Al via "Catanzaro in blu" e un centro polivalente per soggetti con disturbo dello spettro autistico.

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L’incontro con la stampa serviva a presentare la campagna di sensibilizzazione sull’autismo “Catanzaro in Blu” ma, nella circostanza, è arrivata anche una seconda notizia attesa da tempo: l’aggiudicazione del progetto per la realizzazione e la gestione di un Centro Polivalente rivolto a giovani e adulti con disturbo  dello spettro autistico e altre disabilità con bisogni complessi. La vice sindaco Giusy Iemma e l’assessore alle Politiche Sociali Venturino Lazzaro hanno voluto così sottolineare l’impegno dell’esecutivo guidato da Nicola Fiorita in sostegno di quelle fasce in cui un problema socio sanitario già di per sé complesso rischia per chi lo vive di diventare anche un pesante disagio.  “Sul fenomeno dell’autismo, l’impegno è quello di voltare pagina - ha detto Iemma - ma invertire la tendenza significa sollevare dalle spalle delle famiglie il peso di bisogni complessi dei quali, complici anche i due anni di pandemia, esse si sono dovute fare carico. In questo l’Amministrazione ha una grande responsabilità e cioè proporre percorsi e soluzioni che siano sostenibili e praticabili rispetto a esigenze che sono molteplici e multiformi. Ed è un obiettivo – ha aggiunto la vice sindaco – raggiungibile solo a condizione di fare rete, così come è accaduto con le associazioni delle famiglie, che spesso si sono accollate il compito di colmare i vuoti di sistema ma che d’ora in avanti avranno bisogno di avere al fianco altri soggetti, a cominciare dalle Istituzioni. Va proprio in questa direzione il Centro Polivalente, con la sua duplice funzione: favorire percorsi personalizzati di inclusione sociale nel rispetto delle inclinazioni e delle volontà individuali del destinatario; realizzare interventi destinati alle famiglie e volti alla promozione del loro benessere e all’alleggerimento del carico di cura. Sullo sfondo di questi obiettivi raggiungibili nel breve o nel medio periodo – ha concluso Iemma – c’è quello più ambizioso e a più lungo termine e cioè il ‘dopo di noi’, l’individuare mani sicure cui affidare la persona autistica quando la famiglia dovesse venire meno”. Anche l’assessore Lazzaro ha inteso partire dalle famiglie e le associazioni che le rappresentano. “Molti dei contenuti di Catanzaro in Blu sono frutto dei loro suggerimenti. L’universo dell’autismo – ha spiegato il responsabile delle Politiche Sociali – è estremamente complesso ma proprio per questo, paradossalmente, rischia di diventare invisibile. Da qui l’importanza che hanno avuto gli incontri propedeutici al lancio della campagna, fino all’individuazione dei due principali obiettivi: far diventare Catanzaro una città consapevole e dare così alle famiglie delle persone autistiche la sicurezza di non essere sole neppure nei momenti più leggeri e meno impegnativi della loro quotidianità. Per questo – ha aggiunto Lazzaro – abbiamo deciso di cercare la collaborazione dei titolari di pubblici esercizi affinché si rendano disponibili ad acquisire le informazioni necessarie a gestire correttamente la persona autistica, diventando così riconoscibili attraverso il simbolo di Catanzaro in Blu. È un’idea di una semplicità disarmante ma che potrebbe davvero segnare una svolta perché significherebbe per la persona autistica e la sua famiglia poter uscire da una condizione di sostanziale isolamento e disagio per entrare in una dimensione di città inclusiva e accogliente, come abbiamo sempre inteso declinarla insieme con il sindaco Fiorita. Se fossi un ristoratore o un parrucchiere, farei a gara per avere il simbolo blu sulla mia vetrina. Una città inclusiva, tuttavia, ha bisogno anche di altro – ha detto ancora l’assessore alle Politiche Sociali, riferendosi al centro polivalente –; un’idea concepita da chi ci ha preceduto e che noi abbiamo oggi l’onore di portare a compimento. Così come ci piacerebbe, in un futuro non lontano, creare un osservatorio sul disagio mentale complessivamente inteso. Non è facile, ma dobbiamo metterci alla prova”.  