Reggio Calabria

Reggio Calabria. Il Comune assegna alla Polizia municipale alcuni beni confiscati siti in contrada Gagliardi

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Assegnati al Settore Polizia municipale alcuni beni confiscati siti in contrada Gagliardi. A stabilirlo è una delibera della Giunta comunale dello scorso 26 marzo. Si tratta, in particolare, di beni immobili confiscati, già rientranti nel patrimonio indisponibile dell’Ente, che hanno finalità istituzionali e sociali. Era stato il Settore Polizia municipale, Servizio Protezione Civile, ad avanzare nei mesi scorsi richiesta di assegnazione degli immobili confiscati siti in contrada Gagliardi per adibirli a deposito di materiale per fronteggiare le diverse emergenze di protezione civile, ritenendoli idonei allo scopo. La Giunta comunale ha stabilito di indirizzare i cespiti immobiliari alle finalità istituzionali del Settore Polizia municipale e di trasferire allo stesso Settore la competenza gestionale degli stessi, fermo restando l’obbligo di monitoraggio del settore Patrimonio Servizio Beni Confiscati e Beni Comuni, previsto dall’art.48, comma 3 del D.lgs 2011 n. 159. Sarà compito del Settore Polizia municipale provvedere a coordinare l’attività degli uffici competenti nel caso in cui, dai sopralluoghi tecnici effettuati, siano risultati necessari interventi di riqualificazione del bene per renderlo fruibile per l’utilizzo. Lo stesso Settore assumerà nei confronti del bene tutti gli oneri del proprietario così come previsto dalla vigente normativa in materia.

Porto di Gioia Tauro. Il presidente Agostinelli al convegno "Mediterraneo"

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Il presidente dell’Autorità di Sistema portuale dei mari Tirreno meridionale e Ionio, Andrea Agostinelli, ha partecipato al convegno intitolato “Mediterraneo e nuove sfide – Storia, Cultura e Sviluppo” e organizzato dall’avv. Domenico Naccari, console onorario del Regno del Marocco per la Regione Calabria, che si è tenuto a Roma in Campidoglio nella sala della Protomoteca. Alla presenza, tra gli altri, del viceministro agli Affari Esteri e alla Cooperazione internazionale, Edmondo Cirielli, e dell’ambasciatore del Marocco in Italia, Balla Youssef, nel corso del suo intervento, il presidente Andrea Agostinelli ha evidenziato la centralità dello scalo portuale calabrese: - <<Il porto di Gioia Tauro – ha detto il presidente Agostinelli – è l’alfiere della portualità italiana nel Meridione. Ci troviamo nella migliore posizione geostrategica del Mediterraneo. Il nostro è un porto che non ha subito contraccolpi rispetto alla crisi del Mar Rosso, perché è uno scalo talmente importante che i nostri armatosi di riferimento, che sono armatori di rilievo mondiale, continuano a scalare le sue banchine con nostra grande soddisfazione, a dimostrazione che il porto e i terminal stanno lavorando bene>>. <<Nei fatti – ha sottolineato il presidente Andrea Agostinelli – al centro del nostro operato poniamo un concetto chiave che indirizza quotidianamente ogni nostra attività amministrativa. Noi agiamo e operiamo affinché il porto di Gioia Tauro continui a crescere perché così puntiamo essenzialmente a creare opportunità di lavoro. Che sono opportunità di lavoro “buono”, come mi piace definirlo – ha evidenziato Agostinelli - che scaccia quello cattivo>>. Poi, con il pensiero rivolto, anche, alle conseguenza generate dalla direttiva europea, il presidente Agostinelli ha chiarito: -<<Nonostante le direttiva Ets ci pone in una posizione di difficoltà, in quanto potrebbe penalizzare i porti di trasbordo europei e favorire quelli della sponda del Nord Africa, siamo naturalmente predisposti ad avviare colloqui e cooperazioni  con gli scali portuali africani perché tutto questo rientra pienamente nella nostra storia e nella nostra cultura mediterranea, sin dai tempi antecedenti all’Impero Romano. Del resto, il porto di Tangeri è, comunque, il nostro principale competitor, che offre lavoro a oltre 75mila persone, ma noi andiamo avanti, coi nostri 4mila lavoratori, impegnati a operare in una realtà che continua a crescere, nonostante le difficoltà ambientali, economiche, infrastrutturali e nonostante le crisi geopolitiche>>.

