Calabria

Tripletta per la Compagnia Teatrale BA17 il prossimo 8 marzo

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Tre eventi che dal nord al sud della Calabria celebrano la capacità, la voglia di fare, l’innovazione e lo straordinario percorso di questo team di artisti, tecnici, intellettuali che, partito con la forza di una visione nuova di questa terra e della sua storia, approda a risultati importanti: a Saracena torna “Compagnia delle Donne”, la trilogia sulle grandi donne di Calabria (Natuzza Evolo, Concetta Pontorieri e Amalia Bruni, rappresentanti di Spirito, Cultura e Scienza) per intavolare ancora una volta un dibattito con i giovanissimi sul tema “pensare il futuro”; ad Aiello Calabro la Giornata internazionale delle donne accoglie il volume sulle Madri costituenti di Nella Matta, con le straordinarie performance artistiche della Compagnia BA17 per continuare il percorso sul tema dei diritti; a Reggio Calabria il prestigioso Premio Anassilaos viene attribuito alla regista, attrice, autrice, performer, fondatrice e anima della Compagnia BA17, Angelica Artemisia Pedatella. Si tratta di tre appuntamenti che suggeriscono come questo team si sia strutturato nel tempo per rispondere alle plurime esigenze dei territori, con una narrazione focalizzata, la volontà di creare un “sistema” culturale fatto di eccellenze e di lavoro durissimo affrontato a testa bassa. «Non è semplice essere contemporaneamente in tre luoghi diversi – spiega il direttore organizzativo Raffaele Guzzo – ma lavoriamo per creare sinergie e sistema, con la volontà di dare spazio a ogni luogo». La dimensione sociale è sempre stata al centro delle iniziative firmate BA17, perché la stessa poetica del gruppo spinge verso la necessità di intrattenere con la gente un rapporto di empatia, di condivisione dei temi, di sinergia. «Noi non intendiamo la gente come semplice pubblico da soddisfare con i nostri prodotti artistici – spiega Angelica Artemisia Pedatella – Per noi la gente può essere pubblico in alcuni casi, in altri è amici da incontrare, ma soprattutto è un ‘alter ego’ con cui confrontarsi di continuo, costruire percorsi, esplorare temi e dire che siamo qui, in Calabria, per scelta, perché ne vogliamo parlare, perché vogliamo raccontare un’altra storia. Per me l’8 marzo e il team BA17 sono dei grandi segnali di futuro, sono quelle voci che una volta di più ci spingono a osare». Importanti le sinergie con il territorio e con le amministrazioni locali per stimolare il dibattito sulle relazioni tra la Calabria e le sue donne, un rapporto indubbiamente in crescita ma che ha avuto, e in alcuni casi continua ad avere, momenti di tensione e che necessitano di una riflessione profondissima. La tripletta di BA17 indubbiamente arriva con la forza della divulgazione faccia a faccia, un’opzione che supera il modello della semplice comunicazione di idee e torna a sentire “a pelle” la necessità di vivere con la gente il dibattito. «Il vis à vis è un limite e uno sprone allo stesso tempo – conclude Raffaele Guzzo – Certamente quando siamo in televisione raggiungiamo più persone, ma non possiamo abbracciarle fisicamente. Preferiamo la dimensione teatrale perché dal vivo, guardarsi negli occhi con la gente è più vero, è – soprattutto – possibile». -

 

Unical alla ricerca di medici altamente qualificati, al via una nuova call

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Cresce sempre di più la squadra di docenti medici altamente qualificati che l’Unical arruola per formare i futuri medici e per offrire assistenza d’eccellenza nella sanità locale. Dopo il grande interesse mostrato da professori affermati in Italia e all’estero nella precedente call, l’ateneo ha deciso di aprire una nuova manifestazione di interesse in area medica. La procedura prevede l’assunzione di altri professionisti che insegneranno nel corso di laurea in Medicina e chirurgia e Tecnologie digitali e che avranno un ruolo, che potrebbe essere anche apicale in alcuni reparti già definiti a guida universitaria, presso l’Azienda ospedaliera e l’Irccs - Inrca di Cosenza. La nuova call, che si chiuderà il 2 aprile 2024, è destinata a professionisti interessati a ricoprire il ruolo di professore universitario o ricercatore in diversi settori scientifico-disciplinari di area medica. Alti gli standard richiesti: elevata qualificazione scientifica e didattica, attestata da un’ampia e riconosciuta attività di ricerca e di produzione scientifica, nonché da un’intensa attività didattica a livello universitario o in enti di ricerca. 

