Le scuole calabresi coinvolte nei convegni sui rischi ambientali promossi dalla Protezione Civile

  • Parent Category: Notizie
  • Hits: 58

Avranno inizio il prossimo 17 aprile all’Istituto “Grimaldi Pacioli” di Catanzaro le attività formative di approfondimento sui rischi ambientali e antropici che interessano la nostra regione. Gli incontri, promossi dal Dipartimento di Protezione Civile regionale, con la collaborazione dell’Ufficio scolastico regionale, coinvolgeranno tutte le province calabresi e avranno come destinatari i referenti di educazione civica e i responsabili del servizio prevenzione e protezione di ogni Istituto del territorio. Al primo incontro, che coinvolgerà anche la provincia di Crotone, seguiranno altri appuntamenti, il 18 e 19 aprile al Liceo scientifico “Volta” per la città metropolitana di Reggio Calabria; il 22 aprile al Liceo Statale “Vito Capialbi” guidato dal dirigente Antonello Scalamandrè, per la provincia di Vibo Valentia; il 23 e 24 aprile all’I.C. “Gullo Cosenza Quarto” diretto da Rosa Maria Paola Ferraro, per la provincia di Cosenza. Le attività, condotte dal professor Agostino Miozzo, già direttore generale del Dipartimento di Protezione Civile nazionale, e da Domenico Costarella, direttore generale della Prociv regionale, avranno come obiettivo l’analisi e l’approfondimento di tematiche legate alla percezione, conoscenza e gestione dei rischi naturali che interessano il territorio calabrese. “Viviamo in una regione bellissima e vulnerabile perché – sottolinea la vicepresidente della giunta regionale Giusi Princi – fortemente esposta a rischi naturali. Da vicepresidente e donna di scuola, trovo fondamentale che gli studenti, per il tramite dei loro docenti, siano coinvolti in un percorso civico teso alla conoscenza dell’alto rischio sismico ed idrogeologico che caratterizza la nostra terra, nonché del ruolo determinante offerto dal servizio nazionale della Protezione Civile. Solo attraverso la conoscenza e la prevenzione è possibile avere un approccio attivo nei confronti di questi fenomeni, così da ridurre la vulnerabilità e l’impatto che posso avere sulla nostra vita”.