Celebrazioni in tutte le province per la festa della Polizia

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La Polizia festeggia oggi il 172esimo anniversario della fondazione nel segno del tema “Esserci sempre”. Celebrazioni si sono tenute in tutte le province calabresi. A Cosenza la cerimonia si è tenuta nella suggestiva cornice della Piazza XV Marzo e dell’antico Teatro Alfonso Rendano, alla presenza di Autorità civili e religiose nonché di scolaresche dell’hinterland. In tale occasione è importante evidenziare l’impegno delle donne e uomini della Polizia di Stato di questa provincia che, anche questo anno, con abnegazione e fervore, hanno profuso le proprie energie per lo svolgimento delle attività volte alla tutela ed alla sicurezza dell’ordine pubblico e della salvaguardia dei diritti e libertà fondamentali dei cittadini, rendendo concreto il motto “Esserci Sempre”. A tal proposito, è stata garantita un’elevata attenzione in materia di ordine e sicurezza pubblica, predisponendo dedicati servizi per ogni tipo di manifestazioni di carattere religioso, sportivo, su tematiche del lavoro, politiche e studentesche. Per l’occasione, all’interno della Piazza,  sono stati allestiti vari stand della Polizia di Stato tra cui quello del Gabinetto Provinciale della Polizia Scientifica dove personale specializzato ha  ricreato una “scena criminis” ; uno stand con personale specializzato Artificiere ed Istruttori di tiro i quali hanno illustrato l’utilizzo del teaser; il Camper itinerante della Polizia di Stato “Questo non è Amore”; personale della Sicurezza Operativa Cibernetica, del Reparto Prevenzione Crimine Calabria Settentrionale  nonché della Polizia Stradale.

