Catanzaro

Catanzaro. Circa quaranta i primi iscritti alla banca dei traduttori consultabile sul sito del Comune

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Sono circa quaranta i traduttori che si sono registrati finora nell’apposita banca dati istituita dal Comune di Catanzaro come strumento utile per gli enti, le associazioni e i privati che abbiano bisogno del supporto di queste specifiche professionalità. La prima risposta all’iniziativa promossa dal presidente del Consiglio comunale, Gianmichele Bosco, è stata positiva e ha riscontrato una buona adesione da parte dei traduttori le cui generalità, con le lingue conosciute, possono essere consultate sul sito del Comune nell’apposita pagina in costante aggiornamento (https://www.comune.catanzaro.it/banca-dati-traduttori). Si ricorda che i professionisti interessati possono registrarsi alla banca dati, accedendo ai servizi del portale DemaPA tramite autenticazione con Spid o Cie. Si può quindi compilare l’apposita istanza, presente tra quelle generiche, inserendo i propri dati e indicando l’eventuale titolo di studio, la madrelingua e le altre lingue conosciute.

 

Catanzaro. “La notte del mare 2023”, in programma stasera, alle 21.30, al Parco Gaslini nel quartiere Lido

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E’ tutto pronto per la serata di spettacolo e riconoscimenti de “La notte del mare 2023”, in programma stasera, alle 21.30, al Parco Gaslini nel quartiere Lido. L’evento è promosso dall’amministrazione comunale e mira a raccontare e celebrare, attraverso momenti artistici e musicali e testimonianze di cittadinanza attiva, i valori premianti di Catanzaro Città Bandiera blu. Sul palco saliranno due ospiti speciali come Franco Fasano, uno degli autori più noti del panorama nazionale, e il cantautore Pierdavide Carone. L’iniziativa è arricchita anche da importanti significati sociali con la presenza del coro dell’Unione Italiana dei Ciechi ed Ipovedenti di Catanzaro e dell’Ente Nazionale Sordi. Nel corso della serata, saranno anche consegnati premi ad enti e realtà impegnate nella tutela e sostenibilità ambientale, oltre che nella valorizzazione del mare: Capitaneria di Porto, Kalabrian H20, Kalabrian Kayak Scolacium, Aps Dune di Giovino e Cooperativa Zarapoti. “Una serata che coniuga intrattenimento e sensibilizzazione e che vuole offrire la giusta vetrina a persone e associazioni che ogni giorno si impegnano a proteggere la risorsa mare nel nostro territorio. La cornice di Parco Gaslini sarà la location dove ritrovarci per condividere un importante momento di promozione della città lungo il percorso avviato con Bandiera Blu”, commenta la vicesindaco Giusy Iemma. 

Catanzaro. Il Presidente del Consiglio comunale Gianmichele Bosco si congratula con Fabio Borrello per la nomina a commissario straordinario del Consorzio di bonifica Calabria

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Il Presidente del Consiglio comunale Gianmichele Bosco ha espresso le proprie congratulazioni a Fabio Borrello per la nomina a commissario straordinario del Consorzio di bonifica Calabria. “Un incarico di grande importanza strategica - ha detto - nella complessa sfida riorganizzativa che interessa i Consorzi dell’intera regione. Le qualità e le competenze già dimostrate nel periodo alla guida del Consorzio di bonifica catanzarese, hanno fatto la differenza nella scelta da parte del Presidente della Regione Occhiuto che ha evidenziato, per l’appunto, quanto il positivo percorso registrato nella gestione dell’organismo del Capoluogo abbia indirizzato l’atto della nomina. Ora si apre un nuovo percorso, una nuova sfida che Borrello saprà abbracciare con entusiasmo e dedizione, consapevoli della necessità di rilanciare la gestione dei Consorzi di bonifica, sotto i profili dell’efficacia e dell’efficienza, come strumenti in grado di dare corpo alle potenzialità di un intero settore”. 

