Calabria

Covid. in Calabria scende al 10,48% il tasso di positività.

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Sono 243 i nuovi contagi da Covid 19 in Calabria dove si è verificato un decesso.Il tasso di positività scende dall'11,83% al 10,48%. I casi attivi sono 3.699 (-162), gli isolati a domicilio 3.517 (-158) ed i nuovi guariti 404. I dati sono comunicati dai Dipartimenti di Prevenzione delle Asp della Regione Calabria. A livello provinciale, la diffusione del Covid è la seguente: Catanzaro: casi attivi 122 (28 in reparto, 5 in terapia intensiva, 89 in isolamento domiciliare); casi chiusi 111080 (110657 guariti, 423 deceduti).

Cosenza: casi attivi 2338 (88 in reparto, 1 in terapia intensiva, 2249 in isolamento domiciliare); casi chiusi 183699 (182259 guariti, 1440 deceduti).

Crotone: casi attivi 96 (12 in reparto, 0 in terapia intensiva, 84 in isolamento domiciliare); casi chiusi 59276 (59000 guariti, 276 deceduti).

Reggio Calabria: casi attivi 799 (29 in reparto, 1 in terapia intensiva, 769 in isolamento domiciliare); casi chiusi 207138 (206229 guariti, 909 deceduti). 

Vibo Valentia: casi attivi 130 (17 in reparto, 0 in terapia intensiva, 113 in isolamento domiciliare); casi chiusi 52888 (52693 guariti, 195 deceduti).

 

 

Covid. In Calabria contagi stabili e una vittima

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In Calabria il coronavirus allenta la morsa. Il bollettino diffuso dalla regione riporta che su 4.613 tamponi processati nelle ultime ore, 1.357 sono risultati positivi al covid. Il numero maggiore di nuovi contagi è stato riscontrato in provincia di Reggio Calabria con 477, segue Catanzaro con 296, Cosenza con 450, Crotone con 193 e Vibo Valentia con 100. A completare il quadro ci sono 41 positivi residenti fuori regione. C’è un nuovo decesso per un totale di 2.848 morti. Le persone attualmente contagiate dal coronavirus in Calabria sono 72.616. I ricoverati nei reparti covid sono 281, 3 in più rispetto all’ultima rilevazione mentre sono stabili i ricoveri in rianimazione per un totale di 12.

Covid: calano contagi e decessi, tasso 12,24%

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 Ancora in calo i contagi in Calabria: sono 328, ieri erano 446, i positivi riscontrati nelle ultime 24 ore in Calabria a fronte di meno tamponi, 2.679 e con il tasso che dal 15,93 è ulteriormente sceso al 12,24%. Tre i decessi che portano a 3.260 il totale delle vittime dall'esordio della pandemia. In netto calo i ricoveri nei reparti ordinari, -13; un ingresso in più nelle terapie intensive (11). In Calabria, ad oggi - secondo quanto riportano i dati giornalieri relativi all'epidemia da Covid-19 comunicati dai Dipartimenti di prevenzione delle Aziende sanitarie provinciali della Regione - le persone risultate positive al Coronavirus sono 624519. Il totale dei tamponi eseguiti sono stati 4.149.127.
    A livello provinciale i casi Covid 19 sono così distribuiti: Catanzaro: casi attivi 229 (29 in reparto, 8 in terapia intensiva, 192 in isolamento domiciliare); casi chiusi 110871 (110449 guariti, 422 deceduti); Cosenza: casi attivi 2230 (85 in reparto, 1 in terapia intensiva, 2144 in isolamento domiciliare); casi chiusi 183580 (182141 guariti, 1439 deceduti); Crotone: casi attivi 100 (12 in reparto, 0 in terapia intensiva, 88 in isolamento domiciliare); casi chiusi 59199 (58923 guariti, 276 deceduti); Reggio Calabria: casi attivi 1059 (30 in reparto, 2 in terapia intensiva, 1027 in isolamento domiciliare); casi chiusi 206747 (205838 guariti, 909 deceduti); Vibo Valentia: casi attivi 133 (18 in reparto, 0 in terapia intensiva, 115 in isolamento domiciliare); casi chiusi 52821 (52626 guariti, 195 deceduti).

