Reggio Calabria

Reggio Calabria. Insieme per il reparto di Pediatria del Gom: presentato a Palazzo Alvaro il concerto di beneficenza “Christus Vincit II”

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Il sindaco metropolitano, Giuseppe Falcomatà, è intervenuto alla conferenza stampa di presentazione del concerto di beneficenza “Christus Vincit II” che, il prossimo 3 giugno, si terrà al teatro “Francesco Cilea” con l’esecuzione di brani sacri da parte del “Chorus inside Calabria” diretto, per l’occasione, dal maestro monsignor Marco Frisina. L’evento, che punta a bissare il successo dell’ultima edizione rivolta all’Hospice “Via delle Stelle”, è organizzato dal Chorus Christi per raccogliere fondi da destinare al reparto di Pediatria del Grande Ospedale Metropolitano. Nella sala “Trisolini” di Palazzo Alvaro, insieme, fra gli altri, a don Giovanni Gattuso, parroco della di San Nicola e Santa Maria della neve Riparo-Prumo-Cannavò, presidente del circolo Oratorio Sant’Agata e presidente onorario del Chorus Christi, a Antonino Ripepi, direttore del Chorus Christi, a Salvatore Costarella, direttore sanitario del Gom, ed a Lorenzo Festicini, presidente dell’Istituto nazionale azzurro, il sindaco Falcomatà ha rivolto un appello per «la più ampia partecipazione possibile». «E’ un’iniziativa bellissima dall’alta valenza sociale e culturale – ha detto Falcomatà - che supportiamo come Comune e Città Metropolitana. Tutta la cittadinanza dovrebbe prendervi parte perché si avrà la possibilità di assistere ad uno spettacolo di grandissimo spessore artistico e di contribuire ad una causa sociale molto importante». «Il mio ringraziamento – ha aggiunto il sindaco – va ai coristi che non sono contanti professionisti, ma cittadini comuni che dedicano parte del loro tempo libero ad un’attività che fa onore, ancora una volta, alle associazioni che rappresentano il vero cuore pulsante della città». «Lo scorso anno – ha ricordato Giuseppe Falcomatà - ho assistito ad un concerto di qualità indiscussa che mi ha trasmesso un grandissimo senso di serenità d’animo e tanta speranza. Quando sono uscito dal teatro “Cilea” avevo l’animo colmo di gioia e tranquillità». Rivolgendosi, infine, direttamente agli organizzatori il sindaco ha concluso dicendo: «Avete lo straordinario merito di impegnare la vostra vita verso gli altri con progetti che hanno risvolti sociali fondamentali ed arrivano dritti al cuore di chi vi assiste». Il concerto del 3 giugno è la chiusura di una manifestazione che si svolge in diverse fasi con la prima che prevede lo svolgimento di un convegno di sensibilizzazione, dal titolo “Armonie dell’anima: minori, musica, fede nel tempo”, previsto il 17 maggio al Gom. Quindi, il 2 giugno, alle ore 18, presso il seminario arcivescovile Pio XI, il maestro monsignor Marco Frisina terrà un incontro di formazione sul canto sacro quale veicolo per una nuova evangelizzazione, espressione autentica per una liturgia di lode. La chiusura, il 3 giugno, con il grande concerto di musica sacra polifonica al teatro comunale “Francesco Cilea”.

 

Reggio Calabria. La San Giorgio D'Oro Foundation propone l'artista Giacomo Battaglia per il prestigioso riconoscimento 2024