Giovedì sarà intitolata a Renato Nisticò la panchina all’ingresso della Biblioteca comunale “F. De Nobili”

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Giovedì 24 agosto, alle ore 18.30, l'Amministrazione Comunale di Catanzaro renderà omaggio a Renato Nisticò, bibliotecario della Scuola Normale Superiore di Pisa, poeta e critico letterario catanzarese scomparso a febbraio del 2019. In suo onore sarà intitolata la panchina situata all’ingresso della Biblioteca comunale “F. De Nobili”.  Alla manifestazione parteciperanno Nicola Fiorita, sindaco di Catanzaro, Paolo Malacarne, medico anestesista Ospedale Cisanello - Pisa, Vito Teti, antropologo. Inoltre, verranno letti alcuni testi di Renato Nisticò e la serata sarà accompagnata dalle musiche di Ettore Castagna. Sarà dato spazio anche a testimonianze di amici e colleghi di Renato Nisticò. Renato Nisticò nato il 1° marzo 1960 a Catanzaro è qui cresciuto, impegnandosi fin da giovane nel mondo culturale con esperienze letterarie e documentaristiche. Conseguita la maturità classica al Liceo Galluppi, dopo la laurea in Lettere ha frequentato un dottorato di ricerca in Scienze letterarie all’Università della Calabria, seguito da un assegno di ricerca e da una lunga collaborazione con l’Ateneo calabrese. Ha lavorato come bibliotecario alla Scuola Normale Superiore di Pisa dal 1989 al 2010. I suoi studi hanno ruotato attorno al tema delle biblioteche nelle opere di finzione, fulcro della monografia La biblioteca (Laterza 1999), al realismo in letteratura (La realtà, il paradosso e la critica. Saggi di letteratura contemporanea, Catanzaro, Pullano, 1994), alla critica letteraria, alla letteratura calabrese (“Fuori dal mondo”. Geografia e storia della letteratura calabrese contemporanea, in Storia della Calabria moderna e contemporanea, Gangemi 1997), alla poesia del Novecento e a Vittorio Sereni (Nostalgia di presenze. La poesia di Sereni verso la prosa, Manni 1998). Ha scritto saggi importanti su Montale, Consolo, Meneghello, Morselli, Volponi, De Vita, Pagnanelli, La Cava (di quest’ultimo ha curato per Donzelli Caratteri, La melagrana matura, Colloqui con Antonuzza, Le memorie del vecchio maresciallo). Ha curato lemmi selezionati del Dizionario dei temi letterari (Utet, 2007) diretto da Remo Ceserani. Centrale nelle sue ricerche è il rapporto tra letteratura e antropologia, a cui ha dedicato negli anni molti saggi che sarebbero dovuti confluire nella progettata monografia Antropologia dell’autore letterario, tra i quali Presenza e apocalisse. Il contributo di De Martino alla teoria antropologica della letteratura (2001), di recente ripubblicato in una miscellanea (Carocci 2021). Al tema antropologico si lega anche l’ultimo saggio edito, l’introduzione a Paul-Louis Courier, Un’avventura in Calabria, da lui stesso tradotto, e curato con Vito Teti (Vibo Valentia, Adhoc edizioni 2018). Come bibliotecario della Scuola Normale di Pisa si è occupato delle collezioni di filosofia e di letteratura, con lavori di analisi e di ricerca (in particolare lo studio del fondo Alessandro Torri). Non meno rilevante la sua attività di poeta e narratore. È del 2006 il romanzo L’Arcavacànte, grande affresco politico e allegorico della stagione del terrorismo degli anni Settanta, che racconta la sua formazione universitaria nel Campus di Arcavacata, mentre al 2001 e 2017 risalgono le due