Cosenza

Cosenza. Non accetta la fine della relazione ed inizia a perseguitare la ex, Divieto d'avvicinamento per un 41enne

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Non accettava la fine della relazione con la sua ex e aveva iniziato a perseguitarla cercandola a casa e chiedendole degli incontri chiarificatori. Era arrivato anche a seguirla e a pedinarla sul posto di lavoro e nei diversi locali da lei frequentati. Gli agenti della Questura di Cosenza hanno notificato un’ordinanza di applicazione di misura cautelare personale del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla parte offesa. All’uomo è stata disposta anche l’applicazione del braccialetto elettronico. La vittima, in preda ad un forte stato di ansia e nutrendo timori per la propria incolumità, ha raccontato ai poliziotti i vari episodi scaturiti dall’incapacità da parte dell’uomo di accettare la fine della loro relazione. Inoltre, dai racconti è emerso che l’uomo durante un’accesa discussione, l’avrebbe colpita con un oggetto e strattonata con forza al punto da costringerla a richiedere l’intervento delle Forze dell’ordine. Il 41enne non potrà avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla parte offesa e dai suoi congiunti mantenendo una distanza non inferiore ai 500 metri e dovrà inoltre astenersi dal contattare la donna con qualsiasi mezzo.

Trebisacce. 950 mila euro dal Ministero per mitigare rischio idrogeologico

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Mitigazione del rischio idrogeologico, 950 mila euro dal Ministero dell’Interno per il ripascimento del tratto di costa compreso tra il campo sportivo Alfredo Lutri ed il Torrente Pagliara. È stato chiesto il nulla osta per l’avvio dei lavori alla Capitaneria di Porto; salvo imprevisti, dovrebbero partire con l’inizio della prossima settimana e concludersi prima dell’estate. Assegnate per l’anno 2021, le risorse messe a disposizione dal dipartimento per gli affari interni e territoriali erano da destinare ad opere pubbliche di messa in sicurezza degli edifici e del territorio. Il ripascimento, in particolare, interesserà l’area a sud della foce del Torrente Pagliara, in corrispondenze della Riviera delle Palme interessata da debole erosione. La tipologia delle opere proposte ha la funzione di mitigare il rischio idrogeologico della costa compresa tra il campo sportivo A. Lutri ed il Torrente Pagliara. Il sistema di protezione adottato permetterà un avanzamento della linea di riva media di 12 metri, garantendo, oltre ad una ricostruzione ampia della spiaggia, protezione agli elementi antropici antecedenti al litorale. Gli interventi prevedono il prelievo dei sedimenti fluviali sul Torrente Pagliara ed il ripascimento imposto sul litorale.

In foto: municipio di Trebisacce

Corigliano-Rossano. Pretende un incontro con la ex, ma si presenta con un coltello

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Pretendeva un incontro con la ex per sapere le ragioni della fine della relazione e si è presentato vicino al luogo di lavoro di lei con un coltello da cucina in tasca. A Corigliano-Rossano i carabinieri hanno arrestato un 21enne, già noto alle forze dell’ordine, con l’accusa di atti persecutori, porto abusivo di arma e minacce aggravate. La ragazza, non ancora maggiorenne, ha chiesto aiuto al 112 e ha raccontato ai militari  di aver interrotto la relazione sentimentale e di essersi ritrovata il suo ex nei pressi del luogo di lavoro poiché pretendeva un incontro per comprendere le ragioni della fine della storia. Un incontro che, anche per alcune minacce ricevute, incuteva timore nella giovanissima. I carabinieri, arrivati sul posto, hanno individuato il giovane e, a seguito di una perquisizione personale, lo hanno trovato in possesso di un coltello da cucina. Sulla base degli elementi raccolti il 21enne è stato arrestato e tradotto nel carcere di Castrovillari.

Rinvenuto micro telefono cellulare nel carcere di Rossano

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Un agente della polizia penitenziaria durante un controllo nella sezione detentiva, si è accorto che un detenuto, stava tranquillamente usando un telefono cellulare. Nei giorni scorsi, un ‘altro episodio simile si è verificato nel carcere di Catanzaro, dove un detenuto, proveniente dal carcere di Rossano, teneva occultato un micro telefono cellulare, scoperto sempre dagli agenti di polizia penitenziaria.

