Corte Dei Conti: "Sanità, lavori pubblici e Pnrr nodi principali"

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Si è tenuta a Catanzaro l’inaugurazione dell’anno giudiziario della Sezione giurisdizionale regionale della Corte dei Conti. Alla cerimonia, ospitata nell’aula magna della Corte d’appello, ha partecipato il presidente Guido Carlino che è intervenuto prima della relazione di apertura letta dal presidente della Sezione regionale Luigi Cirillo.

L’INTERVENTO DEL PRESIDENTE CARLINO

Permangono le criticità sollevate lo scorso anno in materia di sanità e in materia di lavori pubblici in particolare e continuano ad esserci comportamenti che ledono le finanze erariali. In buona sostanza quello che ci eravamo detti allora non è stato ancora affrontato dalla pubblica amministrazione. L’assenteismo è un’altra delle ricorrenze che pensavamo ormai fosse da lasciare alla storia e invece purtroppo continua a essere una prassi particolarmente odiosa, soprattutto laddove questo assenteismo sia collegato a prestazioni sanitarie, a medici che non fanno il loro lavoro quando c’è gente che aspetta e ha bisogno di prestazioni sanitarie particolarmente urgenti e importanti. A titolo di esempio cito la gestione del patrimonio immobiliare in locazione nella zona del Cosentino che, per quanto ci riguarda, è assolutamente fuori controllo perché esistono beni che sono presi in locazione per i quali i canoni non sono stati mai rivisitati ed era obbligatorio per la spending review. In alcuni casi addirittura si è proceduto alla stipula dei contratti contro il parere dell’Agenzia del demanio. Quindi, una situazione che continua a essere particolarmente grave da questo punto di vista. La Corte dei Conti deve necessariamente svolgere il proprio ruolo che è di tutela della pubblica amministrazione, perché ovviamente chi la danneggia, si pone al di fuori dei circuiti istituzionali; quindi, è un ruolo che necessariamente deve essere svolto e che non tollera limitazioni. Non solo i controlli ma anche la giurisdizione della Corte dei Conti non può essere attenuata perché ovviamente è la Costituzione che ci attribuisce determinate competenze costituzionali che, ovviamente, non possono in alcun modo essere toccate“. Carlino rispondendo ad una domanda sul controllo in tema di Piano di ripresa e resilienza ha aggiunto che “gli interventi del Pnrr devono essere eseguiti celermente e devo dire che il Governo e non solo il Governo ma anche le Regioni e i Comuni stanno operando alacremente per poter portare a termine i programmi che sono stati avviati. In questo ovviamente la Corte dei Conti fa la sua parte perché svolge un’attività di controllo sulla gestione degli interventi del Pnrr ma è, essenzialmente, un controllo di tipo collaborativo che serve per consentire anche alle amministrazioni di poter eventualmente rimuovere situazioni di criticità individuate appunto nel corso dell’attività gestionale. Il Pnrr è praticamente fermo. Basta prendere il portale ‘Calabria Europa’ per vedere che una della misure del Pnrr, che è quella che riguarda le infrastrutture su 5 miliardi e mezzo di dotazione, ha spesa zero“.

DICHIARAZIONI DEL PROCURATORE REGIONALE DELLA CORTE DEI CONTI ROMEO ERMENEGILDO PALMA

La gestione commissariale dal punto di vista delle iniziative, e qua mi riallaccio anche alla parifica del rendiconto della Regione Calabria, ha certamente assunto delle buone iniziative. Il tema è che le iniziative vanno fatte vivere sulla struttura amministrativa e questa struttura amministrativa purtroppo è insensibile a un cambio culturale importante. Quanto ai bilanci delle Aziende sanitarie questo fa parte delle iniziative che il commissario sta attuando. La gestione per tanti anni fuori controllo è una gestione che ha bisogno di almeno un paio di anni di attenzione per riportare tutto dentro il bilancio. Il problema non è tanto l’approvazione del bilancio, è quello che in precedenza non è stato legittimato all’interno degli equilibri di bilancio. Ciò significa che non è la paura della firma che blocca le iniziative della pubblica amministrazione, è qualcosa di più complesso che passa dalle norme ed anche dalla cultura di chi deve attuarle. Avendo norme più semplici e una propensione ad una maggiore responsabilità e nessuna paura della firma potremmo andare avanti a spendere tutti i soldi del Pnrr. Noi dialoghiamo con tutti nell’ambito del nostro ruolo che è quello di fare rispettare le leggi e i primi a rispettarle dobbiamo essere noi. Le norme che in questo momento regolano il processo contabile si è detto che non rispondono, secondo quello che è il nostro punto di vista, a quello che è l’interesse concreto ed effettivo dei cittadini. Ci dobbiamo fermare qua, perché la politica e il Parlamento sono il dominus, noi applichiamo la norma. Certamente se lo spirito è quello di andare a verificare se queste norme fino a questo momento hanno funzionato o non si ha paura della firma posso dire con assoluta certezza e senza essere smentito che il Pnrr, che è il principale obiettivo di un’accelerazione da parte della legislazione di favorire l’eliminazione di responsabilità perché si vada avanti, è praticamente fermo“.