raccolte di poesia, Regno mobile (Mobydick) e Attenti caduta metafore (Donzelli). A quest’ultimo, che raccoglie testi inediti di un lungo periodo, Renato, affetto da Sclerosi laterale amiotrofica per oltre un decennio, affida la propria resistenza al male attraverso la parola. Renato Nisticò è morto il 22 febbraio 2019 a Pisa, dove ha vissuto per più di trent’anni. Sul monte Serra, in località “Le Porte” del Comune di Calci (PI) gli è già stata dedicata nell’ottobre 2019 la “Panchina dell’amore”, sull’altura dove lo sguardo abbraccia la piana pisana fino al mare. Renato Nisticò nato il 1° marzo 1960 a Catanzaro è qui cresciuto, impegnandosi fin da giovane nel mondo culturale con esperienze letterarie e documentaristiche. Conseguita la maturità classica al Liceo Galluppi, dopo la laurea in Lettere ha frequentato un dottorato di ricerca in Scienze letterarie all’Università della Calabria, seguito da un assegno di ricerca e da una lunga collaborazione con l’Ateneo calabrese. Ha lavorato come bibliotecario alla Scuola Normale Superiore di Pisa dal 1989 al 2010. I suoi studi hanno ruotato attorno al tema delle biblioteche nelle opere di finzione, fulcro della monografia La biblioteca (Laterza 1999), al realismo in letteratura (La realtà, il paradosso e la critica. Saggi di letteratura contemporanea, Catanzaro, Pullano, 1994), alla critica letteraria, alla letteratura calabrese (“Fuori dal mondo”. Geografia e storia della letteratura calabrese contemporanea, in Storia della Calabria moderna e contemporanea, Gangemi 1997), alla poesia del Novecento e a Vittorio Sereni (Nostalgia di presenze. La poesia di Sereni verso la prosa, Manni 1998). Ha scritto saggi importanti su Montale, Consolo, Meneghello, Morselli, Volponi, De Vita, Pagnanelli, La Cava (di quest’ultimo ha curato per Donzelli Caratteri, La melagrana matura, Colloqui con Antonuzza, Le memorie del vecchio maresciallo). Ha curato lemmi selezionati del Dizionario dei temi letterari (Utet, 2007) diretto da Remo Ceserani. Centrale nelle sue ricerche è il rapporto tra letteratura e antropologia, a cui ha dedicato negli anni molti saggi che sarebbero dovuti confluire nella progettata monografia Antropologia dell’autore letterario, tra i quali Presenza e apocalisse. Il contributo di De Martino alla teoria antropologica della letteratura (2001), di recente ripubblicato in una miscellanea (Carocci 2021). Al tema antropologico si lega anche l’ultimo saggio edito, l’introduzione a Paul-Louis Courier, Un’avventura in Calabria, da lui stesso tradotto, e curato con Vito Teti (Vibo Valentia, Adhoc edizioni 2018). Come bibliotecario della Scuola Normale di Pisa si è occupato delle collezioni di filosofia e di letteratura, con lavori di analisi e di ricerca (in particolare lo studio del fondo Alessandro Torri). Non meno rilevante la sua attività di poeta e narratore. È del 2006 il romanzo L’Arcavacànte, grande affresco politico e allegorico della stagione del terrorismo degli anni Settanta, che racconta la sua formazione universitaria nel Campus di Arcavacata, mentre al 2001 e 2017 risalgono le due raccolte di poesia, Regno mobile (Mobydick) e Attenti caduta metafore (Donzelli). A quest’ultimo, che raccoglie testi inediti di un lungo periodo, Renato, affetto da Sclerosi laterale amiotrofica per oltre un decennio, affida la propria resistenza al male attraverso la parola. Renato