Nel borgo di Gerace la manifestazione si è aperta con la deposizione di una corona ai Caduti della Polizia di Stato nel Commissariato di Siderno. Per celebrare l’evento, già nella giornata di ieri, la cittadina ha ospitato oltre 800 studenti della Locride che hanno animato le vie del borgo dove, per l’occasione, sono stati allestiti degli stand, con attrezzature e mezzi di reparto delle Specialità della Polizia di Stato, Polstrada, Reparto Volo, il Reparto Mobile, Centro Operativo di Sicurezza Cibernetica, la Polfer e la Polizia scientifica del Gabinetto regionale di Reggio, nonché Willy, il robot antiesplosivo del Nucleo artificieri. Allestita anche informativa rivolta particolarmente ai soggetti vulnerabili, contro la violenza di genere e indirizzata alla prevenzione delle truffe agli anziani. “Nell’ottica della ‘Polizia di prossimità’ – è detto in una nota della Questura di Reggio – è stata svolta anche un’attività informativa diretta alle nuove generazioni, per rispondere alle loro curiosità e per far conoscere le procedure concorsuali necessarie per l’ingresso nella famiglia della Polizia di Stato. Alla giornata ha partecipato, altresì, l’Associazione ‘Donatori Nati’ della Polizia di Stato che ha sensibilizzato i presenti sul tema della donazione del sangue, sottolineando la necessità di donare per poter aiutare le persone che ogni giorno necessitano di plasma per i motivi più diversi. Nell’occasione, nell’ospedale Locri, è stata organizzata una raccolta straordinaria di sangue. Le vie del borgo di Gerace sono state impreziosite, infine, dalla presenza della Squadra a Cavallo della Questura di Palermo e della squadra cinofili della Questura di Reggio Calabria, accompagnati dalla cagnolina Lisa, da poco adottata. La cerimonia, svoltasi a Gerace nella chiesa di San Francesco – è detto ancora nella nota – ha avuto inizio con le note dell’Inno di Mameli, eseguito dai docenti di strumenti musicali e intonato dal coro degli studenti dell’Istituto comprensivo Cinque Martiri di Gerace. Gli stessi musicisti hanno concluso la cerimonia con l’esecuzione di alcuni famosi brani musicali. Il questore della Provincia di Reggio Calabria, Bruno Megale, nel suo discorso ha, tra l’altro, elogiato i poliziotti per il loro lavoro quotidianamente svolto al servizio della cittadinanza ed ha ringraziato l’amministrazione comunale di Gerace, esaltando la bellezza, la cultura, l’arte e la storia del borgo, quali espressioni universali di legalità. Anche quest’anno, nel corso della manifestazione, sono stati consegnati dei riconoscimenti premiali ai poliziotti che si sono distinti in operazioni di servizio e di soccorso pubblico“. La cerimonia è stata preceduta dalla deposizione di una corona di alloro presso la stele posta all’interno del cortile della Questura, da parte del Prefetto Francesca Ferraro e del Questore Marco Giambra, per rendere gli onori ai caduti della Polizia di Stato. Quindi, la cerimonia si è spostata in Piazza della Resistenza, davanti la Casa Comunale, alla presenza delle autorità civili, militari e religiose. Dopo la lettura dei messaggi del Presidente della Repubblica, del Ministro dell’Interno e del Capo della Polizia, il Questore ha tenuto un discorso celebrativo con cui ha illustrato le attività svolte e i risultati conseguiti nel corso dell’anno dalle varie articolazioni della Polizia di Stato della provincia, dando atto dell’impegno e del sacrificio di tutto il personale. “Nella nostra provincia é ancora forte la presenza della criminalità organizzata – ha detto il questore Marco Giambra – che agisce e prospera con i proventi del traffico di droga, delle estorsioni, dell’usura e di altre attività illecite. Dobbiamo essere consapevoli che, in questo senso, c’è ancora molto da fare nel nostro territorio. Le forze dell’ordine, la magistratura e le altre istituzioni – ha aggiunto il Questore – fanno la loro parte e profondono grandi sforzi nell’azione di contrasto alla ‘ndrangheta con azioni concrete, ma è necessario che scenda in campo la società civile. Approfitto di questo momento celebrativo per ribadire quanto già detto in altre occasioni: in questo territorio è necessaria una presa di coscienza collettiva, in quanto i buoni propositi non bastano perché c’è bisogno di fatti concreti. È necessario che le persone oneste, le vittime e tutti coloro che subiscono l’arroganza e la prepotenza della ‘ndrangheta abbandonino l’atteggiamento di apatia, di indifferenza e di rassegnazione e si ribellino con atti concreti, denunciando il malaffare e tutte le azioni vessatorie che subiscono. E mi preme evidenziare che, su questo fronte, qualcosa finalmente si muove: mi riferisco alla recente operazione contro la ‘ndrangheta effettuata a Cutro dalla Squadra mobile, con l’arresto di alcuni esponenti della cosca locale. Una vicenda che assume un significato straordinario non solo perché alcuni imprenditori hanno deciso di denunciare le estorsioni a cui erano sottoposti, evento rarissimo in questa provincia, ma soprattutto perché la società civile é scesa in piazza, manifestando solidarietà alle vittime. Fatto assolutamente inedito in questi territori. Questo significa, indubbiamente, che il muro di omertà che connota le vicende di mafia comincia a mostrare delle crepe. E significa anche che la gente é stanca di questa cappa asfissiante che incombe su questi luoghi. L’auspicio é che questa fessura, determinata dal coraggio di questi imprenditori, possa allargarsi sempre più per fare in modo che questo territorio possa liberarsi definitivamente dalla presenza della criminalità organizzata. Per questo, bisogna far quadrato attorno a questi esemplari cittadini che si sono ribellati al giogo mafioso. É necessario che tutti, comprese le associazioni di categoria, si stringano attorno a loro non formalmente, ma con i fatti, che si traducono nel fare opera di proselitismo tra gli altri imprenditori, anche attraverso la costituzione di una associazione antiracket, affinché il coraggio dimostrato da pochi diventi virale. La speranza é che in questo territorio si verifichi un”epidemia di coraggio’ e che si realizzi un ‘contagio del coraggio’ per fare in modo che queste denunce non rimangano un fatto isolato, ma possano costituire per le altre vittime lo stimolo per una ribellione contro la ‘ndrangheta. Occorre quindi, collaborazione sostanziale da parte dei cittadini. Non voltarsi dall’altra parte, ma segnalare e denunciare alle autorità qualsiasi forma di illegalità e di prevaricazione proveniente non solo dalla criminalità organizzata ma anche da quella comune“.

Il messaggio che questa festa vuole lanciare è quello di essere tra la gente – ha detto il Questore di Catanzaro Paolo Sirna – di esserci sempre e di non voltarsi dall’altro lato quando ci sono dei bisogni che riguardano il singolo cittadino e la collettività. La Polizia di stato è presente in tutta la provincia e vuole esserlo sempre più. Cerchiamo di lavorare per migliorarci e per offrire un prodotto di sicurezza a tutela dei cittadini e per lo sviluppo di questa società. Per consentire una libertà di impresa scevra dai condizionamenti della mafia e per fare in modo che le amministrazioni pubbliche possano lavorare serenamente e facendo in modo che tutto ciò che c’è di marcio e di aggressivo e nocivo per questa società possa essere debellato“. La festa della Polizia è anche l’occasione per fare un bilancio dell’ultimo anno, bilancio che il Questore ha definito “positivo: sono aumentati in modo sensibile i controlli di persone e su strada. Soprattutto sono aumentate il numero di persone denunciate in stato di libertà e quelle tratte in arresto. Sono diminuiti i reati gravi come gli omicidi, le rapine, le estorsioni e gli atti intimidatori. Sono aumentati in modo sensibile, invece, i sequestri di sostanze stupefacenti e di armi; quindi, dal punto di vista del contrasto ai crimini ce la stiamo mettendo tutta“.