Reggio Calabria

Reggio Calabria. Corte d'appello assolve tutti e dieci gli imputati del processo Reggio Nord

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La Corte d’Appello di Reggio Calabria, decidendo sul rinvio disposto dalla Cassazione nel 2018, ha assolto “perché il fatto non sussiste” tutti e dieci gli imputati del processo Reggio Nord nato da un’inchiesta della Dda reggina che nel 2011 aveva portato al fermo di esponenti delle cosche Condello-Garonfolo e Zito-Bertuca. Dopo la condanna a 5 anni di reclusione in primo grado e la prima assoluzione nel secondo processo, annullata dalla Suprema Corte, il collegio giudicante ha prosciolto di nuovo dall’accusa di intestazione fittizia con l’aggravante di aver favorito la cosca Condello l’imprenditore Rappoccioex patron della Medinex, la squadra di pallavolo femminile della città dello Stretto. Assolti anche i boss Pasquale Bertuca e Domenico Condello, quest’ultimo era stato condannato a quasi 20 anni di carcere poi annullati dalla Cassazione. Prosciolti anche il cognato di Condello, Bruno Tegano, e altri sei imputati: Gianluca Ciro, Domenico Favara, Gaetano Francesco Belfiore, Robertino Morgante, Fabio Pasqualino Scopelliti, Renato Marra e Giuseppe Caronfolo. Al centro dell’inchiesta della dda di Reggio Calabria l’affare della discoteca “Limoneto” a Catona, nella periferia nord di Reggio, che, secondo l’accusa, sarebbe stata gestita di fatto da Bruno Tegano per conto del boss Mico Condello, all’epoca latitante, catturato nel 2012.

Porto Gioia Tauro. Dialogo tra Agostinelli e docenti universitari per sviluppo ecosostenibile dei porti calabresi

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Il presidente dell’Autorità di Sistema portuale dei Mari Tirreno meridionale e Ionio, Andrea Agostinelli, ha incontrato i professori Felice Arena e Vincenzo Barrile dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria con l’obiettivo di avviare possibili percorsi di collaborazione finalizzati all’ulteriore sviluppo ecosostenibile dei porti di Gioia Tauro e di Vibo Valentia Marina. Accompagnati dall’ing. Carmelo Gioffrè e dal geometra Domenico Strangi della società Service Enterprises di Gioia Tauro, in particolare, il professore Arena, ordinario di Costruzioni Marittime, e il professore Barrile, responsabile del laboratorio di Geomatica del dipartimento Diceam, accompagnato dalla dott.ssa Emanuela Genovese, hanno proposto la sottoscrizione di un protocollo d’intesa mirato a sviluppare studi di ricerca e di previsione in merito alla crescita sostenibile dei traffici nel porto di Gioia Tauro. Nel contempo è stata prospettata un’analisi di studio sulla fattibilità ambientale del prolungamento del molo del porto di Vibo Marina e dell’ampliamento dell’imboccatura dello scalo portuale di Gioia Tauro. A tale proposito, il presidente Andrea Agostinelli ha accolto la proposta dell’Università Mediterranea con la prospettiva di sviluppare i rapporti tra l’Autorità di Sistema portuale e il mondo della ricerca universitaria finalizzati ad una sempre maggiore crescita dei porti di propria competenza in un’ottica di sostenibilità ambientale. 

Reggio Calabria. Al teatro San Bruno lo spettacolo “Una famiglia intera di Pinocchi”

