Catanzaro

Catanzaro. Il Presidente del Consiglio comunale Gianmichele Bosco si congratula con Fabio Borrello per la nomina a commissario straordinario del Consorzio di bonifica Calabria

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Il Presidente del Consiglio comunale Gianmichele Bosco ha espresso le proprie congratulazioni a Fabio Borrello per la nomina a commissario straordinario del Consorzio di bonifica Calabria. “Un incarico di grande importanza strategica - ha detto - nella complessa sfida riorganizzativa che interessa i Consorzi dell’intera regione. Le qualità e le competenze già dimostrate nel periodo alla guida del Consorzio di bonifica catanzarese, hanno fatto la differenza nella scelta da parte del Presidente della Regione Occhiuto che ha evidenziato, per l’appunto, quanto il positivo percorso registrato nella gestione dell’organismo del Capoluogo abbia indirizzato l’atto della nomina. Ora si apre un nuovo percorso, una nuova sfida che Borrello saprà abbracciare con entusiasmo e dedizione, consapevoli della necessità di rilanciare la gestione dei Consorzi di bonifica, sotto i profili dell’efficacia e dell’efficienza, come strumenti in grado di dare corpo alle potenzialità di un intero settore”. 

Giovedì sarà intitolata a Renato Nisticò la panchina all’ingresso della Biblioteca comunale “F. De Nobili”

