Cosenza

Mandatoriccio. Un mercatino della solidarietà fatto dai bimbi

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Un mercatino della solidarietà per aiutare chi è in difficoltà. Se a metterlo in piedi sono i bambini dell’Istituto Comprensivo, aspiranti artisti ed artigiani, l’iniziativa vale ancora di più. Sarà allestito venerdì 22, a partire dalle 16,30 lungo Corso Umberto, nel centro storico. A complimentarsi per la sensibilità e l’impegno con la dirigente scolastica, con i docenti e soprattutto con gli allievi della scuola secondaria di primo grado è il Sindaco Aldo Grispino esprimendo apprezzamento per l’iniziativa dal profondo valore sociale e pedagogico. Patrocinata dall’Amministrazione Comunale, l’iniziativa prevede l’esposizione e la vendita, attraverso un contributo simbolico, dei lavoretti realizzati nel corso dei laboratori scolastici. Il ricavato sarà interamente devoluto in beneficenza a favore di quanti vivono nel disagio economico. Si tratta di una iniziativa all’insegna della coesione sociale – aggiunge il Primo Cittadino – che trova proprio nei giovani una spinta formidabile nella creazione di una comunità consapevole e solidale. Ad animare e ad impreziosire la serata ci sarà, inoltre, musica ed un momento dedicato alla tradizione enogastronomica locale con la preparazione dei Crustoli, il dolce tipico della Sila Greca durante il periodo delle feste natalizie.

 

Rossano. Il presepe vivente rivitalizza il centro storico

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Il Presepe Vivente che sta animando il rione San Giovanni Battista, nella Città Alta di Rossano, è diventato il paradigma più eloquente di quali iniziative e di quale spirito servano per rivitalizzare i centri storici, investendo sull’identità, sul valore delle relazioni umane e sul recupero della memoria collettiva, laica e religiosa. È quanto dichiara Adele Olivo, tra i promotori dell’iniziativa, invitando sia nel suo ruolo istituzionale, quanto da semplice cittadina e commerciante, tutto il territorio a rendersi co-protagonista di quella che si sta dimostrando non una semplice manifestazione, ma un vero e proprio processo replicabile di riappropriazione, degli spazi pubblici e di luoghi storici altrimenti destinati all’oblio, all’abbandono e al degrado. Dopo il partecipatissimo evento inaugurale nel giorno dell’Immacolata, al quale hanno partecipato centinaia di persone attratte dallo straordinario racconto dei giorni che compongono il Calendario dell’Avvento attraverso la musica delle zampogne, la rappresentazione degli antichi mestieri, i dolci tipici della tradizione; dopo la suggestiva cornice della notte di Santa Lucia, il 13 dicembre scorso, con la preparazione della tradizionale Coccia (grano bollito condito con mosto cotto, noci e scorze d’arancia), proseguono gli appuntamenti in quella che a tutti gli effetti è diventata la riproduzione, rivisitata in chiave rossanese, della Betlemme di oltre duemila anni fa. Quello che sta ospitando il centro storico è un vero spazio di suggestioni per raccontare tappa dopo tappa il Calendario dell’Avvento che si protrarrà fino all’Epifania (sabato 6 gennaio 2024), organizzato sotto la direzione artistica di Vincenzo Graziano e promosso con la preziosa collaborazione dell’associazione Appart’è e degli studenti dell’Itas – indirizzo turistico. È tutto pronto per lunedì 25 dicembre, giorno di Natale. A partire dalle ore 18, la slitta di Babbo Natale dispenserà dolci e si soffermerà con i bambini per fare foto ricordo. Anche in questa occasione tutte le botteghe del quartiere saranno aperte e sarà possibile calarsi nell’atmosfera degli antichi mestieri. Le anziane massaie, insieme alle più giovani, prepareranno la Pasta a Confetto, un dolce tipico antichissimo, ereditato addirittura dai coloni greci, che vede come base di partenza la farina, l’uovo, l’essenza di agrumi e il miele. E poi ancora degustazioni di vino e di pietanze tipiche. Tutta la manifestazione si sta svolgendo all’insegna della gratuità e della condivisione. La serata, poi, si concluderà nella piccola chiesetta di San Giovanni Battista, cuore del rione, dove sarà svelata la Natività con la rappresentazione vivente dei diversi personaggi che animano il Presepe. Martedì 26, giorno di Santo Stefano, si terrà una rassegna di canti natalizi tradizionali per le vie del villaggio presepiale, la visita alle botteghe degli artigiani e la degustazione dei crustoli. Il primo giorno del nuovo anno, lunedì 1 gennaio 2024 con ‘A Strina e Cap’ d’Ann, si terrà la visita alle botteghe e la degustazione delle frittelle. Si chiude sabato 6 con l’arrivo dei Re Magi e della Befana e con la degustazione dei dolci tipici. Tutte le tappe sono in programma nel pomeriggio a partire dalle ore 17.30 e fino alle 20.30.