Covid. In Calabria meno contagi, ma più ricoveri

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In Calabria continuano a diminuire i contagi da coronavirus ma aumentano i ricoveri. Il bollettino diffuso dalla regione riporta che su 3.254 tamponi processati nelle ultime ore, 446 sono risultati positivi al covid. Il numero maggiore è stato riscontrato in provincia di Cosenza con 210, segue Reggio Calabria con 101, Catanzaro con 82, Crotone con 26 e Vibo Valentia con 34. A completare il quadro ci sono 3 positivi residenti fuori regione. Le persone attualmente contagiate dal coronavirus in Calabria sono 4.215. Ci sono 3 nuovi decessi per un totale di 3.257 morti. I ricoverati nei reparti covid sono 188, 12 in più rispetto all’ultima rilevazione mentre c’è un ricovero in meno in rianimazione per un totale di 10.

Regione, Unical, Azienda ospedaliera di Cosenza E INRCA uniscono le forze per la sanità

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Parte un nuovo progetto di collaborazione tra Università e Regione per la Sanità, che ha l'ambizioso obiettivo di contribuire al miglioramento dei servizi sanitari del territorio. Due protocolli sono stati ufficializzati, pochi giorni fa, in tale direzione: il primo è un atto di collaborazione per la Sanità firmato dal rettore dell’Università della Calabria, Nicola Leone, ed il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, e il secondo è la convenzione attuativa, siglata dallo stesso rettore e dal commissario dell'ospedale dell’Annunziata, Vitaliano De Salazar. Il protocollo stipulato dalla Regione con l'Unical avvia il percorso che trasformerà, tra alcuni anni, l'Annunziata in ospedale universitario. L'accordo è inteso a perfezionare l’avvio del corso di Medicina e chirurgia Td (Tecnologie digitali) all’Unical nella sua specificità clinica e definisce l'inizio dell’iter che culminerà nella clinicizzazione dell'Annunziata, previo riconoscimento del Governo con Dpcm.
PROTOCOLLO REGIONE - UNICAL
La collaborazione tra la Regione e l’Università è volta al potenziamento e all’ulteriore qualificazione del servizio sanitario regionale, attraverso l’elaborazione di programmi formativi condivisi, rivolti al personale sanitario in servizio sul territorio.
Inoltre, la Regione, “consapevole delle eccellenze di cui è dotata dell’Università - si legge nel protocollo - nell’ambito ingegneristico, informatico e di intelligenza artificiale, intende promuovere una formazione professionale di medici e professionisti sanitari con particolare riferimento per quegli operatori della salute che siano dotati di conoscenze e competenze nei vari ambiti sanitari, biomedici e clinici, in una visione multidisciplinare integrata con le tecnologie dell’ingegneria dell’informazione e dei sistemi intelligenti, da applicare efficacemente ad azioni mirate alla prevenzione e alla cura delle malattie, alla riabilitazione dei pazienti e allo sviluppo di soluzioni diagnostiche e terapeutiche innovative”. L’università, da parte sua, metterà a disposizione competenze per l’offerta e la valutazione dei programmi di ricerca promossi dalla Regione, anche per rispondere al fabbisogno conoscitivo ed operativo del Servizio sanitario regionale e per favorire l’accesso all’attività di ricerca finanziata dal ministero della Salute e da istituzioni europee.
ACCORDO AZIENDA OSPEDALIERA - UNICAL
