Sequestro di beni per oltre 4 milioni di euro ad imprenditore calabrese trapiantato nell' Aretino

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I carabinieri del Ros hanno eseguito un sequestro di beni del valore complessivo di oltre 4 milioni di euro tra Toscana e Calabria a Nicola Chiefari, imprenditore calabrese di Guardavalle, da anni trapiantato nell’Aretino, ritenuto collegato alla cosca di ‘ndrangheta dei Gallace. Il provvedimento è stato adottato dal tribunale di Firenze – Ufficio misure di prevenzione, su richiesta della Dda. Gli accertamenti patrimoniali sono scaturiti dal coinvolgimento nell’operazione ‘Geppo/Calatruria’ che nell’aprile 2021 ha portato a misure cautelari nei confronti di 17 persone, “gravemente” indiziate di associazione per delinquere finalizzata all’estorsione, illecita concorrenza con violenza e minaccia, sub-appalto irregolare e altri reati aggravati sia dal metodo mafioso che dall’avere agevolato la cosca Gallace. L’indagine si è anche “nutrita delle risultanze” dell’inchiesta toscana sul Key. Gli approfondimenti patrimoniali avrebbero consentito di accertare una consistente sproporzione tra i redditi dichiarati dall’imprenditore e il patrimonio allo stesso riconducibile, “ipotizzando un illecito arricchimento che è stato colpito dal sequestro antimafia”. Tra i beni sequestrati un’azienda attiva nel settore di scavo a Montevarchi, 12 conti correnti, un immobile a Bucine, 15 terreni nell’Aretino, tra Bucine e Montevarchi, tre unità immobiliari in provincia di Catanzaro, a Gardavalle, rapporti bancari e veicoli.