Calabria

Giunta regionale della Calabria, da Comito (FI) gli auguri di buon lavoro ai neo assessori. Plauso anche all’assessore Varì per le nuove deleghe

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“A nome del gruppo consiliare regionale e del partito che rappresento in provincia di Vibo Valentia, rivolgo il più sincero augurio di buon lavoro alla nuova giunta regionale della Calabria, in particolare ai due neo assessori, le dott.sse Maria Stefania Caracciolo e Caterina Capponi, ed al neo vicepresidente Filippo Pietropaolo”. A dichiararlo è il capogruppo di Forza Italia a Palazzo Campanella, Michele Comito, che commenta così il decreto firmato dal presidente Roberto Occhiuto. “Con questo provvedimento si dà ancora più vigore alla già eccellente attività politico-amministrativa della Regione, sotto la guida del governatore che più di ogni altro sta rappresentando un punto di riferimento sicuro per tutti noi che lavoriamo per il bene della Calabria, come dimostra l'attenzione del governo nazionale con la volontà di tenere qui in Calabria il G7 del commercio, grazie anche alla serietà e alla vivacità del nostro partito che può contare sulla leadership del coordinatore regionale Francesco Cannizzaro. Infine da vibonese - conclude Comito - non posso che complimentarmi con l’assessore Rosario Varì, al quale il presidente ha affidato ulteriori fondamentali deleghe oltre allo Sviluppo economico e all’Internazionalizzazione, tra le quali il Sistema universitario, lo sviluppo del porto di Gioia Tauro e la Zes”.

Gabry Sangineto, il nuovo singolo estivo dell'artista calabrese è ‘La Trompeta’

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 Gabry Sangineto è uno dei più influenti DJ/Producer in Italia che combina House, Tech House & Tribal creando così un proprio genere musicale. Come produttore e remixer ha pubblicato su labels come: Universal Music, Emi, Sirup Music, Whore House, Housesession, Ministry Of Sound, Armada Music, PornoStar Records, Kult Records, Juicy Music, Play Records, Tiger Records, Purple Music, D:Vision e tantissime altre. Le sue collaborazioni come remixer lo hanno portato a lavorare con nomi del calibro di Tara McDonald, Martha Wash, Joy Malcolm, CeCe Rogers, Terri B!, Cozi, Hazel Fernandez, Adam Clay, Sandy B, Danzel, Sabrina Johnston, StoneBridge, Alexandra Prince, Funky Junction, Dj Dove, Provenzano Dj, Outwork, Dolcenera, Paola & Chiara ecc. Dopo il successo riscosso con il brano ‘Belvedere’, realizzato insieme a Jame Starck sull’etichetta discografica di Roger Sanchez e supportato da Dj Internazionali come Marco Carola, Albertino, Claptone, Jamie Jones, Joseph Capriati e tantissimi altri, Gabry Sangineto torna con un nuovo progetto internazionale, La Trompeta, insieme a Roby Arduini e Pagany. Il singolo è già disponibile su tutte le piattaforme digitali su Juicy Music, l’etichetta discografica del Dj Internazionale Robbie Rivera. Il Roster della Juicy Music vanta Artisti del calibro di: David Guetta, Mark Knight, Steve Angello, Sebastian Ingrosso, Superchumbo, Antoine Clamaran e tantissimi altri. La Trompeta è già presente nella New in Dance Music playlist global e Housenation playlist della Apple Music.

Performer Cup Tv, domenica 14 tutti sintonizzati su Rai 2: c’è da tifare per la squadra RESTO D’ITALIA

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Performer Cup Tv, domenica 14 tutti sintonizzati su Rai 2: c’è da tifare per la squadra RESTO D’ITALIA guidata dal giovanissimo attore Giuseppe Pallone di Corigliano – Rossano. Grazie al punteggio raggiunto la sua squadra accede alla semifinale e avrà la possibilità di conquistare il podio del prestigioso format televisivo. Primo campionato di arti performative che mette in competizione i migliori atleti e artisti italiani, Performer Cup Tv prevede esibizioni di canto, danza, recitazione e arti circensi.  

TUTTI SINTONIZZATI ALLE ORE 8,50 SU PERFORMER CUP TV.

