Viaggiava a bordo della propria auto con dieci chili di marijuana. Un 46enne, residente a Rosarno, è stato arrestato dai carabinieri con l'accusa di detenzione illegale di sostanze stupefacenti. L’uomo è stato bloccato dai militari, nei pressi di un'area di servizio lungo l'Autostrada del Mediterraneo e a seguito di controlli hanno trovato la droga nascosta all'interno della vettura. L’arrestato è stato condotto nel carcere di Catanzaro.

Beni mobili e immobili per circa un milione di euro sono stati sequestrati dalla Guardia di finanza di Palmi al titolare di un'impresa del settore farmaceutico, accusato di bancarotta fraudolenta e nei confronti del quale è stata applicata la misura dell'obbligo di dimora nel comune di residenza. Il provvedimento scaturisce da un'attività investigativa che ha consentito di accertare l'occultamento da parte del titolare, della documentazione fiscale e contabile dell'impresa, allo scopo di ostacolare la ricostruzione della situazione economico-patrimoniale. È stata accertata, inoltre, la sistematica e reiterata distrazione di somme che, invece di essere utilizzate per il pagamento dei fornitori e delle imposte, venivano usate dal titolare dell'azienda per fini estranei all'attività imprenditoriale. Sigilli anche a disponibilità finanziarie, auto, anche d'epoca, terreni e fabbricati per un valore complessivo di 960 mila euro.

A Melicucco, nel reggino, e Frascati i carabinieri hanno arrestato Manuele Mazzotta di 25 anni e Domenico Mercuri di 29, poiché ritenuti responsabili del reato di rapina aggravata in concorso. I fatti risalgono al novembre dello scorso anno quando l’autista di una ditta di autotrasporti era stato avvicinato da due malviventi allo svincolo di Melicucco sulla Strada di Grande Comunicazione Ionio/Tirreno e rapinato dell’incasso della giornata pari a 4.500 euro. Poi si erano dileguati. Le indagini hanno consentito di accertare che i due avevano usato un’auto a noleggio affittata da una donna residente a Nettuno ma di fatto in uso ad uno degli indagati. Il resto è stato comprovato con le immagini delle telecamere di videosorveglianza e l’analisi dei tabulati telefonici. Il Gip del Tribunale di Palmi ha disposto per entrambi gli arrestati la detenzione in carcere.