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Giovedì 24 agosto, alle ore 18.30, l'Amministrazione Comunale di Catanzaro renderà omaggio a Renato Nisticò, bibliotecario della Scuola Normale Superiore di Pisa, poeta e critico letterario catanzarese scomparso a febbraio del 2019. In suo onore sarà intitolata la panchina situata all’ingresso della Biblioteca comunale “F. De Nobili”.  Alla manifestazione parteciperanno Nicola Fiorita, sindaco di Catanzaro, Paolo Malacarne, medico anestesista Ospedale Cisanello - Pisa, Vito Teti, antropologo. Inoltre, verranno letti alcuni testi di Renato Nisticò e la serata sarà accompagnata dalle musiche di Ettore Castagna. Sarà dato spazio anche a testimonianze di amici e colleghi di Renato Nisticò. Renato Nisticò nato il 1° marzo 1960 a Catanzaro è qui cresciuto, impegnandosi fin da giovane nel mondo culturale con esperienze letterarie e documentaristiche. Conseguita la maturità classica al Liceo Galluppi, dopo la laurea in Lettere ha frequentato un dottorato di ricerca in Scienze letterarie all’Università della Calabria, seguito da un assegno di ricerca e da una lunga collaborazione con l’Ateneo calabrese. Ha lavorato come bibliotecario alla Scuola Normale Superiore di Pisa dal 1989 al 2010. I suoi studi hanno ruotato attorno al tema delle biblioteche nelle opere di finzione, fulcro della monografia La biblioteca (Laterza 1999), al realismo in letteratura (La realtà, il paradosso e la critica. Saggi di letteratura contemporanea, Catanzaro, Pullano, 1994), alla critica letteraria, alla letteratura calabrese (“Fuori dal mondo”. Geografia e storia della letteratura calabrese contemporanea, in Storia della Calabria moderna e contemporanea, Gangemi 1997), alla poesia del Novecento e a Vittorio Sereni (Nostalgia di presenze. La poesia di Sereni verso la prosa, Manni 1998). Ha scritto saggi importanti su Montale, Consolo, Meneghello, Morselli, Volponi, De Vita, Pagnanelli, La Cava (di quest’ultimo ha curato per Donzelli Caratteri, La melagrana matura, Colloqui con Antonuzza, Le memorie del vecchio maresciallo). Ha curato lemmi selezionati del Dizionario dei temi letterari (Utet, 2007) diretto da Remo Ceserani. Centrale nelle sue ricerche è il rapporto tra letteratura e antropologia, a cui ha dedicato negli anni molti saggi che sarebbero dovuti confluire nella progettata monografia Antropologia dell’autore letterario, tra i quali Presenza e apocalisse. Il contributo di De Martino alla teoria antropologica della letteratura (2001), di recente ripubblicato in una miscellanea (Carocci 2021). Al tema antropologico si lega anche l’ultimo saggio edito, l’introduzione a Paul-Louis Courier, Un’avventura in Calabria, da lui stesso tradotto, e curato con Vito Teti (Vibo Valentia, Adhoc edizioni 2018). Come bibliotecario della Scuola Normale di Pisa si è occupato delle collezioni di filosofia e di letteratura, con lavori di analisi e di ricerca (in particolare lo studio del fondo Alessandro Torri). Non meno rilevante la sua attività di poeta e narratore. È del 2006 il romanzo L’Arcavacànte, grande affresco politico e allegorico della stagione del terrorismo degli anni Settanta, che racconta la sua formazione universitaria nel Campus di Arcavacata, mentre al 2001 e 2017 risalgono le due raccolte di poesia, Regno mobile (Mobydick) e Attenti caduta metafore (Donzelli). A quest’ultimo, che raccoglie testi inediti di un lungo periodo, Renato, affetto da Sclerosi laterale amiotrofica per oltre un decennio, affida la propria resistenza al male attraverso la parola. Renato Nisticò è morto il 22 febbraio 2019 a Pisa, dove ha vissuto per più di trent’anni. Sul monte Serra, in località “Le Porte” del Comune di Calci (PI) gli è già stata dedicata nell’ottobre 2019 la “Panchina dell’amore”, sull’altura dove lo sguardo abbraccia la piana pisana fino al mare. Renato Nisticò nato il 1° marzo 1960 a Catanzaro è qui cresciuto, impegnandosi fin da giovane nel mondo culturale con esperienze letterarie e documentaristiche. Conseguita la maturità classica al Liceo Galluppi, dopo la laurea in Lettere ha frequentato un dottorato di ricerca in Scienze letterarie all’Università della Calabria, seguito da un assegno di ricerca e da una lunga collaborazione con l’Ateneo calabrese. Ha lavorato come bibliotecario alla Scuola Normale Superiore di Pisa dal 1989 al 2010. I suoi studi hanno ruotato attorno al tema delle biblioteche nelle opere di finzione, fulcro della monografia La biblioteca (Laterza 1999), al realismo in letteratura (La realtà, il paradosso e la critica. Saggi di letteratura contemporanea, Catanzaro, Pullano, 1994), alla critica letteraria, alla letteratura calabrese (“Fuori dal mondo”. Geografia e storia della letteratura calabrese contemporanea, in Storia della Calabria moderna e contemporanea, Gangemi 1997), alla poesia del Novecento e a Vittorio Sereni (Nostalgia di presenze. La poesia di Sereni verso la prosa, Manni 1998). Ha scritto saggi importanti su Montale, Consolo, Meneghello, Morselli, Volponi, De