Reggio Calabria

Reggio Calabria. GdF sequestra beni per più di un milione di euro a società di trasporto pubblico

Written by Redazione

La Guardia di Finanza di Reggio Calabria ha sequestrato beni del valore di un milione e 400 mila euro all’amministratore della società di trasporto pubblico “Lirosi Autolinee” di Gioia Tauro. L’uomo è indagato per omesso versamento di ritenute fiscali dovute o certificate. Il provvedimento di sequestro preventivo finalizzato alla confisca è stato emesso dal Gip di Palmi su richiesta della Procura. L’indagine trae origine da una verifica fiscale svolta dai finanzieri di Gioia Tauro e dalla successiva attività di accertamento eseguita dall’Agenzia delle entrate, dalle quali sarebbe emersa la condotta del legale rappresentante delle società. L’amministratore pro-tempore di due società, nella sua qualità di sostituto d’imposta, avrebbe sistematicamente omesso il versamento di ritenute operate ai propri dipendenti per un totale di 1,4 milioni di euro negli anni fra il 2017 e il 2019.

Reggio Calabria. GdF sequestra beni per più di un milione a società di trasporto pubblico

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La Guardia di Finanza di Reggio Calabria ha sequestrato beni del valore di un milione e 400 mila euro all’amministratore della società di trasporto pubblico “Lirosi Autolinee” di Gioia Tauro. L’uomo è indagato per omesso versamento di ritenute fiscali dovute o certificate. Il provvedimento di sequestro preventivo finalizzato alla confisca è stato emesso dal Gip di Palmi su richiesta della Procura. L’indagine trae origine da una verifica fiscale svolta dai finanzieri di Gioia Tauro e dalla successiva attività di accertamento eseguita dall’Agenzia delle entrate, dalle quali sarebbe emersa la condotta del legale rappresentante delle società. L’amministratore pro-tempore di due società, nella sua qualità di sostituto d’imposta, avrebbe sistematicamente omesso il versamento di ritenute operate ai propri dipendenti per un totale di 1,4 milioni di euro negli anni fra il 2017 e il 2019.

Reggio Calabria. Scoperta officina meccanica in un terreno privato

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Carabinieri della Compagnia di Reggio Calabria, coadiuvati dal Nucleo Carabinieri Forestale, hanno scoperto un’officina meccanica allestita in un terreno privatoNon appena arrivati, i militari hanno sorpreso il proprietario, un 54enne reggino, intento a svolgere l’attività in assenza di qualsiasi autorizzazione e incurante dei danni che stava arrecando all’ambiente. Infatti, oltre alla presenza di numerose auto o parti di esse in fase di riparazione, i militari hanno trovato un ingente quantità di rifiuti pericolosi e speciali, tra i quali decine di carcasse di veicoli accatastati, un gran numero di pneumatici in avanzato stato di deterioramento e componenti meccaniche varie. Inoltre, il personale dell’Arma riscontrava la presenza all’interno del terreno di numerosi capi di bestiame, privi di segni identificativi e riconducibili al 54enne, che pascolavano in mezzo all’officina abusiva. L’uomo, pertanto, è stato denunciato per gestione illecita e deposito incontrollato di rifiuti, esercizio abusivo di una professione e possesso di rifiuti speciali. L’attività abusiva è stata interrotta e l’area sottoposta a sequestro.