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Ancora tanti eventi per l’Allegria Festival che, giunto alla sua seconda edizione, accompagneranno le festività natalizie delle periferie reggine nell’ambito del progetto “ReggioFest2023: cultura diffusa” del Comune di Reggio Calabria - finanziato a valere sul Fondo nazionale per lo spettacolo dal vivo della "Direzione Generale Spettacolo del Ministero della Cultura”. Il Festival, partito lo scorso 18 novembre, è prodotto ed ideato dall’associazione “Calabria dietro le quinte APS”, e mira a promuovere i diversi generi dello spettacolo dal vivo attraverso iniziative che coinvolgono artisti locali e nazionali attivando processi di partecipazione attiva della comunità locale ed in particolare giovani e bambini protagonisti della programmazione. Gli appuntamenti per la settimana del Santo Natale prevedono spettacoli teatrali dedicati a famiglie e bambini. Venerdì 22 dicembre alle ore 17 a San Giorgio Extra, nel salone parrocchiale con ingresso gratuito, si svolgerà lo spettacolo teatrale per bambini dai 6 anni in su, “Piccole paure per tutte le età” a cura della compagnia teatrale Spazio Teatro. Sabato 23 dicembre alle ore 21 (ingresso a pagamento) al teatro San Bruno, a San Brunello, lo spettacolo teatrale “Una famiglia intera di Pinocchi” della compagnia teatrale “Isola di confine” con gli attori: Valerio Apice, Giulia Castellani, Carlo Apice, Claudio Apice. La storia di Pinocchio racconta la crescita e la scoperta del mondo, da parte dei figli e dei genitori. Lo spettacolo intreccia il testo “Le avventure di Pinocchio” di Carlo Collodi con “La Filastrocca di Pinocchio” di Gianni Rodari, dando vita ad una performance variegata, i cui gli attori interpretano diversi personaggi, supportati dalla musica dal vivo e da simpatici burattini. La storia di Pinocchio affronta inoltre le dinamiche di una famiglia d’arte: la performance è nata durante i mesi di lockdown, in cui gli attori Valerio Apice e Giulia Castellani hanno coinvolto i propri figli nella messa in scena e interpretazione di un classico della letteratura per l’infanzia. Raccontare storie si rivela un importante sostegno alla genitorialità sulla base delle relazioni affettive all’interno della famiglia. Il 29 dicembre alle ore 17 poi, ritorna nel quartiere di Sbarre – viale Calabria, la mongolfiera “Steampunk” con il suo pilota. Un simpatico Photo booth dove realizzare originali foto natalizie e per i più giovani indossare per una volta i panni di Babbo Natale e aiutarlo a distribuire i doni attraverso l’esperienza della realtà virtuale grazie ai visori meta quest2. Inoltre, alle ore 15 presso la sala Allegra Tribù di Gebbione, sarà possibile partecipare ai laboratori creativi gratuiti per bambini (dai 5 anni) “Scopri la città” con attività teatrali, giochi e divertimento in collaborazione con l’associazione Fantasy Moments.

Un Mondo “Onirico” lancia “Mediterranean Secrets” di Daniele Fabio

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È in uscita il 16 dicembre 2023 il videoclip del singolo “Onirico” che lancia il prossimo lavoro discografico di Daniele Fabio, “Mediterranean Secrets”, realizzato con il contributo di NUOVO IMAIE, all'interno della programmazione “Nuove Produzioni Discografiche 2022 – 2023” con l’etichetta “Movimental Classical” per gli editori “Fuori Rotta”. «Si tratta di una serie di lavori dedicati e ispirati al Mediterraneo – spiega il compositore e chitarrista Daniele Fabio – alle sue musiche e sonorità, ma anche alle sue storie, leggende, memorie. Un viaggio intimo, dove tutto si destruttura e ricostruisce». Dalle atmosfere della tradizione all’innovazione compositiva, i brani sono attraversati da un’emozione palpabile. Il videoclip curato dalla Compagnia Teatrale BA17 vede la presenza della ballerina Samuela Piccolo che danza nell’atmosfera “onirica” del Castello Aragonese di Reggio Calabria con il suo stile inconfondibile, integrando la sua danza alle atmosfere magnetiche del lavoro discografico. Il pezzo rilancia l’idea che il futuro nasce prima dal sogno del singolo e la costruzione del videoclip, con la regia di Angelica Artemisia Pedatella e la post-produzione di Lorenzo Cardamone, rappresenta la dimensione del sogno che inizia a viaggiare nella mente e diventa condiviso: «Allora a sognare sono le persone e nasce il principio sociale», sottolinea la regista che curerà anche il secondo videoclip in uscita con il 2024. «La musica di Daniele è davvero una rivoluzione perché permette di immergersi in atmosfere che sono una rieducazione dell’anima. In un momento in cui la gente va davvero rieducata a volersi bene, un momento in cui abbiamo tanta paura della violenza sociale e la musica che ascoltano oggi i più piccoli desta tante preoccupazioni, il team BA17 ha deciso con Daniele Fabio di promuovere una nuova educazione sentimentale che parte dall’ascolto. L’orecchio permette di far entrare la mente in una dimensione alternativa dove la coscienza si rimodella quasi inconsapevolmente. Ecco perché l’idea del sogno sociale ci è sembrata importante e centrale nell’intera programmazione culturale che stiamo portando avanti». L’intera idea musicale del lavoro si forma nella composizione strumentale in cui alla chitarra si uniscono man mano sia strumenti appartenenti alla tradizione classica che a quella popolare, come archi, voci, percussioni, bouzuky, chitarra arpa, fino a elementi di elettronica. Il linguaggio compositivo parte da sonorità diatoniche, modali e man mano si spinge verso armonie e forme più complesse realizzando l’immagine del mondo in musica, ovvero l’immagine del mondo mediterraneo. «Il Mediterraneo è un po’ così – spiega Daniele Fabio – un’intensa collaborazione di suoni, colori, linguaggi e questo ha dato vita alla multiculturalità di cui è fatto e lo è in una maniera talmente armonica che noi non pensiamo mai di essere tante culture messe insieme, ci sentiamo un unicum, un organismo nato proprio così per essere funzionante. La musica ci restituisce la verità di cui siamo fatti, un continuo dialogo tra le note, una lotta tra silenzi e ricerca di armonia per raggiungere la perfezione dell’ascolto. Credo che nulla, più della musica, ci insegni cosa siamo». La chitarra, strumento principe del lavoro, racchiude in sé l’unione delle diverse culture e rimane a cavallo dei diversi mondi musicali che sa dominare, una specie di linea di confine, così come lo è idealmente e praticamente il Mediterraneo, dove musica colta e musica popolare si intrecciano dando vita a tradizioni incredibili. Con il violino di Roberto Noferini e il violoncello di Andrea Nocerino, la poliedricità chitarristica di Daniele Fabio emerge potentissima. “Onirico” rappresenta la parte più trascendentale dell’intero album: ogni essere umano è dotato di attività onirica, in cui scenari, memorie, inconscio e speranze si intrecciano. Il viaggio astrale si intreccia alla realtà, il sogno diventa metamorfosi, ponte tra sonno e veglia. Il progetto di Daniele Fabio, seguito dagli editori Adriano Madera e Christian Borgoni e dal producer Raffaele Cacciola, chiude e apre un anno straordinario di attività per l’artista calabrese che vanta un’affermazione internazionale e porta con la sua straordinaria poliedricità il senso vero del Mediterraneo nella sua piena espressione.

