Calabria

PNRR. Protocollo Regione Calabria e Guardia Di Finanza contro le violazioni

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Regione Calabria e Guardia di Finanza hanno sottoscritto un protocollo d’intesa con l’obiettivo di migliorare l’efficacia delle misure volte a prevenire e contrastare le violazioni in danno degli interessi economico-finanziari dell’Unione europea, dello Stato, delle Regioni e degli enti locali, connessi alle misure di sostegno e finanziamento del Pnrr. A firmare il documento alla Cittadella, il presidente della Giunta regionale, Roberto Occhiuto, e il comandante regionale della Guardia di Finanza, generale di divisione Guido Mario Geremia.

LE DICHIARAZIONI DEL PRESIDENTE ROBERTO OCCHIUTO

“Oggi consolidiamo con la Guardia di Finanza un rapporto di collaborazione inter-istituzionale che si sta sviluppando nel tempo. Con questo accordo, mirato a prevenire e contrastare le violazioni degli interessi economico-finanziari connessi alle misure di sostegno e ai finanziamenti del Pnrr, vogliamo garantire che le risorse messe a disposizione dall’Ue siano realmente utilizzati per far crescere la nostra Regione. Parliamo di fondi ingenti che servono a creare sviluppo nei nostri territori e che non possono essere distratti a vantaggio di poteri criminali o dirottati in percorsi di illegalità. La legalità si costruisce intanto creando una pubblica amministrazione efficiente, misurando e tracciando la qualità della spesa. Ognuno deve fare il proprio dovere nella sua funzione istituzionale. Io ho l’obbligo di accertarmi che tali risorse siano programmate e spese nell’interesse dei calabresi e sono ben lieto che il Comando regionale della Guardia di Finanza voglia aiutarci a fare in modo che queste risorse vengano impiegate a favore dello sviluppo della nostra Regione. Su alcuni aspetti per noi più strategici, come per esempio quelli riferiti al Pnrr Salute con le case di comunità e gli ospedali di comunità, la Calabria ha centrato tutti i target ed è in perfetta sincronia con le date che ci sono state indicate dal governo. E, quindi, si sta procedendo speditamente, senza alcun ritardo. Molte delle risorse, però sono al massimo veicolate dalla Regione ma poi vanno direttamente ai Comuni; non è una novità che nella nostra regione ci siano moltissimi Comuni in dissesto, in predissesto che non hanno a volte nemmeno l’ingegnere capo o a volte nemmeno il segretario comunale per cui è difficile che abbiamo una struttura organizzativa tale da poter adempiere, e con sollecitudine, agli impegni del Pnrr. Ancora la nostra è una regione con troppi Comuni, ci sono Comuni di 400-500 residenti che non possono avere la struttura organizzativa né per ricevere le risorse del Pnrr né, qualora le ricevano, per mettere a terra queste risorse”. Il generale Geremia non ha mancato di evidenziare che l’intesa muove dalla consapevolezza che un intervento dalla portata epocale come il Pnrr, destinato ad essere volano per il rilancio e la crescita del nostro Paese, richieda il più stretto raccordo tra tutti gli attori istituzionali, in linea, peraltro, con quanto richiesto dalle norme europee per contrastare i casi di frode, corruzione, conflitti di interesse e doppi finanziamenti, lesivi degli interessi finanziari dell’Unione. Tale memorandum costituisce, infatti, un punto di forza in ambito regionale, prevedendo l’espresso coinvolgimento nel sistema dei controlli di una forza di law enforcement, qual è la Guardia di Finanza, che rappresenta la polizia economico-finanziaria, a competenza generale, del Paese.

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Operazione della GDF fuori regione, Sequestrato un complesso aziendale per presunte infiltrazioni 'Ndranghetiste

