Reggio Calabria

Reggio Calabria. Rifiuti ospedalieri abbandonati tra Mortara e San Gregorio: Il sindaco ordina rimozione, smaltimento e ripristino dei luoghi

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I reati sono prescritti, ma l’Amministrazione comunale, tramite apposita ordinanza sindacale, ordina agli imputati la rimozione, il trasporto e lo smaltimento dei rifiuti entro il termine di 60 giorni. È questa la decisione assunta dal Sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, il quale, con ordinanza sindacale n. 32 del 2 aprile 2024 ha ordinato la rimozione e lo smaltimento dei rifiuti abbandonati e il ripristino dei luoghi nel sottopasso di collegamento tra l’area mercatale di Mortara e la zona industriale di San Gregorio, nel Comune di Reggio Calabria. La vicenda trae origine da un’indagine effettuata dalla Polizia locale di Reggio Calabria, la quale, con verbale di sequestro preventivo del 25 ottobre 2018, accertò, nell’area in questione, la presenza di rifiuti speciali e pericolosi nonché la combustione illecita di rifiuti ad opera di ignoti. Nel corso delle operazioni, tra l’altro, furono rinvenuti sacchi di plastica contenenti rifiuti anche di natura sanitaria/ospedaliera (lenzuola, garze, tubi di drenaggio, etc). Le indagini portarono a ricondurre tale abbandono a tre aziende individuate dal pubblico ministero. Con sentenza emessa l’11 gennaio scorso, il Tribunale di Reggio Calabria ha dichiarato la prescrizione del reato contravvenzionale contestato agli imputati. Tuttavia, non avendo il giudice pronunciato sentenza assolutoria nel merito, in virtù di quanto previsto dal Decreto legislativo 152/2006 (che ha esistenza autonoma rispetto al procedimento penale), rimane fermo in capo ai soggetti coinvolti l’onere della rimozione dei rifiuti rinvenuti e del ripristino dello stato dei luoghi. Alla luce di ciò, il sindaco di Reggio Calabria ha emesso ordinanza sindacale con cui è stato ordinato a quattro persone, nella qualità di rappresentanti legali e/o soci delle ditte coinvolte, di provvedere a proprie spese a quanto indicato in precedenza entro il termine di 60 giorni dalla notifica dell’ordinanza. In caso di inottemperanza, a procedere sarà direttamente l’Amministrazione comunale, salvo il recupero delle somme anticipate nei riguardi dei soggetti obbligati e conseguente denuncia all’autorità giudiziaria ai sensi di quanto previsto, in questi casi, dal Codice dell’ambiente.

Reggio Calabria. Arrestata coppia per rapina a sala bingo

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Gli agenti della Squadra Mobile di Reggio Calabria, hanno arrestato i presunti responsabili di una rapina compiuta in una sala Bingo in località Archi, che aveva fruttato 41 mila euro. Si tratta di un uomo ed una donna, conviventi. Il primo è stato portato in carcere e la seconda ai domiciliari. I due sono stati sottoposti a fermo su disposizione della Procura diretta da Giovanni Bombardieri il 23 marzo ed il provvedimento è stato poi convalidato dal gip che ha emesso i provvedimenti restrittivi. Nello specifico, secondo le indigini della polizia, la rapina è stata compiuta materialmente dall’uomo che si sarebbe introdotto nell’esercizio commerciale travisato con indosso, sopra gli abiti, una divisa a mezze maniche ad uso cosmetico sanitario ed uno scaldacollo a copertura del volto. L’uomo avrebbe minacciato uno dei dipendenti con una pistola, rivelatesi poi giocattolo, si è fatto aprire la cassaforte impossessandosi del denaro. L’indagato è fuggito a bordo di un’auto con apposta, sopra a quella reale, una targa rubata. A seguito di una perquisizione a casa dell’uomo, i militari hanno trovato l’abbigliamento e la pistola. Le indagini  svolte della Squadra Mobile attraverso anche le immagini di diversi impianti di video sorveglianza, hanno accertato che la coppia, per compiere la rapina e eludere le indagini, hanno utilizzato due auto, una noleggiata dalla donna e l’altra in uso all’uomo. Il giorno della rapina, l’uomo si è recato alla sala Bingo con l’auto noleggiata, a cui aveva apposto le targhe rubate e, una volta consumato il reato, è fuggito raggiungendo la donna che lo attendeva non molto distante dal quartiere Archi, sull’auto in uso all’uomo. Una volta insieme i due si sono invertiti alla guida delle due vetture e rimosse le targhe rubate.