Il piano programmatico dell’Azienda ospedaliera (Annunziata, Mariano Santo e Santa Barbara) e dell’Università, in attuazione del protocollo con la Regione, pone come obiettivi lo sviluppo di un ambiente culturale favorevole alle attività di ricerca, la realizzazione dell’effettiva integrazione tra le attività scientifiche e le attività didattiche e assistenziali, il potenziamento delle infrastrutture della ricerca. È stato individuato, inoltre, un primo gruppo di Unità operative complesse che, gradualmente, diventerà a guida universitaria. Si tratta di Chirurgia generale, Ematologia, Laboratorio di analisi, Oncologia, Urologia, Nefrologia dialisi e trapianti, Gastroenterologia, Medicina interna, Ginecologia e ostetricia, Cardiologia. In prima battuta saranno solo tre i reparti che assumeranno direzione universitaria, ovvero Chirurgia generale, Ematologia e Laboratorio di analisi. I primi due manterranno alla guida gli attuali primari, Bruno Nardo e Massimo Gentile, già transitati nell’organico Unical, il terzo sarà guidato dalla docente universitaria Stefania Catalano. I risparmi salariali da qui derivanti per l’Azienda ospedaliera, potranno essere investiti per assumere nuovo personale medico. Altri professori e ricercatori Unical andranno, invece, a rafforzare i reparti ospedalieri nel ruolo di dirigenti medici su specifici progetti. Si tratta dei dottori Carmen Belli, in arrivo dall’Istituto europeo di oncologia di Milano, assegnata a Oncologia medica, il dottor Francesco Pata, chirurgo dell’ospedale di Corigliano Rossano, che andrà al reparto di Chirurgia generale, la professoressa Cinzia Giordano e il ricercatore Rocco Malivindi per Laboratorio di analisi, il dottor Nicola Ramacciati, della Scuola di Medicina e Chirurgia di Perugia, per Scienze infermieristiche generali, cliniche e pediatriche, il dottor Alberto Polimeni in arrivo dal Mater Domini di Catanzaro, per Cardiologia interventistica. Il dottor Andrea Corsonello, invece, assumerà il ruolo di primario di Medicina geriatrica all’Inrca (Istituto nazionale di ricovero e cura per anziani), con il quale è stato già stipulato un apposito protocollo.
LA DICHIARAZIONE DEL RETTORE LEONE
«Esprimo soddisfazione per il percorso virtuoso intrapreso – ha dichiarato il rettore Nicola Leone - che potrà, nel medio termine, portare significativi vantaggi alla sanità del territorio. I primi studenti del nuovo corso di laurea in Medicina, che si iscriveranno nell’anno accademico 2023/24, frequenteranno l’ospedale solo nel 2026/27. Ci sarà, quindi, tutto il tempo necessario per preparare un ambiente pienamente adeguato alla loro formazione. Tutto farà parte di un processo graduale che abbiamo ritenuto doveroso intraprendere, per venire incontro alle esigenze del territorio che ospita il nostro ateneo e che, purtroppo, in campo sanitario soffre di forti carenze e disservizi, nonostante l’impegno ammirevole degli ospedalieri. Anche le loro competenze saranno preziose per i nostri futuri studenti. Saranno tanti, infatti, i medici ospedalieri che, a vario titolo, verranno coinvolti nelle attività di docenza e tutoraggio nei reparti in cui si svolgeranno i tirocini. L’università, oltre alla condivisione di saperi e conoscenze, metterà a disposizione dell’ospedale già nelle prossime settimane, nuove strumentazioni e macchinari ad alta tecnologia, che potranno essere utilizzati per garantire cure efficaci e all’avanguardia, a beneficio di tutta la collettività».

Occhiuto incontra il Ministro Schillaci

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 "Questa mattina a Roma ho incontrato il ministro della Salute, Orazio Schillaci. All'ordine del giorno del nostro colloquio le difficoltà in ambito sanitario della Calabria, ma anche le tante iniziative che stiamo mettendo in campo per capovolgere lo stato delle cose".  A riferirlo lo stesso  presidente della Regione Calabria e Commissario della Sanità Roberto Occhiuto con una nota. Uno scambio di idee, secondo Occhiuto, costruttivo e positivo che ha posto l'attenzione sulla sanità in Calabria, affrontando non solo il tema dell'emergenza che riguarda il reclutamento dei medici e degli accordi stipulati, ma tra gli altri anche quello della riorganizzazione del sistema sanitario e dell'integrazione Pugliese-Ciaccio /Mater Domini.  "Ce la stiamo mettendo tutta - dice ancora il presidente della Regione Calabria - ma per vincere questa sfida abbiamo bisogno che il Governo nazionale sia al nostro fianco"