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La San Giorgio D’Oro Foundation, un'organizzazione senza fini di lucro dedicata alla promozione e al sostegno delle personalità di spicco della comunità reggina, propone al Sindaco Giuseppe Falcomatà un nome meritevole per il conferimento del "San Giorgio D'Oro 2024". Dopo un'attenta valutazione delle diverse personalità cittadine che nel corso degli anni hanno contribuito a elevare il prestigio di Reggio Calabria, il Consiglio Direttivo della fondazione ha deciso all'unanimità di segnalare l'artista Giacomo Battaglia come candidato ideale per questo prestigioso riconoscimento alla sua memoria. Giacomo Battaglia, una figura iconica della nostra comunità, è stato un talentuoso attore comico che ha lasciato un'impronta indelebile nel mondo dello spettacolo e nei cuori di coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerlo. Nato e cresciuto a Reggio Calabria, ha dedicato la sua vita all'arricchimento culturale e sociale della città, portando in alto il nome di Reggio Calabria in Italia e nel mondo. La sua partnership artistica con il collega e amico Luigi Miseferi ha dato vita a una serie di successi che li hanno resi tra i più amati e riconosciuti nel loro genere. Attraverso sketch comici e imitazioni memorabili, hanno intrattenuto il pubblico sia sul palco che sullo schermo, diventando una presenza familiare nei programmi televisivi e teatrali. Ma oltre al suo talento artistico, Giacomo Battaglia è stato anche un uomo di straordinaria umanità e sensibilità, sempre vicino agli ultimi e ai più bisognosi. Il suo amore per la sua terra natale, Reggio Calabria, è stato evidente in ogni suo gesto e azione, dimostrando un attaccamento profondo alla comunità e ai suoi valori. Nonostante la sua scomparsa prematura nel 2019, Giacomo Battaglia continua a essere ricordato e celebrato attraverso eventi come "Chi non ride è fuori moda", una serata tributo che rinnova la tradizione e mantiene vivo il suo spirito. La Fondazione auspica che la sua proposta venga accolta positivamente, considerando Giacomo Battaglia un candidato meritevole del premio “San Giorgio D’Oro 2024”. Il suo eccezionale contributo all’arte, alla cultura e al benessere della comunità reggina lo rende degno di tale riconoscimento.

A Piazza Italia le premiazioni del primo Campionato Autoslalom Città Metropolitana di Reggio Calabria

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Si è svolta in Piazza Italia la premiazione del primo Campionato autoslalom “Città Metropolitana di Reggio Calabria” che, in cinque diverse tappe, ha toccato i territori di Bagnara, Santo Stefano in Aspromonte, Calanna, Laganadi, Reggio Calabria ed Oppido Mamertina. Il rombo dei motori ha fatto da colonna sonora ad un evento che, per il sindaco Giuseppe Falcomatà, rappresenta “un progetto unisce l’amore per uno sport al rilancio dell'immagine dell’area metropolitana”. Nel ringraziare Salvatore Lipari di “Oppido Mamertina racing” e Pino Denisi di “Piloti per passione”, animatori e cuori pulsanti del campionato automobilistico, il sindaco Falcomatà ha sottolineato “l’importanza di una competizione che rappresenta un unicum ed il nostro compito è quello di accompagnarne la crescita affinché possa diventare un evento storicizzato della Città Metropolitana”. Nel salutare i tanti amministratori presenti in piazza, da sindaci Romeo, Barillaro e Malara all'Assessore Surace, il massimo rappresentante di Palazzo Alvaro ha ringraziato anche il vicesindaco metropolitano, Carmelo Versace, ed il consigliere delegato allo Sport, Giovanni Latella, perché “si sono spesi molto per riuscire a garantire, nel migliore dei modi, lo svolgimento di un torneo che è soltanto un punto di partenza". Il consigliere Latella, infine, ha parlato di “una manifestazione che promuove il territorio della Città Metropolitana con tantissimi piloti, provenienti da fuori Reggio, che hanno preso parte ad un circuito che è inserito di diritto fra le competizioni automobilistiche più avvincenti del Meridione”.
 
 
 

Reggio Calabria. A Palazzo Alvaro un confronto sul ruolo del Mezzogiorno cerniera tra Europa e Mediterraneo

