Catanzaro

Catanzaro. Scoperta discarica abusiva in centro storico dal Nucleo di Polizia Ambientale del comando di Polizia Locale

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Centotrenta metri cubi di rifiuti speciali sono stati scoperti in pieno centro storico, in un’area urbana peraltro sottoposta a vincolo dai beni culturali, nel corso di una operazione congiunta, condotta dal Nucleo di Polizia Ambientale del comando di Polizia Locale di Catanzaro, diretto dal tenente colonnello Salvatore Tarantino e dall’Ufficio Circondariale Marittimo Guardia Costiera Soverato, diretto dal tenente di Vascello Leo Spina. La scoperta è avvenuta nell’ambito delle attività che i due corpi stanno portando avanti da tempo in ordine all’ipotesi di reato di gestione illecita di rifiuti e inquinamento delle acque superficiali e del suolo. Secondo quanto appurato grazie all’attività investigativa, la discarica occupava da molto tempo un’area scoperta su terreno naturale, privo di impermeabilizzazione e questo faceva sì che i rifiuti fossero esposti agli agenti atmosferici e al dilavamento delle acque meteoriche, peraltro in assenza di sistemi di regimentazione e smaltimento. Tutto questo nelle adiacenze di abitazioni civili, messe così a rischio da rifiuti potenzialmente molto pericolosi come amianto, ondulino bituminoso catramato, rame, ferro  e resti di apparecchiature elettriche ed elettroniche. Il presunto autore dei reati ambientali è stato deferito all’Autorità Giudiziaria. Nel corso della medesima operazione, gli uomini di Tarantino e Spina hanno anche proceduto al sequestro e alla chiusura di un’attività adibita a officina meccanica perché priva delle autorizzazioni agli scarichi delle acque reflue e all’emissione in atmosfera. In più, sono stati contestati vari verbali per l’ammontare di cinquemila euro per errato smaltimento di rifiuti pericolosi e non pericolosi.

 

Nuova operazione del nucleo di Polizia ambientale del Comando di polizia locale di Catanzaro, due i sequestri e verbali per oltre 100.000 euro

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Ancora una importante operazione, portata a termine dal nucleo di Polizia ambientale del Comando di polizia locale di Catanzaro e dall’Ufficio circondariale marittimo Guardia Costiera Soverato. Gli uomini diretti rispettivamente dal tenente colonnello Salvatore Tarantino e dal tenente di vascello Leo Spina, nell’ambito di una ormai consolidata collaborazione interforze, hanno eseguito rilievi e verifiche in ordine all’ipotesi di reato di gestione illecita di rifiuti e inquinamento delle acque superficiali e del suolo. Rilievi che hanno portato al sequestro e alla chiusura di due attività adibite a officina meccanica che sono risultate prive delle autorizzazioni previste in materia dalla normativa vigente. Sempre nell’ambito dell’attività finalizzata alla tutela dell’ambiente e alla salvaguardia della salute pubblica, Polizia Locale e Guardia Costiera hanno contestato verbali per la ragguardevole somma 105.000 euro. Diverse le violazioni di legge consumate dai verbalizzati: si va da collettamento di reflui in acque superficiali, sul suolo e nel sottosuolo con contaminazione del fiume Castace, allo scarico di acque reflue industriali con superamento dei valori limite tabellari previsti dalla normativa; dalla omessa tenuta del registro carico e scarico di rifiuti pericolosi e non, alla mancata registrazione dei rifiuti smaltiti sul registro di carico e scarico rifiuti; per finire al deposito/abbandono di rifiuti speciali sul suolo pubblico. La collaborazione tra i due corpi dunque continua e con risultati di tutto rispetto, che danno la percezione di un territorio ancora poco abituato al rispetto delle regole ma al quale le Istituzioni continuano con regolare costanza a inviare segnali puntuali e precisi per una significativa inversione di tendenza.

Catanzaro. Circa quaranta i primi iscritti alla banca dei traduttori consultabile sul sito del Comune

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Sono circa quaranta i traduttori che si sono registrati finora nell’apposita banca dati istituita dal Comune di Catanzaro come strumento utile per gli enti, le associazioni e i privati che abbiano bisogno del supporto di queste specifiche professionalità. La prima risposta all’iniziativa promossa dal presidente del Consiglio comunale, Gianmichele Bosco, è stata positiva e ha riscontrato una buona adesione da parte dei traduttori le cui generalità, con le lingue conosciute, possono essere consultate sul sito del Comune nell’apposita pagina in costante aggiornamento (https://www.comune.catanzaro.it/banca-dati-traduttori). Si ricorda che i professionisti interessati possono registrarsi alla banca dati, accedendo ai servizi del portale DemaPA tramite autenticazione con Spid o Cie. Si può quindi compilare l’apposita istanza, presente tra quelle generiche, inserendo i propri dati e indicando l’eventuale titolo di studio, la madrelingua e le altre lingue conosciute.