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La Guardia di Finanza ha eseguito un provvedimento di custodia cautelare, firmato dal Gip di Bologna Domenico Truppa, a carico di quattro individui indagati per trasferimento fraudolento di valori, uno dei quali ritenuto contiguo alla ‘ndrangheta calabrese. I militari hanno posto sotto sequestro l’intero complesso aziendale, conti correnti, beni immobili e quote societarie, del bar ristorante. nell’ambito di un’indagine che vede quattro persone indagate per trasferimento fraudolento di valori. Il principale indagato è il 64enne calabrese Rocco Gioffrè, originario di Gioia Tauro e ritenuto – si legge nell’ordinanza – “contiguo alla criminalità organizzata calabrese e indicato da vari collaboratori di giustizia quale attiguo alla ‘ndrina Piromalli di Gioia Tauro”. Gli altri indagati sono due emiliani, un 68enne e una 38enne di Parma, e un 41enne di Torre del Greco in provincia di Napoli, secondo l’accusa intestatari fittizi del ristorante, di cui il vero ‘dominus’ occulto era il 64enne, ufficialmente assunto come semplice cameriere. Le indagini della guardia di finanza di Bologna, coordinate dal pm Marco Forte, hanno accertato che l’uomo ha fittiziamente intestato ai prestanome le quote sociali, i conti correnti e tutti i beni strumentali riconducibili all’attività di ristorazione, con lo scopo di eludere l’applicazione di misure di prevenzione patrimoniali. Dopo il sequestro, il locale è stato affidato ad un curatore per garantire la prosecuzione dell’attività. Nei mesi scorsi, l’attività commerciale ha anche ricevuto circa 50.000 euro dallo Stato sotto forma di ristori aziendali per le chiusure durante la pandemia, denaro che il 64enne avrebbe utilizzato per acquistare o noleggiare auto di lusso, tra cui due Maserati Ghibli, con canoni da 1.500 euro al mese. Beni che in realtà non avevano nulla a che fare con l’attività di ristorazione ma che venivano utilizzati per scopi personali. “Lo Stato ci ha regalato altri 8.000 euro” dice l’uomo in una conversazione telefonica con la madre, intercettata dagli investigatori. L’indagine rappresenta, spiega la Finanza, un seconda tranche dell’operazione ‘Radici’, che lo scorso ottobre aveva portato all’esecuzione di 23 misure cautelari personali e al sequestro di beni per un valore di 30 milioni di euro circa.

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Mimma Iannello, confermata alla guida di Federconsumatori Calabria

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Il Congresso regionale di Federconsumatori rielegge a Presidente Mimma Iannello. La rielezione è avvenuta in occasione del quinto congresso regionale che si è svolto a Cosenza e in vista dell’assise nazionale in programma a Rimini dal 9 all’11 maggio. Ai lavori congressuali che si sono conclusi con il rinnovo degli organismi di direzione, oltre alle delegate e ai delegati della regione, hanno partecipato anche la vice sindaco e assessore comunale di Cosenza Maria Pia Funaro, il dirigente del Dipartimento delle Attività Produttive Antonio Carbone, il segretario generale della Cgil calabrese Angelo Sposato, la vice presidente nazionale Giovanna Capuzzo e tanti ospiti, fra cui anche l’Anpi. La Presidente Iannello che riveste dallo scorso dicembre anche l’incarico di referente nazionale del Dipartimento Welfare-Sanità, ha tracciato le coordinate lungo cui Federconsumatori intende muovere l’azione di tutela e rappresentanza degli interessi dei consumatori in un contesto di profondi cambiamenti che sollecitano un nuovo protagonismo consumeristico, nuove diritti e nuove tutele.  LA NOTA - “Il disagio e le ingiustizie sociali che si abbattono sulla condizione di vita dei cittadini più fragili impongono nuove forme di mobilitazione sociale per sollecitare misure in grado di affrontare disuguaglianze, povertà e ingiustizie aggravate da un così lungo tempo di rincari e speculazioni del mercato che vedono aumentare i profitti delle aziende a danno dei consumatori. Ancora più forti le preoccupazioni per la difficoltà di accesso dei cittadini calabresi ai servizi essenziali di cittadinanza, a partire dalla sanità, di cui denunciamo il fenomeno delle liste d’attesa legate non solo alla carenza di personale ed alla governance organizzativa ma anche, ad interessi spregiudicati che spostano la domanda verso il privato a pagamento ed incrementano fittiziamente le prestazioni intramurarie a danno dei cittadini che, oltre le sofferenze della malattia e le peregrinazioni alla ricerca delle cure più adeguate e tempestive, devono anche sopportarne i costi economici”. Durante i lavori congressuali sono state consegnate due targhe dedicate alla “Calabria dei valori” ai rappresentanti della Protezione Civile di Cutro e all’Associazione Isola Ambiente Apnea di Isola Capo Rizzuto per l’attività umanitaria e solidale di salvataggio, accoglienza e recupero dei superstiti e delle vittime del naufragio di Steccato.

