Catanzaro

Catanzaro. Il Comune rilancia il progetto "Adotta un'Aiuola"

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L’Amministrazione comunale di Catanzaro rilancia di progetto “Adotta un’Aiuola”. L’iniziativa, curata dal settore Igiene Ambientale, manterrà lo scopo precipuo di coinvolgere i cittadini nella cura delle aree verdi ubicate sul territorio comunale attraverso l'affidamento in gestione di aiuole, spazi a verde e rotonde della città. Online, sul sito del Comune, gli interessati potranno scaricare la modulistica e il disciplinare tecnico che regola l’affidamento. Questo il link dal quale accedere:https://www.comune.catanzaro.it/adotta-unaiuola-2021. Al progetto “Adotta un’Aiuola” può aderire chiunque: singoli cittadini, aziende, banche, associazioni, enti, studi privati. L’onere per gli affidatari sarà quello di garantire appunto la manutenzione completa delle aree loro assegnate. I termini per la presentazione della domanda sono già aperti. La domanda stessa potrà essere inviata via mail all’indirizzo igieneambientale@comune.catanzaro.it o consegnata brevi manu presso gli uffici preposti. Questi ultimi accompagneranno i cittadini che aderiranno al progetto, condividendo con loro la pianificazione del verde comunale nell’area assegnata. La proposta, come detto, mira a migliorare la manutenzione delle numerose piccole aree a verde presenti sull’intero territorio comunale, attraverso l’affidamento in gestione di alcune di esse al fine di  valorizzare e promuovere la qualità dello spazio urbano. Nell’area “adottata” vi sarà la possibilità di posizionare un cartello recante il logo del Comune, l’eventuale logo e l’indirizzo del soggetto assegnatario e la dicitura “spazio a verde realizzato e curato da…”. La posa dei cartelli informativi sarà comunque vincolata al rilascio del parere favorevole da parte dell’Ente. La durata dell’adozione delle aree verdi ha un arco temporale minimo di tre anni, rinnovabili con una procedura semplificata. “L’Amministrazione - commentano il Sindaco Nicola Fiorita e l’Assessore all’Ambiente Giorgio Arcuri – vuole incentivare l’idea della partecipazione attiva dei cittadini, in questo caso nella cura del verde pubblico, per rendere ancora più solido il legame con il territorio in cui vivono. Prendersi cura della propria città è indice di amore verso i beni comuni e pertanto l'Amministrazione intende incentivare le forme di collaborazione con chi vi risiede affinché tutti insieme si lavori per una città migliore.”

Catanzaro. La band Skelters sul palco RDS del festival di Sanremo

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Riceviamo e pubblichiamo nota del presidente del Consiglio Comunale di Catanzaro, Gianmichele Bosco
 
Con grande orgoglio, il presidente del Consiglio Comunale di Catanzaro, Gianmichele Bosco, si congratula con la band catanzarese "Skelters" per il loro ultimo traguardo: l'esibizione sul palco RDS del Festival di Sanremo. "La band, composta dai Giuseppe Russo (voce e chitarra), Emanuele Russo (batteria) e Luigi Longo (basso e voce), è un esempio importante dinamismo e della creatività che anima la nostra città. Dopo il loro trionfo all'RDS Summer Festival nel luglio 2023, la scelta di RDS di invitare nuovamente i "Skelters" a esibirsi nella serata conclusiva del Festival di Sanremo, prevista per il prossimo 10 febbraio, è una testimonianza della loro eccezionale qualità artistica e della loro capacità di catturare l'attenzione di un pubblico nazionale e internazionale. Questo successo non solo esalta le qualità individuali dei membri della band, ma riflette anche lo spirito vivace e la passione culturale che caratterizzano sempre Catanzaro e i suoi abitanti. La musica dei "Skelters" è un ponte che collega la nostra città con il panorama musicale più ampio, dimostrando che Catanzaro può essere una fucina di talenti in grado di brillare sul palcoscenico nazionale e oltre. La loro musica e il loro talento sono un motivo di orgoglio per tutta Catanzaro, e siamo fiduciosi che la loro performance a Sanremo sarà un altro memorabile capitolo nella loro brillante carriera".

