Tragedia Mottarone. A Diamante l’ultimo saluto a Serena

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«Serena ha dimostrato che, senza compromessi, i nostri giovani possono raggiungere i loro obiettivi». Il vescovo della Diocesi di San Marco Argentano – Scalea Mons. Leonardo Bonanno ha usato queste parole nell’omelia della messa esequiale di Serena Cosentino, la 27enne morta domenica nella tragedia della funivia di Mottarone.

A Diamante, nella Chiesa di Gesù Buon Pastore, c’erano il papà Maurizio, la madre Ada che al momento dell’arrivo della salma ha avvertito un malore, le sorelle Francesca e Federica e il fratello Mauro.

C’era il sindaco, il sen. Ernesto Magorno con il gonfalone della città, il presidente della provincia di CosenzaFranco Iacucci, il questore di Cosenza Giovanna Petrocca, il prefetto Cinzia Guercio, il comandante provinciale dei carabinieri Piero Sutera, l’assessore Fausto Orsomarso a rappresentare la Regione Calabria ed il Consigliere Giuseppe Aieta.

Fuori una folla composta e commossa di centinaia di persone che hanno atteso in silenzio la fine della celebrazione per dare l’ultimo saluto a Serena. La città di Diamante ha vissuto a pieno il lutto cittadino, nessun negozio aperto, nessuna attività, solo tristezza.

«Le istituzioni vi sono vicine – ha detto il Prefetto Cinzia Guercio. Forse è poco però cerchiamo di darvi conforto».

«Oggi è difficile parlare – ha detto il sindaco di Diamante. sono padre prima che uomo delle istituzioni. Il sorriso di Serena si è spento troppo presto, così come quello del fidanzato Hesam che consideriamo parte della nostra comunità».

«So che da lassù veglierai sempre su di noi – ha detto la sorella Federica. Ti prometto che andremo avanti con te che oggi sei un angelo che siede accanto al Signore».

Il padre di Serena, Maurizio ha ringraziato tutti, la comunità di Diamante, le istituzioni, il vescovo e i catechisti. «Sconfiggiamo il male con l’amore» – ha aggiunto.

Palloncini gialli e bianchi liberi di volare e un lunghissimo applauso hanno accompagnato l’uscita del feretro di Serena dalla Chiesa.