Vibo Valentia

Tropea. Proseguono gli interventi di riqualificazione urbana, Aggiudicati lavori rete fognaria Campo di sotto

Written by Redazione

Circa 126 mila euro per i lavori di collettamento alla rete fognaria dell’insediamento residenziale di via Ermenegildo Sintes, in località Campo di sotto. Sono stati aggiudicati i lavori. Salvo imprevisti partiranno entro la metà di marzo per concludersi nell’arco di tre mesi. Continuano, senza soluzione di continuità – fa sapere il Sindaco Giovanni Macrì – i diversi interventi programmati e finanziati con fondi di bilancio comunale (annualità 2023/2024), tutti finalizzati a riqualificare, ri-funzionalizzare e riordinare spazi e servizi pubblici, elevando complessivamente la qualità delle vita per residenti e ospiti, della comunità e della destinazione turistico-esperienziale. Aggiudicati con un ribasso del 25%, a seguito di procedura negoziata, a seguito del ribasso i lavori prevendono un investimento di complessivi 125 mila e 927euro.

Vibo Valentia. E' Rodolfo Ruperti il nuovo Questore

Written by Redazione

La Questura di Vibo Valentia a partire dal primo Aprile vedrà l'insediamento del nuovo Questore, dopo il trasferimento di Cristiano Tatarelli a Campobasso. A guidare la Questura Rodolfo Ruperti, già capo della squadra mobile di Vibo Valentia e Catanzaro. Nel corso del suo impegno Ruperti ha guidato diverse operazioni importanti contro le consorterie della zona. In precedenza il nuovo Questore ha diretto il commissariato di Polizia di Palmi, la Squadra Mobile di Palermo e di Caserta ed è stato vicario della Questura di Pisa.

 

 

 

Scuola. Riflessione del dirigente Alberto Capria: "Il flop, facilmente ipotizzabile, del …Liceo del Made in Italy"

Written by Redazione

"Le parole andrebbero sempre ponderate perché, scriveva Carlo Levi, sono pietre. Giocare con esse può essere un utile esercizio di enigmistica, ma è un errore quando si parla di scuola. Mi riferisco, lo si è capito dal titolo, al “Liceo del made in Italy”, costruito modificando il nome - non i piani di studio – di qualcosa che esiste già e che funziona bene: l’indirizzo Economico-Sociale del Liceo delle Scienze umane. Secondo gli esperti di turno, aggiungendo qualche ora di Storia dell'Arte (nell’indirizzo E/S si insegna dal 3° anno) e limitando la lingua straniera,  il Liceo del Made in Italy è cosa fatta. Ma, protesta qualcuno, sono due percorsi fotocopia: infatti! La presentazione del nuovo indirizzo, avvenuta al Vinitaly (sarà…un caso?), è contenuta nelle “Disposizioni organiche per la valorizzazione, la promozione e la tutela del made in Italy”. Debutterà a settembre con ben 375 iscritti su scala nazionale (quanto un plesso di una piccola scuola) e dovrebbe sostituire l'indirizzo economico-sociale del Liceo delle Scienze Umane, previo accordo con la Regione di appartenenza. Le procedure per avviarlo già nell’anno scolastico 2024-2025, sono state condizionate dalla sciocca ed ingiustificata frenesia dell’iter legislativo della L. 206/2023 del 20 dicembre pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 28 dello stesso mese, ossia nel pieno delle vacanze scolastiche natalizie e dopo che tutti gli istituti avevano già deliberato - con tempi giusti e consoni - la propria offerta formativa, a tre settimane dall’inizio delle iscrizioni. Dunque parte la folle corsa: il ministero fissa al 15 gennaio la data (poi prorogata al 18 gennaio) entro la quale le scuole con Liceo delle Scienze Umane devono presentare richiesta di attivazione del liceo del made in Italy, posticipa al 23 gennaio quella per l’avvio delle iscrizioni; alcune scuole convocano in fretta e furia Collegi dei Docenti e Consigli di Istituto e deliberano - i pochi che lo hanno fatto – a scatola chiusa. Con un percorso di istituzione frettoloso e materie del triennio ancora da definire, è ovvio che il nuovo liceo - al netto di dichiarazioni enfatiche e parimenti infondate -  non ha incontrato favore nelle scuole. Anche perché non si è capito cosa lo differenzi da altri indirizzi già consolidati. L’obiettivo del nuovo Liceo, si legge nel testo di istituzione, è “sviluppare - sulla base della conoscenza dei significati, dei metodi e delle categorie interpretative che caratterizzano le scienze economiche e giuridiche - competenze imprenditoriali idonee alla promozione e alla valorizzazione degli specifici settori produttivi del Made in Italy”. Dunque noi profani (i competenti in genere vanno nei talk show a fare gli opinionisti) avevamo pensato alla moda, all’agroalimentare, alle industrie invidiate in tutto il mondo (Ferrari), al design, al turismo. Nulla di tutto ciò!  A dispetto dell’annuncio fatto di fronte agli studenti degli Istituti Agrari, le materie del corso di studi non contemplano cibo o vino, nè industria 4.0, design o moda. Nessuna materia agronomica, storia della cucina italiana, corsi di enologia o di sommelier, turismo culturale o enogastronomico. In più, così si legge nelle note ministeriali, ogni Istituto che attivi nuove prime classi di made in Italy dovrà rinunciare a un numero equivalente di prime classi dell’indirizzo Economico - Sociale (in politichese si dice “a saldi invariati”), mandando al macero un indirizzo che, stando ai numeri, negli ultimi dieci anni ha registrato la crescita maggiore tra i licei.  E non è strano che i genitori siano stati restii ad iscrivere i propri figli in una scuola presentata in una manifestazione enologica,  di cui si conosce solo nome, generica descrizione e piano di studi (fotocopia) che si ferma al biennio; ad onor del vero, i 375 in tutt’Italia appaiono anche troppi! Al nuovo indirizzo del made in Italy è mancata – per infantile fretta -  una riflessione approfondita di quali siano le maggiori competenze che gli studenti devono sviluppare rispetto a indirizzi già esistenti, adeguando conseguentemente in modo significativo i piani di studio connessi al nuovo indirizzo, anche attraverso il reclutamento di nuove figure professionali.Ma annunci, post, videoclip, hanno bisogno di tutto tranne che di …riflessioni!" Alberto Capria 