Nel merito delle due iniziative, “Catanzaro in blu” consiste sostanzialmente nella produzione di materiali divulgativi destinati parte all’opinione pubblica in generale e parte ai titolari di pubblici esercizi. Per questi ultimi è stata realizzata una brochure ad hoc che oltre a fornire le informazioni basilari sull’autismo, contiene un decalogo di semplici regole a cui attenersi per approcciare correttamente la persona autistica e in più dei paragrafi dedicati specificamente ai titolari di ristoranti, bar, pasticcerie, parrucchierie e negozi di abbigliamento. L’esercente che deciderà di aderire a Catanzaro in Blu riceverà una vetrofania da applicare all’interno della propria vetrina così da poter essere riconosciuto dalla famiglia della persona autistica come negozio per così dire “amico”. La diffusione dell’iniziativa, nelle settimane che verranno, sarà affidata ai contatti che l’assessorato alle Politiche Sociali stabilirà con singoli esercenti ma soprattutto con le associazioni di categoria. Un momento pubblico dedicato al tema, infine, è fissato il prossimo 2 aprile, in concomitanza con la Giornata Mondiale della Consapevolezza sull’Autismo, istituita nel 2007 dall’Assemblea Generale dell’ONU. Per quanto riguarda il Centro Polivalente rivolto a giovani e adulti con disturbo dello spettro autistico e altre disabilità con bisogni complessi, la commissione competente, incaricata di vagliare le proposte pervenute a seguito dell’avviso pubblicato dal Comune, ha disposto l’aggiudicazione del progetto. Le attività del Centro saranno attuate da Fondazione Città Solidale, responsabile del progetto stesso e capofila della rete di enti del Terzo Settore costituitasi in associazione temporanea di scopo (ATS), insieme con Fondazione Betania Onlus. Il progetto prevede anche una rete di partenariato con diversi organismi di settore. Partner di riferimento per l’individuazione di giovani e adulti con autismo è l’ASP di Catanzaro. Le principali azioni del progetto riguardano: interventi rivolti a giovani e adulti con disturbo  dello spettro autistico e altre disabilità con bisogni complessi, che tendono a favorire percorsi personalizzati di inclusione sociale, volti alla valorizzazione e sviluppo delle competenze, al potenziamento delle autonomie e delle capacità di autodeterminazione, al miglioramento della qualità della vita, nel rispetto delle inclinazioni e delle volontà individuali del destinatario o espresse da chi lo rappresenta. Sarà pertanto attivato un centro  diurno, aperto dal lunedì al sabato dalle ore 09:00 alle ore 15:00 ubicato nel quartiere di Santa Maria. Tra le attività vi è l’attivazione di percorsi di workshop lab volti alla formazione professionale e all’inserimento lavorativo, oltre ad attività di volontariato con  gli Enti aderenti alla rete di partenariato. Si evidenzia la collaborazione con la Camera di Commercio di Catanzaro e l’Ente di Formazione ISIM. Sono previsti anche interventi rivolti alle famiglie volti alla promozione del benessere e ad alleggerire il carico di cura dei caregiver mediante l’attivazione di parent training, gruppi di auto mutuo aiuto e training domiciliare. Previsti anche interventi per la comunità territoriale volti a favorire la piena partecipazione alla vita sociale e  comunitaria, con azioni di promozione di un approccio di welfare di comunità che supporti il progetto di vita della persona e contemporaneamente attivi processi generativi della comunità di riferimento. Verranno attivati presso gli ambiti territoriali sociali di Lamezia Terme, Soverato e Soveria Mannelli degli HUB territoriali, che costituiscono sedi distaccate del Polifunzionale. Mediante la presenza della figura dell’animatore territoriale, è prevista una campagna di sensibilizzazione sull’autismo, oltre a percorsi formativi rivolti agli operatori sociosanitari del territorio. Gli HUB fungeranno anche da raccordo con il Centro Polifunzionale nell’individuazione dei beneficiari e delle loro famiglie e nella elaborazione del progetto personalizzato. All’interno del Centro Polifunzionale, infine, sarà attivata la biblioteca ABC, dove si utilizzerà lo strumento del prestito bibliotecario e la gestione verrà affidata ai beneficiari del progetto, aperta alla cittadinanza mediante la presenza di una sala lettura.