Catanzaro

Catanzaro. Le Cantine Benvenuto si aggiudicano il premio Fedeltà al Lavoro e Progresso Economico

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Sabato 24 febbraio presso il teatro Politeama di Catanzaro, Giovanni Celeste Benvenuto, titolare delle Cantine Benvenuto, ha ricevuto il “Premio Fedeltà al Lavoro e al Progresso Economico” ed è stato riconosciuto come “esportatore benemerito” dalla Camera di Commercio di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia. L’evento, giunto alla sua ventesima edizione, ha visto la partecipazione del presidente dell’Unione nazionale delle Camere di commercio italiane, Andrea Prete, e ha coinvolto numerose aziende di rilievo delle province di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia. «L’impegno delle nostre imprese – ha commentato Pietro Falbo, presidente della Camera di Commercio –  crea valore ed è un motore di progresso economico, civile e sociale per una terra laboriosa e generosa. L’ente camerale è fiero di riconoscere questo impegno, con la speranza che possa costituire un esempio per le giovani generazioni». «Un riconoscimento che riempie di orgoglio tutti noi – ha dichiarato Giovanni Celeste Benvenuto –  la cosa più bella è quella di poter, attraverso un prodotto, in questo caso lo Zibibbo, raccontare le storie i sapori i valori di un territorio. Questo cerco di farlo nel mercato estero cosi come in quello regionale, grazie anche alla carica di portavoce  della CNA Agroalimentare (confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa). Un premio, un traguardo, ma sicuramente anche lo stimolo per una partenza ancora più grintosa in vista della nuova annata». Un premio prestigiosissimo che da valore al costante lavoro che Giovanni Benvenuto e la sua famiglia impiegano in Cantine Benvenuto e allo Zibibbo, vino di punta dell’azienda che continua ad essere premiato con importanti riconoscimenti, oggi inserito pienamente nel paniere dei prodotti di qualità della provincia di Vibo Valentia.

Catanzaro. Scarpino: "Oggi facciamo il tifo per l'Italia beach soccer con il catanzarese Emmanuele Zurlo"

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Riceviamo e pubblichiamo nota del consigliere comunale Francesco Scarpino
 
In questa giornata di festa per lo sport catanzarese, voglio esprimere il mio più caloroso sostegno e ammirazione per le straordinarie prestazioni di due atleti che onorano la nostra città e il suo ricco patrimonio sportivo. Il capitano dell'Us Catanzaro, Pietro Iemmello, nella giornata di ieri ha segnato una doppietta decisiva contro il Cittadella, un successo che avvicina la nostra squadra ai playoff del campionato di Serie B. Parallelamente, un altro figlio illustre di Catanzaro, Emmanuele Zurlo, ha guidato l'Italia in finale nel beach soccer, segnando il rigore che ha sigillato la vittoria nella semifinale. Oggi, con grande entusiasmo e orgoglio, seguiremo tutti la finale che vedrà Zurlo protagonista, sostenendolo nella speranza che possa guidare la nostra nazione alla vittoria. Questi successi sportivi non sono solo vittorie individuali, ma trionfi per tutta la comunità catanzarese, che vede nello sport uno strumento di crescita, unione e visibilità a livello nazionale ed internazionale. In riconoscimento del suo straordinario contributo e come segno della nostra gratitudine e ammirazione, al rientro di Emmanuele Zurlo da questa entusiasmante esperienza in azzurro, mi impegno a promuovere un'iniziativa per premiare il suo impegno e le sue prestazioni, affinché possa essere un esempio per tutti i giovani atleti della nostra città. Invito tutti i cittadini di Catanzaro a unirsi a me nel fare il tifo per Zurlo nella finale di oggi e nel continuare a sostenere tutti i nostri atleti, che con il loro talento e dedizione portano in alto il nome della nostra amata città.