Vita, Pagnanelli, La Cava (di quest’ultimo ha curato per Donzelli Caratteri, La melagrana matura, Colloqui con Antonuzza, Le memorie del vecchio maresciallo). Ha curato lemmi selezionati del Dizionario dei temi letterari (Utet, 2007) diretto da Remo Ceserani. Centrale nelle sue ricerche è il rapporto tra letteratura e antropologia, a cui ha dedicato negli anni molti saggi che sarebbero dovuti confluire nella progettata monografia Antropologia dell’autore letterario, tra i quali Presenza e apocalisse. Il contributo di De Martino alla teoria antropologica della letteratura (2001), di recente ripubblicato in una miscellanea (Carocci 2021). Al tema antropologico si lega anche l’ultimo saggio edito, l’introduzione a Paul-Louis Courier, Un’avventura in Calabria, da lui stesso tradotto, e curato con Vito Teti (Vibo Valentia, Adhoc edizioni 2018). Come bibliotecario della Scuola Normale di Pisa si è occupato delle collezioni di filosofia e di letteratura, con lavori di analisi e di ricerca (in particolare lo studio del fondo Alessandro Torri). Non meno rilevante la sua attività di poeta e narratore. È del 2006 il romanzo L’Arcavacànte, grande affresco politico e allegorico della stagione del terrorismo degli anni Settanta, che racconta la sua formazione universitaria nel Campus di Arcavacata, mentre al 2001 e 2017 risalgono le due raccolte di poesia, Regno mobile (Mobydick) e Attenti caduta metafore (Donzelli). A quest’ultimo, che raccoglie testi inediti di un lungo periodo, Renato, affetto da Sclerosi laterale amiotrofica per oltre un decennio, affida la propria resistenza al male attraverso la parola. Renato Nisticò è morto il 22 febbraio 2019 a Pisa, dove ha vissuto per più di trent’anni. Sul monte Serra, in località “Le Porte” del Comune di Calci (PI) gli è già stata dedicata nell’ottobre 2019 la “Panchina dell’amore”, sull’altura dove lo sguardo abbraccia la piana pisana fino al mare. Renato Nisticò nato il 1° marzo 1960 a Catanzaro è qui cresciuto, impegnandosi fin da giovane nel mondo culturale con esperienze letterarie e documentaristiche. Conseguita la maturità classica al Liceo Galluppi, dopo la laurea in Lettere ha frequentato un dottorato di ricerca in Scienze letterarie all’Università della Calabria, seguito da un assegno di ricerca e da una lunga collaborazione con l’Ateneo calabrese. Ha lavorato come bibliotecario alla Scuola Normale Superiore di Pisa dal 1989 al 2010. I suoi studi hanno ruotato attorno al tema delle biblioteche nelle opere di finzione, fulcro della monografia La biblioteca (Laterza 1999), al realismo in letteratura (La realtà, il paradosso e la critica. Saggi di letteratura contemporanea, Catanzaro, Pullano, 1994), alla critica letteraria, alla letteratura calabrese (“Fuori dal mondo”. Geografia e storia della letteratura calabrese contemporanea, in Storia della Calabria moderna e contemporanea, Gangemi 1997), alla poesia del Novecento e a Vittorio Sereni (Nostalgia di presenze. La poesia di Sereni verso la prosa, Manni 1998). Ha scritto saggi importanti su Montale, Consolo, Meneghello, Morselli, Volponi, De Vita, Pagnanelli, La Cava (di quest’ultimo ha curato per Donzelli Caratteri, La melagrana matura, Colloqui con Antonuzza, Le memorie del vecchio maresciallo). Ha curato lemmi selezionati del Dizionario dei temi letterari (Utet, 2007) diretto da Remo Ceserani. Centrale nelle sue ricerche è il rapporto tra letteratura e antropologia, a cui ha dedicato negli anni molti saggi che sarebbero dovuti confluire nella progettata monografia Antropologia dell’autore letterario, tra i quali Presenza e apocalisse. Il contributo di De Martino alla teoria antropologica della letteratura (2001), di recente ripubblicato in una miscellanea (Carocci 2021). Al tema antropologico si lega anche l’ultimo saggio edito, l’introduzione a Paul-Louis Courier, Un’avventura in Calabria, da lui stesso tradotto, e curato con Vito Teti (Vibo Valentia, Adhoc edizioni 2018). Come bibliotecario della Scuola Normale di Pisa si è occupato delle collezioni di filosofia e di letteratura, con lavori di analisi e di ricerca (in particolare lo studio del fondo Alessandro Torri). Non meno rilevante la sua attività di poeta e narratore. È del 2006 il romanzo L’Arcavacànte, grande affresco politico e allegorico della stagione del terrorismo degli anni Settanta, che racconta la sua formazione universitaria nel Campus di Arcavacata, mentre al 2001 e 2017 risalgono le due raccolte di poesia, Regno mobile (Mobydick) e Attenti caduta metafore (Donzelli). A quest’ultimo, che raccoglie testi inediti di un lungo periodo, Renato, affetto da Sclerosi laterale amiotrofica per oltre un decennio, affida la propria resistenza al male attraverso la parola. Renato Nisticò è morto il 22 febbraio 2019 a Pisa, dove ha vissuto per più di trent’anni. Sul monte Serra, in località “Le Porte” del Comune di Calci (PI) gli è già stata dedicata nell’ottobre 2019 la “Panchina dell’amore”, sull’altura dove lo sguardo abbraccia la piana pisana fino al mare. 