Nisticò è morto il 22 febbraio 2019 a Pisa, dove ha vissuto per più di trent’anni. Sul monte Serra, in località “Le Porte” del Comune di Calci (PI) gli è già stata dedicata nell’ottobre 2019 la “Panchina dell’amore”, sull’altura dove lo sguardo abbraccia la piana pisana fino al mare. Renato Nisticò nato il 1° marzo 1960 a Catanzaro è qui cresciuto, impegnandosi fin da giovane nel mondo culturale con esperienze letterarie e documentaristiche. Conseguita la maturità classica al Liceo Galluppi, dopo la laurea in Lettere ha frequentato un dottorato di ricerca in Scienze letterarie all’Università della Calabria, seguito da un assegno di ricerca e da una lunga collaborazione con l’Ateneo calabrese. Ha lavorato come bibliotecario alla Scuola Normale Superiore di Pisa dal 1989 al 2010. I suoi studi hanno ruotato attorno al tema delle biblioteche nelle opere di finzione, fulcro della monografia La biblioteca (Laterza 1999), al realismo in letteratura (La realtà, il paradosso e la critica. Saggi di letteratura contemporanea, Catanzaro, Pullano, 1994), alla critica letteraria, alla letteratura calabrese (“Fuori dal mondo”. Geografia e storia della letteratura calabrese contemporanea, in Storia della Calabria moderna e contemporanea, Gangemi 1997), alla poesia del Novecento e a Vittorio Sereni (Nostalgia di presenze. La poesia di Sereni verso la prosa, Manni 1998). Ha scritto saggi importanti su Montale, Consolo, Meneghello, Morselli, Volponi, De Vita, Pagnanelli, La Cava (di quest’ultimo ha curato per Donzelli Caratteri, La melagrana matura, Colloqui con Antonuzza, Le memorie del vecchio maresciallo). Ha curato lemmi selezionati del Dizionario dei temi letterari (Utet, 2007) diretto da Remo Ceserani. Centrale nelle sue ricerche è il rapporto tra letteratura e antropologia, a cui ha dedicato negli anni molti saggi che sarebbero dovuti confluire nella progettata monografia Antropologia dell’autore letterario, tra i quali Presenza e apocalisse. Il contributo di De Martino alla teoria antropologica della letteratura (2001), di recente ripubblicato in una miscellanea (Carocci 2021). Al tema antropologico si lega anche l’ultimo saggio edito, l’introduzione a Paul-Louis Courier, Un’avventura in Calabria, da lui stesso tradotto, e curato con Vito Teti (Vibo Valentia, Adhoc edizioni 2018). Come bibliotecario della Scuola Normale di Pisa si è occupato delle collezioni di filosofia e di letteratura, con lavori di analisi e di ricerca (in particolare lo studio del fondo Alessandro Torri). Non meno rilevante la sua attività di poeta e narratore. È del 2006 il romanzo L’Arcavacànte, grande affresco politico e allegorico della stagione del terrorismo degli anni Settanta, che racconta la sua formazione universitaria nel Campus di Arcavacata, mentre al 2001 e 2017 risalgono le due raccolte di poesia, Regno mobile (Mobydick) e Attenti caduta metafore (Donzelli). A quest’ultimo, che raccoglie testi inediti di un lungo periodo, Renato, affetto da Sclerosi laterale amiotrofica per oltre un decennio, affida la propria resistenza al male attraverso la parola. Renato Nisticò è morto il 22 febbraio 2019 a Pisa, dove ha vissuto per più di trent’anni. Sul monte Serra, in località “Le Porte” del Comune di Calci (PI) gli è già stata dedicata nell’ottobre 2019 la “Panchina dell’amore”, sull’altura dove lo sguardo abbraccia la piana pisana fino al mare. 