Unical. Il Presidente Inps presenta il libro "Il lavoro di oggi la pensione di domani"

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Il presidente dell’Inps Pasquale Tridico ha presentato il libro “Il lavoro di oggi la pensione di domani” scritto con Enrico Marro del Corriere della Sera all’Università della Calabria.

DICHIARAZIONI DI PASQUALE TRIDICO

“Un libro che si incentra tutto sull’idea che se oggi abbiamo un lavoro buono, dei salari buoni e non intermittenti ma con carriere costanti, riusciremo ad avere una buona pensione. Differentemente sarà difficile. Ci dobbiamo preoccupare che i giovani abbiano un lavoro, perché senza avranno due problemi: la mancanza di lavoro oggi e la pensione domani. Se c’è il lavoro il sistema contributivo funziona benissimo, restituendo ciò che i lavoratori hanno messo da parte, ottenendo una buona pensione. Dovremmo fare maggiori investimenti per garantire continuità salariale e occupazionale, specie nelle regioni del Sud dove, per esempio, i tassi occupazionali delle donne sono troppo bassi e queste donne non avranno la pensione, siano esse più o meno giovani. La questione meridionale ancora esiste purtroppo, anche se non specifica per la Calabria, ma si inserisce in un contesto di scarsi investimenti, scarsa capacità produttiva e poca attrattiva. I nostri giovani sono disposti a lavorare. Infatti, vanno al Nord o fuori dal Paese. Un milione e mezzo di lavoratori sono partiti dal Sud rimpinguando le capacità produttive di altre regioni e dell’Europa. Non c’è un problema di offerta, ma di domanda di lavoro, cioè di assorbimento di capacità, di capitale umano che si forma, che va risolto tramite investimenti“.

All’Unical c’era anche il presidente della giunta regionale Roberto Occhiuto.

LE PAROLE DEL PRESIDENTE OCCHIUTO

“I dati ci dicono che più del 70 per cento della popolazione percepisce pensioni o reddito di cittadinanza o altre forme di assistenza sociale, quindi significa che la base dei lavoratori è molto ristretta. Dunque, bisogna ragionare sullo sviluppo della regione. Il lavoro non si crea con una delibera o un decreto, ma con politiche che favoriscano lo sviluppo del territorio e attraverso questo la creazione di posti di lavoro. Ho raccolto una regione con tantissimi precari, diventati tali in ragione di scelte politiche che hanno guardato più al consenso che a ciò che era giusto fare. Ho detto dal primo giorno che non avrei aumentato il numero di precari di una sola unità e così è stato. La Regione sta facendo moltissimi concorsi, incagliati negli anni passati, per creare posti di lavoro per giovani che non sono precari ma che meritano di trovare un lavoro nella loro terra. In Calabria ma in tutto il Paese c’è un disallineamento tra domanda e offerta di lavoro, e ci sono tanti giovani che hanno investito nello studio ma non hanno un lavoro, dobbiamo tentare di sviluppare i porti della regione, abbiamo Gioia Tauro che è il primo porto d’Italia, ma anche i porti delle intelligenze e dei saperi che sono le università. L’Unical, per esempio, si è segnalata come una straordinaria università in settori come digitalizzazione e innovazione e questo ha consentito di attrarre investimenti da parte di imprese nazionali e multinazionali. Questa è la leva, bisogna intervenire sui saperi della nostra regione per farne un’occasione di sviluppo e non un asset da esportare“.

 

Ponte sullo Stretto. Ad oggi non esistono coperture finanziarie disponibili

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Per il Ponte sullo Stretto di Messina "il costo dell'opera oggetto di concessione dagli aggiornamenti svolti risulta di 13,5 miliardi. Le opere complementari e di ottimizzazione alle connessioni ferroviarie, lato Sicilia e lato Calabria, che dovranno essere oggetto del contratto di programma con Rfi, si stima avranno un costo di 1,1 miliardi". E' quanto evidenzia un allegato al Def, in cui si mette in rilievo che "ad oggi non esistono coperture finanziarie disponibili a legislazione vigente; pertanto, queste dovranno essere individuate in sede di definizione del disegno di legge di bilancio".