La Sindaca di Isola Capo Rizzuto Vittimberga al fianco dell'Associazione Valentia per la casa della legalità "Piersanti Mattarella"

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In un momento storico in cui la solidarietà e l'impegno civico sono più necessari che mai, la comunità di Isola Capo Rizzuto, sotto la guida  della Sindaca Maria Grazia Vittimberga, ha dimostrato un esemplare spirito di coesione e responsabilità sociale. La recente donazione di 10.000 euro all'Associazione Valentia per il ripristino della Casa della Legalità “Piersanti Mattarella” rappresenta non solo un sostegno finanziario ma anche un segnale forte di impegno collettivo nella lotta contro la criminalità e per la promozione della legalità. La Casa della Legalità "Piersanti Mattarella" simbolo di resistenza e riscatto sociale, ha subito nei mesi scorsi atti vandalici e furti che ne avevano compromesso la struttura e l'integrità, causando ingenti danni agli infissi, ai bagni e agli impianti. Questi atti non solo hanno inflitto un danno economico significativo al bene ma hanno anche ferito l'orgoglio e il morale dell'intero territorio. La risposta della comunità, guidata dalla Sindaca Vittimberga, con la presenza dell'Associazione Valentia, presieduta da Anthony Lo Bianco, è stata tempestiva e determinata. La consegna del contributo, avvenuta nella stessa struttura danneggiata alla presenza di esponenti dell'amministrazione comunale, dell'associazione e delle forze dell'ordine, segna l'inizio di una nuova fase di rinascita per la Casa della Legalità. L'obiettivo condiviso è quello di restituire l'edificio alla comunità, rendendolo nuovamente un centro vitale di attività sociali, educative e di promozione della legalità. La visione della Sindaca Vittimberga e il suo appello ai giovani di impegnarsi attivamente nel sociale rappresentano un faro di speranza per il futuro. È essenziale che questo spirito di iniziativa e di responsabilità si diffonda, coinvolgendo non solo la comunità locale ma anche le istituzioni regionali e nazionali. I danni subiti dalla Casa della Legalità sono ingenti, e il cammino verso il completo ripristino è lungo e richiede un impegno congiunto. È per questo che, attraverso queste righe, vogliamo esprimere la nostra più profonda gratitudine alla Sindaca Vittimberga e a tutti coloro che si sono uniti a lei in questo gesto di solidarietà. Allo stesso tempo, lanciamo un appello alle istituzioni di ogni livello affinché si mobilitino per offrire il loro sostegno a questo progetto, che va ben oltre il ripristino di un edificio: è una lotta per la dignità, la legalità e il futuro dei nostri giovani. La Casa della Legalità, con i suoi progetti futuri, tra cui l'attivazione di bandi Erasmus, servizio civile, sportelli informativi per i giovani e una web radio, ha il potenziale per diventare un modello di riferimento nel nostro Paese. Un simbolo di come la comunità possa, attraverso la resilienza e la solidarietà, riscrivere la propria storia e opporsi con forza alle ombre della criminalità. È il momento di agire, per la Casa della Legalità e per il futuro della nostra società.
 

Lamezia Terme. Il segretario CGIL Landini: "Parlare di investimenti in Calabria vuol dire infrastrutture, sia materiali che sociali"