Catanzaro si prepara ad accogliere gli ultimi quattro appuntamenti della rassegna letteraria "Porto a Sud": ecco chi sarà presente

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La città di Catanzaro si prepara ad accogliere gli ultimi quattro appuntamenti della rassegna letteraria "Porto a Sud", un evento culturale di grande rilievo voluto dall'associazione culturale "La Masnada" e patrocinato dall'Amministrazione Comunale di Catanzaro, nell'ambito del cartellone estivo "Vento d'Estate". La rassegna letteraria "Porto a Sud" ha saputo conquistare il cuore dei cittadini e degli amanti della cultura, offrendo un'opportunità unica di confronto e dibattito su tematiche di grande attualità e interesse nazionale. Durante queste settimane, la rassegna ha ospitato le presentazioni di Nando dalla Chiesa (24 luglio), Viviana Verbaro (25 luglio), Piero Bevilacqua (03 agosto), Domenico Dara (05 agosto), Elvira Fratto (18 agosto). 
Tutto questo fermento, stimolato dall'Amministrazione Comunale e inserito nel contesto del suggestivo cartellone estivo "Vento d'Estate", rende evidente come questa rassegna sia diventata una piattaforma di dialogo che pone il dibattito del nostro Paese a disposizione di Catanzaro. Tutti gli appuntamenti si terranno presso il Parco Gaslini e sono aperti al pubblico, offrendo un'opportunità di incontro tra autori, lettori e curiosi. Le presentazioni che chiuderanno in bellezza la rassegna "Porto a Sud" sono i seguenti:
Maurizio Amendola, martedì 22 agosto, ore 19.00: l'autore presenterà il suo ultimo lavoro "Il laureando". In questa occasione, Amendola dialogherà con Gianluca Pitari, offrendo al pubblico l'opportunità di approfondire le tematiche affrontate nel libro. Annarosa Macrì, mercoledì 23 agosto, ore 19.00: L'autrice presenterà il suo libro "I sarti volanti", discutendo dei contenuti e delle ispirazioni con Elisa Chiariano. Un'occasione imperdibile per scoprire il mondo narrativo di Macrì. Enzo Ciconte, venerdì 25 agosto, ore 19.00: Il giornalista e saggista presenterà il libro "1992. L'anno che cambiò l'Italia", accompagnato in un interessante dibattito con Aldo Rosa. Sarà l'opportunità di fare un viaggio nel passato recente del nostro Paese. Antonella Lattanzi, venerdì 01 settembre, ore 19.00: La scrittrice proporrà il suo ultimo lavoro "Cose che non si raccontano", affrontando i temi trattati nel libro insieme a Valentina Falsetta. Un'occasione per esplorare aspetti profondi della vita e delle emozioni umane.
 

Il sindaco Fiorita firma la petizione online per introdurre il salario minimo a 9 euro l'ora

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Il Sindaco Fiorita con queste partole spiega le motivazioni che l'hanno portato a firmare la petizione online per introdurre il salario minimo a 9 euro l'ora:

"Se un lavoratore percepisce meno di 9 euro all'ora è la dignità umana ad essere calpestata. Qui non c'entrano le ideologie e gli schieramenti, è semplicemente una questione di rispetto per chi svolge lavori spesso umili, defatiganti, usuranti, perfino pericolosi, restando però sempre nella sfera della povertà. Di questi lavoratori ce ne sono tanti anche nella nostra città. È per questo motivo che ho firmato con convinzione la petizione on line promossa da Movimento Cinquestelle , Partito Democratico, Azione, Verdi e SI e altri soggetti politici a sostegno dell’approvazione della proposta di legge Atto Camera n. 1275 per introdurre il salario minimo a 9 euro l’ora (ai sensi dell’articolo 50 della Costituzione). Posso solo augurarmi che questa iniziativa possa favorire un dialogo diverso tra Governo e Opposizioni e raggiungere così un'intesa che porti l'Italia ai livelli degli altri grandi Paesi europei. Il salario minimo a 9 euro è un atto di civiltà, un atto morale, un atto di giustizia sociale. E' evidente che bisognerà anche agire sull'alleggerimento della pressione fiscale sulle aziende in modo che possano avere un regime sostenibile e garantire salari dignitosi ai propri dipendenti. Non è mai troppo tardi per raggiungere un'intesa su una questione che la gran parte degli italiani condivide. Non possiamo condannare alla povertà chi svolge dignitosamente un lavoro. Questo non significa indebolire l'istituto della contrattazione collettiva, semmai rafforzarlo. Con il lavoro e la dignità delle famiglie non si scherza."