Reggio Calabria

REGGIO CALABRIA. ARMI E COCAINA CON SIMBOLI MASSONICI IN UN GARAGE 'BUNKER': UN ARRESTO

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I finanzieri del Comando provinciale di Reggio Calabria hanno scoperto e sequestrato un panetto di cocaina di oltre un chilo con impressi alcuni simboli massonici, due chili e mezzo di esplosivo, 14 tra mitragliatrici, fucili e pistole e 500 cartucce nell’ambito di un'operazione denominata "Bunker". Il materiale é stato trovato in un garage nel centro della città nella disponibilità di un 31enne che é stato arrestato e condotto in carcere. L'arrestato é l'affittuario del garage mentre il proprietario del locale é risultato estraneo ai fatti. La maggior parte delle armi rinvenuta è risultata essere rubata.

 

'ROCCELLA JAZZ': COMUNE CHIEDE ACCESSO A FONDI STATALI PER LA 40° EDIZIONE

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Il Consiglio comunale di Roccella Ionica ha approvato all’unanimità un ordine del giorno che impegna il Sindaco a chiedere al Parlamento l'approvazione di una disposizione di legge che inserisca la rassegna tra i Festival musicali ed operistici italiani di assoluto prestigio internazionale, sostenuti finanziariamente dalla Legge 20 dicembre 2012 n. 238. "Si tratta - è scritto in una nota - di una norma che sostiene sette Festival musicali ed operistici italiani assegnando alle rispettive organizzazioni un contributo fisso annuo di un milione di euro. E' il caso di evidenziare che nessuno dei Festival sostenuti dalla legge in questione si svolge nel Mezzogiorno. Il Festival Jazz Rumori Mediterranei, che da 39 anni ininterrottamente si svolge nella cittadina ionica con grande successo di pubblico e critica, ha pieno titolo per essere inserito tra i Festival che possono godere del contributo statale".

OLIVERIO IN AUDIZIONE ALLA COMMISSIONE TRASPORTI DELLA CAMERA: 'ASSURDO SMEMBRAMENTO DEL SISTEMA PORTUALE CALABRESE'

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"E' assurdo che il Sistema portuale di una Regione venga scomposto". Lo ha detto il presidente della Regione Calabria Mario Oliverio nel suo intervento davanti alla commissione Trasporti della Camera per l'audizione informale nell'ambito dell'esame della proposta di nomina a presidente dell'Autorità di sistema portuale dello Stretto. "Riteniamo necessario rivedere una decisione che, tra l'altro, vede insieme la Regione, la Città Metropolitana di Reggio Calabria e il Comune di Villa San Giovanni. Per noi - ha detto Oliverio - è importante che la Commissione ascolti le valutazioni della Regione in relazione ad una problematica che assume particolare valore strategico. La Calabria è la regione dove ha sede l'importante porto di transhipment di Gioia Tauro. Abbiamo lavorato per costruire intorno a questo porto o, meglio, assumendo il porto di Gioia Tauro per la sua importanza e per la sua valenza strategica, un sistema della portualità calabrese. Siamo riusciti a realizzare, non senza difficoltà, un traguardo importante. E questo perché attraverso una governance di sistema, la portualità calabrese, e parlo dei porti di Gioia Tauro, Vibo, Schiavonea, Crotone, Reggio Calabria e Villa San Giovanni, ha avuto una collocazione precisa in un disegno indirizzato anche alla specializzazione delle attività delle infrastrutture portuali. Non solo. Siamo riusciti a realizzare un obiettivo importante, che è quello della Zes, realizzata per la prima volta in un Paese dell'occidente europeo, ed abbiamo scelto proprio il sistema della portualità come perno per individuare le aree da sottendere a Zone economiche speciali in un disegno generale". "Tutto questo lavoro che è stato costruito e che cominciava a dare i suoi frutti - secondo il Governatore della Calabria - perché, per esempio, mentre il porto di Gioia Tauro è prevalentemente di transhipment, quello di Reggio è specializzato nella crocieristica e quello di Villa San Giovanni in attività commerciali e soprattutto come infrastruttura di collegamento da e per la Sicilia, rischia ora di essere azzerato. Il Disegno di Legge che ha modificato questo sistema ha determinato un indebolimento e, soprattutto, un ritorno all'indietro perché lo scorso anno il Parlamento, su iniziativa del Governo, ha scomposto questa autorità di sistema". "Rispetto a questa decisione, prima ancora che il Parlamento decidesse - ha sostenuto il Governatore della Calabria - abbiamo assunto un'iniziativa per porre all'attenzione del Parlamento queste problematiche e per evidenziare che tornare indietro sarebbe stato un errore ma, soprattutto, sarebbe stato un errore sganciare dall'Autorità portuale di Gioia Tauro due importanti infrastrutture portuali che sono prossime come quelle di Villa San Giovanni e di Reggio Calabria. Il porto di Gioia Tauro, inoltre, è nella rete TEN-T e, quindi, noi abbiamo adesso un'Autorità portuale che ha sede fuori regione con due infrastrutture portuali prossime a Reggio che sono state scomposte e portate fuori regione". "Perché tutto questo? Per rispondere a quale logica e a quale disegno di interesse nazionale? Avrei capito questa decisione - ha aggiunto Oliverio - se ci fosse stato un interesse nazionale. Non c'è alcun interesse. C'è solo l'interesse a motivare la costituzione di una nuova Autorità portuale. Questo si sarebbe potuto fare diversamente, senza scomporre un'Autorità di sistema per giustificare questa operazione. Vorrei evidenziare che la Regione è stata costretta a ricorrere alla Corte costituzionale davanti alla quale è pendente un nostro ricorso motivato nel merito, oltre che dal punto di vista della procedura attivata. Riteniamo sia necessario ripensare questa decisione. La poniamo al Parlamento come esigenza e come opportunità perché, attraverso l'Autorità di Sistema di Gioia Tauro abbiamo messo in moto un processo virtuoso che, in seguito a tale decisione, ha subito un fortissimo rallentamento dal punto di vista della logistica, della razionalizzazione dell'utilizzazione delle risorse e anche delle opportunità". "Per questa ragione - ha concluso Oliverio - siamo fortemente contrari, e questo parere lo abbiamo espresso formalmente alla Commissione. Lo avevamo fatto già prima, depositando tutti gli atti che abbiamo prodotto in passato e copia del ricorso che abbiamo avanzato alla Corte costituzionale. Questa decisione mi sembra così evidentemente sbagliata e grossolana, e utilizzo questo termine volutamente forzato per meglio evidenziare il senso di questa operazione, da non richiedere ulteriori commenti".