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Il primo cittadino è intervenuto al confronto promosso dal Lions Club International Distretto 108 Ya con il patrocinio della Città Metropolitana. Presenti anche il Vicesindaco Carmelo Versace, il Sindaco di Villa San Giovanni Giusy Caminiti ed i Consiglieri comunali reggini Giovanni Latella e Giuseppe Giordano. "Se vogliamo davvero essere la cerniera che unisce l'Europa ed il Mediterraneo, il Mezzogiorno deve essere messo nelle condizioni di poter crescere. La legge sull'autonomia differenziata blocca sul nascere questa possibilità. E' una riforma che non soltanto divide il paese, ma taglia al principio le opportunità di sviluppo di vaste aree del nostro paese. Se vogliamo parlare concretamente del ruolo del Mezzogiorno, non soltanto guardando al passato e alla centralità che esso ha avuto nella nostra storia millenaria, dobbiamo necessariamente fermare questa riforma. Altrimenti tutti i buoni propositi rischiano di venir meno e le tante buone idee che vengono anche dalle associazioni e dalla società civile, rischiano di rimanere un esercizio velleitario". Lo ha detto il sindaco Giuseppe Falcomatà nel corso del convegno "Il Mezzogiorno cerniera tra Europa e Mediterraneo. Quali prospettive per lo sviluppo del Paese" promosso dal Lions Club International Distretto 108 Ya con il patrocinio della Città Metropolitana di Reggio Calabria tenutosi nella Sala Perri di Palazzo Alvaro. All'incontro, presieduto dal Presidente Corrado Savasta, insieme al sindaco Giuseppe Falcomatà erano presenti il Vicesindaco metropolitano Carmelo Versace, il Sindaco di Villa San Giovanni Giusy Caminiti ed i Consiglieri comunali reggini Giovanni Latella e Giuseppe Giordano. "Siamo felici di poter partecipare ad un confronto del genere - ha affermato il sindaco salutando il presidente Savasta e la platea di soci ed esperti - incontri come questo sono certamente utili e costruttivi, ed aiutano il decisore politico ad affrontare le proprie scelte ascoltando le istanze che provengono dalla comunità. E da questo punto di vista sono convinto sia vero che cento domande siano sicuramente più efficaci di una sola risposta. Credo che il lavoro dei club service e delle associazioni in generale debba andare in questa direzione". Nel corso del suo intervento il sindaco ha affrontato una serie di tematiche legate allo sviluppo del Mezzogiorno. Tra queste anche le ultime novità riguardanti il progetto del ponte sullo Stretto. "Siamo molto preoccupati rispetto alle notizie che giungono da Roma circa i pareri tecnici per l'avvio dei lavori del ponte sullo Stretto - ha affermato il sindaco - noi su questo tema abbiamo sempre avuto un approccio laico ed istituzionale, nella piena consapevolezza che le infrastrutture, soprattutto quelle relative alla mobilità che quindi garantiscono l'accesso ai territori, non sono certamente ne di destra ne di sinistra. E per noi il ponte, inteso come tassello di un sistema complessivo multimodale di mobilità, non è affatto un elemento negativo. Ma è chiaro che questo progetto non può e non deve essere una cattedrale nel deserto. Ecco perchè abbiamo proposto nei vari tavoli e confronti che si sono svolti di recente, non delle opere compensative come spesso si usa dire, ma delle opere funzionali all'utilizzo del ponte, che sviluppino il sistema di trasporti intermodale sulla sponda calabrese. Ma da questo punto di vista i pareri relativi all'avvio dei lavori non sono affatto rassicuranti, anzi mostrano una serie di lacune che non lasciano presagire nulla di buono". Nel concludere il suo intervento ha parlato anche del tema delle migrazioni. "Il Mediterraneo - ha affermato - è sempre stato un crocevia di popoli e di culture, una contaminazione di saperi e di esperienze, un baricentro sia economico che culturale. Da qualche anno questo aspetto è tornato attuale con l'aumento dei flussi migratori che interessano anche le nostre coste ed in generale il Mezzogiorno d'Italia, con migliaia di persone che fuggono da guerre o da contesti dove non sono garantiti i diritti e la libertà personali e collettive. Reggio Calabria non si è mai voltata dall'altra parte, però è del tutto evidente che il sistema ha qualcosa che non va. Nonostante l'egregio lavoro delle Prefetture spesso i sindaci si trovano costretti ad utilizzare luoghi impropri di accoglienza, penso alle palestre e agli impianti sportivi, sottraendoli alla loro funzione e quindi all'utilizzo da parte della comunità. Ed è un fatto che purtroppo sta diventando strutturale. Cambiano i governi ma la situazione non cambia. Quindi è evidente che qualcosa non va e va affrontato. Non si può pensare di lasciare solo chi amministra, chi sul territorio si trova a gestire situazioni di crisi, con il solo supporto dei volontari e della meritoria attività di accoglienza delle associazioni. Su questi temi è necessario sollevare un dibattito, prima di tutto perché siano garantiti i diritti delle persone che fuggono da contesti di guerra, ed anche per i cittadini che si vedono privati di palestre ed impianti sportivi anche per lunghi periodi".