 

 

Reggio Calabria. Tentato omicidio, Un arresto

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La Guardia di finanza ha arrestato a Reggio Calabria Emilio Minniti di 50 anni con l’accusa di essere il responsabile del tentato omicidio di Gioiele Carmelo Mangiola, 38 anni, ferito a colpi di pistola il 13 ottobre scorso, mentre era ai domiciliari, nel quartiere periferico Ravagnese della città. Una seconda persona accusata degli stessi fatti risulta irreperibile. Contro Mangiola, che nel momento del tentato omicidio aveva lasciato arbitrariamente la sua abitazione, furono sparati alcuni colpi di pistola che lo raggiunsero alla testa. Il trentottenne venne ricoverato in ospedale con prognosi riservata ma, malgrado la gravità delle ferite riportate, si ristabilì rapidamente e venne dimesso a distanza di alcuni giorni. Minniti, che ha precedenti per associazione mafiosa e favoreggiamento personale, è stato arrestato dai finanzieri del Gico in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip di Reggio Calabria su richiesta del Procuratore della Repubblica, Giovanni Bombardieri, e dell’aggiunto, Walter Ignazitto. Dopo il suo ferimento Mangiola richiamò l’attenzione di alcuni finanzieri, impegnati in un servizio di controllo del territorio, fornendo loro le indicazioni sull’identità degli esecutori del tentato omicidio, che avevano agito entrambi a viso scoperto. Il Gip, nell’ordinanza di custodia cautelare, parla di “un quadro gravemente indiziario connotato da tutti i caratteri del tipico agire mafioso quali le modalità di esecuzione spregiudicate ed efferate e l’esplosione di più colpi in pieno centro abitato e nelle prime ore della mattina, in una zona della città storicamente soggetta all’influenza e all’imposizione mafiosa“.

Emesso francobollo in ricordo dei Bronzi di Riace

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Oggi è stato emesso un francobollo italiano che ricorda i 50 anni dal rinvenimento dei ”Bronzi di Riace”. Il francobollo – valido per la posta ordinaria – mostra le due statue, considerate tra i capolavori più significativi dell’arte greca del V secolo a.C., ritrovate da un giovane chimico romano, Stefano Mariottini, durante una battuta di pesca subacquea il 16 agosto del 1972 nel fondale marino di Riace, nel reggino, e custodite presso il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria. Il bollettino illustrativo che accompagna l’emissione del valore postale è firmato da Carmelo Malacrino, direttore del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria.

DICHIARAZIONI DI CARMELO MALACRINO

Dopo un primo intervento di pulitura al Museo Nazionale di Reggio Calabria, i Bronzi vennero trasferiti a Firenze nel gennaio del 1975, per essere sottoposti a un intervento di restauro che durò cinque anni. Le due statue furono esposte per la prima volta nel dicembre 1980 al Museo Archeologico di Firenze e, prima del rientro a Reggio Calabria, il Presidente della Repubblica Sandro Pertini volle ospitarle al Quirinale agli inizi dell’estate successiva. Giunti al Museo Nazionale di Reggio Calabria, i Bronzi hanno richiamato centinaia di migliaia di visitatori, divenendo i principali attrattori culturali del territorio. Dopo l’ultimo restauro, eseguito tra il 2010 e il 2013, oggi le due statue sono esposte in un’apposita sala, dotata di sofisticati impianti per il controllo microclimatico e un sistema di accesso a doppio ambiente filtro, sostenute da basi sismiche appositamente progettate dall’ENEA.