Catanzaro si prepara ad accogliere gli ultimi quattro appuntamenti della rassegna letteraria "Porto a Sud": ecco chi sarà presente

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La città di Catanzaro si prepara ad accogliere gli ultimi quattro appuntamenti della rassegna letteraria "Porto a Sud", un evento culturale di grande rilievo voluto dall'associazione culturale "La Masnada" e patrocinato dall'Amministrazione Comunale di Catanzaro, nell'ambito del cartellone estivo "Vento d'Estate". La rassegna letteraria "Porto a Sud" ha saputo conquistare il cuore dei cittadini e degli amanti della cultura, offrendo un'opportunità unica di confronto e dibattito su tematiche di grande attualità e interesse nazionale. Durante queste settimane, la rassegna ha ospitato le presentazioni di Nando dalla Chiesa (24 luglio), Viviana Verbaro (25 luglio), Piero Bevilacqua (03 agosto), Domenico Dara (05 agosto), Elvira Fratto (18 agosto). 
Tutto questo fermento, stimolato dall'Amministrazione Comunale e inserito nel contesto del suggestivo cartellone estivo "Vento d'Estate", rende evidente come questa rassegna sia diventata una piattaforma di dialogo che pone il dibattito del nostro Paese a disposizione di Catanzaro. Tutti gli appuntamenti si terranno presso il Parco Gaslini e sono aperti al pubblico, offrendo un'opportunità di incontro tra autori, lettori e curiosi. Le presentazioni che chiuderanno in bellezza la rassegna "Porto a Sud" sono i seguenti:
Maurizio Amendola, martedì 22 agosto, ore 19.00: l'autore presenterà il suo ultimo lavoro "Il laureando". In questa occasione, Amendola dialogherà con Gianluca Pitari, offrendo al pubblico l'opportunità di approfondire le tematiche affrontate nel libro. Annarosa Macrì, mercoledì 23 agosto, ore 19.00: L'autrice presenterà il suo libro "I sarti volanti", discutendo dei contenuti e delle ispirazioni con Elisa Chiariano. Un'occasione imperdibile per scoprire il mondo narrativo di Macrì. Enzo Ciconte, venerdì 25 agosto, ore 19.00: Il giornalista e saggista presenterà il libro "1992. L'anno che cambiò l'Italia", accompagnato in un interessante dibattito con Aldo Rosa. Sarà l'opportunità di fare un viaggio nel passato recente del nostro Paese. Antonella Lattanzi, venerdì 01 settembre, ore 19.00: La scrittrice proporrà il suo ultimo lavoro "Cose che non si raccontano", affrontando i temi trattati nel libro insieme a Valentina Falsetta. Un'occasione per esplorare aspetti profondi della vita e delle emozioni umane.
 

Il sindaco Fiorita firma la petizione online per introdurre il salario minimo a 9 euro l'ora

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Il Sindaco Fiorita con queste partole spiega le motivazioni che l'hanno portato a firmare la petizione online per introdurre il salario minimo a 9 euro l'ora:

"Se un lavoratore percepisce meno di 9 euro all'ora è la dignità umana ad essere calpestata. Qui non c'entrano le ideologie e gli schieramenti, è semplicemente una questione di rispetto per chi svolge lavori spesso umili, defatiganti, usuranti, perfino pericolosi, restando però sempre nella sfera della povertà. Di questi lavoratori ce ne sono tanti anche nella nostra città. È per questo motivo che ho firmato con convinzione la petizione on line promossa da Movimento Cinquestelle , Partito Democratico, Azione, Verdi e SI e altri soggetti politici a sostegno dell’approvazione della proposta di legge Atto Camera n. 1275 per introdurre il salario minimo a 9 euro l’ora (ai sensi dell’articolo 50 della Costituzione). Posso solo augurarmi che questa iniziativa possa favorire un dialogo diverso tra Governo e Opposizioni e raggiungere così un'intesa che porti l'Italia ai livelli degli altri grandi Paesi europei. Il salario minimo a 9 euro è un atto di civiltà, un atto morale, un atto di giustizia sociale. E' evidente che bisognerà anche agire sull'alleggerimento della pressione fiscale sulle aziende in modo che possano avere un regime sostenibile e garantire salari dignitosi ai propri dipendenti. Non è mai troppo tardi per raggiungere un'intesa su una questione che la gran parte degli italiani condivide. Non possiamo condannare alla povertà chi svolge dignitosamente un lavoro. Questo non significa indebolire l'istituto della contrattazione collettiva, semmai rafforzarlo. Con il lavoro e la dignità delle famiglie non si scherza." 

