Reggio Calabria

A Palmi il Festival nazionale di diritto e letteratura con Baglioni, Caccamo e Salvati

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Il primo Cittadino metropolitano, insieme al Consigliere metropolitano e sindaco di Palmi Giuseppe Ranuccio, è intervenuto nel corso dell'iniziativa sul tema “Ma che musica è il diritto? Creazione e interpretazione tra norme e diritto. ”Il sindaco metropolitano, Giuseppe Falcomatà, ha partecipato all’inaugurazione della XI edizione del Festival nazionale di diritto e letteratura di Palmi aprendo i lavori che hanno visto il cantautore Claudio Baglioni, lo scrittore Michele Caccamo ed il giudice Antonio Salvati discutere sul tema “Ma che musica è il diritto? Creazione e interpretazione tra norme e diritto”. Insieme al sindaco Falcomatà, presso il teatro comunale “Manfroce”, è intervenuto il consigliere metropolitano delegato nonché sindaco di Palmi, Giuseppe Ranuccio. «Mi ha un po’ incuriosito il titolo dell’iniziativa – ha detto Falcomatà - e quando ho visto che era coordinata dal dottor Salvati, ho capito quale fosse la sintesi che coniugava, in qualche modo, diritto e letteratura. Si tratta di un’iniziativa che non parla solo agli addetti ai lavori, ma unisce aspetti culturali importante che mi hanno ricordato le parole di un altro nostro grande concittadino e conterraneo, Francesco Cilea, quando diceva che “l’arte rivela ai cuori ciò che nessuna scienza rivela alle menti”. Credo sia una frase che calzi molto con questo evento». Nel salutare e ringraziare Baglioni, il sindaco metropolitano ha speso un pensiero anche per Michele Caccamo che «onora la sua terra senza chiedere nulla in cambio». «Con la sua attività nel campo della cultura e della poesia – ha aggiunto - riesce a portare a Reggio e nell’intero comprensorio tantissime personalità aiutandoci a trasmettere un messaggio della trimillenaria storia del nostro territorio lontano da quello che, purtroppo, spesso appare sulle cronache dei giornali e dei telegiornali». «Proprio per questo – ha proseguito Giuseppe Falcomatà - siamo onorati e contenti di patrocinare un Festival che ha la peculiarità di parlare alla gente ed affrontare questioni legate alla giustizia sociale in maniera facilmente comprensibile e davvero alla portata di tutti. I temi della giustizia sociale, della giustizia più in generale e del diritto devono riuscire ad arrivare ad un numero più ampio di persone e la musica è sicuramente uno strumento efficace per raggiungere questo obiettivo». «Questa iniziativa – ha concluso il sindaco metropolitano - è l’ennesima dimostrazione di quanto Palmi, in questi anni, abbia recuperato la sua storia, la propria identità tornando a rappresentare quel punto di riferimento, nel campo culturale, che ha sempre avuto sul nostro territorio. Di questo va dato merito all’amministrazione comunale ed al sindaco Giuseppe Ranuccio».

Reggio Calabria. A Filomena Claps e al chirurgo Giovanni Corso il Premio Guerrieri 2024

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Officina dell’Arte e Pietà del Pellicano pronti per la terza edizione del “Premio Guerrieri” in programma il 4 Maggio al teatro “Francesco Cilea”.  Anche quest’anno, Peppe Piromalli con la preziosa collaborazione dell’avvocato Nino Aloi, ha scelto di premiare due personaggi che si sono distinti e contribuiscono quotidianamente nel sociale, nell’ambito sanitario, associazionistico, nell’arte, nel teatro e si occupano di tutto e tutti (anziani, indifesi, ultimi e disagiati, bambini, giovani). Per questa nuova edizione, il direttore artistico dell’Oda, ha scelto di omaggiare il professore Giovanni Corso di Bagnoli Irpino considerato uno dei migliori studiosi a livello internazionale nell’ambito della ricerca dei tumori ereditari dello stomaco e della mammella e Filomena Iemma, madre della sedicenne Elisa Claps scomparsa da Potenza il 17 settembre 1993 e il cui cadavere fu ritrovato il 17 marzo 2010 nel sottotetto della chiesa della Santissima Trinità. “Filomena è una donna agguerrita, forte, presente. Non ha mai mollato le ricerche per ritrovare sua figlia e nonostante i silenzi, le omissioni, i depistaggi, è andata avanti per scoprire la verità – afferma Piromalli -. Il premio Guerrieri è un riconoscimento al coraggio di una mamma che ha lottato per quella giustizia negata, è andata oltre la paura. Un’altra battaglia, la porta avanti ogni giorno il medico chirurgo Corso che, nonostante le lusinghe americane, svedesi, portoghesi, ha preferito rimanere e lavorare in Italia. Il dottor Corso è entrato a far parte dello staff della Breast Cancer Surgery dell’Istituto Europeo di Oncologia, dopo la formazione all’Università degli Studi di Siena ed un periodo di lavoro oltreoceano, negli Stati Uniti. Inoltre, è suo un progetto di ricerca triennale sul carcinoma al seno ereditario finanziato dal Ministero della Salute per 450mila euro: uno dei pochissimi selezionati su tutto il territorio nazionale. Di entrambi, non possiamo mettere in risalto lo spirito di sacrificio e la dedizione per la ricerca: Giovanni per la medicina e Filomena per la verità, per il suo impegno contro la violenza di genere e per la legge sulle persone scomparse”. “Il premio Guerrieri infonde il messaggio che ognuno può contribuire alla crescita e al benessere comune, ognuno nel suo piccolo può fare la differenza e dimostrare che non c’è bisogno di gesti eclatanti nella quotidianità – aggiunge l’avvocato Aloi -. Se lo si vuole, ciascuno di noi può essere quella goccia nell’Oceano necessaria a cambiare il mondo”. Dopo la premiazione, condotta dalla giornalista Eva Giumbo, sempre al teatro “Cilea” andrà in scena alle ore 20,45 la divertente commedia “Un piano perfetto” con gli attori Alessandro Sparacino che ne firma anche la regia, Peppe Piromalli, Angelo Abela, Evelina Fidone, Donata Minardo e Magda Foti.

