Altomonte. Zafarani cruschi conquistano chef giapponese

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Zafari cruschi, rascatieddri e compagnia bella (e buona) conquistano il palato dello chef e youtuber giapponese Rysuke, in giro per l’Italia alla scoperta di sapori autentici e distintivi. La Famiglia Barbieri promossa a piena voti. Un buon calice di vino rosso da uve Magliocco; gli zafarani cruschi, le chips di patate della Sila e le rose di lampascioni, tris croccante e gustoso che dà colore agli aperitivi di casa Barbieri; una fetta di pane con un filo d’extravergine d’oliva; la zuppa contadina di fagioli e verza; i rascatieddri, gli gnocchetti con pomodoro e ricotta salata e L’uovo in Purgatorio servito a colazione, alle 7 del mattino e accompagnata da racconto appassionato dell’Agrichef sul valore della tradizione e della stagionalità. - Sono, questi, i piatti preparati come sempre con gli ingredienti a km0 raccolti negli orti, trasformati nel laboratorio e cucinati dalla brigata Barbieri. Il primo incontro tra Ryusuke e Barbieri era avvenuto in occasione de La Tropea Experience, il festival della Cipolla Rossa tenutosi nello scorso mese di settembre nella Costa degli Dei. Apprezzando la proposta presentata dall’Agrichef e Ambasciatore della Calabria Straordinaria e dal suo team, lo chef giapponese ha deciso di inserire anche l’esperienza imprenditoriale e familiare portata avanti da Enzo, Patrizia, Michele, Alessandra e Laura tra le tappe del tour che lo vede impegnato per tutto lo stivale alla scoperta delle ricette autentiche e della tradizione da far conoscere soprattutto ai giapponesi. Intervistato, Enzo Barbieri ha spiegato allo speciale ospite che ha espresso apprezzamento per la qualità della proposta che meriterebbe di essere promossa anche in Giappone, ha spiegato qual è la filosofia che fa da sfondo alla cucina Barbieri: si tratta di una cucina del Pollino e dell’Alta Calabria, che si differenzia da quella della costa; contadina e incentrata soprattutto sulle verdure. Ryusuke dopo l’esperienza di lavoro in un ristorante italiano a Tokyo, nel 2016 si è trasferito in Italia, dove ha cominciato a imparare la cucina toscana e nel 2020 ha deciso di accettare la proposta di fare lo chef del ristorante giapponese Il Cuore a Firenze, con l’obiettivo di far assaggiare agli italiani la vera e autentica cucina giapponese.