Reggio Calabria

ROSARNO. MIGRANTE MORTO: NESSUN SEGNO DI VIOLENZA

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Nessun segno di violenza sul corpo tale da far ritenere che il giovane possa essere rimasto vittima di un omicidio. É quanto riferiscono, in una nota stampa, i carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria in relazione alla morte di Ousmane Keita, di 22 anni, il bracciante agricolo di nazionalità ivoriana domiciliato nella baraccopoli di San Ferdinando il cui corpo senza vita é stato trovato in un agrumeto in contrada "Bosco" di Rosarno. Il sostituto procuratore della Repubblica di Palmi, Daniele Scarpino, titolare dell'inchiesta aperta sulla morte del migrante, ha disposto autopsia sul corpo di Keita al fine di accertare la causa del decesso. I carabinieri stanno sentendo alcuni testimoni per poter ricostruire la dinamica della morte e gli ultimi momenti di vita del migrante.

SAN LUCA (RC): 15 ARRESTI, 12 PIANTAGIONI E OLTRE 10.000 PIANTE SEQUESTRATE

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A San Luca, nel reggino, i Carabinieri, insieme ai Cacciatori di Calabria, hanno sequestrato una piantagione di oltre 200 piante di canapa indiana. Le piante sono state distrutte sul posto. E’ l’ultimo risultato di una attività di contrasto ai reati in materia di stupefacenti, eseguito dai militari dal mese di maggio. Circa dodici le piantagioni scoperte per un totale di circa 10.000 piante complessive e 15 arresti tra Africo Nuovo, San Luca e Samo. I Carabinieri hanno avviato in tutta la provincia, la campagna di informazione sugli effetti nocivi delle droghe sulla salute delle persone, con conferenze negli istituti scolastici, al fine di scoraggiare nei più giovani l’uso e l’abuso di queste sostanze.

REGGIO CALABRIA. USURA, ESTORSIONE E TRUFFA: CHIUSE INDAGINI PER DIRETTORE DI BANCA E 6 IMPIEGATI

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La Guardia di finanza del Comando provinciale di Reggio Calabria, con il coordinamento della Procura, ha notificato l'avviso di conclusione indagini al direttore dell'ufficio finanziario dello sportello Unicredit della città ed a sei dipendenti indagati per usura, estorsione e truffa. Farebbero parte di un'associazione a delinquere attiva dal 2012 che costringeva o indiceva le vittime ad aderire a polizze assicurative prospettate come garanzia necessaria e indispensabile per ottenere i finanziamenti richiesti alla banca. Da quando emerso, il direttore avrebbe ricattato gli imprenditori di classificare il debito "in sofferenza" segnalando l'impresa alla centrale rischi Bankitalia con possibilità di fallimenti e sequestri.

REGGIO CALABRIA. ABUSI EDILIZI: DENUNCE E SEQUESTRI

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I carabinieri della Compagnia di Reggio Calabria hanno denunciato 4 persone sorprese a costruire in modo abusivo. Nel primo caso è stata deferita una 71enne che ha effettuato lavori di ristrutturazione su un vecchio edificio senza alcuna autorizzazione. Nella zona sud della città, i militari hanno scoperto al quarto piano di uno stabile, un 80enne che ha costruito abusivamente un intero piano con copertura a falde peraltro in un’area sottoposta a vincolo ambientale e paesaggistico. L’incurante 80enne, caparbio nel suo intento e non curante del sequestro effettuato dai carabinieri, ha continuato i lavori di copertura dell’intero piano. A distanza di 10 giorni, però, si rivede bussare alla porta i carabinieri di Gallina che gli hanno contestato la violazione dei sigilli e sequestrato “ex novo” l’intero piano realizzato totalmente in assenza di alcuna autorizzazione edile.
Infine i carabinieri hanno denunciato due coniugi, entrambi 60enni, i quali hanno realizzato una copertura a falde con all’interno un intero piano abitativo non previsto dal progetto presentato agli uffici competenti. Nel corso dell’operazione sono stati anche sequestrati tre immobili.

COSTA IONICA REGGINA. MIGRANTI IRANIANI SI FINGONO TURISTI: ARRESTATI CON DOCUMENTI FALSI

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Avevano tentato di fingersi turisti due iraniani di 37 e 20 anni arrestati dai carabinieri della Compagnia di Bianco perché trovati in possesso di documenti contraffatti. I due erano tra i 50 migranti sbarcati a Ferruzzano, sulla costa jonica reggina. Con loro c’erano anche donne e bambini provenienti da Iran, Iraq e Afghanistan. I Carabinieri li hanno trovati sulla Statale 106 mentre si allontanano verso Brancaleone. Parlando un inglese di fortuna hanno tentato di spacciarsi per turisti fornendo un permesso di soggiorno finlandese e una carta d’identità lussemburghese risultati entrambi contraffatti. Gli altri migranti sono stati trovati a gruppetti di 3-5 persone, tra Bianco, Africo e Ferruzzano e accompagnati al centro di prima accoglienza di Roccella Jonica.

ESPLOSIONE DI QUARGNENTO (AL). E' DI REGGIO CALABRIA UNO DEI VIGILI DEL FUOCO UCCISI

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Era originario di Reggio Calabria uno dei tre Vigili del fuoco rimasto ucciso nell’esplosione di un edificio disabitato a Quargnento, nell'Alessandrino. Antonio Candido, 30 anni, era entrato da poco nel Corpo ed era stato assegnato al Comando provinciale di Alessandria. Antonio era figlio di un vigile del fuoco, Angelo, caporeparto in servizio nel Comando provinciale di Reggio. La famiglia Candido risiede nel quartiere "Spirito Santo" di Reggio Calabria.

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