 

 

Vibo Valentia. Arti visive, danza, musica e poesia saranno le protagoniste del San Valentino vibonese

Written by Redazione

Arti visive, danza, musica e poesia saranno le protagoniste del San Valentino vibonese, un’iniziativa promossa dall’amministrazione comunale, e nello specifico dall’assessore al Decoro Katia Franzè in collaborazione con la collega alle Attività produttive, Carmen Corrado, per trasformare il pomeriggio del 14 febbraio in una giornata da vivere in centro città all’insegna dell’amore intesa nel senso più ampio possibile. Grazie alla partecipazione dell’Accademia di arte e poesia Fior di loto, il corso Vittorio Emanuele III, a partire dalle ore 16.15, diventerà una galleria a cielo aperto con l’esposizione delle opere di oltre 40 artisti del territorio, in un progetto frutto della sinergia che l’assessorato ha instaurato con associazioni, scuole e attività per portare l’arte in tutta la città. L’evento verrà successivamente replicato anche a Vibo Marina. Alla giornata è associato anche il Premio Arte San Valentino, organizzato dall’artista Sonia Demurtas insieme ad amici artisti, che verrà consegnato all’opera che più di altre avrà saputo attrarre l’interesse della commissione esaminatrice in base allo stile, l’originalità e la capacità di esecuzione. Il tema dominante è l’amore intenso in tutte le sue forme: famiglia, coppia, amore per i luoghi, il territorio e gli animali. L’artista che sarà riuscito a dare il giusto valore e i giusti requisiti alla sua opera vincerà una personale con targa di merito e presentazione autore, presso Palazzo Gagliardi di Vibo Valentia. Dal pomeriggio, quindi, spazio anche alla danza con la scuola Ruskaja che porterà sul corso oltre 20 elementi che daranno vita ad esibizioni di ballo, e poi alla poesia con reading a cura di scrittori e poeti vibonesi. In mattinata, alle 10.30, invece, l’inaugurazione delle tre “panchine dell’amore” rimesse a nuovo e decorate grazie alla collaborazione degli studenti del liceo Artistico di Vibo Valentia ed in particolare a Claudio Foti, allievo del serale, che ha curato il progetto ed alla studentessa Irene Pata, guidata dalla docente Marilisa Papalia, e la cui opera verrà installata proprio nei pressi delle panchine di viale Kennedy. Hashtag dell’iniziativa: #vibolove. “È davvero un piacere - dichiara l’assessore Franzè - poter organizzare giornate come questa che servono a perseguire una molteplicità di obiettivi: intanto diffondere un messaggio di pace e amore che in questo momento storico è particolarmente importante, ma poi anche dare spazio ai tantissimi artisti vibonesi che avranno modo di mettersi letteralmente in mostra ed essere apprezzati dalla cittadinanza; ed al contempo, garantire una giornata di svago e intrattenimento diversa dal solito, animando il corso della città e cercando di contribuire ad incentivare il passeggio ed anche il commercio”.