 

Catanzaro. “La notte del mare 2023”, in programma stasera, alle 21.30, al Parco Gaslini nel quartiere Lido

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E’ tutto pronto per la serata di spettacolo e riconoscimenti de “La notte del mare 2023”, in programma stasera, alle 21.30, al Parco Gaslini nel quartiere Lido. L’evento è promosso dall’amministrazione comunale e mira a raccontare e celebrare, attraverso momenti artistici e musicali e testimonianze di cittadinanza attiva, i valori premianti di Catanzaro Città Bandiera blu. Sul palco saliranno due ospiti speciali come Franco Fasano, uno degli autori più noti del panorama nazionale, e il cantautore Pierdavide Carone. L’iniziativa è arricchita anche da importanti significati sociali con la presenza del coro dell’Unione Italiana dei Ciechi ed Ipovedenti di Catanzaro e dell’Ente Nazionale Sordi. Nel corso della serata, saranno anche consegnati premi ad enti e realtà impegnate nella tutela e sostenibilità ambientale, oltre che nella valorizzazione del mare: Capitaneria di Porto, Kalabrian H20, Kalabrian Kayak Scolacium, Aps Dune di Giovino e Cooperativa Zarapoti. “Una serata che coniuga intrattenimento e sensibilizzazione e che vuole offrire la giusta vetrina a persone e associazioni che ogni giorno si impegnano a proteggere la risorsa mare nel nostro territorio. La cornice di Parco Gaslini sarà la location dove ritrovarci per condividere un importante momento di promozione della città lungo il percorso avviato con Bandiera Blu”, commenta la vicesindaco Giusy Iemma. 

Catanzaro. Il Presidente del Consiglio comunale Gianmichele Bosco si congratula con Fabio Borrello per la nomina a commissario straordinario del Consorzio di bonifica Calabria

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Il Presidente del Consiglio comunale Gianmichele Bosco ha espresso le proprie congratulazioni a Fabio Borrello per la nomina a commissario straordinario del Consorzio di bonifica Calabria. “Un incarico di grande importanza strategica - ha detto - nella complessa sfida riorganizzativa che interessa i Consorzi dell’intera regione. Le qualità e le competenze già dimostrate nel periodo alla guida del Consorzio di bonifica catanzarese, hanno fatto la differenza nella scelta da parte del Presidente della Regione Occhiuto che ha evidenziato, per l’appunto, quanto il positivo percorso registrato nella gestione dell’organismo del Capoluogo abbia indirizzato l’atto della nomina. Ora si apre un nuovo percorso, una nuova sfida che Borrello saprà abbracciare con entusiasmo e dedizione, consapevoli della necessità di rilanciare la gestione dei Consorzi di bonifica, sotto i profili dell’efficacia e dell’efficienza, come strumenti in grado di dare corpo alle potenzialità di un intero settore”. 

Giovedì sarà intitolata a Renato Nisticò la panchina all’ingresso della Biblioteca comunale “F. De Nobili”

