Reggio Calabria

Reggio Calabria. Tensioni all'interno del carcere,aggrediti medico ed agente penitenziario

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Un detenuto nel carcere di Arghillà di Reggio Calabria, con problemi neuropsichiatrici e di tossicodipendenza, invalido ai sensi della legge 104, ha aggredito la notte scorsa il medico di guardia ed un giovane agente di polizia penitenziaria. Il detenuto – trasferito dopo le proteste di marzo – ha accusato forti dolori mentre era in cella con altri detenuti ed è stato trasferito in infermeria. Qui si sarebbe impossessato di un oggetto colpendo ripetutamente medico e agente. Soccorsi dagli altri agenti, sono stati portati al pronto soccorso dell’ospedale. Il medico ha riportato ferite al volto guaribili in una settimana, mentre l’agente, in servizio da poco più di un mese, ha una sospetta frattura alla spalla. Nello stesso carcere reggino un detenuto di origine siciliana ieri ha aggredito l’agente della polizia penitenziaria con il piede di un tavolino mentre si stava recando dalla cella al cortile. E’ stato poi medicato agli Ospedali Riuniti dove gli è stata riscontrata la frattura del pollice della mano sinistra, giudicata guaribile in quindici giorni. Il sindacato di polizia penitenziaria Sappe denuncia la carenza di personale nel penitenziario che ospita 250 detenuti.

REGGIO CALABRIA. TROVATO ARSENALE IN CASA: ARRESTATO

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I finanzieri della Compagnia di Reggio Calabria, insieme a unità cinofile, hanno arrestato e posto ai domiciliari un sessantenne, già noto alle forze dell’ordine e sequestrato 2 fucili, 2 pistole, circa 300 munizioni di vario tipo e più di 300 grammi di polvere da sparo. Le Fiamme Gialle, nel corso di controlli, hanno notato l’uomo in atteggiamenti sospetti e a seguito di una perquisizione nelle abitazioni dell’arrestato nel quartiere Catona e nel comune di Calanna, i finanzieri hanno trovato armi e munizioni all’interno di un armadio chiuso con un lucchetto.

Reggio Calabria fase 2: Allestita in stazione zona tamponi

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Autocertificazione con l’impegno a sottoporsi a quarantena volontaria e tampone. Sono stati accolti così, al loro arrivo alla stazione di Reggio Calabria centrale, i passeggeri del Frecciabianca provenienti da Roma Termini. Una cinquantina i passeggeri che appena scesi sono stati instradati lungo un percorso guidato, vigilato da poliziotti, volontari dell’Associazione nazionale Carabinieri e personale dell’Asp. In fila e distanziati l’uno dall’altro, sono identificati e accompagnati dai volontari fino ad un area recintata allestita per essere sottoposti a tampone.

VIRUS NON FERMA I TRUFFATORI: I CARABINIERI DI BIANCO (RC) NE DENUNCIANO DIECI IN VARIE REGIONI

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Vendite simulate, transazioni su internet e prodotti pagati e mai ricevuti. Sette truffe online sono state scoperte dai carabinieri di Bianco, nel reggino, che hanno denunciato dieci persone di varie regioni. A rendere più agevole l’attività, anche le mutate abitudini dovute alla pandemia per coronavirus, che negli ultimi due mesi ha consentito l’acuirsi del fenomeno. Nella zona della Locride, tra San Luca e Bianco, si è verificata una serie di truffe telefoniche e online ai danni di residenti. La dinamica quasi sempre la stessa: la vittima ha la possibilità di fare un acquisto ad un prezzo vantaggioso, attraverso le piattaforme di vendita online e pur di sfruttare l’occasione, anticipa al venditore un acconto, che una volta ricevuti i soldi, non completa alcuna vendita e si rende anche irreperibile.

ROSARNO: 51ENNE TROVATO IN POSSESSO DI DROGA DA SPACCIARE E LO AUTOCERTIFICA: ARRESTATO

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Fermato per un controllo, lontano dal proprio domicilio e trovato in possesso di droga, ha giustificato la sua uscita, specificandolo sull’autocertificazione, con la necessità di reperire la sostanza stupefacente da spacciare. Un 51enne di Rosarno, con precedenti, è stato arrestato dai carabinieri. L’uomo, a bordo della sua auto, ha tentato di allontanarsi quando una pattuglia gli ha intimato l’alt, ma è stato bloccato e sottoposto a perquisizione personale e veicolare. Il conducente è stato trovato in possesso di circa 24 grammi di cocaina pronta alla vendita, di cui ha tentato di disfarsi senza riuscirci e oltre 500 euro in contanti in banconote di vario taglio. Nei suoi confronti sarà applicata una sanzione per inosservanza alle prescrizioni anti coronavirus.

PALMI: GDF SEQUESTRA BENI PER 850 MILA EURO PER EVASIONE IMPOSTE

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La Guardia di Finanza di Palmi ha sequestrato beni per circa 850 mila euro ai titolari di due imprese attive nel settore boschivo. Dalle indagini della polizia economico finanziaria, eseguita nei confronti di due ditte individuali, è emerso che la prima impresa sottoposta ad attività ispettiva, dal 2014 al 2018, ha emesso nei confronti della seconda impresa controllata, fatture per operazioni inesistenti per un ammontare complessivo pari ad oltre 1,2 milioni di euro. Inoltre dagli accertamenti dei finanzieri è stata rilevata l’omessa e infedele presentazione delle dichiarazioni fiscali che avrebbe causato un’evasione di imposte su Iva e redditi per circa 850 mila euro. Tra i beni sottoposti a sequestro, conti correnti, beni mobili e immobili.