Carnevale Plastic Free. Tropea e Venezia sul podio a Striscia La Notizia

Written by Redazione

Come Venezia, destinazione tra le più prestigiose ed iconiche del Carnevale nazionale ed internazionale, così anche Tropea, ha confermato il divieto di lanciare per strada coriandoli e stelle filanti in plastica. A sottolineare il valore pedagogico, culturale ed anche turistico dell’iniziativa che l’Amministrazione Comunale continua a portare avanti 365 giorni l’anno, destinata soprattutto a sensibilizzare le nuove generazioni alla responsabilità quotidiana nella salvaguardia degli eco-sistemi ambientali, nei giorni scorsi è stato anche il seguitissimo tg satirico nazionale Striscia la Notizia. La tutela del borgo e della sua evidente fragilità – sottolinea il Sindaco Giovanni Macrì esprimendo soddisfazione per la rinnovata attenzione che i media nazionali destinano alla nostra missione ecologica – resta la priorità delle priorità di un’azione di governo che rimane condivisa con gli attori sociali, culturali ed economici della Città. L’occasione per parlare della virtuosa Tropea è stato il servizio dell’inviata Stefania Petix e del suo bassotto in collegamento nel suo inconfondibile impermeabile giallo da Palermo per parlare dell’iniziativa adottata per il terzo anno consecutivo dalla rete dei Giardini Italiani a Villa Tasca: supereroi, principesse e mascherine che lanciano semi e non coriandoli. Ispirata proprio a questa lodevole iniziativa – fa sapere il Primo Cittadino – la comunità di Tropea si prepara a sperimentare nelle prossime settimane anche l’esperienza delle bombe di semi fai-da-te. Insieme alle associazioni TROPEArte ed il Giardino di Persefone i bambini ed i ragazzi e quanti vorranno partecipare saranno chiamati a lanciare, proprio come si fa con i coriandoli, pallottole di terra e semi lungo la discesa di Rocca Nettuno che in Primavera si colorerà di fiori e profumi. La forte sensibilità al tema che soprattutto tra i più piccoli è avvertita in modo forte e consapevole – conclude Macrì – deve e può continuare a contagiare anche gli adulti, per poter contribuire a ridurre al minimo l’immissione di microplastiche come i coriandoli nell’ambiente, destinate a finire in mare e ad inquinare.

L'International Council of Museums organizza quattro Focus Group su temi riguardanti le azioni e la vita dei musei

Written by Redazione

Il Coordinamento Regionale Basilicata e Calabria di ICOM - International Council of Museums - ha organizzato quattro Focus Group su temi importanti riguardanti le azioni e la vita dei musei, individuando quattro sedi diverse dislocate nelle due Regioni tra cui il Museo di Ricadi. Un importante ed innovativo modo di incontrarsi, confrontarsi, analizzare criticità, costruire proposte e valorizzare spazi museali noti e non noti e focalizzarsi su temi specifici anche secondo le esperienze in atto nei musei scelti. Focus dell’incontro che si terrà al Museo di Ricadi Capo Vaticano sarà: “Musei e ambiente: tra protezione e narrazione” ovvero una riflessione corale sul rapporto tra musei ed ambiente, inteso sia come ambiente naturale ma anche come spazio antropologico ed economico sulle occasioni di percorsi comuni condivisibili assieme ad associazioni, istituzioni scolastiche, ordini professionali, enti e imprese. Parteciperanno Enelgreen, Legambiente, FAI, Associazione albergatori, altre associazioni locali e istituti scolastici.

ICOM Basilicata Calabria     Museo civico Ricadi 

Subcategories