Taurianova. Smantellato gruppo di produttori e spacciatori di marijuana:7 arresti

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5 persone in carcere, una agli arresti domiciliari e un obbligo di presentazione alla P.G. E’ questo il bilancio dell’operazione denominata ‘Dioniso’ condotta dai carabinieri con il coordinamento della Procura di Palmi. Le misure sono state eseguite nelle province di Reggio CalabriaChieti e Milano a carico di soggetti, quasi tutti gravati da precedenti di polizia e originari del reggino, ritenuti responsabili di coltivazionedetenzionevendita e acquisto di ingenti quantitativi di stupefacenti.

 

I destinatari delle misure:

  1. BONO Fabio, 42enne di Taurianova;
  2. SICARI Giuseppe, 33enne di Taurianova;
  3. BIANCO Giuseppe, 40enne di Africo;
  4. CRIACO Bruno, 65enne di Africo;
  5. FERRARO Angelo, 49enne di Palizzi, sottoposto all’obbligo di presentazione alla P.G.;
  6. MESSINA Fabio, 31enne di Brancaleone, sottoposto agli arresti domiciliari;
  7. STELITANO Bruno, 70enne di Africo.

L’indagine è stata avviata dopo il sequestro di circa 118 kg di marijuana rinvenuta nel gennaio 2019 in una abitazione della frazione Amato di Taurianova e nella disponibilità di Antonino Sorrenti, 31 anni, arrestato allora in flagranza di reato.

L’avvio delle attività ha permesso in breve tempo di appurare che il carico sequestrato era gestito anche dallo zio dell’arrestato, Giuseppe, nel frattempo deceduto, e destinato, principalmente, a Giuseppe Bianco di Africo finito in manette nell’operazione odierna.

E’ stata fatta luce sull’esistenza di un gruppo criminale dedito alla produzione, detenzione e commercio di ingenti quantitativi di stupefacente, con principale base in un capannone industriale a Rizziconi di proprietà di Sorrenti.

Gli indagati hanno utilizzato anche terreni in disuso nella Piana di Gioia Tauro per la coltivazione di estese piantagioni di marijuana, una delle quali è stata rinvenuta e sequestrata dai Carabinieri in una zona rurale di Cittanova nel luglio 2019.

Alcuni degli arrestati di Africo, inoltre, sono ritenuti contigui per vincoli di parentela e frequentazioni con soggetti appartenenti alla locale cosca di ‘ndrangheta Morabito-Bruzzaniti-Palamara.