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Il segretario generale della Cgil Maurizio Landini ha partecipato a Lamezia Terme alla manifestazione sul tema “Quale sviluppo per il Mezzogiorno e la Calabria. Lavoro-Istruzione-Sanità-Ambiente-Infrastrutture“. Insieme a lui al Teatro Grandinetti, il Segretario Generale Cgil Calabria Angelo Sposato, il Segretario Cgil Area Vasta Enzo Scalese, il direttore generale Svimez Luca Bianchi, il presidente Unindustria Calabria Aldo Ferrara, il sindaco di Siderno Maria Teresa Fragomeni ed il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto. Parlare di sviluppo – ha affermato Landini – vuol dire parlare di investimenti e di politiche industriali e parlare di investimenti in Calabria vuol dire infrastrutture, sia materiali che sociali, asili, scuole, ospedali.  Questo arretramento impedisce una crescita mentre il Sud vive uno spopolamento.  Le condizioni sono peggiorate perché si è poveri lavorando, si continua a morire sul lavoro, i livelli di precarietà sono inaccettabili, è aumentata la malavita organizzata che controlla pezzi interi dell’economia reale. La CGIL, qui in Calabria come in Italia, chiede alle persone di battersi per affermare una politica economica e sociale diversa in cui la libertà delle persone passi attraverso il diritto al lavoro, il diritto alla cura, il diritto all’istruzione, a una giustizia sociale che oggi non c’è,  a partire da una vera lotta all’evasione fiscale e alla necessità di investimenti seri per creare lavoro e dare un futuro al Paese”. 

𝗜𝗟 𝗣𝗢𝗡𝗧𝗘 𝗦𝗨𝗟𝗟𝗢 𝗦𝗧𝗥𝗘𝗧𝗧𝗢 “Non credo che oggi sia la priorità. Oggi il Paese ha bisogno di infrastrutture, di investimenti. Quelle risorse, quei soldi oggi vanno spesi per costruire ospedali e dare le cure alle persone che non ce le hanno. I calabresi non vanno in Sicilia, vanno al nord a farsi curare. La priorità è di altra natura e noi pensiamo di continuare a batterci perché c’è bisogno di un’idea di sviluppo molto diversa da quella che oggi sta venendo avanti”.

𝗔𝗨𝗧𝗢𝗡𝗢𝗠𝗜𝗔 𝗗𝗜𝗙𝗙𝗘𝗥𝗘𝗡𝗭𝗜𝗔𝗧𝗔 Noi siamo contrari, il Paese è già abbastanza diviso e pensiamo che l’unità sia la condizione per far crescere tutto il paese. L’autonomia differenziata é una logica folle così come l’idea che per cambiare il Paese bisogna cambiare la nostra Costituzione. Siamo dell’idea che la nostra Costituzione vada applicata e che devono essere fatte delle politiche molto precise. E per quello che ci riguarda siamo contro l’idea anche del premierato, siamo pronti quando ci sarà il referendum a dire che non è quello che serve. All’Italia serve la libertà nel lavoro, serve non essere precari, serve avere le strutture per curarsi, le strutture per far studiare i nostri figli, serve investire per avere una cura dell’ambiente. E in questa direzione, per quello che ci riguarda, noi ci battiamo contro a questa prospettiva e chiediamo altre riforme molto più serie. La democrazia è seriamente a rischio”. “Venerdì – ha aggiunto Landini parlando ai giornalisti – ci sarà uno sciopero nazionale dei lavoratori dell’Enel, si chiede a quel gruppo di confermare gli investimenti. Qui, per esempio, su Rossano c’era un impegno preso che oggi non viene rispettato. Noi dobbiamo narrare il punto di vista di chi per vivere ha bisogno di lavorare, e da questo punto di vista qui le condizioni sono peggiorate perché si è poveri lavorando, si continua a morire sul lavoro, perché ci sono livelli di precarietà inaccettabile, perché è aumentata la malavita organizzata che controlla pezzi interi dell’economia reale. Quindi narrare una realtà diversa significa battersi affinché il lavoro torni ad essere un diritto vero e affinché i diritti fondamentali, alle cure, all’istruzione, cioè ad essere persone libere con un lavoro dignitoso perché puoi partecipare alla vita sociale e politica credo che sia il tema di fondo. La Cgil qui in Calabria come in Italia chiede alle persone di battersi per cambiare queste condizioni e per affermare una politica economia e sociale diversa per cui la libertà delle persone passa attraverso il diritto al lavoro, all’istruzione, il diritto ad una giustizia sociale che oggi non c’è a partire da una vera lotta all’evasione fiscale e alla necessità di investimenti seri per creare lavoro e dare un futuro al Paese“.