Condotto da Garrison Rochelle e Valentina Spampinato, la terza edizione del programma di sei puntate, inaugurato a giugno, dopo domenica 14, andrà in onda sabato 20 (alle ore 8,30) e domenica 21 luglio (alle ore 8,50). Il programma ha visto in gara sei squadre: Liguria, Lombardia, Sardegna, Sicilia, Toscana e Resto d’Italia. Al loro interno, oltre ai campioni d’Italia 2024, saranno scelti e selezionati i nuovi componenti della Nazionale Italiana Performer che rappresenteranno il Belpaese ai mondiali. 

RESTANO 4 SQUADRE A GAREGGIARE PER CONQUISTARE LA FINALE.

Tra queste c’è IL RESTO D'ITALIA, capitanata da Giuseppe Pallone che guida un team di artisti eccezionali: il cantante Mattia Adduocchio, la performer Giulia Golia, la ballerina Arianna Buselli, le performer aeree e acrobatiche Miriam Cetrioli (tessuto aereo), Alice e Margherita (duo cerchio), la cantante Angelica Montanaro e la compagnia jazz & co. I telespettatori assisteranno a performance straordinarie e di altissimo livello tecnico e conosceranno, attraverso una sfida esaltante, il nome delle 2 squadre che andranno in finale e che saranno decise da una giuria di grandi artisti e grandi nomi dello spettacolo: Raffaelle Paganini, Stefano Orfei, Valeria Graci, Giulia Luzi, Beppe Vessicchio, Luciano Cannito, Grazia di Michele.

La richiesta dei Sindaci dei cinque capoluoghi all'assemblea Anci: "Ecco perchè il Consiglio Regionale può impugnare la legge Calderoli e chiedere il referendum

