Calabria

La Commissione Europea promuove col massimo dei voti la Notte della Ricerca Unical

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SuperScienceMe - Research is your Elevation è il titolo del nuovo progetto di Notte della Ricerca con cui Università della Calabria, capofila, insieme a Università Magna Graecia, Università Mediterranea, Università della Basilicata, Cnr e Regione Calabria, ha partecipato alla call europea. L’UE ha preso in esame ben 134 proposte provenienti da 38 paesi, tra cui l’Italia che ha presentato 17 progetti. Il progetto SuperScienceMe, come avviene ormai dal 2018, è stato promosso a pieni voti, totalizzando 15 punti su 15 di valutazione, ed ottenendo, in questo modo, il rifinanziamento per il biennio 2024/2025. Un risultato di assoluto prestigio per l’Unical e per i partner coinvolti che sottolinea la qualità della proposta di comunicazione scientifica presentata. 

MID. Scelta di progettazione turistica della Regione per internazionalizzare e destagionalizzare l'immagine della Calabria

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Uno: del turismo, anzi delle politiche per i turismi, non può occuparsi solo un dipartimento regionale; deve essere impegno trasversale a più se non a tutti i dipartimenti. Due: la Calabria, fino ad oggi sottoutilizzata sotto il profilo turistico, è come un continente che contiene anche, ma non soltanto, il mare. Tre: la Calabria può ambire a diventare destinazione turistica di seria A. Quattro: per decenni tutte le iniziative che hanno riguardato la promozione della regione sono state fatte al di fuori di una logica strategica. CALABRIA STRAORDINARIA SOLO SE DISTINTIVA. SENNÒ È ORDINARIA. È finalmente scolpito in questi quattro passaggi chiave ed inequivocabili del Presidente Roberto Occhiuto – dichiara Lenin Montesanto, Program Manager della Cabina di Regia sui MID della Regione Calabria – il vero, epocale punto di non ritorno, concettuale e metodologico, nella progettazione turistica futura di questa terra che, così come non è stato fatto ieri e come continua a non esser fatto ancora oggi in fiere ed appuntamenti di settore, deve iniziare ad essere comunicata – scandisce – a tutti i potenziali target di viaggiatori internazionali, attraverso tutto ciò che la distingue, rendendola inedita ed inesplorata e, quindi, per questo e solo per questo, extra-ordinaria, Straordinaria appunto. MID, MAPPATURA A DISPOSIZIONE FILM COMMISSION DA MAGGIO 2023. Mi riferisco con ogni evidenza – aggiunge – alla mappatura dei Marcatori Identitari Distintivi (MID) ufficialmente depositata a maggio 2023 alla Fondazione Calabria Film Commission, esito puntuale di un progetto innovativo e senza precedenti per qualità, metodo e prospettiva nella storia regionale, finalizzato alla riscrittura della narrazione della Calabria come destinazione esperienziale, da destagionalizzare ed internazionalizzare; un percorso originale di marketing territoriale, nato e proposto in e dalla Calabria, un modello di progettazione non ancora esploso in tutte le sue declinazioni, aperto ad ogni ulteriore integrazione e di sviluppo e che – sottolinea Montesanto che è anche ideatore della definizione dei MID – nelle sue premesse si è espressamente nutrito proprio di quei quattro punti fermi ribaditi con assoluta chiarezza dal Presidente Occhiuto, concludendo il partecipato evento dal titolo Calabria Straordinaria: il Futuro del turismo, ospitato nella giornata di ieri (lunedì 19 febbraio) nella Cittadella Regionale, a Catanzaro. SUL TURISMO SI CAMBIA CON VISIONE NUOVA, STRATEGICA E COMPETITIVA. Una visione complessiva, nuova e competitiva rispetto al passato che, come è stato espressamente ribadito anche nel documento finale di uno dei sei tavoli di lavoro, quello sugli eventi, che ha visto l’intervento del direttore generale Giacomo Giovinazzo, l’amministrazione regionale ha messo in atto con diverse azioni sistemiche per ampliare e innovare l’offerta regionale con nuovi prodotti sostenibili. CON I MID SI INTERNAZIONALIZZA E DESTAGIONALIZZA DESTINAZIONE CALABRIA. Una di queste è promuovere l’immagine della Calabria puntando sui marcatori identitari, sul patrimonio materiale e immateriale; ma anche sostenere l’apertura internazionale del sistema regionale; implementare azioni di scouting per l’individuazione delle opportunità di investimento e promuovere eventi in grado di generare impatti sul versante dell’attrazione turistica e degli impatti socio-economici. RYANAIR, RISULTATO STRAORDINARIO DEL PRESIDENTE OCCHIUTO. Sintesi di questo nuovo modello di gestione delle politiche per i turismi diverso rispetto al passato, promosso e avviato dal Presidente che così ha virtuosamente interpretato la trattenuta delega al turismo è – continua – sicuramente l’impegno preciso e mirato portato avanti con abnegazione ed autorevolezza nei mesi scorsi ed ancor di più il risultato straordinario raggiunto e spiegato a conclusione dell’evento di ieri: un milione di passeggeri e quindi di turisti in più, grazie all’accordo storico raggiunto con Ryanair per l’implementazione dei voli nei tre aeroporti calabresi. ADESSO CONDIZIONI MATURE PER CHIUDERE IL CERCHIO. Al netto – prosegue il comunicatore e lobbista, definendo innegabile il cambio di passo impresso da Occhiuto – di tutte le altre valutazioni emerse nel proficuo confronto con gli operatori del settore e con il prestigioso parterre nazionale ed europeo di esperti e contributi, oggi ci si può avviare a chiudere il cerchio. STOP CON MARE E MONTAGNA, CLICHÉ SUPERATO GIÀ NEI MENÙ ANNI ’90. Attraverso la mappatura dei MID, di cui la Regione Calabria già dispone e per la messa a terra della quale vi erano e sono anche le risorse inizialmente necessarie, possono essere ora forniti dal committente istituzionale a Ryanair nel caso specifico così come a qualsiasi altro vettore o canale-strumento di disseminazione, tutti quei contenuti distintivi per una narrazione che, al di là del cliché mare/montagna superato persino nei peggiori menù della ristorazione commerciale anni ‘90, sia sostanzialmente nuova e competitiva, posizionando nel mercato globale dei turismi una Calabria che – restano, anch’esse, parole chiave di Occhiuto – l’Italia ed il mondo ancora non si aspettano.