Comune di Reggio, due nuovi bandi di concorso per 20 posti.

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Venti nuovi posti messi a bando ed altri dieci che giungeranno tramite scorrimento delle precedenti graduatorie. Il Comune di Reggio Calabria continua nell’azione di potenziamento del personale in organico. A darne notizia, nella mattinata odierna, è stata la dirigente del Settore Risorse Umane, Iolanda Mauro, nel corso dell’audizione davanti alla settimana commissione consiliare presieduta da Marcantonino Malara. «Dopo diverso tempo – ha affermato Malara – il Comune è tornato ad assumere del personale con una ricaduta non indifferente per la città. Abbiamo visto come, tra i neo assunti, vi siano anche tanti giovani e ciò non può fare che piacere perché questo significa che le professionalità migliori possono rimanere a lavorare nella nostra città». La dirigente Mauro ha quindi illustrato il dettaglio dei due nuovi bandi che sono stati pubblicati sul portale “inPA” disponibile all’indirizzo www.inpa.gov.it. Si tratta di posti che non risultano coperti con le precedenti procedure «perché non vi è stato un numero sufficiente di idonei», ha spiegato la dirigente nel corso dell’audizione. «I termini per la presentazione della domanda scadranno il prossimo 19 aprile. Abbiamo scelto di dare 30 giorni dalla pubblicazione, per consentire la massima partecipazione». Il primo bando è per 13 posti a tempo pieno e indeterminato per il profilo professionale di istruttore tecnico geometra, nell’area degli istruttori. Tra i requisiti richiesti, oltre quelli ordinariamente previsti dalle normative in tema di selezioni pubbliche, vi è il possesso, quale titolo di studio, del diploma di istruzione tecnica – indirizzo costruzioni ambiente e territorio (ex Geometra). In alternativa, il possesso di qualsiasi diploma di istruzione secondaria purché accompagnato da laurea triennale, specialistica o magistrale in determinate classi tecniche (Architettura, Ingegneria, Urbanistica etc.) meglio specificate nel bando. Il secondo bando riguarda 7 posti a tempo pieno e indeterminato per il profilo professionale di operatore esperto servizi amministrativo-informatici, nell’area degli operatori esperti. Anche in questo caso, oltre agli ordinari requisiti richiesti dalla normativa in tema di selezione pubblica, vi sono dei requisiti specifici: diploma di istruzione secondaria di I grado unitamente ad un attestato di qualificazione professionale nel settore informatico rilasciato da organismi di formazione accreditati.
«È ammesso al concorso il candidato che – si legge nel bando – pur non in possesso di uno dei titoli anzidetti, sia in possesso di diploma di scuola secondaria di II grado che sia assorbente: perito informatico, perito commerciale con indirizzo informatico, programmatore o perito industriale per l’informatica o ragioniere programmatore o perito elettronico e telecomunicazioni ovvero altro diploma di scuola secondaria di secondo grado equivalente con specializzazione in informatica». Viene specificato come l’ECDL e altre certificazioni analoghe (EIPASS, ecc.) non costituiscono titolo legale di studio, né si configurano come qualifica professionale. La dirigente Mauro ha rappresentato alla commissione “Lavoro” come l’Amministrazione comunale sull'eventuale espletamento delle prove preselettive solo dopo aver preso cognizione del numero effettivo delle domande di partecipazione, considerata l’alta percentuale di candidati che, dopo aver presentato la domanda, non si presentano poi alla prima prova. La dirigente ha inoltre informato i consiglieri come si stia procedendo allo scorrimento delle graduatorie approvate lo scorso anno per 7 unità nel profilo istruttori e 3 nel profilo funzionari. Non si tratta di subentri per rinunce, ma di ulteriori assunzioni.

A Palazzo San Giorgio l'Assemblea di Castore Spl, il neo Amministratore delegato Mallamaci: «Cercheremo da subito di dare le risposte che Comune e Città metropolitana meritano in termini di qualità dei servizi»