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I cinque sindaci delle Città capoluogo di provincia della Calabria – Nicola Fiorita (Catanzaro), Franz Caruso (Cosenza), Giuseppe Falcomatà (Reggio Calabria), Vincenzo Voce (Crotone), Enzo Romeo (Vibo Valentia) - promotori dell'appello "Unasolaitalia" che ha raccolto le adesioni di 130 primi cittadini, porteranno all'assemblea Anci di Lorica le ragioni della forte richiesta, indirizzata al presidente Occhiuto e al Consiglio regionale, di adottare due delibere per bloccare la legge "spacca Italia". La prima per chiedere il referendum abrogativo seguendo l'esempio di Campania, Toscana, Emilia Romagna, Puglia e Sardegna; la seconda per impugnare davanti alla Consulta la "Calderoli", non nella sua interezza, ma su specifici punti. "La nostra sia un'unica voce, non c'è spazio per mediazioni o fantomatici osservatori sull'autonomia. O si è a favore, o si è contro. Anci dimostri un volto unitario e autonomo. In caso contrario, andremo avanti da soli". I cinque sindaci hanno anticipato le risultanze di uno studio preliminare compiuto, su sollecitazione dei sindaci, da alcuni autorevoli giuristi. Ci sono almeno cinque possibili argomenti di impugnazione che possono essere individuati dall'Assemblea Regionale, con buone possibilità di successo.
Primo punto
La legge n. 86 del 2024 disciplina la procedura per la “specializzazione” delle Regioni a Statuto ordinario che vogliano acquisire ulteriori forme di autonomia, ai sensi dell’art. 116, c. 3, Cost. Tuttavia, tale disposizione stabilisce che l’attribuzione di tale autonomia debba avvenire nel rispetto dei principi di cui all’art. 119 Cost., sicché la legge in questione, oltre a non essere espressamente richiesta dall’art. 116, risulta con essa in contrasto in quanto la procedura ivi prevista, oltre a prevedere la previa determinazione dei Lep, conduce all’attribuzione di tali forme ulteriori di autonomia senza che sia stato previamente ultimato il processo di realizzazione dell’autonomia finanziaria regionale previsto dall’art. 119 della Carta. Si potrebbe decidere di chiedere l’annullamento di tutta la legge oppure, come sembra preferibile, una decisione manipolativa con la quale la Corte dichiari illegittimo l’art. 11 della legge (in particolare, il c. 1), recante disposizioni transitorie e finali, nella parte in cui non condiziona il raggiungimento dell’intesa definitiva in relazione agli atti di iniziativa delle Regioni, già presentati al Governo o presentati in futuro, alla previa attuazione completa dell’art. 119 Cost.
Secondo punto
Ai fini dell’individuazione dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali, che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale (LEP), l’art. 3, c. 1, della legge delega il Governo ad adottare, entro ventiquattro mesi dalla data di entrata in vigore della legge uno o più decreti legislativi, senza indicare direttamente i principi e criteri direttivi della delega, ma individuandoli per relationem, mediante un rinvio a quanto stabilito dall'articolo 1, commi da 791 a 801-bis, della legge 29 dicembre 2022, n. 197.  La Corte costituzionale ha più volte affermato che, spettando la titolarità e l’esercizio stabile della funzione legislativa al Parlamento, sono costituzionalmente illegittime leggi delega prive di principi e criteri direttivi sufficientemente precisi: c.d. deleghe in bianco (106/1962).  Nè può ovviare a tale mancanza il richiamo dell’art. 3 alla legge del 2022, visto che per la Corte costituzionale una determinazione di principi e criteri direttivi risulta praticabile per relationem, con riferimento ad altri atti normativi, se ed in quanto sufficientemente specifici (sentenze nn. 87/1989 e 156/1987), condizione che viene a mancare in questo caso. Ora, secondo la costante giurisprudenza costituzionale, le Regioni possono denunciare in sede di giudizio in via d’azione un vizio della legge statale diverso dalla violazione della loro competenza laddove – come in questo caso – il diverso vizio comunque si traduca, seppur indirettamente, in una violazione di tale competenza (c.d. ridondanza).
Terzo punto
La legge prevede la determinazione dei LEP unicamente in relazione a materie che possano essere oggetto di differenziazione e che lo richiedano per propria natura (cfr. elenco art. 3, c. 3). Tuttavia, tale scelta determina l’effetto illogico e irragionevole per cui risultano prima determinati i LEP sulle materie su cui è possibile la differenziazione per le Regioni che lo richiedano e solo eventualmente dopo per le materie che, a seconda dei casi, sono già adesso oggetto di competenza (concorrente o residuale) di tutte le Regioni a statuto ordinario.
Quarto punto
L’art. 3, c. 7, stabilisce che i LEP, una volta determinati con Decreto legislativo, possano essere periodicamente aggiornati con d.P.C.M. Seppure non può escludersi che in seconda battuta intervenga un atto secondario, la presenza di una riserva relativa di legge nell’art. 117, c. 2, lett. m), Cost., impone che in tale ambito un atto legislativo fissi in modo puntuale i limiti della discrezionalità governativa, che invece, come ricordato, sembrano mancare in questo caso.
Quinto punto
L’art. 11, c. 1, stabilisce che «gli atti di iniziativa delle Regioni già presentati al Governo, di cui sia stato avviato il confronto congiunto tra il Governo e la Regione interessata prima della data di  entrata  in  vigore  della presente  legge,  sono  esaminati  secondo  quanto   previsto   dalle pertinenti disposizioni della presente legge». Da tale disposizione non sembra possibile evincere con chiarezza se l’intesa raggiunta in relazione a tali atti debba intendersi provvisoria o definitiva, sicché si evidenzia innanzitutto un vizio di «radicale oscurità» della legge (sent. n. 110/2023). In subordine, si può chiedere l’annullamento di tale disposizione nella parte in cui consente di ritenere già raggiunta la bozza preliminare di intesa, impedendo dunque al Presidente del Consiglio di circoscrivere la portata del negoziato prima di addivenire alla bozza definitiva, ai sensi di quanto previsto dall’art. 3, c. 2, secondo cui quest’ultimo, «Al fine di tutelare l'unità giuridica o economica, nonché di  indirizzo  rispetto  a  politiche   pubbliche   prioritarie,   (…), anche su proposta del Ministro per gli affari regionali e le autonomie o dei Ministri competenti per materia, puo' limitare l'oggetto del negoziato ad  alcune  materie  o ambiti di materie individuati dalla Regione nell'atto di iniziativa». Si tratta di una valutazione essenziale ai fini di salvaguardare interessi unitari che possono ostare all’attribuzione di ulteriori forme di autonomie in materie particolari, come, ad esempio, l’istruzione, le grandi reti di trasporto, gli aeroporti, la distribuzione nazionale di energia.
 

Occhiuto confermato alla presidenza della Cim, le congratulazioni di Mangialavori

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“Faccio i miei complimenti a Roberto Occhiuto per la rielezione alla presidenza della Commissione Intermediterranea, che annovera 38 regioni di 8 Paesi membri dell’Ue, i cui rappresentanti hanno evidentemente apprezzato l’ottimo lavoro svolto dal governatore della Regione Calabria alla guida di un organismo dalla grande importanza strategica per tutti quei territori che si affacciano sul Mediterraneo”. Lo dichiara in una nota il presidente della Commissione Bilancio della Camera, Giuseppe Mangialavori, che aggiunge: “Auguro al presidente Occhiuto di proseguire nel lavoro condotto fin qui su materie che hanno importanti ricadute sociali ed economiche in tutte quelle realtà in grande crescita come la Calabria”. 