Gioia Tauro. Chiusi due autolavaggi per irregolarità e mancanza autorizzazioni

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I Carabinieri della stazione di Gioia Tauro, durante un servizio di controllo del territorio finalizzato alla verifica di abusi idrici e alla regolarità di alcune attività commerciali, hanno svolto i controlli all’interno di due autolavaggi. Durante la verifica, i militari hanno riscontrato in un caso che il contatore dell’acqua era fermo e non funzionante dal 2021. Dopo aver regolarizzato l’utenza idrica con la disattivazione degli abusi, ulteriori controlli sono stati eseguiti presso alcune attività commerciali e sulle conseguenti autorizzazioni ambientali e comunali. Entrambi gli autolavaggi erano privi delle autorizzazioni SCIA e AUA. Oltre alle due autorizzazioni, è stata accertata la mancanza di ogni altra tipologia di documentazione utile a giustificare l’attività produttiva. I titolari degli autolavaggi non avevano effettuato nemmeno il censimento nel registro FIR per lo smaltimento dei rifiuti, non possedendo, dunque, alcuna autorizzazione comunale allo scarico su rete fognaria. Gli accertamenti svolti dai Carabinieri della Stazione di Gioia Tauro, hanno portato al deferimento dei titolari e al sequestro penale dei due autolavaggi, senza alcuna facoltà d’uso.

La Fondazione Italo Falcomatà comunica la scomparsa della sua Presidente, la professoressa Rosa Neto Falcomatà

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La Fondazione Italo Falcomatà comunica con immenso dolore la scomparsa della sua Presidente, la professoressa Rosa Neto Falcomatà. Rosetta, così come era conosciuta da tutti, ha dedicato la sua vita allo studio, all’educazione delle giovani generazioni e agli altri. Sin da ragazza quando pur accudendo al padre, colpito giovanissimo da una grave malattia, si è fatta avanti nella società con le sue sole forze, riuscendo a diventare ancora ragazza docente di lettere all’istituto industriale Vallauri e poi di latino e greco al Liceo Classico Tommaso Campanella da cui ha dato un contributo alla crescita culturale della città. Alla scuola ed agli studenti ha fornito una competenza straordinaria, formandoli ed educandoli alla vita con un affetto smisurato. Ha dedicato loro il suo tempo personale oltre gli orari scolastici, aiutando i meno fortunati e coinvolgendo al Liceo Campanella intere classi nella cultura del teatro antico, appassionandoli con l’allestimento delle tragedie greche. Appassionata grecista, ha aggiornato il testo di grammatica ed esercizi del compianto prof. Carmelo Restifo che era stato il suo mentore, per trasmettere l’amore verso la cultura classica, come il passaggio di una testimonianza identitaria preziosa da tramandare alle nuove generazioni. Il suo cammino di formatrice si è indissolubilmente intrecciato con quello del suo compagno di una vita, Italo Falcomatà, con il quale ha condiviso la passione per il bene comune, l’attenzione verso gli ultimi e i meno fortunati. Dopo la prematura scomparsa di Italo, Rosa ha voluto con rara lucidità e dedizione la nascita della Fondazione che ha custodito la memoria della primavera di Reggio, realizzando nel sociale e per la ricerca, ancora al servizio della città, tante opere ed iniziative meritorie e coinvolgenti. Era instancabile e dotata di un carattere pugnace ma generoso, appassionato e umile, mai insensibile e sempre pronto a spendersi per gli altri e per le buone cause. I prestigiosi riconoscimenti ricevuti dalle autorità civili per la sua vita di insegnante e per l’impegno di presidente della Fondazione l’hanno sempre vista procedere grata ma disinteressata e con sempre maggiore umiltà ed esclusivamente con l’orgoglio di servire. La sua generazione ha rappresentato un esempio per quelle successive perché ha ridato un futuro al nostro Paese, distrutto della guerra e dalla povertà. Persone ispirate all’impegno sociale come lei hanno marcato un’epoca dove le energie di ognuno venivano spese al servizio di tutti senza distinzioni di sorta, per costruire una società più giusta dove l’eguaglianza delle opportunità fosse un principio praticato. Ha amato la vita ed il suo spirito è stato di esempio, ha combattuto le ingiustizie e la mediocrità sino all’ultimo e persino nella malattia, testimoniando i valori del lavoro, della competenza e della solidarietà. Per la sua umanità e cordialità verso tutti è sempre stata amata e rispettata e lascia un vuoto enorme nel cuore di chi l’ha conosciuta ma insieme una memoria da offrire ancora alle nuove generazioni.
 

