far conoscere le procedure concorsuali necessarie per l’ingresso nella famiglia della Polizia di Stato. Alla giornata ha partecipato, altresì, l’Associazione ‘Donatori Nati’ della Polizia di Stato che ha sensibilizzato i presenti sul tema della donazione del sangue, sottolineando la necessità di donare per poter aiutare le persone che ogni giorno necessitano di plasma per i motivi più diversi. Nell’occasione, nell’ospedale Locri, è stata organizzata una raccolta straordinaria di sangue. Le vie del borgo di Gerace sono state impreziosite, infine, dalla presenza della Squadra a Cavallo della Questura di Palermo e della squadra cinofili della Questura di Reggio Calabria, accompagnati dalla cagnolina Lisa, da poco adottata. La cerimonia, svoltasi a Gerace nella chiesa di San Francesco – è detto ancora nella nota – ha avuto inizio con le note dell’Inno di Mameli, eseguito dai docenti di strumenti musicali e intonato dal coro degli studenti dell’Istituto comprensivo Cinque Martiri di Gerace. Gli stessi musicisti hanno concluso la cerimonia con l’esecuzione di alcuni famosi brani musicali. Il questore della Provincia di Reggio Calabria, Bruno Megale, nel suo discorso ha, tra l’altro, elogiato i poliziotti per il loro lavoro quotidianamente svolto al servizio della cittadinanza ed ha ringraziato l’amministrazione comunale di Gerace, esaltando la bellezza, la cultura, l’arte e la storia del borgo, quali espressioni universali di legalità. Anche quest’anno, nel corso della manifestazione, sono stati consegnati dei riconoscimenti premiali ai poliziotti che si sono distinti in operazioni di servizio e di soccorso pubblico“. La cerimonia è stata preceduta dalla deposizione di una corona di alloro presso la stele posta all’interno del cortile della Questura, da parte del Prefetto Francesca Ferraro e del Questore Marco Giambra, per rendere gli onori ai caduti della Polizia di Stato. Quindi, la cerimonia si è spostata in Piazza della Resistenza, davanti la Casa Comunale, alla presenza delle autorità civili, militari e religiose. Dopo la lettura dei messaggi del Presidente della Repubblica, del Ministro dell’Interno e del Capo della Polizia, il Questore ha tenuto un discorso celebrativo con cui ha illustrato le attività svolte e i risultati conseguiti nel corso dell’anno dalle varie articolazioni della Polizia di Stato della provincia, dando atto dell’impegno e del sacrificio di tutto il personale. “Nella nostra provincia é ancora forte la presenza della criminalità organizzata – ha detto il questore Marco Giambra – che agisce e prospera con i proventi del traffico di droga, delle estorsioni, dell’usura e di altre attività illecite. Dobbiamo essere consapevoli che, in questo senso, c’è ancora molto da fare nel nostro territorio. Le forze dell’ordine, la magistratura e le altre istituzioni – ha aggiunto il Questore – fanno la loro parte e profondono grandi sforzi nell’azione di contrasto alla ‘ndrangheta con azioni concrete, ma è necessario che scenda in campo la società civile. Approfitto di questo momento celebrativo per ribadire quanto già detto in altre occasioni: in questo territorio è necessaria una presa di coscienza collettiva, in quanto i buoni propositi non bastano perché c’è bisogno di fatti concreti. È necessario che le persone oneste, le vittime e tutti coloro che subiscono l’arroganza e la prepotenza della ‘ndrangheta abbandonino l’atteggiamento di apatia, di indifferenza e di rassegnazione e si ribellino con atti concreti, denunciando il malaffare e tutte le azioni vessatorie che subiscono. E mi preme evidenziare che, su questo fronte, qualcosa finalmente si muove: mi riferisco alla recente operazione contro la ‘ndrangheta effettuata a Cutro dalla Squadra mobile, con l’arresto di alcuni esponenti della cosca locale. Una vicenda che assume un significato straordinario non solo perché alcuni imprenditori hanno deciso di denunciare le estorsioni a cui erano sottoposti, evento rarissimo in questa provincia, ma soprattutto perché la società civile é scesa in piazza, manifestando solidarietà alle vittime. Fatto assolutamente inedito in questi territori. Questo significa, indubbiamente, che il muro di omertà che connota le vicende di mafia comincia a mostrare delle crepe. E significa anche che la gente é stanca di questa cappa asfissiante che incombe su questi luoghi. L’auspicio é che questa fessura, determinata dal coraggio di questi imprenditori, possa allargarsi sempre più per fare in modo che questo territorio possa liberarsi definitivamente dalla presenza della criminalità organizzata. Per questo, bisogna far quadrato attorno a questi esemplari cittadini che si sono ribellati al giogo mafioso. É necessario che tutti, comprese le associazioni di categoria, si stringano attorno a loro non formalmente, ma con i fatti, che si traducono nel fare opera di proselitismo tra gli altri imprenditori, anche attraverso la costituzione di una associazione antiracket, affinché il coraggio dimostrato da pochi diventi virale. La speranza é che in questo territorio si verifichi un”epidemia di coraggio’ e che si realizzi un ‘contagio del coraggio’ per fare in modo che queste denunce non rimangano un fatto isolato, ma possano costituire per le altre vittime lo stimolo per una ribellione contro la ‘ndrangheta. Occorre quindi, collaborazione sostanziale da parte dei cittadini. Non voltarsi dall’altra parte, ma segnalare e denunciare alle autorità qualsiasi forma di illegalità e di prevaricazione proveniente non solo dalla criminalità organizzata ma anche da quella comune“.