Catanzaro dice no al centro di permanenza per i rimpatri

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La vicesindaca di Catanzaro, Giusy Iemma, ribadisce con forza la posizione già espressa dal sindaco Nicola Fiorita contro la realizzazione del Centro di Permanenza per i Rimpatri (CPR) nella località di Alli. "Questa posizione nasce non solo da una contrarietà ideologica, ma anche da una profonda preoccupazione per le modalità con cui questa decisione è stata presa. Non possiamo concepire l'idea di una "prigione per immigrati" sul nostro territorio, peraltro assunta Centralmente senza un dialogo costruttivo e una concertazione con gli enti locali. Il Governo ha proceduto in modo unilaterale, richiedendo semplici informazioni tecniche senza considerare valutazioni più ampie che tengano conto delle reali necessità e delle prospettive di sviluppo della nostra comunità. Catanzaro sta vivendo un momento di rilancio e di pianificazione territoriale, come dimostra il percorso di approvazione del nostro Piano Strutturale Comunale (PSC). Alli gioca un ruolo cruciale in questo processo, essendo al centro dei nostri piani di riqualificazione urbana e di ricucitura non solo fisica, ma anche sociale ed economica. La scelta di posizionare un CPR in questa area comprometterebbe gravemente questi sforzi, minando le basi per un rilancio produttivo e per la creazione di un territorio integrato e coeso con i comuni limitrofi. Per queste ragioni, faccio appello a tutte le forze politiche presenti in Consiglio Comunale affinché si uniscano in un fronte comune contro la realizzazione del CPR ad Alli. È essenziale che chi ha voce e competenza in seno al governo centrale faccia sentire la propria opposizione a questo progetto, che avrebbe conseguenze devastanti non solo per la comunità di Catanzaro, ma anche per l'immagine stessa dell'accoglienza e dell'integrazione nel nostro Paese. In questo momento critico, è fondamentale che prevalga un approccio basato sul dialogo, sulla concertazione e sul rispetto delle esigenze di tutte le comunità coinvolte. Catanzaro non deve essere penalizzata da decisioni calate dall'alto, ma deve essere protagonista attiva di un processo che veda al centro il benessere dei suoi cittadini e il rispetto dei diritti umani. La nostra città ha dimostrato, nel corso degli anni, di saper accogliere e integrare, di essere luogo di incontro e di scambio. Non possiamo permettere che ora venga imposta una visione che va contro questi valori. È il momento di agire, insieme, per garantire che Catanzaro continui sul percorso della crescita e dell'innovazione, in un contesto di pace e di inclusione".

Catanzaro. Il presidente del Consiglio Comunale Gianmichele Bosco, aderisce alla manifestazione "Mai più morti in mare"

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Il presidente del Consiglio Comunale di Catanzaro, Gianmichele Bosco, aderisce alla manifestazione "Mai più morti in mare", organizzata dalla "Rete 26 febbraio" in memoria della tragica strage di migranti avvenuta a Steccato di Cutro un anno fa. 
 “Questo evento non rappresenta solo una commemorazione delle vite perdute, ma anche un momento di riflessione collettiva sulle dinamiche della migrazione e sulla necessità urgente di garantire percorsi sicuri e legali per chi fugge da conflitti, povertà e disastri ambientali. Il ricordo delle 94 vittime, tra cui 35 minori, e dei dispersi in quella tragica notte, ci obbliga tutti a riflettere sul valore della vita umana e sull'importanza della solidarietà e dell'accoglienza. In questo giorno di memoria, è d’obbligo unirsi nel ricordo e nell'impegno a fare tutto ciò che è in nostro potere per prevenire che simili tragedie si ripetano. La partecipazione è un gesto simbolico, ma essenziale per dimostrare che non dimentichiamo e che siamo fermamente impegnati nella costruzione di un futuro più giusto e sicuro per tutti. Soprattutto in un momento in cui le politiche nazionali non sembrano guardare dalla stessa parte e in cui, proprio a Cutro, sfilano ministri di un Governo che della speculazione politica sulla lotta all'immigrazione ne ha fatto sempre un cavallo di battaglia  Al contraio, è fondamentale trasmettere il messaggio che la storia non si deve ripetere e che ognuno di noi ha il potere e la responsabilità di contribuire a cambiare le cose. Con la presenza di superstiti e familiari delle vittime, la manifestazione diventa anche un momento di ascolto e di dialogo, che ci permette di comprendere più profondamente le storie personali di chi ha vissuto sulla propria pelle le conseguenze delle politiche migratorie attuali. La loro testimonianza è un monito a lavorare senza sosta per politiche più umane e inclusive”.