DICHARAZIONE DEL PRESIDENTE ROBERTO OCCHIUTO

Ringrazio Landini per la vicinanza alla Calabria e devo riconoscere al sindacato un’azione di stimolo rispetto alle tante emergenze in Calabria. Il sindacato in Calabria ha grande capacità di proposte. Quando è stato fatto il Pnrr hanno buttato dentro tutte le opere che avevano un grado di progettazione avanzata. E la Calabria è sempre stata vista come una regione dove l’impegno, anche da parte delle società di Stato nazionali, era marginale. Ora noi siamo riusciti, e siamo riusciti insieme, ad ottenere 3 miliardi e mezzo sulla 106. Certo non bastano, ma il risultato migliore che siamo riusciti ad ottenere è quello di pretendere che Anas faccia la progettazione della 106 anche nei tratti non finanziati. Noi stiamo tentando di fare le riforme e di evitare per esempio il dramma dello spopolamento. Ci sono fra i 10 e 15 mila giovani all’anno che si perdono, vanno via. Su molte delle emergenze della Calabria, c’è bisogno di uno sforzo congiunto del Governo nazionale, di quello regionale, delle organizzazioni sindacali regionali e nazionali perché altrimenti è difficile trovare le soluzioni definitive.

In questa regione abbiamo un precariato straordinario. Un precariato per la verità che non ho creato io, perché il mio governo regionale non ha fatto un solo precario. Stiamo cercando di assorbire questo precariato, e molte delle soluzioni che abbiamo esplorato e realizzato sono nate dalla discussione con i sindacati. Altre emergenze affrontate sono quelle delle risorse che non sono state spese dai miei predecessori. Io ho trovato circa 2 miliardi di risorse non spese. Un miliardo di Fsc 2014-2020; un miliardo di risorse Por non spese. Abbiamo velocizzato la spesa mandato i revisori nei Comuni, abbiamo fatto emergere tutte la spesa che non era comunicata e altre ne abbiamo fatte grazie ai contributi offerti dalle organizzazioni datoriali e dai sindacati. E devo dire che fra qualche mese, quando saranno ufficializzati i dati della spesa, si vedrà che la Calabria ha speso tutti questi 2 miliardi che andavano spesi. Dobbiamo tutti insieme creare le condizioni affinché chi oggi è costretto ad andare via dalla Calabria possa scegliere di rimanere. Si può fare in due anni? In tre anni? Non si può fare. Questi sono processi molto lunghi quelli che devono condurre a restituire il diritto a poter restare ai giovani calabresi. Ma bisogna tentare di farlo, facendo le riforme che stiamo tentando di fare e che poi produrranno degli effetti. Chi governa deve occuparsi dell’emergenza e anche delle prospettive. Noi dovremmo tentare di intervenire sui flussi migratori, mi riferisco alla possibilità di far diventare per esempio alcuni borghi luoghi dove possono trasferirsi pensionati, o i nomadi digitali, stiamo cercando di creare delle occasioni perché questo possa avvenire. Noi siamo la regione che continua a rappresentarsi per i valori che, per esempio, mi hanno reso orgoglioso di fare il presidente della Regione dopo la tragedia di Cutro, per i valori di solidarietà, di accoglienza che la Calabria e i calabresi hanno saputo dimostrare. Dobbiamo essere anche capaci di trasformare quello che viene vissuto come un problema in una opportunità.

Noi dobbiamo pretendere dal governo gli obblighi previsti in Costituzione. Se ci dessero le risorse per superare il criterio della spesa storica sarebbe un grandissimo risultato. Di autonomia differenziata non si deve parlare se prima non ci sono le risorse per garantire medesimi diritti a tutti i cittadini. Dirò al mio partito di esprimere un voto di dissenso alla Camera in caso di assenza di queste garanzie. Fare gli interessi della Calabria significa essere autorevoli nei confronti del governo nazionale“.