Catanzaro. Inaugurato anno giudiziario

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Si è tenuta a Catanzaro l’inaugurazione dell’Anno Giudiziario. Tra i primi temi affrontati dal presidente facente funzioni della Corte d’Appello Gabriella Reillo nella sua relazione, il problema della pianta organica. Poi spazio ai temi della criminalità organizzata, con la conseguente crescita della criminalità minorile e ai cosiddetti reati informatici quali diffamazione, revenge porn e cyberbullismo.

LA RELAZIONE DEL PRESIDENTE FF GABRIELLA REILLO

Nel nostro distretto, come in tutti quelli del Sud, si registrano da almeno 30 anni i medesimi problemi: gli aumenti di organici rimangono sulla carta per mancata risposta agli interpelli o per il susseguirsi dei trasferimenti; la varianza resta singolarmente stabile: vi è simmetria tra i nuovi ingressi di magistrati in prima destinazione e trasferimenti. Il risultato è un movimento migratorio costante in uscita ed in entrata di magistrati ordinari in tirocinio, con scarti temporali che creano rilevanti disfunzioni. Il turn over  risulta particolarmente incidente nei Tribunali di Catanzaro, il più grande della regione, e di Vibo Valentia. Nonostante ciò continuano a registrare un andamento positivo rispetto agli obbiettivi del Pnrr.

Per quanto riguarda la Corte d’appello pur in assenza di 9 consiglieri su 32, è riuscita a mantenere il clerance rate del civile molto prossimo a uno ed ha definito 1.089 processi penali in più rispetto allo scorso anno giudiziario, tra cui Rinascita Scott abbreviato che ha comportato l’esonero di tre consiglieri per cinque mesi di lavoro ordinario, dato l’elevato numero degli imputati e l’imminenza della scadenza dei termini di fase delle misure cautelari. Per quanto riguarda il settore penale, anche quest’anno il distretto di Catanzaro si caratterizza per la preponderanza di procedimenti aventi ad oggetto il delitto di associazione mafiosa, e numerosi reati fine, con un elevato numero di imputati e di capi di imputazione, che esigono gravose istruttorie, i cosiddetti maxi processi. Sostanzialmente stazionario il dato dei procedimenti per omicidio volontario, 10, oltre a uno per omicidio per lupara bianca avvenuto a Vibo. Va rilevata l’assenza di omicidi volontari nei circondari di Crotone e Lamezia Terme e il dato positivo che nel circondario di Vibo va menzionato come unico omicidio quello appena menzionato di lupara bianca, con inversione del trend negativo che aveva portato tale circondario ad essere quello che registrava in Italia il maggior numero di delitti violenti contro la persona. Sempre elevato il numero dei procedimenti riguardanti la violenza di genere: nel solo circondario di Catanzaro i procedimenti per reati da codice rosso sono 191. Va rilevato che nel 2023 non si sono registrati femminicidi, in positiva controtendenza rispetto ad un fenomeno allarmante che coinvolge tutto il Paese. La radicata presenza sul territorio di compagini di criminalità organizzata si traduce anche in un consistente fenomeno di criminalità minorile. Segnatamente, l’articolazione di tipo familiare delle consorterie locali comporta il diretto coinvolgimento dei minori nell’agire delinquenziale degli adulti, anche in ragione delle forme di premialità che caratterizzano il processo minorile. Ma ancora più preoccupante è la serialità di episodi di aggressioni, commessi registrando e divulgando scene di violenza che vengono poste in essere da ragazzi nei confronti dei loro coetanei più deboli e vulnerabili“.