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Giovedì 24 agosto, alle ore 18.30, l'Amministrazione Comunale di Catanzaro renderà omaggio a Renato Nisticò, bibliotecario della Scuola Normale Superiore di Pisa, poeta e critico letterario catanzarese scomparso a febbraio del 2019. In suo onore sarà intitolata la panchina situata all’ingresso della Biblioteca comunale “F. De Nobili”.  Alla manifestazione parteciperanno Nicola Fiorita, sindaco di Catanzaro, Paolo Malacarne, medico anestesista Ospedale Cisanello - Pisa, Vito Teti, antropologo. Inoltre, verranno letti alcuni testi di Renato Nisticò e la serata sarà accompagnata dalle musiche di Ettore Castagna. Sarà dato spazio anche a testimonianze di amici e colleghi di Renato Nisticò. Renato Nisticò nato il 1° marzo 1960 a Catanzaro è qui cresciuto, impegnandosi fin da giovane nel mondo culturale con esperienze letterarie e documentaristiche. Conseguita la maturità classica al Liceo Galluppi, dopo la laurea in Lettere ha frequentato un dottorato di ricerca in Scienze letterarie all’Università della Calabria, seguito da un assegno di ricerca e da una lunga collaborazione con l’Ateneo calabrese. Ha lavorato come bibliotecario alla Scuola Normale Superiore di Pisa dal 1989 al 2010. I suoi studi hanno ruotato attorno al tema delle biblioteche nelle opere di finzione, fulcro della monografia La biblioteca (Laterza 1999), al realismo in letteratura (La realtà, il paradosso e la critica. Saggi di letteratura contemporanea, Catanzaro, Pullano, 1994), alla critica letteraria, alla letteratura calabrese (“Fuori dal mondo”. Geografia e storia della letteratura calabrese contemporanea, in Storia della Calabria moderna e contemporanea, Gangemi 1997), alla poesia del Novecento e a Vittorio Sereni (Nostalgia di presenze. La poesia di Sereni verso la prosa, Manni 1998). Ha scritto saggi importanti su Montale, Consolo, Meneghello, Morselli, Volponi, De Vita, Pagnanelli, La Cava (di quest’ultimo ha curato per Donzelli Caratteri, La melagrana matura, Colloqui con Antonuzza, Le memorie del vecchio maresciallo). Ha curato lemmi selezionati del Dizionario dei temi letterari (Utet, 2007) diretto da Remo Ceserani. Centrale nelle sue ricerche è il rapporto tra letteratura e antropologia, a cui ha dedicato negli anni molti saggi che sarebbero dovuti confluire nella progettata monografia Antropologia dell’autore letterario, tra i quali Presenza e apocalisse. Il contributo di De Martino alla teoria antropologica della letteratura (2001), di recente ripubblicato in una miscellanea (Carocci 2021). Al tema antropologico si lega anche l’ultimo saggio edito, l’introduzione a Paul-Louis Courier, Un’avventura in Calabria, da lui stesso tradotto, e curato con Vito Teti (Vibo Valentia, Adhoc edizioni 2018). Come bibliotecario della Scuola Normale di Pisa si è occupato delle collezioni di filosofia e di letteratura, con lavori di analisi e di ricerca (in particolare lo studio del fondo Alessandro Torri). Non meno rilevante la sua attività di poeta e narratore. È del 2006 il romanzo L’Arcavacànte, grande affresco politico e allegorico della stagione del terrorismo degli anni Settanta, che racconta la sua formazione universitaria nel Campus di Arcavacata, mentre al 2001 e 2017 risalgono le due raccolte di poesia, Regno mobile (Mobydick) e Attenti caduta metafore (Donzelli). A quest’ultimo, che raccoglie testi inediti di un lungo periodo, Renato, affetto da Sclerosi laterale amiotrofica per oltre un decennio, affida la propria resistenza al male attraverso la parola. Renato Nisticò è morto il 22 febbraio 2019 a Pisa, dove ha vissuto per più di trent’anni. Sul monte Serra, in località “Le Porte” del Comune di Calci (PI) gli è già stata dedicata nell’ottobre 2019 la “Panchina dell’amore”, sull’altura dove lo sguardo abbraccia la piana pisana fino al mare. Renato Nisticò nato il 1° marzo 1960 a Catanzaro è qui cresciuto, impegnandosi fin da giovane nel mondo culturale con esperienze letterarie e documentaristiche. Conseguita la maturità classica al Liceo Galluppi, dopo la laurea in Lettere ha frequentato un dottorato di ricerca in Scienze letterarie all’Università della Calabria, seguito da un assegno di ricerca e da una lunga collaborazione con l’Ateneo calabrese. Ha lavorato come bibliotecario alla Scuola Normale Superiore di Pisa dal 1989 al 2010. I suoi studi hanno ruotato attorno al tema delle biblioteche nelle opere di finzione, fulcro della monografia La biblioteca (Laterza 1999), al realismo in letteratura (La realtà, il paradosso e la critica. Saggi di letteratura contemporanea, Catanzaro, Pullano, 1994), alla critica letteraria, alla letteratura calabrese (“Fuori dal mondo”. Geografia e storia della letteratura calabrese contemporanea, in Storia della Calabria moderna e contemporanea, Gangemi 1997), alla poesia del Novecento e a Vittorio Sereni (Nostalgia di presenze. La poesia di Sereni verso la prosa, Manni 1998). Ha scritto saggi importanti su Montale, Consolo, Meneghello, Morselli, Volponi, De