 

Sindacati richiamano attenzione sulla sicurezza promuovendo tre sit-in sulla SS 106

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Cgil, Cisl e Uil hanno tenuto tre presidi in contemporanea sulla Statale 106 a Bianco e Locri, nel reggino; Crosia nel cosentino e Torre Melissa, in Provincia di Crotone per richiamare l’attenzione sulla sicurezza su quella che viene definita la “strada della morte”, il diritto alla mobilità e per connettere la Calabria ionica al Paese con infrastrutture moderne e sostenibili. A Melissa hanno partecipato alla protesta il segretario generale della Cisl Calabria Tonino Russo, il vicepresidente della provincia, il segretario provinciale del Pd ed i sindaci di Cassano allo Jonio, Melissa, Roccabernarda, Santa Severina e Mesoraca.  “La statale 106 – ha detto Russo – è un’opera strategica se la completiamo, perché la strategicità sta proprio nell’ultimarla da Rossano a Reggio e se è a servizio di infrastrutture come l’aeroporto di Crotone e, quando sarà, il Ponte sullo Stretto. Se non si completa la 106 rischiamo di fare cattedrali nel deserto. E’ un’opera che adesso la stessa Europa riconosce nel tragitto di Ten-T e quindi va completata. Stamani abbiamo concentrato strategicamente le manifestazioni in quei lotti dove langue la progettazione o manca la copertura finanziaria perché già dalla programmazione del prossimo documento di programmazione economica e finanziaria del Governo si incominciano a destinare le ulteriori risorse che servono“. Il segretario provinciale della Uil, Fabio Tomaino sottolineato che “quello che chiediamo è che si avvii un piano pluriennale nel quale tutti i Governi, annualmente, si impegnino a finanziare nella legge di bilancio l’intero tratto. Il Ponte dello Stretto va bene, ma prima bisogna dare sicurezza e dignità ai territori calabresi“. Per il segretario generale della Cgil Area vasta Catanzaro, Crotone e Vibo, Enzo Scalese, “vanno fatte tutte le procedure che servono per completare la 106. Il nostro ruolo è sensibilizzare soprattutto Regione, Anas e Governo affinché finanziano questi 15 miliardi che servono per completare la statale. Le situazioni che portano sviluppo e lavoro sono riconducibili soprattutto alle infrastrutture perché altrimenti è inutile fare i mega progetti“. Al presidio del reggino hanno partecipato il sindaco della Città metropolitana Giuseppa Falcomatà e gli amministratori della Locride.  “Non basta un progetto di fattibilità – ha detto Falcomatà. Bisogna correre, andare avanti, fare qualcosa in più per la Statale 106 e per questi 147 chilometri di territorio dove vivono e operano cittadini, sindaci, calabresi che reclamano diritti, sicurezza e sviluppo. Con questa manifestazione i sindaci del territorio chiedono un’assunzione di responsabilità alla Regione e all’Anas affinché il progetto di ammodernamento veda finalmente la luce. Le risorse ci sono e, se del caso, si devono adeguare alla particolare congiuntura economica e all’aumento dei prezzi e dei materiali. È bello che la mobilitazione odierna coinvolga, contemporaneamente, diverse province calabresi perché la voce unitaria delle comunità è sempre più forte. Mentre noi siamo qui a manifestare una delegazione di consiglieri regionali del reggino, con in testa il consigliere regionale Giovanni Muraca, si trova negli uffici della Regione, a Catanzaro, per verificare la situazione e procedere in maniera coordinata e sinergica. Mi auguro e ne sono convinto che questo spirito, in cui prevalgono gli interessi del territorio, prosegua anche rispetto all’autonomia differenziata, un altro importante tema da affrontare e contrastare con quanti hanno il dovere di difendere il comprensorio. Diventando legge, questa riforma – ha sottolineato Falcomatà – creerebbe una spaccatura ed un divario insanabile con le regioni del Centro-nord. A quel punto, sarebbe inutile parlare di infrastrutture e progetti di sviluppo di un territorio che il Governo vuole diviso“.