OPERAZIONE FIUMI D'ORO. TROVATI 600 GR COCAINA E PISTOLA: ARRESTATO 45ENNE

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La Guardia di Finanza di Reggio Calabria ha scoperto un "bunker" ricavato in una cassetta elettrica e contenente oltre 600 grammi di cocaina, una pistola con matricola abrasa e 14 proiettili e 3 bilancini di precisione. Un 45enne reggino è stato arrestato. I finanzieri, durante servizi di appostamento e osservazione nella frazione Aretina e nel quartiere Saracinello, hanno individuato l'uomo sospettato di essere uno spacciatore ed hanno deciso di eseguire un controllo. Nella perquisizione in un casolare, i militari hanno trovato la cassetta "bunker". In un altro immobile hanno scoperto una cassaforte con all’interno 13mila euro in contanti, provento dell'attività di spaccio. L'uomo è stato arrestato e portato in carcere. Nel corso dell'operazione, denominata Fiumi d'oro, è emerso che l'indagato aveva anche realizzato allacci abusivi alla rete idrica e elettrica per cui è stato accusato anche di furto aggravato.

PROCESSO 'BREAKFAST'. LOMBARDO INIZIA REQUISITORIA: "SCAJOLA HA AIUTATO LA LATITANZA DI MATACENA"

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Ha preso il via al Tribunale di Reggio Calabria la requisitoria del procuratore aggiunto Giuseppe Lombardo nel processo ‘Breakfast’ che vede sul banco degli imputati l’attuale Sindaco di Imperia Claudio Scajola, già Ministro dell’Interno, con l’accusa di aver favorito la latitanza dell’ex deputato di Forza Italia Amedeo Matacena, condannato a 3 anni per concorso esterno in associazione mafiosa e attualmente latitante a Dubai. “Scajola – ha detto il pm - ha fornito aiuto al latitante Matacena, consapevole che questo comportamento fosse penalmente rilevante”. Lombardo ha comunicato che la sua requisitoria si articolerà nell’arco di più udienze. Le richieste di condanna verranno formulate il 28 ottobre.

DICHIARAZIONE DI SCAJOLA
"Non vorrei apparire arrogante, ma credo che in cuor suo nemmeno il dottor Lombardo possa credere all'assurdità dell'impianto accusatorio, confuso e pasticciato". Lo ha detto, durante una pausa dell'udienza, l'ex ministro dell'Interno Claudio Scajola, processato a Reggio Calabria con l'accusa di avere aiutato la fuga all'estero dell'ex parlamentare di Forza Italia Amedeo Matacena. "In tutti questi anni, lunghi e dolorosi - ha detto ancora l'attuale sindaco di Imperia - sono state messe in piedi contro di me ipotesi che non tengono minimamente in conto quanto é emerso dal dibattimento, che ha più volte contraddetto le convinzioni dell'accusa".

ROCCELLA IONICA: SBARCATI 108 MIGRANTI: CI SONO ANCHE DONNE E BAMBINI

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108 migranti di nazionalità iraniana e irachena sono giunti a bordo di due piccole imbarcazioni questa mattina a largo di Brancaleone, nel reggino. Sono state individuate da motovedette della Guardia costiera e della Guardia di finanza che, per motivi di sicurezza, li hanno trasportati nel porto di Roccella Ionica. Tra loro ci sono anche 6 donne e 5 bambini. Le condizioni dei migranti sono buone e, dopo la prima assistenza, sono stati trasferiti in un centro messo a disposizione del Comune e gestito dalla sezione locale della Protezione civile.