A darne notizia è il “Sappe”.

“Il problema, ormai, affermano Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto del Sappe e Francesco Ciccone, segretario regionale – oltre che serio è diventato drammatico. Non è più accettabile che all’interno delle carceri ci siano decine e decine di telefoni cellulari. Ricordiamo che solo pochi giorni addietro, nello stesso carcere di Rossano, durante un’operazione della polizia penitenziaria, erano stati trovati circa cento telefoni cellulari. Ricordiamo ancora che introdurre o possedere illegalmente un telefono cellulare in carcere costituisce reato, punito da 1 a 4 anni di reclusione. L’introduzione del reato nel nostro codice penale, purtroppo, non ha sortito gli effetti sperati, per cui l’unico deterrente possibile rimane la schermatura degli istituti per rendere inutilizzabili i telefoni”. 

Corigliano Rossano. Marocchino sottoposto a fermo per detenzione di armi e droga

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I carabinieri del Reparto territoriale di Corigliano Rossano, con il supporto dei colleghi delle Compagnie di San Marco Argentano e Cassano all’Ionio e il coordinamento della Procura di Castrovillari, hanno sottoposto a ‘fermo di indiziato di delitto’ un cittadino marocchino 36enne, già noto alle forze dell’ordine e irreperibile da alcuni mesi, con l’accusa di detenzione di armi e di droga. Il provvedimento fa seguito agli accertamenti compiuti la notte del 5 dicembre scorso a seguito di un episodio di violenza commesso con l’uso di una pistola. I militari  durante una perquisizione trovato 43 dosi di cocaina e una pistola  che sarebbe stata utilizzata dal trentaseienne che, in quella circostanza, era riuscito a far perdere le proprie tracce. Da allora le ricerche, sono andate avanti anche in considerazione della sua potenziale pericolosità, l’uomo è stato poi localizzato alla periferia  di Corigliano Rossano. Una volta resosi conto della presenza dei militari il cittadino extracomunitario ha iniziato una fuga rocambolesca in auto tra i comuni di Corigliano Rossano, Terranova da Sibari, Altomonte, Roggiano Gravina e San Marco Argentano. Anche dopo un impatto tra l’auto della quale era alla guida con diverse altre vetture in sosta nel centro abitato di Roggiano Gravina il trentaseienne è riuscito, ancora una volta, a sfuggire alla cattura. L’epilogo della vicenda è giunto quanto infine è stato individuato in una struttura nelle dello ‘Scalo’ di San Marco Argentano dove è stato bloccato dai militari e portato nel carcere di Castrovillari.

Acri. Sequestrata società di autodemolizioni, Denunciato titolare

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Dovrà rispondere di gestione illecita di rifiuti e scarichi di reflui industriali senza autorizzazione il titolare di una impresa di Acri, in provincia di Cosenza. Il Nucleo investigativo di Polizia ambientale e agroalimentare del Gruppo carabinieri forestale di Cosenza coadiuvati dai Nuclei Forestale di Acri e San Pietro in Guarano, hanno eseguito un controllo in una attività di Acri in località “Calamia”. Dai controlli è emerso che la società effettuava l’attività abusiva di autodemolizione in un complesso aziendale con due capannoni, uno dei quali adibito alla demolizione di veicoli ed un altro contenente particolari di auto, batterie esauste, pneumatici fuori uso e contenitori di olio esausto. Altre auto fuori uso erano presente nel piazzale antistante l’attività e in un terreno adiacente nelle facoltà dell’impresa. Inoltre sono state trovate tre vasche interrate colme di liquidi carbolubrificanti prodotti dalle demolizioni dei veicoli e un locale adibito ad autofficina con annessi uffici. A causa della mancanza delle autorizzazioni previste, i carabinieri Forestale hanno sequestrato l’intero complesso aziendale esteso su 5000 metri quadri nel quale sono stati trovati 200 veicoli fuori uso. Dopo il controllo sono in corso di accertamento, ai fini degli illeciti amministrativi da contestare, verifiche per individuare i proprietari delle carcasse di auto rinvenute nell’area.