Reggio Calabria. Inaugurazione nuova sede Agenzia Beni Confiscati, Falcomatà: "Continuare il lavoro di restituzione dei beni sottratti alla comunità"

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"Sono onorato di porgere il saluto della Città Metropolitana di Reggio Calabria e dare il benvenuto al Ministro dell'Interno e alle tante autorità che hanno partecipato all'inaugurazione della nuova sede dell'Agenzia Nazionale per i Beni Sequestrati e Confiscati. Reggio Calabria vi accoglie con l'attenzione che si riserva alle più alte cariche dello stato, ma anche con grandi sentimenti di orgoglio. L'orgoglio di una città che ha visto nascere questa Agenzia, che ha combattuto quando c'era il timore che questa sede potesse essere chiusa e che le attività venissero trasferite, e con la gioia che oggi nasce dalla decisione dello Stato di un ulteriore investimento sul nostro territorio, che si consolida, si rinnova e si innova all'interno della nuova sede, nel cuore della città, moderna ed accogliente". E' quanto ha affermato il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà intervenendo quest'oggi nel corso della cerimonia di inaugurazione della nuova sede dell'Agenzia Nazionale per i Beni Sequestrati e Confiscati a Reggio Calabria. "Siamo convinti che questo sia un ulteriore punto di ripartenza per l'Agenzia - ha aggiunto il primo Cittadino - che consente alle istituzioni territoriali di continuare a lavorare per trasformare il triste primato della città e della regione con il più alto numero di beni confiscati, in un'opportunità positiva, attraverso quell'attività di restituzione alla cittadinanza, alle associazioni, alle istituzioni, dei beni frutto di attività criminali. Questo è sempre stato il nostro grande obiettivo, questo il messaggio più importante che va dato alla comunità: non solo l'opera meritoria sul piano repressivo del sequestro e della confisca dei beni, ma anche la restituzione a nuova vita con le tante associazioni che operano sul nostro territorio nel campo sociale, culturale, dello sport e della solidarietà, facendo di questi immobili dei luoghi in cui viene prodotto il bene". "Ringrazio il Direttore Prefetto Bruno Corda per il suo lavoro - ha concluso il sindaco - ringrazio tutto il personale che rivedo ogni volta con enorme piacere, avendo io stesso avuto l'onore di operare in passato all'interno degli uffici dell'Agenzia. In bocca al lupo a tutti loro per questo nuovo inizio, per il lavoro e le sfide che ancora hanno di fronte e per le quali troveranno sempre nelle istituzioni territoriali il più valido degli alleati".

Il Ministro Piantedosi inaugura a Reggio Calabria la sede dell' Agenzia nazionale per i beni confiscati alla criminalità organizzata

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Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha presenziato a Reggio Calabria alla cerimonia di inaugurazione della nuova sede dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata. Presenti anche il presidente della giunta regionale Roberto Occhiuto, il sindaco del comune e della città metropolitana Giuseppe Falcomatà ed il sottosegretario all’Interno Wanda Ferro, titolare della delega ai beni confiscati. La nuova sede è stata allestita in un immobile confiscato a don Rocco Musolino, ritenuto dai magistrati boss della ‘ndrangheta ma deceduto alcuni anni fa senza essere mai condannato per mafia.

