Crotone

Crotone. Operazione "Achei", Restituiti reperti

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Si è tenuta questa mattina a Crotone, presso ­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­il Museo di Pitagora­, la cerimonia di restituzione allo Stato Italiano alcuni dei preziosi reperti archeologici recuperati in Italia e nel Regno Unito nel corso delle attività svolte nell’ambito dell’indagine denominata “ACHEI”. I resti archeologici sono stati consegnati dal Vice Comandante del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Roma, Colonnello Mario Mettifogo; unitamente al Comandante del Gruppo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Roma, Tenente Colonnello Andrea Ilari; al Comandante del Nucleo Carabinieri Tutela Culturale di Cosenza, Tenente Giacomo Geloso al Direttore Regionale Musei della Calabria, Dott. Filippo Demma in rappresentanza dello Stato Italiano. Alla cerimonia hanno preso parte anche il Prefetto di Crotone, Dott.ssa Franca Ferraro; il Procuratore della Repubblica di Crotone, Dott. Giuseppe Capoccia; il Comandante della Legione Carabinieri Calabria, Generale di Divisione Pietro Francesco Salsano; il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Crotone, Tenente Colonnello Raffaele Giovinazzo; le massime Autorità Civili, Militari e Religiose provinciali e cittadine. Si tratta di reperti archeologici di ingentissimo valore storico-culturale ed economico, rintracciati grazie all’attività di indagine compiuta dai Carabinieri del Nucleo Tutela patrimonio culturale di Cosenza tra maggio 2017 e luglio 2018. Gli accertamenti compiuti dai militari dell’arma hanno constatato l’esistenza di un’articolata e complessa rete di ricettazione – svolta su scala nazionale ed internazionale (Gran Bretagna, Francia, Germania e Serbia) – grazie alla quale veniva garantito al mercato clandestino un flusso continuo di beni archeologici di ingente valore economico provenienti anche dal territorio calabrese, in particolar modo dalle provincie di Crotone e Cosenza (“APOLLO ALEO” di Cirò Marina, “CASTIGLIONE DI PALUDI” del Comune di Paludi e nell’area di “CERASELLO” del Comune di Pietrapaola, in provincia di Cosenza). A termine dell’operazione, il Giudice per le indagini preliminari di Crotone ha emesso 23 misure cautelari per associazione per delinquere finalizzata alla commissione dei reati di danneggiamento del patrimonio archeologico dello Stato, impossessamento illecito di beni culturali appartenenti allo Stato, ricettazione ed esportazione illecita.

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Naufragio di Cutro. Estradato quinto scafista

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È stato estradato questa mattina il quinto dei presunti scafisti accusati di aver causato la strage di Cutro, che ha portato alla morte di 94 migranti. La consegna dalle autorità austriache a quelle italiane è avvenuta presso il posto di frontiera di Arnoldstein/Thorl Maglern/Tarvisio per poi essere scortato dalla polizia penitenziaria sino al carcere di Udine e successivamente trasferito a Crotone per restare a disposizione dell’autorità giudiziaria calabrese. L’uomo, un 27enne di origini turche, è stato arrestato lo scorso 7 marzo mentre si trovava in Austria, nei pressi di Graz, grazie alla collaborazione con l’unità F.A.S.T. (Fugitive Active Search team) del Servizio per la cooperazione internazionale di polizia della Direzione centrale della polizia criminale. Su di lui pendeva un mandato di arresto europeo emesso dai magistrati di Crotone in seguito all’attività di indagine compiuta dalla squadra mobile e dalla sezione operativa navale della Guardia di finanza di Crotone nei giorni successivi al naufragio del 26 febbraio.

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Sbarco Crotone. Tre scafisti egiziani fermati dalla sezione navale della GdF

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Tre egiziani sono stati fermati dai Militari della Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza di Crotone perché accusati di essere gli scafisti che hanno consentito il trasporto di 161 migranti provenienti dalla Turchia fino al punto in cui l’imbarcazione si è fermata, in vicinanza di una nave mercantile, nei pressi delle coste calabresi. I migranti sono stati soccorsi e trasferiti, in alto mare, sulle unità navali della Capitaneria di Porto e dell’Agenzia Frontex e fatti sbarcare nel porto di Crotone. Le indagini, svolte sotto la direzione ed il coordinamento della Procura della Repubblica di Crotone, hanno consentito il fermo dei tre presunti trafficanti di persone.

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Crotone. Reddito di cittadinanza percepito illegalmente. Tre denunce

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L’attività di controllo svolta dai Carabinieri della Compagnia di Petilia Policastro ha consentito di scoprire tre indebiti percettori del reddito di cittadinanza. Si tratta di due italiani ed uno di nazionalità straniera, di cui uno residente a Roccabernarda ma domiciliato a Cotronei, uno residente a Cutro ma domiciliato a Roccabernarda ed il terzo residente ad Alzano Scriva, in Provincia di Alessandria, ma domiciliato a Roccabernarda. I guadagni illeciti, per una cifra complessiva superiore a 31mila euro, sarebbero stati ottenuti attraverso false comunicazioni riguardanti precedenti condanne penali, composizione del nucleo familiare ed effettivo luogo di residenza. Le operazioni illegali sono state scoperte e denunciate dai carabinieri della Stazione di Roccabernarda con la collaborazione il supporto nelle attività di analisi dei colleghi del Nucleo Ispettorato del Lavoro. Chiesta la revoca dei benefici economici illecitamente percepiti.

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Crotone. 40 migranti salvati in mare

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40 migranti sono stati tratti in salvo dalla Guardia costiera di Crotone e fatti sbarcare questa mattina al porto della città calabrese. Erano a bordo di una imbarcazione a vela che è stata intercettata dalla Guardia di finanza a circa 20 miglia dalla costa. Poi è arrivata una motovedetta della Capitaneria di porto di Crotone che ha rimorchiato la barca fino al porto. Il gruppo è composto da 35 afgani, due iraniani e tre pakistani. A bordo anche otto donne e un minore . La barca sarebbe partita dalla Turchia e avrebbe attraversato lo Ionio dopo un viaggio di 5 giorni con condizioni di mare difficili negli ultimi due. Le operazioni di sbarco sono state coordinate dalla prefettura di Crotone e gestite sul porto dall’ufficio immigrazione della questura di Crotone. I migranti, tutti in buone condizioni, sono stati condotti dalla Croce Rossa Italiana al Cara di Isola Capo Rizzuto.

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Crotone. Mamma e figli arrestati per detenzione di cocaina e armi

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A Crotone una donna di 54 anni e i suoi figli, una 19enne e un minorenne, sono stati arrestati per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e detenzione abusiva di armi. L’operazione è scattata durante un controllo effettuato dai Poliziotti della Squadra Mobile di Crotone presso un’abitazione sospetta. Gli accertamenti hanno consentito di trovare in casa dei tre arrestati circa 2 chili di cocaina, una pistola calibro 9 perfettamente funzionante, circa 700 euro in contanti e materiale per il confezionamento della droga.

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