Bonifica SIN Crotone, Straface: "un punto di non ritorno, storico, politico e culturale"

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"L’avvio del piano di bonifica del Sito di Interesse Nazionale (SIN) di Crotone, una miniera archeologica, ambientale e turistica ereditatasi intatta per secoli e letteralmente compromessa da decenni di rifiuti e veleni industriali e scellerate politiche di Stato, rappresenta e deve rappresentare anzi tutto un punto di non ritorno, storico, politico e culturale, rispetto alla necessaria presa di coscienza sociale della oggettività e della gravità del danno arrecato ad un’intera regione. Perché con l’inquinamento massiccio dell’area dell’antica Kroton, insieme ai danni pesantissimi arrecati alla terra ed all’ambiente di quel territorio, è stata inquinata tutta l’immagine e la riconoscibilità magnogreca della Calabria." È quanto dichiara Pasqualina Straface, presidente della terza commissione consiliare, esprimendo soddisfazione per la qualità, la competenza e l’adeguatezza di analisi e indirizzo espresse dal Commissario Straordinario Delegato alla bonifica del Sin di Crotone, Cassano e Cerchiara di Calabria, Emilio Errigo, audito stamani (martedì 2 luglio) dalla IV Commissione – Assetto e Utilizzazione del territorio, Protezione dell’Ambiente presieduta da Pietro Raso, nell’aula commissioni del Consiglio Regionale della Calabria ed alla presenza del Presidente del Consiglio Regionale Filippo Mancuso. L’attenzione, la responsabilità e l’impegno concreto e senza precedenti messo in campo dal Presidente e dalla Giunta Occhiuto per riportare salute e bellezza nella terra in cui Pitagora elaborò il famoso Teorema, sanciscono – aggiunge – il definitivo superamento anche politico e ideale di una fase storica, quella della scelta dell’industria pesante per una regione che avrebbe dovuto essere preservata per la sua biodiversità, che dovrà essere spiegata alle nuove generazioni nei libri di scuola come uno degli ennesimi errori nazionali commessi a danno del Mezzogiorno dai quali però ripartire – scandisce la Straface – per ricostruire eco-sostenibilità, qualità della vita e competitività nazionale ed internazionale di questa terra. Il lavoro di Bonifica che vede al centro ora il territorio crotonese è molto complesso. Dopo appena 9 mesi di attività, il report del piano di interventi del commissario Errigo, nominato a settembre 2023, restituisce un quadro quasi incredibile. È stata perimetrata a terra un’area pari a circa 884 ettari e un’altra a perimetrata a mare pari a circa 1.448 ettari (compresa l’area portuale). E nelle diverse aree censite, anche e soprattutto nella cosiddetta macro area di Crotone che include aree pubbliche e private è stato scoperto un vero e proprio vaso di Pandora, con migliaia di ettari di terra e di acque contaminate ed i cui rifiuti tossici e pericolosi, con particolare attenzione ai materiali contenenti amianto e altre sostanze nocive, dovranno essere rimossi, stoccati e messi in sicurezza in siti ad hoc la cui individuazione, anch’essa complessa, è in corso. Per conseguire il miglior risultato possibile e nei tempi previsti ha richiesto di potersi avvalere di unità altamente specializzate dell’Esercito chiamate a analizzare e bonificare le aree ricadenti nel SIN qualora ve ne fosse la necessità. Il gennaio scorso è stata firmata inoltre una convenzione per il supporto tecnico specialistico con l’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Calabria (ARPACAL)."Sulla bonifica epocale di Crotone – conclude la Straface – la determinazione e l’autorevolezza del Presidente Occhiuto e la coerenza di obiettivi condivisa con il Governo nazionale stanno restituendo alle popolazioni non solo calabresi ma meridionali il senso di quel patto di fiducia tra istituzioni e comunità locali che mai come in passato fonda la sua credibilità durevole sulla capacità delle classi politiche di rispettare e promuovere la qualità della vita, il fondamentale diritto alla salute e, quindi, quello alla felicità ed all’autodeterminazione delle popolazioni nella loro terra"