 

Reggio Calabria. A Palazzo Alvaro una mostra sui disturbi dello spettro autistico

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Apre i battenti nella Sala Boccioni di Palazzo Alvaro "Mio fratello è figlio unico", la mostra fotografica realizzata dall'associazione di promozione sociale Autopia, con il patrocinio della Città Metropolitana e del Comune di Reggio Calabria. L'evento rientra nell'ambito delle iniziative istituzionali promosse dall'Ente metropolitano, insieme alle associazioni del settore, per il mese in cui si celebra la giornata mondiale per la consapevolezza sull'autismo. Il percorso espositivo, attraverso gli scatti del fotografo Nicola Tassone, racconta la vita quotidiana di alcuni bambini e ragazzi reggini con disturbi dello spettro autistico, insieme ai loro fratelli. Un'occasione per ribaltare gli stereotipi e richiamare il valore della conoscenza, come primo strumento per abbattere le barriere nei confronti di queste problematiche, e dare il giusto e necessario sostegno alle famiglie che quotidianamente accudiscono i ragazzi. "E' un momento importante per noi - ha affermato il sindaco durante il vernissage della mostra - siamo felici di poter accogliere nel palazzo istituzionale della Città Metropolitana questa bella raccolta di immagini fotografiche. Scatti evocativi che ci raccontano le storie di questi bambini, entrando nella loro vita quotidiana, nelle loro abitudini, nelle loro passioni, nei sorrisi, ed anche nelle preoccupazioni, di chi vive insieme a loro e più di tutti ne comprende i bisogni. E' una mostra di grande valore che andrebbe mostrata più possibile. Mi piace anche il titolo che è stato scelto e che cita la canzone di Rino Gaetano "Mio fratello è figlio unico". In questo caso l'essere "unico" non è sinonimo di solitudine, come potrebbe sembrare, ma di unicità nel senso della ricchezza della diversità. Questi bambini sono davvero unici e straordinari. Ed il nostro compito da istituzioni, insieme al meritorio lavoro delle Associazioni, come in questo caso Autopia, è quello di sostenerli, di alimentare le loro passioni ed offrire loro delle opportunità. Affinchè l'autismo sia sempre meno un ostacolo alle loro relazioni e alla loro affermazione sociale".

Reggio Calabria. A Palazzo Alvaro i 20 anni di Leonida Edizioni

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Si è svolta presso la Sala Perri di Palazzo Alvaro la manifestazione voluta dall’editore Domenico Polito per i 20 anni della Casa Editrice Leonida da lui diretta. In presenza di un folto pubblico di appassionati, autori e referenti cittadini del mondo della cultura si è passata in rassegna la ricca storia di questa preziosa realtà reggina che vanta circa 800 pubblicazioni ed ha perseguito da sempre, citando proprio l’editore Polito, l’obiettivo di coniugare “cultura ed impegno sociale” ma anche “conoscenza dei popoli e dialogo”. Lo Xenia Book Fair Festival testimonia in città, da anni ormai, questo meticoloso lavoro editoriale, essendo divenuto un evento fortemente caratterizzato da collaborazioni internazionali con altri Paesi: in particolare la Georgia e l’Armenia. Leonida Edizioni cuce bene, in tal senso, il passato, attraverso pubblicazioni squisitamente di carattere classico, al contemporaneo, con la pubblicazione e la divulgazione di opere di autori con profili di estrema attualità. Per il saluto istituzionale della Città Metropolitana è intervenuto il Sindaco Giuseppe Falcomatà con una riflessione sul valore della cultura come strumento di analisi critica dei fenomeni e della scrittura, oltre che della lettura, come indispensabili mezzi per affrancarsi da ciò che la ragione, da sola, non può comprendere. “Voglio ringraziare, anzitutto, Domenico Polito e Leonida Edizioni - ha esordito Falcomatà - per il lavoro svolto negli anni che l’hanno resa, di fatto, un punto di riferimento per la cultura nella nostra città e nel mezzogiorno del Paese. La cultura ci dà gli strumenti per comprendere i fenomeni, ci consente di avere la consapevolezza di ciò che ci succede intorno e farci un’idea. Chi divulga cultura deve essere solo ringraziato perché fa un investimento coraggioso". “La scrittura - rimarca ancora il Sindaco - dà modo di affrontare quegli eventi spesso incomprensibili razionalmente offrendo strumenti di consapevolezza; la lettura, nondimeno, è un vero rifugio dell’anima e ci consente di andare in quel famoso Altrove trascendendo le ordinarie traversìe della vita: ecco perché è una pratica necessaria ed indispensabile. Grazie a Chi, quindi, ci offre l’opportunità di trovare questo Altrove che ci dà la forza di andare avanti".