Catanzaro

Catanzaro. L'intervento di Levato (FI) sui lavori di ripristino del manto stradale a Santa Maria

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“I lavori per la realizzazione del tratto della metropolitana di superficie che attraversa Santa Maria sono sicuramente importanti e contribuiranno a ricucire le distanze tra i quartieri e rilanciare anche la zona sud della città. In attesa che questa infrastruttura strategica veda la luce, è però altrettanto rilevante salvaguardare la sicurezza delle principali strade di accesso e di uscita da Santa Maria che versano in condizioni indecorose”. Lo afferma il capogruppo di Forza Italia e presidente della seconda commissione con delega ai Lavori pubblici, Luigi Levato. “E’ sotto gli occhi di tutti lo stato dell’asfalto su via Santa Maria, con buche e avvallamenti che rendono pericolosa la circolazione lungo un’arteria molto trafficata. La problematica è a conoscenza degli uffici comunali preposti e sappiamo le difficoltà nel garantire la manutenzione stradale su tutto il territorio cittadino. Però, in questo caso, dal momento che le vie in questione sono utilizzate anche da camion e mezzi delle ditte impegnate nel cantiere della metropolitana, ritengo che si possa aprire un’interlocuzione con le stesse al fine di chiedere loro un contributo nel ripristino della carreggiata in tempi sostenibili e, almeno, nei punti più critici. Ho sollecitato, quindi, dirigente e assessore del ramo – conclude Levato - a condividere questa istanza, auspicando che dalle imprese interessate dai lavori possa registrarsi un segnale di apertura per il bene di tutti”.  

Catanzaro. Auto abbandonate, Assessore Giordano: “Non solo rimozione. Avanti per individuare i responsabili”

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Riceviamo e pubblichiamo nota dell'assessore alla Sicurezza, Marinella Giordano

"Ci pensino bene le persone che abbandonano carcasse di auto sulle strade cittadine. Noi non ci limitiamo a rimuoverle, ma qualora fosse possibile risalire ai proprietari non esiteremo a perseguirli e a far valere le responsabilità degli autori. Responsabilità che possono materializzarsi sia su un piano civile, attraverso il pagamento di una sanzione e del costo delle operazioni di smaltimento, che penale: è bene ricordare che abbandonare rifiuti pericolosi, quali sono considerate anche dalla Cassazione le auto in disuso, costituisce un grave reato ambientale. E non basterà togliere le targhe alle auto per evitare le sanzioni, perché ci sono altri strumenti investigativi per risalire ai proprietari. Noi proseguiremo lo sforzo di rimozione delle carcasse, che ha già dato risultati soddisfacenti con 122 mezzi rimossi, ma ci aspettiamo anche che le persone che vogliono disfarsi dei rottami si rivolgano ai centri autorizzati. Così come ci aspettiamo che i cittadini ci forniscono indicazioni utili per risalire ai trasgressori”.

A Soverato una ditta coinvolta nel traffico di rifiuti tra Italia e Tunisia

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C’era anche una ditta di Soverato, in Provincia di Catanzaro tra le intermediarie del traffico illecito di rifiuti tra l’Italia e la Tunisia scoperto con l’inchiesta della Procura distrettuale antimafia di Potenza condotta dalla Direzione Investigativa Antimafia e dal Gruppo Carabinieri per la Tutela Ambientale e la Sicurezza Energetica di Napoli. Il traffico, che nel 2020 ha portato nel Paese del Nord Africa quasi 8.000 tonnellate di rifiuti stipati in 70 container, era basato su un contratto firmato l’anno prima a Polla, in provincia di Salerno, tra una società campana e una tunisina. Nell’intesa erano coinvolte anche due ditte di intermediazione, una con sede a Soverato e l’altra in Tunisia. L’azienda di Polla subentrata ad un contratto già stipulato dall’impresa calabrese le ha pagato una somma fissa per l’intermediazione più 22 euro a tonnellata per la cessione; inoltre ha fornito ad un’altra azienda i macchinari necessari per giustificare le operazioni di recupero, una vecchia pressa e un nastro di selezione. Due i funzionari della Regione Campania coinvolti, uno dei quali è agli arresti domiciliari per omissioni e condotte ritenute, a livello di gravità indiziaria, “un consapevole contributo all’illecito traffico di rifiuti”. I reati ipotizzati sono quelli di traffico illecito di rifiuti, fittizia intermediazione di beni, gestione illecita di rifiuti e realizzazione di discarica abusiva e frode nelle pubbliche forniture.