In arrivo altri medici cubani assegnati all'Asp di Catanzaro

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Entreranno in servizio lunedì prossimo 26 febbraio altri dieci medici cubani assegnati all’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro. I professionisti, che fanno parte del terzo contingente arrivato in Calabria, si andranno ad aggiungere agli undici già assegnati e presenti nell’ospedale di Lamezia Terme. Cinque di loro, invece, saranno inviati nell’ospedale di Soverato. Il loro contratto è di un anno. I 10 medici che sono stati assegnati in base alle specialità possedute, prima di entrare in servizio hanno frequentato un corso in lingua italiana all’Università della Calabria e un periodo di informazione sul servizio sanitario regionale. “La loro presenza – è detto in una nota dell’Asp di Catanzaro – rappresenta un sostegno fondamentale soprattutto per i presidi che continuano a registrare carenza di personale a fronte delle numerose richieste di prestazioni sanitarie da parte di una popolazione sempre più anziana. Nei mesi scorsi erano già arrivati altri professionisti cubani, 11 assegnati al Presidio di Lamezia Terme, di cui 4 in Pronto Soccorso, 2 in Ortopedia, 2 in Cardiologia, 1 in Pediatria, 1 in Chirurgia, 1 in Radiologia; 4 invece al Pronto Soccorso di Soveria Mannelli. Anche nel Presidio di Soverato nei mesi scorsi erano arrivati sette medici cubani. L’inserimento negli organici dei medici cubani rappresenta un ulteriore potenziamento dei servizi sanitari di strutture ospedaliere che sono punto di riferimento per tutta l’area centrale della Calabria. In parallelo procede il reclutamento dei medici italiani; la prossima settimana avverranno i colloqui per le assegnazioni della disciplina, cruciale, di emergenza urgenza“.

Catanzaro. Il no del sindaco Fiorita al centro di rimpatrio degli immigrati irregolari ad Alli

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Riceviamo e pubblichiamo nota del sindaco di Catanzaro, Nicola Fiorita                                       
 
Il governo sta valutando la possibilità di realizzare sul nostro territorio, nella zona di Alli, uno dei Centri per il rimpatrio degli immigrati irregolari (Cpr) previsti dal Decreto Cutro.  Ho comunicato al Prefetto il mio "no" convinto per una serie di motivazioni. La prima è che considero queste strutture disumane e inutili, lontane dallo spirito di solidarietà umana di cui la nostra città ha dato prova. I Cpr non risolveranno il problema dell'immigrazione irregolare e clandestina. La seconda motivazione riguarda i criteri che devono guidare la scelta del governo. Non si capisce perché il centro dovrebbe essere collocato proprio a Catanzaro, una città che sta facendo i conti con un attacco criminale molto preoccupante e che vede il nostro Comune sotto assedio, come dimostra da ultimo il vigliacco maxi furto nel Centro fieristico. Noi dal governo ci aspettiamo piuttosto un ulteriore potenziamento delle forze dell'ordine per contrastare i fenomeni delinquenziali e mafiosi che inquietano i cittadini e minacciano imprenditori e operatori commerciali. Il Governo invece si dimentica di Catanzaro e del suo ruolo istituzionale,  magari organizzando il G7 non nel Capoluogo di Regione, e poi si ricorda di noi solo per individuare un'area che considera come "luogo scarsamente abitato". Noi queste strutture disumane e pericolose non le vogliamo. Noi siamo per accogliere i rifugiati, coloro che scappano da guerre e carestie, con un modello diffuso che salvaguardi i bambini, le donne, gli adolescenti. Un modello che si spalmi su più località, non una specie di campo di concentramento che potrà solo amplificare l'illegalità. Il governo ha le armi per imporci questa scelta, ma sappia che ha la netta contrarietà della nostra comunità.