Reggio Calabria

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Reggio Calabria. Scoperto deposito illegale di auto dismesse

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I carabinieri di Cannavò (RC) hanno denunciato un 43enne reggino, già noto alle Forze dell’Ordine, per attività di gestione di rifiuti non autorizzata. L’uomo utilizzava un’area in località San Cristofaro come deposito. In suo possesso sono state rinvenute 25 carcasse di autovetture e altre numerose parti meccaniche. Al 43enne è stato intimato il ripristino dello stato dei luoghi nell’arco di 60 giorni e gli sono state contestate sanzioni per circa 7.000 euro.

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Roccella. Arrivati nella notte 650 migranti

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650 persone tutti uomini provenienti da Siria, Pakistan, Egitto e Bangladesh sono arrivati nella notte all’interno del porto di Roccella Ionica a bordo di un peschereccio lungo 30 metri partito dalla Libia. I migranti hanno viaggiato per circa 5 giorni prima di entrare in porto e andare a sbattere contro un’altra imbarcazione utilizzata in un precedente arrivo. I profughi che sarebbero tutti in buone condizioni di salute sono stati sistemati al momento su una delle aree del porto vicine alla tensostruttura all’interno della quale sono momentaneamente ospitate altre persone giunti con gli sbarchi dei giorni scorsi. Negli ultimi cinque giorni, solo nel porto di Roccella Ionica sono giunte 1.500 persone.

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Carabinieri scoprono falsa cieca mentre usava lo smartphone

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I Carabinieri della Compagnia di Gioia Tauro, hanno denunciato in stato di libertà una 48enne del posto, per truffa aggravata e continuata ai danni dello Stato, gravemente indiziata per la percezione indebita della pensione d’invalidità riservata ai soggetti con “cecità assoluta”. I militari attraverso svariati servizi di osservazione e pedinamento, hanno monitorato le abitudini della donna accertando che erano incompatibili con la patologia dichiarata . La donna, filmata dai carabinieri , con estrema dimestichezza e facilità utilizzava il suo smartphone “scrolling” sul touchscreen . Dagli accertamenti è emerso che la donna per circa 15 anni, a causa delle false attestazioni sull’invalidità, ha percepito indebitamente un’indennità stimata dall’I.N.P.S di circa 208.000 euro. A risultare indagati, anche i due medici che, in diverse circostanze, avrebbero certificato l’invalidità della donna. I reati contestati, quello di truffa aggravata e continuata ai danni dello Stato, nonché falso materiale commesso da pubblici ufficiali in atto pubblico, in concorso.

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Porto Gioia Tauro. Intervento del Presidente dell’Autorità di Sistema portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio, Andrea Agostinelli.

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Nel corso dell’incontro “Il modello Gioia Tauro: portualità e professioni marittime”, che si è tenuto oggi all’Istituto d’Istruzione Superiore “F. Severi” di Gioia Tauro, il presidente dell’Autorità di Sistema portuale dei Mari Tirreno meridionale e Ionio, Andrea Agostinelli, è intervenuto per tracciare il percorso che l’Ente ha intrapreso in questi anni, anche, per evidenziare l’importanza della formazione scolastica ed accademica, attraverso incontri negli istituti scolastici e nelle università calabresi, con l’obiettivo di avvicinare le future generazioni allo scalo portuale e così a quelle che saranno le nuove figure professionali, legate al settore portuale, intermodale e logistico,
di cui lo scalo avrà bisogno per continua a crescere. "Abbiamo posto il porto di Gioia Tauro al centro del dibattito sociale del territorio, attraverso incontri mirati con gli studenti – ha detto Agostinelli – perché il porto del futuro deve necessariamente guardare alla creazione e all’impiego di nuove figure tecnico-professionali, che sappiano rispondere alle esigenze del mercato in continua crescita e cambiamento. In questo percorso – ha aggiunto il presidente dell’Autorità di Sistema portuale dei Mari Tirreno meridionale e Ionio – è necessario attivare e mantenere tavoli aperti di confronto tra l’Autorità di Sistema portuale, la Regione Calabria, i Terminalisti e le imprese portuali, affinché si possano conoscere le richieste che giungono dal settore privato". "L’obiettivo è quello di offrire, da un lato, risposte al settore privato portuale che investe sul territorio e, dall’altro, permettere ai giovani calabresi di poter immaginare il loro futuro occupazionale nella propria regione. In questo contesto si inseriscono, infatti, i protocolli che l’Autorità di Sistema portuale ha già sottoscritto con l’Università della Magna Graecia di Catanzaro e l’Università Mediterranea di Reggio Calabria, al fine di stimolare e favorire la creazione di nuove figure professionale, promuovendo anche attività di ricerca in tutte le discipline ricadenti nella propria area di competenza, con particolare attenzione in materia di sostenibilità energetica.

Calabria. In arrivo 546 migranti, saranno distribuiti tra Roccella, Reggio e Crotone

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546 migranti soccorsi in mare, arriveranno nelle prossime ore in Calabria. Due motovedette della Guardia costiera con a bordo 220 migranti, giungeranno alle 14.00 al porto di Roccella Ionica. Altre due unità della Guardia costiera sono dirette a Crotone con 216 persone. A Reggio Calabria, invece, alle 15.00 circa è previsto l’arrivo di 110 migranti di cui non si conosce la nazionalità. Dopo lo sbarco, che sarà coordinato dalla prefettura di Reggio Calabria, saranno effettuati i controlli sanitari e saranno eseguite le procedure di identificazione da parte della polizia di stato. Subito dopo, i migranti sbarcati a Reggio, saranno destinati al centro di prima accoglienza allestito a Gallico, nella palestra della scuola Boccioni. Nei prossimi giorni, invece, verranno trasferiti in base al riparto predisposto dal Ministero dell’Interno.

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Gioia Tauro. Paziente muore per infarto al pronto soccorso. Sospeso medico

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Un medico del servizio suem 118, è stato sospeso dall’esercizio dalla professione medica per un anno. Il provvedimento è stato emesso nell’ambito di un’attività di polizia, coordinata dalla Procura della Repubblica di Palmi, avviata nell’ottobre del 2021, a seguito del decesso di un 52 enne all’interno del pronto soccorso dell’ospedale di Gioia Tauro . Dall’analisi della cartella clinica del paziente, dei tracciati Gps dell’ambulanza, delle registrazioni delle conversazioni del numero di emergenza 118, delle immagini di videosorveglianza e dalle dichiarazioni rese dai testimoni, gli agenti della polizia avrebbero riscontrato, condotte gravemente negligenti poste in essere dal medico dell’ambulanza. Il sanitario, infatti, a seguito di una sospetta positività al Covid-19 del paziente, secondo quanto emerso dalle indagini, si sarebbe rifiutato di trasportarlo al Grande ospedale metropolitano di Reggio Calabria, dove nel frattempo era stata allestita la sala operatoria dell’Utic per un intervento salvavita, a causa della mancanza di dispositivi di protezione all’interno dell’ambulanza, decidendo arbitrariamente di allontanarsi dal nosocomio e rifiutando le richieste avanzate dai medici del Pronto soccorso.

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