DICHIARAZIONI DEL MINISTRO PIANTEDOSI

È una giornata densa di significato per il valore concreto dell’iniziativa ma anche di quello simbolico perché la sede di Reggio Calabria, che è stata la prima storica dell’Agenzia nazionale dei beni sequestrati e confiscati, viene collocata in un bene che fu sottratto alle organizzazioni criminali. Questo consentirà anche la continuazione e il miglioramento delle attività e delle performance dell’Agenzia. Oggi è veramente una bella giornata. Da quando è stata costituita fino ad adesso, l’Agenzia ha destinato in tutta Italia 23.710 beni immobili e 2.223 aziende. E questo l’ha fatto conferendole ad enti istituzionali per il tramite degli enti locali ad associazioni, sia per lo svolgimento di attività propria istituzionale o per attività sociali. Solo qui in Calabria sono stati 8.344 i beni che sono stati in qualche modo riassegnati e 608 sono state le aziende. Ma mi piace citare anche il dato che riguarda l’attività del nostro Governo perché da quando siamo in carica questa performance, grazie soprattutto agli attori istituzionali, si è particolarmente intensificata perché abbiamo assegnato 6.612 beni di cui 4.515 beni immobili per un valore complessivo di 304 milioni di euro. Dobbiamo scongiurare nella maniera più assoluta che possa passare il messaggio che ciò che riesce a fare la criminalità organizzata non riesce a farlo lo Stato. È un messaggio che noi dobbiamo scongiurare. Lo dobbiamo fare qui ma lo dobbiamo fare altrove. Lo dobbiamo fare per i calabresi ma lo dobbiamo fare per il nostro splendido Paese“. “Costituire una società composta dal capitale della Regione e da una lista di imprenditori che possano prendere in gestione le aziende confiscate alla ‘ndrangheta – ha proposto il presidente della regione Occhiuto. Il riferimento non è a tutte le aziende confiscate perché alcune di queste purtroppo sono state costituite soltanto per riciclare. Ma si potrebbe verificare quali aziende meritano di essere fuse e il patrimonio monetizzato a vantaggio dei cittadini e quali invece possono essere gestite per produrre ricchezza. Ne ho parlato col ministro oggi e ne ho parlato con la sottosegretaria Ferro qualche volta. La Regione è chiaramente disponibile. Bisogna dimostrare ai cittadini che lo Stato è più forte della ‘ndrangheta“. La proposta di Occhiuto è stata accolta dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, presente all’inaugurazione, che, durante il suo intervento, ha affermato: “So che ci state già lavorando. È un tema che si sta affrontando per vedere, a legislazione invariata e a risorse invariate quello che si può fare di più e di meglio per aiutare le aziende che vengono confiscate a permanere sul mercato. È bene dire che molte di queste imprese arrivano nella disponibilità istituzionale in condizioni già precarie. Accolgo ben volentieri qualche cosa che si possa fare ed eventualmente noi sottoscriviamo protocolli“. “Oggi – ha detto la sottosegretaria all’Interno Wanda Ferro – si inaugura un patrimonio non soltanto per Reggio Calabria o per la Regione Calabria, ma le quattro sedi italiane vedono in questa, ovviamente, un punto di prestigio per l’assegnazione dei beni confiscati che nell’ultimo anno è salita di oltre il 55%, sia per quanto riguarda i presidi di polizia piuttosto che tutta la parte dell’utilizzo a fini sociali. È una giornata importante ma anche un simbolo altrettanto importante di chi vuole esportare da qui, da Reggio Calabria, l’antimafia, da chi dice ovviamente alla mafia che lo Stato c’è, è presente, non arretra”. All’inaugurazione della sede dell’Anbsc ha partecipato anche il sindaco Giuseppe Falcomatà secondo cui “l’investimento dello Stato nella città di Reggio Calabria si consolida, si rafforza, si rinnova e si innova. Siamo convinti che questo sia un ulteriore punto di ripartenza per l’Agenzia dei beni confiscati che consenta alle istituzioni di continuare a lavorare per trasformare il triste primato di essere una delle città con il maggior numero di beni confiscati alla criminalità organizzata in un primato positivo e cioè quello di essere la città che restituisce ai cittadini alle associazioni i beni che sono frutto di attività criminali. Questo è il messaggio più importante che si può dare a un cittadino”.

