Stefanaconi. Grave intimidazione ad una dottoressa in servizio alla Guardia medica

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Intimidazione ad una giovane dottoressa in servizio alla Guardia medica di Stefanaconi, in Provincia di Vibo Valentia. Ignoti, hanno lasciato una pistola giocattolo sull’auto di Isabella Bartalotta. A rendere noto l’episodio è stata l’amministrazione comunale di Stefanaconi che ha condannato il gesto. “Il vile atto subito dalla Dott.ssa in servizio presso la nostra guardia medica, offende l’intera comunità. Qualcuno ha pensato ieri sera di poggiare sul cofano posteriore della macchina della Dottoressa una pistola giocattolo. L’episodio è stato denunciato immediatamente alle competenti autorità, che hanno avviato le indagini per risalire agli autori di questo riprovevole gesto. Questo gesto non passerà inosservato e sarà attenzionato e monitorato dalla Polizia Locale e dall’amministrazione comunale con iniziative mirate a prevenire e reprimere simili atti. Sentita solidarietà alla Dottoressa Isabella Bartalotta e alla sua famiglia dal Sindaco, Salvatore Solano, e dall’Amministrazione Comunale e da tutta la comunità di Stefanaconi“. Anche l’Ordine dei medici ha preso posizione sull’episodio. “Il consiglio direttivo dell’Ordine – è scritto in una nota – nell’esprimere indignazione per questo deprecabile insano è ingiustificato atto, manifesta solidarietà e vicinanza alla collega che con abnegazione, professionalità e impegno svolge la propria attività medica con vivo apprezzamento da parte della comunità di Stefanaconi. Il consiglio dell’ordine dei medici rileva con grave preoccupazione il ripetersi nel nostro territorio, di manifestazioni che sotto varie forme intimidatorie con aggressione verbale e fisica vengono perpetrate nei confronti dei medici e degli operatori sanitari nell’esercizio dell’attività sanitaria. Queste manifestazioni di violenza di aggressioni creano apprensione e paura nel personale sanitario che nell’esercizio delle proprie funzioni necessiterebbe tranquillità e serenità per poter svolgere la propria attività professionale con responsabilità nei confronti dei cittadini. In considerazione di queste preoccupanti e continue distorsioni nella relazione medico paziente, il consiglio invita i cittadini delle comunità sede di postazione di continuità assistenziale, a percepire e considerare con senso di appartenenza, la sede della continuità assistenziale e di vigilare affinché i medici in esso operanti possono svolgere con tranquillità e serenità il proprio ruolo a favore della comunità di appartenenza“.