Gli assessori Borelli e Monteverdi tracciano il bilancio degli eventi estivi: grande successo di Porto a Sud e ora al lavoro per l’organizzazione della Notte Piccante

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Riceviamo e pubblichiamo nota degli assessori Antonio Borelli e Donatella Monteverdi 

"Musica, spettacolo, divertimento: è stato un grande successo quello del festival "Porto a Sud”, organizzato dall’Amministrazione Comunale e con il contributo della Fondazione Carical, e che si è concluso ieri sera con un'eccezionale performance dell'Orchestraccia. Un evento realizzato anche grazie al contributo di un promoter del calibro di Ruggero Pegna, capace di coniugare arte e intrattenimento in tutta la Calabria e che già in passato a Catanzaro ha organizzato eventi internazionali come quello di Tina Turner o Spandau Ballet che hanno portato Catanzaro nella storia. Oltre alla musica, l'evento ha incantato il quartiere marinaro e ha fatto risplendere la cultura e le delizie gastronomiche locali. Inoltre, negli ultimi giorni, il pubblico di Catanzaro e i turisti hanno potuto apprezzare le straordinarie esibizioni di artisti come Sergio Cammarriere, Joe Bastianich, i quali hanno raccolto il grande entusiasmo che si è alimentato nel pubblico. 
Questa rassegna ha dimostrato ancora una volta la ricchezza e la varietà dell'offerta culturale, gastronomiche e artistiche che la nostra città è in grado di offrire. E che ha sfruttato in particolare l’Arena del Porto, una bellissima cornice logistica che finalmente viene valorizzata  con tutte le sue potenzialità in un momento di così alto fermento per la città grazie al conferimento della “Bandiera Blu”.  "Porto a Sud" è inserita all’interno della rassegna "Vento d'estate" promossa dal Comune di Catanzaro, e sta arricchendo la stagione estiva 2023 con appuntamenti che coinvolgono cittadini di tutte le età e con differenti sensibilità. In collaborazione con la comunità e le realtà associative del territorio, il cartellone estivo dimostra il potenziale unificante degli eventi inclusivi e variegati, come testimoniato dal successo del Festival degli Aquiloni, dalle presentazioni di libri, dagli eventi dedicati a San Vitaliano e tutte quelle destinate al quartiere marinano. Un format che funziona e che negli anni è destinato a crescere, ad implementarsi ed arricchirsi di nuovi momenti aggregativi, culturali e artistici, in un’ottica di  potenziamento e centralità del capoluogo.  Tutto questo è stato possibile grazie al lavoro delle associazioni, alla passione dei volontari, alla messa in piedi di una macchina organizzativa comunale che sta funzionando.  La rassegna "Vento d'estate" continua con un calendario ricco di appuntamenti da non perdere, continuando a celebrare la bellezza e la vitalità della nostra città con eventi che continueranno a settembre: L’orizzonte a breve è rivolto alla Notte Piccante ma a medio termine si continuerà ad investire su sperimentazione e consolidamento al fine di assestare nuove dimensioni dell’intrattenimento che rendano il nostro territorio sempre più rappresentativo di realizzazioni culturali uniche nel mezzogiorno e che sviluppino la volontà di sempre nuove start up culturali”."

Catanzaro. Festa dei Popoli, in Comune la prima riunione organizzativa con associazioni e realtà del territorio

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Si è tenuta oggi presso il Comune di Catanzaro la prima riunione organizzativa in vista della "Festa dei Popoli", un evento unico nel suo genere che si propone di celebrare la diversità culturale e promuovere l'inclusione sociale. L'incontro ha visto la partecipazione di figure chiave dell'amministrazione comunale e di rappresentanti delle comunità internazionali presenti nella città. Tra i presenti, il presidente del Consiglio comunale, Gianmichele Bosco, ha sottolineato l'importanza di questo evento nel favorire lo scambio interculturale e la comprensione reciproca tra le diverse comunità che convivono nel territorio catanzarese. L'assessora alla cultura, Donatella Monteverdi, ha ribadito l'impegno dell'amministrazione nell'organizzare un programma ricco di attività culturali, musicali e gastronomiche, che riflettano la ricchezza delle tradizioni dei partecipanti. Presente anche l'assessora alla sicurezza, Marinella Giordano. La riunione ha visto la partecipazione attiva di diverse realtà che contribuiranno alla riuscita della Festa dei Popoli. Tra queste, Diocesi Catanzaro Squillace, comunità Ucraina, associazione Kolos Ucraina, associazione Libera Ucraina Italia, il console onorario del Brasile, la comunità Cubana, una delegazione spagnola, associazione Dar Essalam, Fondazione Città Solidale, comunità dello Srilanka, la comunità del Pakistan, una rappresentanza della Chiesa di rito Greco Cattolico. La riunione ha segnato l'inizio di un percorso di collaborazione e sinergia tra le diverse realtà coinvolte, mirando a creare un evento memorabile che celebri la pluralità culturale e favorisca la coesione tra le comunità residenti.