 

Reggio Calabria. “Balconi in fiore”, concorso gratuito per rendere la città più bella e colorata

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L’Amministrazione comunale di Reggio Calabria promuove la prima edizione del concorso “Balconi in fiore” 2024. L’obiettivo è quello di rendere i balconi della città sempre più colorati e curati, così da poter dare anche un segnale positivo di accoglienza per i numerosi turisti che giungeranno sullo Stretto da qui ai prossimi mesi estivi. Il fiore è il simbolo del valore, della nobiltà d’animo, ma anche della rinascita. Il fiore è l’emblema di qualcosa che nasce, cresce e si evolve, nella misura in cui ci sia l’impegno a prendersene cura. È questo l’obiettivo primario dell’Amministrazione comunale di Reggio Calabria: far sì che, ogni cittadino, attraverso il suo balcone fiorito, dia un segnale di cura, attenzione e bellezza verso la città. Il concorso sarà anche un’occasione per rimarcare l’importanza della cura del verde, ma anche della sostenibilità ambientale, argomento ancora oggi spesso sottovalutato. Il concorso è aperto a tutti i cittadini di Reggio Calabria, a coloro che vi sono domiciliati o che abbiano un’abitazione affittata sul territorio reggino. La partecipazione sarà libera e gratuita.

Come partecipare

Ciascun utente dovrà collegarsi al sito istituzionale del Comune di Reggio Calabria, all’indirizzo www.reggiocal.it, cliccare sul banner “Concorso Balconi in fiore” e scaricare il relativo talloncino che dovrà essere stampato. Successivamente occorrerà inviare all’indirizzo e-mail This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it. da una a tre fotografie (in formato .jpeg e di dimensioni non superiori a 5 MB) dalle quali sia visibile anche il talloncino precedentemente scaricato, la cui stampa dovrà essere posta in un qualsiasi punto visibile del balcone in fiore. Nel testo della e-mail bisognerà inserire nome, cognome dell’utente e la sola via ove è ubicato il balcone ritratto in foto. Tali operazioni dovranno avvenire entro il 12/05/2024. La candidatura non sarà presa in considerazione se in nessuna delle tre foto risulterà visibile la stampa raffigurante il talloncino precedentemente scaricato. Le foto non dovranno essere ritoccate o, in qualunque modo, rielaborate tramite strumenti quali PC, smartphone etc.

Il voto tramite IoPartecipo

La scelta del balcone fiorito vincitore avverrà tramite votazione attraverso il portale “IoPartecipo”, raggiungibile al link https://iopartecipo.reggiocal.it/. A partire dal 15/05/2024, infatti, ciascun cittadino potrà esprimere la propria preferenza semplicemente cliccando sull’immagine del balcone che riterrà essere più bello. Si potrà votare sino al termine ultimo del 31/05/2024. Vincerà il concorso il “balcone in fiore” che otterrà il maggior numero di voti. A tutti i partecipanti sarà inviato all’indirizzo e-mail fornito in sede d’iscrizione un attestato di partecipazione per l’impegno profuso nel rendere più bella e colorata la città. Al primo classificato sarà assegnato un premio da parte dell’Amministrazione comunale, che sarà successivamente comunicato tramite i canali istituzionali dell’Ente e la cui consegna avverrà nelle settimane successive al termine del concorso.

 

Polistena. Il Pronto soccorso dotato di una apparecchiatura di ultima generazione

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Il Pronto soccorso del Presidio ospedaliero di Polistena è stato dotato di una nuova apparecchiatura: l’immunoanalizzatore Pathfast. Si tratta di uno strumento di ultima generazione e unico nel suo genere per la gamma di parametri che analizza con un minimo campione di sangue, che consente, in 15 minuti, di effettuare il dosaggio di diversi marcatori biologici quali: troponina ad alta sensibilità, utilizzata nella diagnostica dell’infarto miocardicoBnp utilizzato per lo scompenso cardiacod-dimero utilizzato nella diagnostica dell’embolia polmonarepro-calcitonina per la diagnostica della sepsiproteina C reattiva. L’utilizzo di tale apparecchiatura velocizza la diagnostica di Pronto soccorso per le principali patologie tempo-dipendenti e contemporaneamente diminuisce la pressione sul Laboratorio di Analisi, con notevole risparmio di risorse economiche e umane. Lo rende noto l’Azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria. “Il Pronto soccorso dell’ospedale di Polistena è l’unico in Calabria a essere dotato di tale apparecchiatura, grazie anche alla disponibilità della Direzione strategica dell’Asp reggina che ha immediatamente aderito alla richiesta del direttore del Pronto soccorso, Francesco Moschella e all’ulteriore disponibilità dell’Unità operativa complessa provveditorato, economato e gestione logistica diretta da Gianfranco Ielo che ha provveduto in tempi brevi all’espletamento della procedura per la fornitura dell’apparecchiatura, già presente, da alcuni mesi, nell’Unità operativa di pediatria dell’ospedale di Polistena. Tale apparecchiatura, assieme alle recenti forniture di elettrocardiografi , emogasanalizzatori, defibrillatori, sistemi di monitoraggio multiparametrico, completa la dotazione tecnologica del Pronto soccorso e dell’Osservazione breve intensiva e dimostra la particolare attenzione del management tecnico e clinico dell’Asp di Reggio nei confronti dei cittadini che afferiscono nella struttura ospedaliera di Polistena”.