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Si è svolta a palazzo San Giorgio l’assemblea ordinaria della società Castore Spl. All'ordine del giorno la nomina del presidente del consiglio d’amministrazione. Alla riunione hanno preso parte, per il Comune di Reggio Calabria, l’assessore comunale al Bilancio e Società partecipate, Domenico Battaglia, per la Città metropolitana il vicesindaco Carmelo Versace, per il cda di Castore Domenico Mallamaci; Valentina Sapone e Giuseppe Letterio Visicaro; per il collegio dei revisori Vincenzo Lombardo, Giuseppe Gatto e Silvia Totino (in collegamento). A inizio seduta è stata individuata la figura di Valentina Sapone Presidente del Cda. Subito di seguito il consiglio d’amministrazione ha nominato Domenico Mallamaci Amministratore delegato. Come chiarito dall'Assessore con delega alle Società comunali Domenico Battaglia: «Le tappe sono state rispettate. È una partita che giochiamo insieme. Come avevamo detto con l’approvazione del bilancio 2022 e l’insediamento del nuovo management, la società si rimette a camminare con i nuovi vertici voluti dall’Amministrazione a cui va il nostro augurio di un percorso fecondo per gli impegni che Castore porterà avanti in città». «Ringrazio la neopresidente e colgo l’occasione per fare gli auguri al nuovo management che si è insediato - ha poi evidenziato il vicesindaco metropolitano Carmelo Versace – la riunione ci ha consentito di puntualizzare alcune criticità che Castore ha avuto con l’auspicio di avere una maggior attenzione verso i problemi della città e per la salvaguardia dei lavoratori che tanto hanno dato in questi anni per far crescere la città. Oggi l’Amministrazione comunale e quella metropolitana iniziano un nuovo percorso che speriamo sia più virtuoso e rispondente alle necessità dell’intera comunità metropolitana». «Assumo un carico di responsabilità molto oneroso - ha evidenziato il nuovo Amministratore Delegato Mallamaci - spero di poter ripagare la fiducia che i soci mi hanno accordato. Da subito cercheremo di dare le risposte che Comune e Città metropolitana meritano in termini di qualità dei servizi, abbinata a una tempestività, per far sì che sia percepito un cambiamento nell’approccio sia coi cittadini che con la Pubblica amministrazione». «Colgo l’occasione per ringraziare i componenti per la fiducia riposta nella mia figura – ha dichiarato invece la Presidente Sapone - il nostro obiettivo è di andare “a fare gol” e portare ottimi risultati societari rispetto agli equilibri aziendali. La serenità organizzativa e finanziaria è la nostra mission primaria. Infine voglio porgere gli auguri ai colleghi per questa nuova avventura». 


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"Oltre il danno, la beffa". Il sindaco di Bova Marina Saverio Zavettieri non ci sta e denuncia a mezzo stampa le gravi inadempienze dell'Anas nei confronti dell'Ente comunale.

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"Il Comune di Bova Marina, secondo l'Anas, ha violato la norma del codice della strada danneggiando il piano viabile a mezzo di una perdita di rete fognaria e creando pericolo alla circolazione stradale. Per tale motivo, all'Ente è stato notificato un verbale di contravvenzione -  afferma il primo cittadino -. Il punto critico della SS 106, precisamente il tratto Zona Vivo Bova Marina però, è di competenza dell'Anas che, invece di fare il proprio dovere, cerca di scaricare sul Comune ogni responsabilità. In tempi non sospetti, l'Amministrazione comunale aveva tempestivamente allertato di tale problematica gli organi competenti, prima tramite due Pec con le quali l'Ente sollecitava l'Anas a liberare i pozzetti delle condotte idriche e fognarie coperte da asfalto per lavori precedentemente fatti dalla stessa società e quindi, impossibilitati ad eventuali interventi di disotturazione o dissabbiatura, poi con messa in mora e riserva risarcimento danni ed una puntuale e precisa segnalazione alla Prefettura corredata da relativa documentazione dell'ufficio tecnico dove veniva segnalata l'urgente necessità di intervenire su un tratto viario molto frequentato e pericoloso anche a causa dei molti incidenti stradali. Ad oggi però, la conclusione comica è la notifica di un verbale di contravvenzione temerario al sindaco pro-tempore per supposti abusi non solo non commessi, ma di cui il sindaco non aveva né poteva avere alcuna contezza. La mia primaria preoccupazione è stata quella di sollecitare l'Anas a ripristinare il tratto di per sé pericoloso in quanto situato in pieno centro abitato lungo il quale esistono numerose attività economiche ed esercizi commerciali. Ma nulla è stato fatto - conclude Zavettieri -. Ovviamente, il Comune procederà alla richiesta per l'annullamento del verbale in autotutela per estraneità alla violazione. L'Italia non finisce mai di sorprendere".