Vita, Pagnanelli, La Cava (di quest’ultimo ha curato per Donzelli Caratteri, La melagrana matura, Colloqui con Antonuzza, Le memorie del vecchio maresciallo). Ha curato lemmi selezionati del Dizionario dei temi letterari (Utet, 2007) diretto da Remo Ceserani. Centrale nelle sue ricerche è il rapporto tra letteratura e antropologia, a cui ha dedicato negli anni molti saggi che sarebbero dovuti confluire nella progettata monografia Antropologia dell’autore letterario, tra i quali Presenza e apocalisse. Il contributo di De Martino alla teoria antropologica della letteratura (2001), di recente ripubblicato in una miscellanea (Carocci 2021). Al tema antropologico si lega anche l’ultimo saggio edito, l’introduzione a Paul-Louis Courier, Un’avventura in Calabria, da lui stesso tradotto, e curato con Vito Teti (Vibo Valentia, Adhoc edizioni 2018). Come bibliotecario della Scuola Normale di Pisa si è occupato delle collezioni di filosofia e di letteratura, con lavori di analisi e di ricerca (in particolare lo studio del fondo Alessandro Torri). Non meno rilevante la sua attività di poeta e narratore. È del 2006 il romanzo L’Arcavacànte, grande affresco politico e allegorico della stagione del terrorismo degli anni Settanta, che racconta la sua formazione universitaria nel Campus di Arcavacata, mentre al 2001 e 2017 risalgono le due raccolte di poesia, Regno mobile (Mobydick) e Attenti caduta metafore (Donzelli). A quest’ultimo, che raccoglie testi inediti di un lungo periodo, Renato, affetto da Sclerosi laterale amiotrofica per oltre un decennio, affida la propria resistenza al male attraverso la parola. Renato Nisticò è morto il 22 febbraio 2019 a Pisa, dove ha vissuto per più di trent’anni. Sul monte Serra, in località “Le Porte” del Comune di Calci (PI) gli è già stata dedicata nell’ottobre 2019 la “Panchina dell’amore”, sull’altura dove lo sguardo abbraccia la piana pisana fino al mare. Renato Nisticò nato il 1° marzo 1960 a Catanzaro è qui cresciuto, impegnandosi fin da giovane nel mondo culturale con esperienze letterarie e documentaristiche. Conseguita la maturità classica al Liceo Galluppi, dopo la laurea in Lettere ha frequentato un dottorato di ricerca in Scienze letterarie all’Università della Calabria, seguito da un assegno di ricerca e da una lunga collaborazione con l’Ateneo calabrese. Ha lavorato come bibliotecario alla Scuola Normale Superiore di Pisa dal 1989 al 2010. I suoi studi hanno ruotato attorno al tema delle biblioteche nelle opere di finzione, fulcro della monografia La biblioteca (Laterza 1999), al realismo in letteratura (La realtà, il paradosso e la critica. Saggi di letteratura contemporanea, Catanzaro, Pullano, 1994), alla critica letteraria, alla letteratura calabrese (“Fuori dal mondo”. Geografia e storia della letteratura calabrese contemporanea, in Storia della Calabria moderna e contemporanea, Gangemi 1997), alla poesia del Novecento e a Vittorio Sereni (Nostalgia di presenze. La poesia di Sereni verso la prosa, Manni 1998). Ha scritto saggi importanti su Montale, Consolo, Meneghello, Morselli, Volponi, De Vita, Pagnanelli, La Cava (di quest’ultimo ha curato per Donzelli Caratteri, La melagrana matura, Colloqui con Antonuzza, Le memorie del vecchio maresciallo). Ha curato lemmi selezionati del Dizionario dei temi letterari (Utet, 2007) diretto da Remo Ceserani. Centrale nelle sue ricerche è il rapporto tra letteratura e antropologia, a cui ha dedicato negli anni molti saggi che sarebbero dovuti confluire nella progettata monografia Antropologia dell’autore letterario, tra i quali Presenza e apocalisse. Il contributo di De Martino alla teoria antropologica della letteratura (2001), di recente ripubblicato in una miscellanea (Carocci 2021). Al tema antropologico si lega anche l’ultimo saggio edito, l’introduzione a Paul-Louis Courier, Un’avventura in Calabria, da lui stesso tradotto, e curato con Vito Teti (Vibo Valentia, Adhoc edizioni 2018). Come bibliotecario della Scuola Normale di Pisa si è occupato delle collezioni di filosofia e di letteratura, con lavori di analisi e di ricerca (in particolare lo studio del fondo Alessandro Torri). Non meno rilevante la sua attività di poeta e narratore. È del 2006 il romanzo L’Arcavacànte, grande affresco politico e allegorico della stagione del terrorismo degli anni Settanta, che racconta la sua formazione universitaria nel Campus di Arcavacata, mentre al 2001 e 2017 risalgono le due raccolte di poesia, Regno mobile (Mobydick) e Attenti caduta metafore (Donzelli). A quest’ultimo, che raccoglie testi inediti di un lungo periodo, Renato, affetto da Sclerosi laterale amiotrofica per oltre un decennio, affida la propria resistenza al male attraverso la parola. Renato Nisticò è morto il 22 febbraio 2019 a Pisa, dove ha vissuto per più di trent’anni. Sul monte Serra, in località “Le Porte” del Comune di Calci (PI) gli è già stata dedicata nell’ottobre 2019 la “Panchina dell’amore”, sull’altura dove lo sguardo abbraccia la piana pisana fino al mare.