Vibo Valentia

GEROCARNE. IN CASA ARMI, MUNIZIONI E DROGA: DUE PERSONE ARRESTATE DAI CARABINIERI

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A Gerocarne, nel vibonese, i carabinieri hanno arrestato due persone di 24 e 38 anni che nascondevano un giubbetto antiproiettile, un fucile clandestino e una cartuccera con 20 munizioni. Nel corso di una perquisizione domiciliare con personale dello Squadrone eliportato Cacciatori "Calabria", i militari hanno notato una finestra aperta che conduceva sul tetto dell'edificio. Poi hanno seguito le orme di scarpe sul muro che indicavano che qualcuno si era arrampicato per uscire. Li hanno trovato armi e munizioni ed anche 3 grammi di marijuana e 80 semi di canapa indiana. Tutto il materiale è stato sequestrato.

SORIANO CALABRO. CARABINIERI CERCANO ARMI MA TROVANO OPERE D'ARTE DEL XIII SEC.: DENUNCIATO 64ENNE

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A Soriano Calabro, nel vibonese, i carabinieri impegnati in una perquisizione domiciliare alla ricerca di armi, hanno trovato invece opere d’arte risalenti al XIII secolo detenute illegalmente. Contattati i colleghi del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Cosenza, hanno accertato che le statue marmoree erano protette dal Codice dei Beni Culturali in ragione del loro valore storico, artistico ed ecclesiastico. Trovati anche vasi funerari e puttini appartenenti all’altare di una chiesa. Il 64enne è stato denunciato per i reati di ricettazione ed impossessamento illecito di beni culturali appartenenti allo Stato.
Nel dettaglio sono state trovate:
- due statue in marmo rosa raffiguranti leoni stilofori zoomorfi
- due statue in marmo bianco raffiguranti leoni
- due vasi funerari con anse zoomorfe (sul corpo dell’anfora, in bassorilievo, è raffigurata una scena con cavalli);
- due puttini verosimilmente appartenenti ad una base di altare ecclesiastico, in marmo bianco e con base in marmo roseo.

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ELEZIONI REGIONALI CALABRIA. MASCIARI: " RINGRAZIO, MA NON SARO' IL CANDIDATO ALLA PRESIDENZA ".

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NOTA STAMPA
Da diversi giorni leggo sulla stampa il mio nome quale possibile candidato alla Presidenza della Regione Calabria, e ciò soprattutto a seguito delle centinaia di manifestazioni di stima che mi giungono da attivisti M5S, Meet-up e parlamentari di ogni provincia della mia amata Regione (e non solo), i quali, assieme a gran parte della società civile, sostengono la mia candidatura.
Ringrazio tutti per questo attestato di stima e apprezzamento, segno che in questi anni le mie battaglie per la legalità e la mia integrità contro il sistema criminale hanno lasciato il segno in molti cuori dei cittadini calabresi.
Tuttavia il colpevole ritardo e l’immobilismo di una certa politica non fa il bene della Calabria e dei calabresi e non mi consente di prendere in considerazione il mio possibile contributo diretto come candidato a governatore.
Mi rammarica solo il pensiero che la questione della Calabria non sia considerata con la determinazione che merita, quale questione basilare per il rilancio del nostro Paese.
La Calabria ha bisogno di una rivoluzione culturale e di un ampio progetto pensato e condiviso nei dettagli, non raffazzonato in extremis in presenza di idee non chiare sino all’ultimo, sia in termini di coalizione che di candidati.
Una sfida del genere richiede tempo, i calabresi meritano ascolto e tempo al fine di renderli tutti il più possibile partecipi del cambiamento.
La Calabria e i calabresi meritano persone che con “amore e dedizione” lavorano per il bene del territorio e dei suoi cittadini.
Continuerò a dare il mio contributo nella società civile come da anni con soddisfazione sto facendo e mi dichiaro sempre a fianco di tutti coloro, in particolare giovani ed imprenditori, che con onestà e sacrificio lottano ogni giorno contro il giogo del sistema mafioso.
Del resto la legalità non ha colore politico, ma va professata ed attuata ogni giorno, nel vivere civile, in mezzo alla gente; se i futuri “governatori” capiranno questo, forse la Calabria avrà ancora speranza.
Pino Masciari

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Minacce a Manzini, Mangialavori: «Al suo fianco i calabresi onesti»

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«Esprimo la mia piena e sentita solidarietà al magistrato Marisa Manzini, ancora una volta oggetto di minacce da parte del boss del clan Mancuso. Sono certo che la dott.ssa Manzini continuerà il suo lavoro senza farsi intimidire e che saprà sentire la vicinanza di tutti quei calabresi che rifiutano la 'ndrangheta e il suo nefasto potere criminale». Così il senatore e componente della commissione nazionale Antimafia Giuseppe Mangialavori.
«Marisa Manzini – aggiunge – oggi svolge con serietà e competenza il ruolo di consulente della commissione Antimafia, dopo essere stata, per anni, in prima linea nella lotta alla 'ndrangheta. Il suo lavoro ha dato e dà fastidio soprattutto alle cosche del Vibonese, il cui potere criminale è stato intaccato anche grazie alle inchieste della Manzini. Ecco perché la Calabria migliore le chiede di non fermarsi, ma anzi di continuare la sua straordinaria opera contro le organizzazioni criminali, nella certezza che la strada giusta è stata imboccata e che bisogna percorrerla fino in fondo. Al suo fianco, Marisa Manzini avrà tutti i calabresi onesti».    

 
 
 

LIMBADI. I CARABINIERI DI TROPEA TROVANO ARMI E DROGA

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Armi, proiettili e droga. È quanto rinvenuto dai carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Tropea, nel corso di un servizio di controllo effettuato su tutto il territorio comunale con l'ausilio dello Squadrone Eliportato Cacciatori Calabria e del Nucleo Cinofili. I militari hanno arrestato un 19enne, per detenzione di armi e munizioni clandestine. Nel corso di una perquisizione domiciliare a Limbadi, è stato sequestrato un mini arsenale composto da una pistola, due paia di manette, un serbatoio e una fondina e 607 proiettili di vario calibro, alcuni dei quali contenuti in cinque aste per ricarica compatibili con fucili d'assalto, i kalashnikov. I carabinieri, inoltre, hanno scoperto nelle vicinanze dell'abitazione di un pensionato, circa cento grammi di marijuana, una pistola con matricola abrasa e un caricatore per pistola con sei cartucce, tutto posto sotto sequestro

PIZZONI. INCIDENTE SUL LAVORO, OPERAIO IN PROGNOSI RISERVATA

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Un operaio di 53 anni è rimasto gravemente ferito in un incidente sul lavoro avvenuto in un cantiere boschivo a Pizzoni, nel vibonese. L’uomo è stato trasportato al reparto di Neurochirurgia dell’Ospedale Pugliese di Catanzaro dove si trova ricoverato in prognosi riservata. L'operaio è scivolato da una catasta di legna ed è caduto a terra trascinando un tronco che lo ha colpito alla testa. I carabinieri di Soriano Calabro hanno sequestrato il cantiere e denunciato il datore di lavoro con l'accusa di lesioni personali colpose. I militari hanno anche contestato violazioni in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

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