Reggio Calabria. FdI RC tuona: "Ripristinare le scale mobili del Cedir"

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Riceviamo e pubblichiamo.

"Le  barriere architettoniche fanno notare quali e quanti siano gli ostacoli  concreti ed astratti con cui bisogna fare i conti nella vita di tutti i giorni e la città di Reggio Calabria ne presenta un'infinità. Anche e solo un gradino, ostacolo insormontabile per una persona costretta a muoversi su una sedia a rotelle, è un valido motivo per abbattere, demolire, i muri fisici e psicologici che ci dividono dalle altre persone. Il centro direzionale, più noto come Ce.dir, è da quasi 30 anni la sede di importanti uffici pubblici della nostra città, infatti, oltre ad ospitare importanti strutture della burocrazia comunale, in due delle quattro torri sono situati gli Uffici giudiziari di Tribunale e Procura della Repubblica di Reggio Calabria. La manutenzione dell'imponente edificio è affidata al Comune essendo proprietario della struttura. Ovviamente, il Comune di Reggio dovrebbe provvedere alla manutenzione dello stesso, considerato l'evidente condizione di degrado in cui persiste il centro direzionale con il piazzale antistante, l'Auditorium ''Gianni Versace'' che è letteralmente sommerso dalle foglie cadute dagli alberi e mai spazzate.  La cosa più grave e se vogliamo paradossale, è che da svariati anni, non sono funzionanti le due scale mobili, rendendo difficile se non addirittura impossibile, l'accesso agli uffici suddetti da parte di cittadini o lavoratori con disabilità di tipo motorio. Questa deficienza operativa è gravissima, ancorché tra gli uffici comunali presenti al centro direzionale, ironia della sorte, vi è anche quello dell' assessorato alle politiche sociali, a cui molti soggetti diversamente abili sono costretti a rivolgersi per avere informazioni o richiedere documenti. Come Dipartimento Disabilità di Fratelli d'Italia Reggio Calabria, sollecitiamo l'amministrazione comunale ad intervenire nel più breve tempo possibile per ripristinare il pieno utilizzo delle scale mobili del centro direzionale e, nel complesso, di rendere più agevole l'accesso agli uffici comunali alle persone con disabilità, a partire da Palazzo San Giorgio, luogo in cui un disabile costretto sulla sedia a rotelle non può accedere né agli uffici né all'aula dove si svolge il Consiglio Comunale, negando loro di fatto il diritto di assistere alle riunioni del civico consesso".

Antonino Prattico'

Responsabile Dipartimento Disabilità Fratelli d'Italia Reggio Calabria

Il cordoglio dell'Amministrazione comunale di Reggio Calabria per la scomparsa della madre del Sindaco Giuseppe Falcomatà.

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 Nella giornata odierna è venuta a mancare Rosetta Neto Falcomatà, madre del Sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, e moglie di Italo, compianto primo cittadino di Reggio Calabria dal 1993 al 2001.  L’Amministrazione comunale, in tutte le sue componenti, esprime sentimenti di cordoglio e vicinanza al sindaco ed alla sua famiglia in questo momento di inconsolabile dolore. Rosetta Neto Falcomatà, indimenticata professoressa per diverse generazioni di studenti, ha rappresentato per l’intera comunità un modello di cultura e partecipazione attiva alla vita cittadina, alla quale ha contributo per decenni attraverso le iniziative della “Fondazione Italo Falcomatà”, segnando un percorso d’impegno civile la cui eredità è oggi prezioso patrimonio della Città di Reggio Calabria.