Crotone

Crotone. Gli studenti del liceo classico rappresentano la "Medea"

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Si è tenuta venerdì la rappresentazione de la “Medea” all’interno del Liceo Classico di Crotone. L’ opera è stata riscritta e rielaborata dai giovani studenti, all’interno dell’HUB Quinta e Senza del Progetto “L’Atelier Koinè” (progetto selezionato da Impresa Sociale con i Bambini che vede come partner, in Calabria, la Cooperativa Agorà Kroton e l’Associazione A. Maslow APS), insieme all’esperto Francesco Franco e al supporto delle docenti Bifano, Infante, Melillo, rendendola contemporanea ai temi vissuti da loro. Questa rappresentazione è stata selezionata per la rassegna teatrale “Amenanos festival giovani”, patrocinato dall’Associazione culturale Dide – Produzioni teatrali, che si svolgerà nella splendida cornice del Teatro greco-romano di Catania il 19 maggio. I giovani coinvolti oltre a rielaborare e rappresentare l’opera hanno acquisito le nozioni di base per operare nell’ambito dell’organizzazione di uno spettacolo teatrale, sviluppando la capacità di lavorare attraverso la conoscenza delle diverse fasi necessarie per la realizzazione di una rappresentazione scenica: dalla fase preliminare alla fase esecutiva.

 

Cirò Marina. Armi e munizioni detenute illegalmente: Arrestato

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A Cirò Marina un bracciante agricolo 35enne di nazionalità italiana è stato arrestato per ricettazione e detenzione illegale di munizioni e armi clandestine dai Carabinieri della Compagnia di Cirò Marina. Nelle prime ore di questa mattina, durante i servizi di controllo del territorio, i militari dell’arma hanno eseguito una perquisizione domiciliare presso l’abitazione dell’operaio con l’ausilio dell’unità del Nucleo Cinofili Carabinieri dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Calabria” di Vibo Valentia. I controlli hanno consentito di ritrovare due pistole con matricola abrasa, di cui una oggetto di furto, perfettamente funzionanti e provviste dei rispettivi caricatori regolarmente inseriti e oltre 200 cartucce di diverso calibro, anche per fucili di varia tipologia. L’uomo è stato tratto in arresto presso la casa circondariale di Crotone. Il materiale rinvenuto è stato sottoposto a sequestro per i successivi accertamenti tesi a verificare il loro eventuale utilizzo in altri reati.

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Crotone. Droga nascosta nel vano contatori dell'acqua

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Il personale dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Crotone ha sequestrato 88 grammi di droga pronta per la vendita nascosta nel vano contatori di un edificio del quartiere Tufolo. L’operazione è scattata dopo che gli agenti delle volanti hanno notato movimenti sospetti attorno alla palazzina da parte di soggetti già noti alle forze dell’ordine quali assuntori abituali di sostanze stupefacenti. Durante i controlli, svolti nell’edificio, i militari hanno trovato nascosti nel vano contenente i contatori dell’acqua 64 grammi di hashish e 24 grammi di marjuana, un coltello e materiale per il confezionamento delle dosi. Al momento sono in corso le indagini per individuare i responsabili dell’attività illecita.

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Crotone. Operazione "Achei", Restituiti reperti

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Si è tenuta questa mattina a Crotone, presso ­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­il Museo di Pitagora­, la cerimonia di restituzione allo Stato Italiano alcuni dei preziosi reperti archeologici recuperati in Italia e nel Regno Unito nel corso delle attività svolte nell’ambito dell’indagine denominata “ACHEI”. I resti archeologici sono stati consegnati dal Vice Comandante del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Roma, Colonnello Mario Mettifogo; unitamente al Comandante del Gruppo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Roma, Tenente Colonnello Andrea Ilari; al Comandante del Nucleo Carabinieri Tutela Culturale di Cosenza, Tenente Giacomo Geloso al Direttore Regionale Musei della Calabria, Dott. Filippo Demma in rappresentanza dello Stato Italiano. Alla cerimonia hanno preso parte anche il Prefetto di Crotone, Dott.ssa Franca Ferraro; il Procuratore della Repubblica di Crotone, Dott. Giuseppe Capoccia; il Comandante della Legione Carabinieri Calabria, Generale di Divisione Pietro Francesco Salsano; il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Crotone, Tenente Colonnello Raffaele Giovinazzo; le massime Autorità Civili, Militari e Religiose provinciali e cittadine. Si tratta di reperti archeologici di ingentissimo valore storico-culturale ed economico, rintracciati grazie all’attività di indagine compiuta dai Carabinieri del Nucleo Tutela patrimonio culturale di Cosenza tra maggio 2017 e luglio 2018. Gli accertamenti compiuti dai militari dell’arma hanno constatato l’esistenza di un’articolata e complessa rete di ricettazione – svolta su scala nazionale ed internazionale (Gran Bretagna, Francia, Germania e Serbia) – grazie alla quale veniva garantito al mercato clandestino un flusso continuo di beni archeologici di ingente valore economico provenienti anche dal territorio calabrese, in particolar modo dalle provincie di Crotone e Cosenza (“APOLLO ALEO” di Cirò Marina, “CASTIGLIONE DI PALUDI” del Comune di Paludi e nell’area di “CERASELLO” del Comune di Pietrapaola, in provincia di Cosenza). A termine dell’operazione, il Giudice per le indagini preliminari di Crotone ha emesso 23 misure cautelari per associazione per delinquere finalizzata alla commissione dei reati di danneggiamento del patrimonio archeologico dello Stato, impossessamento illecito di beni culturali appartenenti allo Stato, ricettazione ed esportazione illecita.

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Naufragio di Cutro. Estradato quinto scafista

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È stato estradato questa mattina il quinto dei presunti scafisti accusati di aver causato la strage di Cutro, che ha portato alla morte di 94 migranti. La consegna dalle autorità austriache a quelle italiane è avvenuta presso il posto di frontiera di Arnoldstein/Thorl Maglern/Tarvisio per poi essere scortato dalla polizia penitenziaria sino al carcere di Udine e successivamente trasferito a Crotone per restare a disposizione dell’autorità giudiziaria calabrese. L’uomo, un 27enne di origini turche, è stato arrestato lo scorso 7 marzo mentre si trovava in Austria, nei pressi di Graz, grazie alla collaborazione con l’unità F.A.S.T. (Fugitive Active Search team) del Servizio per la cooperazione internazionale di polizia della Direzione centrale della polizia criminale. Su di lui pendeva un mandato di arresto europeo emesso dai magistrati di Crotone in seguito all’attività di indagine compiuta dalla squadra mobile e dalla sezione operativa navale della Guardia di finanza di Crotone nei giorni successivi al naufragio del 26 febbraio.

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Sbarco Crotone. Tre scafisti egiziani fermati dalla sezione navale della GdF

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Tre egiziani sono stati fermati dai Militari della Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza di Crotone perché accusati di essere gli scafisti che hanno consentito il trasporto di 161 migranti provenienti dalla Turchia fino al punto in cui l’imbarcazione si è fermata, in vicinanza di una nave mercantile, nei pressi delle coste calabresi. I migranti sono stati soccorsi e trasferiti, in alto mare, sulle unità navali della Capitaneria di Porto e dell’Agenzia Frontex e fatti sbarcare nel porto di Crotone. Le indagini, svolte sotto la direzione ed il coordinamento della Procura della Repubblica di Crotone, hanno consentito il fermo dei tre presunti trafficanti di persone.

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