Cosenza. Maltrattamenti in famiglia, Arrestato 47enne

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A Cosenza gli agenti hanno arrestato un 57enne per maltrattamenti nei confronti della moglie. La donna al termine dell’ennesima aggressione, approfittando della temporanea assenza del marito, si è chiusa in casa ed ha chiesto l’intervento della Polizia. Giunti sul posto gli Agenti hanno ascoltato la vittima che ha riferito episodi, anche pregressi, di maltrattamenti, fisici e verbali, subiti dal marito. L’uomo nel mentre ha fatto rientro a casa e, in evidente stato di alterazione, non curante della presenza dei poliziotti, ha cercato con urla e minacce di entrare per compiere l’ennesima aggressione ma è stato bloccato ed arrestato dagli agenti. In sede di convalida il Tribunale di Cosenza ha disposto gli arresti domiciliari.

 

Corigliano Rossano. Arrestati due uomini per violenze e maltrattamenti nei confronti delle compagne

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carabinieri del Reparto territoriale di Corigliano Rossano, hanno arresto in due distinte operazioni due uomini con l’accusa di violenze e maltrattamenti nei confronti delle compagne. Il primo caso riguarda l’arresto di un soggetto già noto alle forze dell’ordine, alcuni cittadini spaventati per il trambusto che arrivava da un appartamento della frazione Cantinella di Corigliano Rossano, hanno contattato il 112 e segnalato una probabile aggressione in corso. Vista la situazione di rischio che si era creata sul posto, sono intervenute diverse pattuglie dell’Arma, appartenenti alla Stazione di Corigliano Scalo, alla Radiomobile del Reparto territoriale e del 14mo Battaglione Calabria. I militari una volta giunti sul posto, hanno accertato quanto accaduto e hanno raccolto una serie di elementi in relazione alle responsabilità dell’uomo, accusato di maltrattamenti in famiglia posti in essere nei confronti della compagna, delle lesioni cagionate alla donna ed a un suo congiunto e di una tentata estorsione. Quest’ultima ipotesi di reato si riferisce alla pretesa ingiustificata di alcune somme di denaro appena ricevute dalla parte lesa. L’arrestato è stato portato nel carcere di Castrovillari. Analoga sorte è toccata ad un altro uomo residente a Campana, che per i maltrattamenti in famiglia effettuati negli anni scorsi era già stato ristretto ai domiciliari. La rideterminazione della pena, dovuta alla reiterazione del reato, ha determinato una condanna complessiva di oltre 4 anni di carcere, ragione per la quale l’uomo è stato arrestato e portato nel carcere di Castrovillari.

Diritto alla salute. Occhiuto martedì 12 a Cariati, Il Sindaco: Territorio ringrazia il Presidente

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Non possiamo che essere grati al Governatore Roberto Occhiuto per aver mantenuto l’impegno di reinserire l’ospedale di Cariati all’interno della rete ospedaliera regionale per acuti, avviando una nuova stagione di speranza per l’intero territorio che nel 2010 era stato ingiustamente privato del diritto alla salute. Saremo felici di confrontarci con lui e con i colleghi sindaci che apprezzano l’impegno e la determinazione e chiedono di non ridurre l’attenzione che non solo in termini di diritto alla salute, ma per diverse questioni, rendono questo territorio tra i più disagiati e degradati. Quella di domani (martedì 12) sarà anche l’occasione per ricordare, a 30 anni dalla morte, l’illustre concittadino Rocco Trento, che per la prima volta nella storia della regione aveva dato avvio al primo Piano Sanitario. È quanto dichiara il Sindaco Cataldo Minò rinnovando l’invito a partecipare all’incontro che si terrà alla presenza di amministratori locali, sindaci e consiglieri regionali, al Cinema Teatro. Coordinati da Marco Lefosse, direttore dell’Eco dello Jonio, dopo gli indirizzi di saluto del Primo Cittadino e l’introduzione di Mario Martina, esperto in Programmazione Sanitaria, all’evento ospitato dalle ore 18,30 al Teatro Comunale, interverrà anche il direttore generale dell’ASP di Cosenza Antonello Graziano.  TUTELA DELLA SALUTE: UN DIRITTO E UN IMPEGNO. È, questo, il tema dell’evento che ripercorrerà le fasi dal primo piano sanitario di Rocco Trento ad oggi.