Il messaggio che questa festa vuole lanciare è quello di essere tra la gente – ha detto il Questore di Catanzaro Paolo Sirna – di esserci sempre e di non voltarsi dall’altro lato quando ci sono dei bisogni che riguardano il singolo cittadino e la collettività. La Polizia di stato è presente in tutta la provincia e vuole esserlo sempre più. Cerchiamo di lavorare per migliorarci e per offrire un prodotto di sicurezza a tutela dei cittadini e per lo sviluppo di questa società. Per consentire una libertà di impresa scevra dai condizionamenti della mafia e per fare in modo che le amministrazioni pubbliche possano lavorare serenamente e facendo in modo che tutto ciò che c’è di marcio e di aggressivo e nocivo per questa società possa essere debellato“. La festa della Polizia è anche l’occasione per fare un bilancio dell’ultimo anno, bilancio che il Questore ha definito “positivo: sono aumentati in modo sensibile i controlli di persone e su strada. Soprattutto sono aumentate il numero di persone denunciate in stato di libertà e quelle tratte in arresto. Sono diminuiti i reati gravi come gli omicidi, le rapine, le estorsioni e gli atti intimidatori. Sono aumentati in modo sensibile, invece, i sequestri di sostanze stupefacenti e di armi; quindi, dal punto di vista del contrasto ai crimini ce la stiamo mettendo tutta“.

 

Le scuole calabresi coinvolte nei convegni sui rischi ambientali promossi dalla Protezione Civile

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Avranno inizio il prossimo 17 aprile all’Istituto “Grimaldi Pacioli” di Catanzaro le attività formative di approfondimento sui rischi ambientali e antropici che interessano la nostra regione. Gli incontri, promossi dal Dipartimento di Protezione Civile regionale, con la collaborazione dell’Ufficio scolastico regionale, coinvolgeranno tutte le province calabresi e avranno come destinatari i referenti di educazione civica e i responsabili del servizio prevenzione e protezione di ogni Istituto del territorio. Al primo incontro, che coinvolgerà anche la provincia di Crotone, seguiranno altri appuntamenti, il 18 e 19 aprile al Liceo scientifico “Volta” per la città metropolitana di Reggio Calabria; il 22 aprile al Liceo Statale “Vito Capialbi” guidato dal dirigente Antonello Scalamandrè, per la provincia di Vibo Valentia; il 23 e 24 aprile all’I.C. “Gullo Cosenza Quarto” diretto da Rosa Maria Paola Ferraro, per la provincia di Cosenza. Le attività, condotte dal professor Agostino Miozzo, già direttore generale del Dipartimento di Protezione Civile nazionale, e da Domenico Costarella, direttore generale della Prociv regionale, avranno come obiettivo l’analisi e l’approfondimento di tematiche legate alla percezione, conoscenza e gestione dei rischi naturali che interessano il territorio calabrese. “Viviamo in una regione bellissima e vulnerabile perché – sottolinea la vicepresidente della giunta regionale Giusi Princi – fortemente esposta a rischi naturali. Da vicepresidente e donna di scuola, trovo fondamentale che gli studenti, per il tramite dei loro docenti, siano coinvolti in un percorso civico teso alla conoscenza dell’alto rischio sismico ed idrogeologico che caratterizza la nostra terra, nonché del ruolo determinante offerto dal servizio nazionale della Protezione Civile. Solo attraverso la conoscenza e la prevenzione è possibile avere un approccio attivo nei confronti di questi fenomeni, così da ridurre la vulnerabilità e l’impatto che posso avere sulla nostra vita”.

Latitante arrestato al suo arrivo all'aeroporto di Lamezia

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E’ stato arrestato al suo rientro dalla Francia, appena atterrato all’aeroporto di Lamezia Terme dove, sulla pista, ha trovato i carabinieri che gli hanno notificato l’ordinanza di custodia cautelare emessa nei suoi confronti dal gip Federica Giovinazzo su richiesta del procuratore di Palmi Emanuele Crescenti e del sostituto Davide Lucisano. È finito così ai domiciliari, Gaetano Catania, di 38 anni, coinvolto in un’inchiesta dei carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria che ha fatto luce su un articolato giro di spaccio di sostanze stupefacenti, risultato fortemente radicato all’interno del contesto territoriale dei Comuni di Rosarno e Taurianova. Residente a Taurianova, Catania era stato dichiarato latitante dal Tribunale di Palmi e, nei suoi confronti, erano state lanciate ricerche a livello comunitario, con l’emissione del mandato di arresto europeo. A tradirlo sono stati i contatti con i suoi familiari in Italia, con i quali si sentiva quotidianamente, anche raccontando loro di aver preso i biglietti aerei per una fugace visita nel weekend. Incensurato, Gaetano Catania deve rispondere di tre episodi di spaccio avvenuti nel luglio 2020 contestati anche al suo coindagato Marco Recupero, di 38 anni. L’arrestato, infatti, avrebbe accompagnato quest’ultimo a Rosarno per acquistare della droga che poi sarebbe servita, secondo gli investigatori, per rifornire gli assuntori di Taurianova. A dare avvio alle indagini coordinate della Procura di Palmi era stata la denuncia sporta dal padre di una giovane assuntrice di sostanze stupefacenti che, vista la brutta china che stava prendendo la figlia, aveva deciso confidare la dipendenza della ragazza ai carabinieri delle stazioni di Taurianova e di San Martino di Taurianova. Le indagini successive, secondo i militari, avrebbero dimostrato l’esistenza di un florido mercato della droga leggera e pesante, con base a Taurianova e ramificazioni a Rosarno, Platì e Gerocarne, dove avevano base i fornitori del narcotico.