INTERVENTO DEL PROCURATORE GENERALE DELLA CORTE D’APPELLO DI CATANZARO GIUSEPPE LUCANTONIO

Appare doveroso segnalare come, anche per quest’anno, il dato più allarmante è rappresentato dai numeri progressivamente in aumento dei delitti di criminalità organizzata di stampo ‘ndranghetistico, sia nella forma associativa che in quella estrinsecantesi nei delitti aggravati dal metodo mafioso, con un aumento del coinvolgimento dei minori nelle attività criminali di tale matrice. In aumento anche i delitti di estorsione e di usura, fenomenologia criminale fortemente legata alle caratteristiche del territorio calabrese e spesso collegata, anche se indirettamente, al controllo mafioso dello stesso. In costante aumento sono anche i reati relativi alla illecita detenzione e/o spaccio di sostanze stupefacenti (anche nella forma più grave del traffico internazionale). Significativo e costante appare il contrasto ai reati urbanistici ed ambientali, così come quello ai reati da ‘codice rosso’, quelli informatici e collegati al web, i reati di violenza alla persona (omicidi, tentati omicidi, lesioni, rapine aggravate), i reati economico-finanziari, i reati contro la Pubblica amministrazione. L’amministrazione della Giustizia in Calabria, forse più che altrove, è ostacolata da difficoltà e criticità di ogni genere; i magistrati laboriosi e onesti rappresentano il difficilissimo ruolo di garanti quotidiani della legalità, questo in un territorio particolarmente vasto e complesso, dove, si registrano forti ed allarmanti criticità, disfunzioni di tipo sociale, economico, politico, che si intersecano e sovente concorrono, pericolosamente, con crescenti e pervasivi fenomeni di malaffare da parte di ‘associazioni coperte’, poteri deviati, criminalità organizzata e non. Tutto ciò in danno dei cittadini calabresi, delle Istituzioni, della Giustizia e dello Stato. La conflittualità politica, la insana sovrapproduzione normativa, la complessità della stessa, la eccessiva burocratizzazione hanno ‘scaricato’ sulla giurisdizione una serie di problematiche difficilmente risolvibili, questo con elevata sovraesposizione e indebita supplenza della Magistratura, anch’essa purtroppo non sempre estranea a logiche corporative, illeciti ed errori. Due richieste al Csm: la sollecita nomina dei direttivi e dei semidirettivi; la costante, solerte e adeguata copertura degli organici degli Uffici giudiziari del Distretto, caratterizzati da un permanente e gravosissimo fenomeno di turn-over, magari anche attraverso il sapiente utilizzo degli incentivi per le sedi più disagiate o critiche. Al ministero di sanare le insufficienze degli organici del personale amministrativo e delle quasi ‘inesistenti’ sezioni di polizia giudiziaria; di proseguire nella già avviata costruzione di piattaforme di lavoro informatico/digitali utili, moderne, funzionanti, aggiornate e adeguate alle esigenze cui sono preposte, formando adeguatamente chi le deve utilizzare; infine, ma assai rilevante, una convinta e decisa rivisitazione delle Sedi giudiziarie e delle piante organiche di molti uffici giudiziari, sottodimensionate rispetto agli effettivi carichi di lavoro. Solo una giustizia efficiente, infatti può essere autorevole e dare un vero contributo alla tanto invocata e da molti solo ‘predicata’ legalità, base di ogni democrazia che voglia essere degna di tale nome“.

Presenti alla cerimonia, tra gli altri il presidente della regione Roberto Occhiuto e il Sottosegretario all’Interno Wanda Ferro.

 

Catanzaro. Giornata della memoria, Sindaco Fiorita "Facciamoci discepoli della storia"