Tarsia. Campo Ferramonti storie di una vita di Pino Ambrosio da romanzo a prodotto cinematografico

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Il Campo di Internamento di Ferramonti di Tarsia non è celebre solo per essere stato il più grande tra quelli che nell’estate del 1940 fece costruire Benito Mussolini in Italia. Non lo è neppure per la circostanza che al suo interno nessuno degli ebrei, slavi e apolidi internati fu vittima di violenza o direttamente deportato in Germania, primato per il quale è inserito tra i 100 Marcatori Identitari Distintivi (MID) della Calabria, censiti nella proposta di mappatura ufficiale depositata alla Fondazione Calabria Film Commission. In quello che Steinberg definì il più grande Kibbutz del continente europeo, all’ombra della grande barbaria dell’olocausto, nacquero storie e amori intensi che ancora oggi continuano a vibrare nella memoria di quanti attorno a quel campo hanno avuto un vissuto. E proprio di una di queste storie, che sembra uscita da una sceneggiatura di Park Ji-eun, parla il romanzo autobiografico nato come soggetto cinematografico, CAMPO FERRAMONTI. STORIA DI UNA VITA di Pino Ambrosio, edito da Media & Books e patrocinato dall’Associazione Casa Calabria International (CCI). Ho vissuto un’infanzia bellissima, solo insieme a mia madre. – Racconta l’autore, originario di San Marco Argentano. Un bambino cresciuto nella quotidianità dei campi di grano estesi tra la Valle del Crati e quella dell’Esaro, con un’assenza perenne, quella del padre. Nessuno mai gli raccontò la verità di quella mancanza, fino a quando una sera d’inverno la sua mamma, seduti attorno al fuoco, invece di raccontargli una fiaba gli parlò di una notte piena di stelle, durante la quale nell’andare a prendere l’acqua al pozzo, incontrò un ragazzo, impaurito, sporco e affamato. Era scappato da Ferramonti in cerca di libertà. Quella giovane donna se ne prese cura, lo portò nel fienile di famiglia, lo accudì per quasi due mesi. Le ore trascorse insieme a lui, nascosti nel fienile - dice la giovane nel romanzo di Ambrosio – sono state le più belle della mia vita, anche se erano vissute con l'amara consapevolezza che non saremmo potuti restare a lungo insieme. Da quella storia d’amore breve e intensa è nata la consapevolezza di un germoglio di vita nato dall’esperienza drammatica all’interno del Campo di Internamento di Ferramonti. Un romanzo affascinante che ha travolto d’emozione la Comunità Ebraica del Sud tanto da consentire all’autore l’onore di piantare un Cedro in occasione della cerimonia dell’ultima Giornata della Memoria all’interno del campo di concentramento della Media Valle Crati. Pino Ambrosio oggi è un cittadino elvetico, trasferitosi in Svizzera oltre 50 anni fa ma che non ha staccato mai la sua spina della memoria e delle radici con San Marco Argentano. Appena può torna nella sua terra per incontrare amici e fare nuove esperienze di confronto come quella con gli autori Tommaso Orsimarsi ed Esperia Piluso che di fatto – come ricorda Innocenza Giannuzzi, presidente di CCI – hanno sostenuto la scrittura di questa opera intuendo la formidabile capacità comunicativa soprattutto per un progetto cinematografico. Da qui è nato un libro che ha riscosso subito successo di critica e apprezzamenti importanti e autorevoli come quello, tra tutti, del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e di Papa Francesco.