Bova Marina. Convocato il Consiglio comunale per approvare il bilancio

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È convocato per il 22 Gennaio dal presidente Bruno Salvatore Autelitano in prima seduta  alle ore 16,30 e in seconda il 23 Gennaio alle ore 17, 30 presso i locali della Biblioteca di Bova Marina, il consiglio comunale per l'approvazione del bilancio preventivo 2024/2026, del documento unico di programmazione e di tutti gli atti propedeutici necessari per fornire così gli strumenti utili e rendere immediatamente operativa l'attività dell'Ente. "Superato positivamente lo scoglio del Piano di riequilibrio con l'approvazione  da parte della Corte dei Conti intervenuta alla vigilia di Natale, si punta ad una forte accelerazione nell'operato dell'Amministrazione comunale in questo fine legislatura che vedrà  l'arrivo in porto  di interventi e progetti importanti in fase esecutiva in tutti i settori, destinati a cambiare il volto della città di Bova Marina - afferma il sindaco Saverio Zavettieri -. L'approvazione del bilancio già nel primo mese dell'anno, rappresenta un traguardo decisivo per mettere l'Ente nelle condizioni migliori per poter operare senza i vincoli e gli ostacoli dell'esercizio provvisorio, reso possibile dall'impegno particolare degli assessori nell'indicare gli obiettivi dei diversi settori e dal lavoro straordinario della struttura dirigenziale specie tecnico-finanziaria che ha saputo sintonizzarsi con le scelte dell'amministrazione". Per il vicesindaco Giovanni Panzera: "Bova Marina finalmente, ha trovato una quadra ed è importante dire che questo bilancio è utile ad operare nell'immediato".  "Il 19 dicembre la Corte dei Conti ha approvato il Piano di riequilibrio, tecnicamente ha ritenuto che tutto quanto fatto sino ad oggi, rispetta nei limiti ciò che era stato previsto - spiega l'avvocato Panzera -. Gran parte dei debiti sono stati estinti nei primi due anni, la prima tranche pagata il 31 dicembre 2022, la seconda quest'anno. Il bilancio di previsione finanziario 2024/2026 potrà essere eventualmente migliorato con gli emendamenti che il Consiglio comunale riterrà opportuno e sin da subito, potranno essere utilizzate le somme necessarie per gli interventi di manutenzione ordinaria. Questo bilancio segue la linea del precedente e, ovviamente, le indicazioni del Piano di riequilibrio". Su una cosa il vicesindaco è certo e lo ribadisce con forza: "Dopo 20 anni in cui da questo punto di vista nulla era stato fatto, l'attuale Amministrazione ha rimesso ordine nei conti per riprogrammare il futuro".
 
In foto il Vice sindaco Giovanni Panzera
 

Individuati presunti aggressori del parroco di Varapodio

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I Carabinieri della Compagnia di Taurianova, dopo serrati accertamenti, hanno individuato i presunti responsabili dell’aggressione avvenuta la sera del 15 gennaio 2024 ai danni di Don Giovanni Rigoli parroco della chiesa Santo Stefano di Varapodio in provincia di Reggio Calabria. I militari per dare un volto ed un nome ai responsabili del gesto delittuoso, hanno operato alacremente raccogliendo la denuncia del presbitero, acquisendo ed analizzando le videoregistrazioni delle telecamere di zona e sviluppando le testimonianze dei presenti al momento del fatto. A seguito delle varie testimonianze raccolte, il cerchio si è stretto attorno a due cugini, uno di Varapodio e l’altro di Taurianova, ritenuti gli autori dell’aggressione avvenuta all’interno della chiesa. A chiarire i motivi che hanno scaturito un gesto così spregevole, è stato lo stesso parroco che ha raccontato ai militari di essere intervenuto al termine di una messa di suffragio per una emigrante da poco venuta a mancare in Australia, per garantire l’applicazione delle disposizioni curiali ed impedire che, al momento delle condoglianze, all’interno della chiesa si creasse un assembramento di persone. Le disposizioni però non venivano recepite dai familiari della defunta, che proseguivano indifferenti alle rimostranze del prete. Il parroco nel richiedere nuovamente l’attenzione volta al rispetto delle norme, è stato prima raggiunto da uno dei due cugini che, afferratolo per i polsi, lo strattonava e gli intimava di lasciare immediatamente la chiesa. Il secondo, approfittando del fatto che il prelato fosse immobilizzato, si poneva alle sue spalle e gli assestava una testata nell’incavo della nuca. Sulla base degli elementi di prova sinora raccolti, secondo l’ipotesi d’accusa prospettata alla Procura di Palmi, i Carabinieri hanno denunciato i due uomini, uno dei quali già noto agli investigatori perché segnalato per oltraggio a pubblico ufficiale ritenendoli responsabili di lesioni, violenza privata e turbamento di funzioni religiose.

Reggio Calabria. Infastidito dall'abbaiare dei cani cerca di ucciderli

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Infastidito dall’abbaiare dei cani da caccia di un vicino ha tentato di ucciderli con una carabina. A Reggio Calabria un pensionato di 64 anni è stato denunciato dai carabinieri con l’accusa di tentata uccisione di animali. Il proprietario degli animali dopo aver trovato una cinquantina di proiettili per fucile ad aria compressa, in un’area antistante il proprio terreno, ha denunciato l’accaduto ai carabinieri spiegando loro di avere avuto frequenti dissidi con il vicino di casa che si lamentava per l’abbaiare dei suoi cani custoditi in un capanno. I militari a seguito degli accertamenti effettuati  sui pallini trovati e la traiettoria seguita dai colpi, sono riusciti a risalire all’autore degli spari. Il pensionato, che risiede a pochi metri dall’abitazione e dalla proprietà della persona che ha denunciato l’accaduto, è stato trovato in possesso di una carabina di libera vendita compatibile con un fucile ad aria compressa come quello utilizzato per sparare e altre armi legalmente detenute. Tutte le armi in possesso dell’uomo sono state cautelativamente ritirate.