Sant'Andrea Apostolo. Guardia di Finanza sequestra giocattoli pericolosi e prodotti per le feste

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La Guardia di Finanza ha sequestrato oltre 1.500 articoli non sicuri e potenzialmente pericolosi, in prevalenza giocattoli e prodotti per le feste in un negozio a Sant’Andrea Apostolo dello Ionio, in Provincia di Catanzaro, gestito da un cittadino di origine cinese. Gli articoli erano privi del marchio “CE”, delle indicazioni di provenienza nonché delle caratteristiche informative minime relative alla composizione. I finanzieri hanno anche segnalato il responsabile del punto vendita alla Camera di commercio per l’irrogazione delle sanzioni previste.

"Catanzaro. Una città in transizione", Capellupo: "Dal report di Mecenate 90, una lezione per tutti ben oltre i confini delle scienze sociali"

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“Illustrando il report che fotografa la Catanzaro di oggi, Il professore Prato ci ha dato una lezione che è andata ben oltre i confini delle scienze sociali. Chi ha avuto orecchie buone per sentire ha ascoltato le analisi puntuali ma anche i suggerimenti disinteressati, affinché la città non perda la sua occasione”. Lo scrive in una nota il consigliere comunale Vincenzo Capellupo, commentando la presentazione, avvenuta questa mattina nella biblioteca De Nobili, del report “Catanzaro una città in transizione” curato da Mecenate 90 e dal Centro Studi Tagliacarne. “I dati – continua Capellupo – parlano chiaro: c’è una città consapevole dei suoi ritardi e del terreno perso ma è la stessa città che, proprio per questo, non intende rinunciare a recuperare ruolo e autorevolezza nel panorama regionale. Obiettivo ambizioso e difficile, che non può prescindere dalla costruzione di una comunità che abbia una visione condivisa. Un’amministrazione comunale impegnata, determinata, forte, ci ha detto il segretario generale di Mecenate 90, da sola non basta. Occorre che tutti gli attori in campo facciano la loro parte e traducano in comportamenti concreti la disponibilità manifestata ai ricercatori di mettersi in gioco e rendersi protagonisti di un processo di crescita. È questo – aggiunge Capellupo – il vero punto politico che possiamo dedurre dal report, la conseguenza che possiamo trarre da un’analisi scientifica asettica che tale resterebbe se non la trasformassimo in strumento per agire in concreto. Se è vero che c’è voglia di spendersi da parte di tutti, allora significa che a Catanzaro c’è ancora un capitale di fiducia che va messo a profitto, che deve essere valorizzato e tenuto al riparo dalle nostalgie sterili di un passato importante ma ormai consegnato alla storia. Il passato serve ad andare avanti, altrimenti è solo un feticcio da onorare. La sfida che ci attende sta tutta qui – conclude Capellupo – nella capacità che avremo di individuare obiettivi condivisi e che appartengano a tutti: impresa, corpi intermedi, rappresentanze sociali, operatori culturali, Terzo Settore, scuola. Tutti dovremo fare uno sforzo per alzare l’asticella delle ambizioni non dei singoli ma della città. L’Amministrazione Comunale ce la sta mettendo tutta. Ha sposato il metodo della co-programmazione e della co-progettazione, lavorando a programmi strategici per sfruttare al meglio tutti i canali di finanziamento disponibili; sta cercando di far accendere i riflettori sul Capoluogo entrando in ambiti sovra regionali come quello delle Città Intermedie oggetto del report di Mecenate 90; sta dialogando con i Comuni dell’hinterland costruendo percorsi condivisi in ambiti di comune interesse. Ma, come ha detto Ledo Prato, la sola Amministrazione Comunale non basta. L’obiettivo di lasciarci alle spalle una Catanzaro ripiegata su se stessa ha bisogno di spalle più larghe e nessuno può chiamarsi fuori dal dovere di farsi carico della propria parte di peso”.