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Il sindaco Nicola Fiorita ha voluto condividere, nel “Giorno della Memoria”, le sue riflessioni su una ricorrenza che, lungi dall’essere un semplice rituale, ci interroga oggi forse più di quanto non lo abbia fatto in passato. “Devo confessare – dice il primo cittadino – che sono rimasto turbato, questa mattina, ascoltando in radio la testimonianza di Patrik, ebreo di nazionalità francese che vive nel nostro Mezzogiorno, nella provincia di Foggia. Un uomo di oltre sessant’anni, cresciuto tra i ricordi, tramandati in famiglia, del nonno deportato nei campi di sterminio e dell’occupazione nazista nella sua patria di origine. Un uomo che però, oggi, vive il disagio interiore di coscienza di chi conosce la sofferenza ebraica eppure deve fare i conti con quello che accade a due passi da noi. Un conflitto  generato dalla violenza brutale di un atto terroristico, consumato su degli innocenti, che a ha scatenato una reazione, ahimè degenerata in altrettanta brutalità su altri innocenti, colpevoli solo di trovarsi dall’altra parte della trincea. Un disagio di coscienza, quello di Patrik, che sentiamo appartenerci, mentre adempiamo al dovere umano, civile e politico di ricordare l’orrore delle leggi razziali volute dal Fascismo, della complicità dei nostri connazionali allo sterminio degli ebrei. Ma nel farlo non possiamo neppure chiudere gli occhi su ciò che vediamo accadere in tempo reale e che solo in futuro i libri di storia racconteranno. Che fare, dunque, per non abbandonarci allo sconfortante presa d’atto che la storia è, sì, maestra di vita ma non ci sono orecchie disposte ad ascoltarla? Il Presidente Mattarella ha speso, come suo solito, parole di saggezza: Coloro che hanno sofferto il turpe tentativo di cancellare il proprio popolo dalla terra sanno che non si può negare a un altro popolo il diritto a uno Stato – ha detto il Capo dello Stato. E noi sappiamo che non c’è altra via per onorare la memoria dei morti di ieri ma anche di quelli di oggi: ricordare l’orrore e senza cedere a fanatismi o interessi di parte, invocare il primato della politica e del dialogo per costruire pazientemente la pace. Per farci davvero discepoli della Storia”.

Sellia Marina. Camion si ribalda, ferito il conducente

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Intorno alle 6.00 in località Sena San Vincenzo del comune di Sellia Marina, in Provincia di Catanzaro un camion adibito al trasporto di rifiuti si è ribaltato e ha abbattuto un palo dell’illuminazione. Il conducente ha perso il controllo del mezzo della nettezza urbana ed è finito fuori strada ribaltandosi. E’ stato soccorso e trasportato in ospedale dai sanitari del Suem118. I vigili del fuoco del Comando di Catanzaro, distaccamento di Sellia Marina, hanno messo in sicurezza il sito e il mezzo. Il palo della illuminazione pubblica è stato isolato in attesa dell’intervento della ditta competente.

Catanzaro. Il Consiglio Comunale fa chiarezza sulle concessioni demaniali marittime

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Riceviamo e pubblichiamo Nota dei consiglieri comunali, Francesco Assisi e Daniela Palaia 

 La chiarezza fatta dal Consiglio Comunale sulla vicenda delle concessioni demaniali marittime va salutata con soddisfazione perché, prima di ogni altra cosa, è servita a rassicurare per l’anno in corso gli imprenditori del settore e i loro collaboratori, in attesa che sulla applicazione in Italia della direttiva Bolkestein venga scritta dopo anni la parola fine. In realtà, non è che ci fosse bisogno di chiarire in Aula che le attività degli operatori non erano esposte ad alcun rischio, almeno per il 2024. Il governo cittadino ha infatti a suo tempo deliberato un percorso che, grazie all’applicazione dell’articolo 10 del Regolamento di esecuzione del codice della navigazione e dunque dell’istituto della concessione provvisoria, costituiva già di per sé una messa in sicurezza delle concessioni in essere. Non solo, ma evitava a queste ultime, se semplicemente prorogate, il rischio di essere oggetto di contenziosi amministrativi, come sta accadendo in diversi Comuni. Tutto questo è emerso con chiarezza in Consiglio Comunale, grazie anche a una determina predisposta dal Settore competente che ha fugato ogni dubbio sull’operato della giunta Fiorita e sulla delibera adottata dall’esecutivo; delibera che non ha subìto alcuna variazione, che peraltro non poteva giuridicamente subire per effetto di una determina, ma il cui contenuto è stato reso ulteriormente esplicito. Molto apprezzabile, inoltre, l’impegno assunto dal sindaco Fiorita di portare avanti una procedura che sia compatibile con i diritti acquisiti e dunque con il cosiddetto "storico". Un gesto di coerenza, che fa il paio con le preoccupazioni degli operatori condivise sin da subito dal primo cittadino, e che conferma la sola volontà dell’Amministrazione: sgombrare il campo da polemiche e allarmismi, nell’esclusivo interesse degli operatori e dei lavoratori che operano in Marina, in un quadro di legalità che significa certezza e sicurezza per il futuro prossimo. 

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