Reggio Calabria

Villa San Giovanni. Molesta donna incinta alla stazione: arrestato dalla polizia

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Molestava una donna incinta in attesa di prendere il treno e all’intervento degli agenti della Polfer li ha aggrediti a calci e pugni. E’ successo alla stazione ferroviaria di Villa san Giovanni. Gli agenti sono intervenuti dopo aver visto l’uomo, originario di Palermo, in evidente stato di ebbrezza, mentre molestava la donna. E’ stato arrestato per violenza, minaccia, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali.

REGGIO CALABRIA. PICCHIATA PER L’ENNESIMA VOLTA CHIEDE AIUTO: ARRESTATI PADRE E FIGLIO

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La polizia ha arrestato a Reggio Calabria padre e figlio, entrambi già noti alle Forze dell’Ordine, per maltrattamenti in famiglia e minacce. Gli agenti delle volanti sono intervenuti dopo la telefonata di una donna che ha raccontato di essere fuggita da casa e di essersi nascosta dietro un’auto. Giunti sul posto, l’hanno trovata con vistose ecchimosi sul collo e sul volto. Ha raccontato di essere stata picchiata per l’ennesima volta e che all’aggressione aveva assistito il figlio minorenne che aveva tentato invano di aiutarla. Spinto per terra dal padre riportando una lesione al gomito, il ragazzo si è rifugiato a casa di una zia. Il gip ha convalidato l’arresto e disposto per i due l’allontanamento da casa e il divieto di avvicinamento alla vittima.

Reggio Calabria. Tensioni all'interno del carcere,aggrediti medico ed agente penitenziario

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Un detenuto nel carcere di Arghillà di Reggio Calabria, con problemi neuropsichiatrici e di tossicodipendenza, invalido ai sensi della legge 104, ha aggredito la notte scorsa il medico di guardia ed un giovane agente di polizia penitenziaria. Il detenuto – trasferito dopo le proteste di marzo – ha accusato forti dolori mentre era in cella con altri detenuti ed è stato trasferito in infermeria. Qui si sarebbe impossessato di un oggetto colpendo ripetutamente medico e agente. Soccorsi dagli altri agenti, sono stati portati al pronto soccorso dell’ospedale. Il medico ha riportato ferite al volto guaribili in una settimana, mentre l’agente, in servizio da poco più di un mese, ha una sospetta frattura alla spalla. Nello stesso carcere reggino un detenuto di origine siciliana ieri ha aggredito l’agente della polizia penitenziaria con il piede di un tavolino mentre si stava recando dalla cella al cortile. E’ stato poi medicato agli Ospedali Riuniti dove gli è stata riscontrata la frattura del pollice della mano sinistra, giudicata guaribile in quindici giorni. Il sindacato di polizia penitenziaria Sappe denuncia la carenza di personale nel penitenziario che ospita 250 detenuti.

REGGIO CALABRIA. TROVATO ARSENALE IN CASA: ARRESTATO

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I finanzieri della Compagnia di Reggio Calabria, insieme a unità cinofile, hanno arrestato e posto ai domiciliari un sessantenne, già noto alle forze dell’ordine e sequestrato 2 fucili, 2 pistole, circa 300 munizioni di vario tipo e più di 300 grammi di polvere da sparo. Le Fiamme Gialle, nel corso di controlli, hanno notato l’uomo in atteggiamenti sospetti e a seguito di una perquisizione nelle abitazioni dell’arrestato nel quartiere Catona e nel comune di Calanna, i finanzieri hanno trovato armi e munizioni all’interno di un armadio chiuso con un lucchetto.

Reggio Calabria fase 2: Allestita in stazione zona tamponi

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Autocertificazione con l’impegno a sottoporsi a quarantena volontaria e tampone. Sono stati accolti così, al loro arrivo alla stazione di Reggio Calabria centrale, i passeggeri del Frecciabianca provenienti da Roma Termini. Una cinquantina i passeggeri che appena scesi sono stati instradati lungo un percorso guidato, vigilato da poliziotti, volontari dell’Associazione nazionale Carabinieri e personale dell’Asp. In fila e distanziati l’uno dall’altro, sono identificati e accompagnati dai volontari fino ad un area recintata allestita per essere sottoposti a tampone.

VIRUS NON FERMA I TRUFFATORI: I CARABINIERI DI BIANCO (RC) NE DENUNCIANO DIECI IN VARIE REGIONI

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Vendite simulate, transazioni su internet e prodotti pagati e mai ricevuti. Sette truffe online sono state scoperte dai carabinieri di Bianco, nel reggino, che hanno denunciato dieci persone di varie regioni. A rendere più agevole l’attività, anche le mutate abitudini dovute alla pandemia per coronavirus, che negli ultimi due mesi ha consentito l’acuirsi del fenomeno. Nella zona della Locride, tra San Luca e Bianco, si è verificata una serie di truffe telefoniche e online ai danni di residenti. La dinamica quasi sempre la stessa: la vittima ha la possibilità di fare un acquisto ad un prezzo vantaggioso, attraverso le piattaforme di vendita online e pur di sfruttare l’occasione, anticipa al venditore un acconto, che una volta ricevuti i soldi, non completa alcuna vendita e si rende anche irreperibile.