 

Porto Gioia Tauro. Arrestati due funzionari dell'Agenzia Dogane e Monopoli

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La Guardia di Finanza ha arrestato due funzionari dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli in servizio al porto di Gioia Tauro e una dipendente di una società di spedizioni. I tre, per l’accusa, sarebbero coinvolti in un traffico internazionale di droga aggravato dalla finalità di agevolare la ‘ndrangheta. Complessivamente sono 7 gli indagati dalla Dda reggina, con il supporto di Eurojust, tra i quali anche un terzo funzionario doganale, già arrestato in un’altra operazione nel 2022. Gli investigatori avrebbero accertato 5 importazioni di cocaina tra giugno 2020 e ottobre 2022, per oltre 3 tonnellate di droga, 2,7 delle quali intercettate dai finanzieri. In carcere sono stati portati i funzionari dell’ADM Antonio Pititto, 60 anni, residente a Mileto, addetto al controllo scanner e Mario Giuseppe Italo Solano, 51 anni, residente a Limbadi, in servizio all’ufficio antifrode addetto alla “visita merci”. Ai domiciliari è stata posta Elisa Calfapietra, 36 anni, residente a Gioia Tauro. Le indagini sono state condotte dal Nucleo di polizia economico finanziaria-Gico di Reggio Calabria, anche con la collaborazione di personale dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, e dagli esiti sarebbe emerso che i funzionari avrebbero fatto parte di un sodalizio criminale, ora disarticolato, costituito dal responsabile di una ditta di spedizioni, da portuali infedeli e dai referenti delle principali cosche di ‘ndrangheta operanti nell’area della piana di Gioia Tauro. I doganieri, secondo l’accusa, avrebbero consentito l’uscita dal porto di ingentissimi quantitativi di cocaina mediante l’alterazione degli esiti delle ispezioni o l’omessa rilevazione di anomalie nei carichi controllati. Tra i documenti rinvenuti dai finanzieri figurano anche precise istruzioni, fornite dai funzionari doganali, su come i narcos sudamericani avrebbero dovuto collocare i panetti di cocaina all’interno dei carichi di copertura, al fine di ridurre sensibilmente la possibilità che questi venissero individuati nel corso dei controlli ordinari. Tra l’altro, secondo quanto sarebbe emerso dalle indagini, se il carico fosse stato comunque scoperto, gli stessi doganieri avrebbero provveduto a fornire all’organizzazione i verbali di sequestro per giustificare la perdita della droga, evitando in tal modo il pagamento di quanto pattuito. Uno dei funzionari doganali, inoltre, si sarebbe preoccupato di avvertire i sodali in merito ad eventuali operazioni condotte dalla Guardia di finanza, con l’intento di evitarne l’arresto.

Operazione congiunta per reati fiscali dei Carabinieri e GdF in molte regioni d'Italia

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Carabinieri e Guardia di Finanza, coordinati della Procura di Reggio Emilia, stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di cinque persone, ai domiciliari per sette, indagati per associazione a delinquere e per numerose ipotesi, in prevalenza reati tributari, false fatturazioni, riciclaggio internazionale ed autoriciclaggio. Previste anche tre interdittive. Più di cento gli indagati tra Emilia, Calabria, Campania, Toscana, Lazio, Lombardia, Marche e Veneto e 81 le società coinvolte, le Fiamme Gialle e i Carabinieri stanno procedendo con perquisizioni e sequestri per 10,5 milioni. Il giro d’affari scoperto è di più di 30 milioni. Nel mirino un’organizzazione ritenuta contigua ad ambienti della criminalità organizzata, finalizzata a frodi fiscali, indebite percezioni di risorse pubbliche, reati fallimentari e, appunto, riciclaggio e autoriciclaggio. Più di cento le perquisizioni, 251 le società utilizzatrici di fatture false e oltre 350 i militari impegnati, tra carabinieri e finanzieri, nell’esecuzione dell’operazione ‘Minefield’. Le interdittive riguardano due commercialisti e un imprenditore. Convocata per le ore 13, una conferenza stampa nella sede del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Emilia, alla presenza del Procuratore capo, Calogero Gaetano Paci.

Il presidente Occhiuto annuncia la sua candidatura a vicesegretario nazionale di Forza Italia

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Il presidente della regione Roberto Occhiuto sarà candidato ad essere vicesegretario nazionale di Forza Italia ma non sarà candidato alle elezioni europee. Lo ha detto ai giornalisti a Catanzaro in occasione di un incontro alla Cittadella.

Posso dirlo ufficialmente – ha affermato il Governatore: ho già raccolto le firme tra i delegati al congresso nazionale di venerdì e sabato prossimi per candidarmi alla vicesegretaria nazionale di Forza Italia e dare una mano ad Antonio Tajani alla guida del partito. Non c’è alcuna possibilità – ha aggiunto – che io mi candidi alle elezioni europee“.