 

Operazione "Scirocco". Scoperti reati ambientali nella gestione di 34 depuratori nelle 5 province calabresi

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Un’organizzazione finalizzata all’ottenimento di più commesse, all’esecuzione di appalti in frode ai contratti e alla commissione di reati ambientali derivanti dalla gestione di 34 depuratori a servizio di 40 comuni delle 5 province calabresi. 18 le persone raggiunte da provvedimento di custodia cautelare, di questi, 4 in carcere, 13 ai domiciliari e un obbligo di presentazione alla Pg, nell’ambito dell’inchiesta “Scirocco”  di oggi. L’inchiesta è stata condotta dai carabinieri del Nucleo operativo centrale e Cooperazione internazionale del Comando per la Tutela ambientale e la sicurezza energetica, del Nucleo operativo ecologico di Catanzaro e del Gruppo Forestali di Catanzaro. Gli arresti, disposti dal gip su richiesta della Dda di Catanzaro, sono stati eseguiti in collaborazione con i colleghi dei Comandi provinciali di Catanzaro, Cosenza e Vibo Valentia e dell’ottavo Nucleo elicotteri di Vibo. Gli indagati, sono accusati a vario titolo di associazione per delinquere, attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti, inquinamento ambientale e frode nelle pubbliche forniture. Tra i reati contestati vi è anche un presunto tentativo di estorsione  aggravata dalla modalità mafiosa ai danni di un dipendente di una società che avrebbe subito una minaccia da parte di esponenti della consorteria di ‘ndrangheta di Cirò Marina su commissione del proprio datore di lavoro per non farlo rivolgere ai sindacati per ottenere il pagamento di alcuni stipendi. Inoltre nei confronti di altri 12 soggetti, tra cui 4 funzionari di enti locali, sono state emesse informazioni di garanzia. Il gip ha anche disposto il sequestro preventivo delle quote e del compendio aziendale di 6 società con sede in provincia di Catanzaro per un valore complessivo di oltre 10 milioni di euro. Secondo l’accusa, i responsabili delle società avrebbero ottenuto illeciti profitti attraverso l’abbattimento dei costi di gestione dei depuratori, determinato principalmente dal parziale trattamento dei fanghi, nonché dalle mancate manutenzioni previste; la redazione di falsi Formulari di identificazione rifiuti con il fittizio conferimento di rifiuti in un impianto in un comune del Catanzarese; lo smaltimento illecito di ingenti quantitativi fanghi prodotti dal trattamento delle acque reflue urbane, rifiuti della pulizia delle acque di scarico, fanghi delle fosse settiche, per più di 2.000 tonnellate in un anno, che venivano conferiti nello stesso impianto, per una attività di trattamento, in realtà mai eseguita; la richiesta ad alcuni dei Comuni degli oneri per la manutenzione che doveva essere a carico della società. Tutto ciò, secondo l’accusa, avrebbe provocato il malfunzionamento di numerosi depuratori che, in 10 casi, avrebbe portato allo sversamento dei liquami non trattati nei terreni circostanti e in mare. Durante le indagini sono stati sequestrati 4 depuratori ed è stato effettuato l’accesso in 24 comuni da cui sono emersi diversi casi di frode ai danni della pubblica amministrazione con il concorso di funzionari pubblici. Un dato importante è emerso anche dai periodici monitoraggi effettuati da Legambiente sulla qualità del mare, dei laghi e delle coste.

 

Unical. Pubblicato bando per l'ammissione anticipata ai corsi di laurea

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È stato pubblicato il bando per l’ammissione anticipata ai corsi di laurea triennale e a ciclo unico (quinquennale) dell’Università della Calabria per l’anno accademico 2024/2025. L’iscrizione è aperta agli studenti che conseguiranno il diploma quest’anno oltre che, ovviamente, a chi ne è già in possesso. Tutti i corsi di laurea partecipano alla fase di ammissione anticipata, mettendo a bando buona parte dei posti disponibili, comprese le due triennali di nuova attivazione: Scienze e tecnologie per le attività motorie e sportive e Ingegneria biomedica. Dopo il boom di richieste dello scorso anno, l’Ateneo ha deciso di aumentare il numero dei posti messi a disposizione già in questa prima fase, salendo dai 2.700 del 2023 ai quasi 4.000 di quest’anno.