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TRASPORTI. CATALFAMO: “12 NUOVI TRENI ATTIVI SU TRATTE JONICA E TIRRENICA”

L’Assessore regionale alle Infrastrutture, Domenica Catalfamo, rende noto che la Regione Calabria ha richiesto a Trenitalia l’incremento del numero delle corse regionali per soddisfare le richieste dei pendolari che dalla settimana prossima riprenderanno a spostarsi per lavoro. Il servizio sarà attivo a partire da lunedì 18 maggio.

L’azione è stata determinata dai riscontri da parte degli uffici sul monitoraggio relativo all’esercizio delle linee nonché dall’esame delle esigenze della suddetta categoria di utenza anche rispetto alle nuove disposizioni della fase 2 per fronteggiare l’emergenza epidemiologica. “Nello specifico – sottolinea l’Assessore – saranno 12 i treni in circolazione in più nella fascia pendolare mattutina e del primo pomeriggio, distribuiti sulle principali linee della Calabria, con un incremento di collegamenti sulle due direttrici tirrenica e ionica che porta l’offerta complessiva a 83 corse al giorno, pari al 43% dell’offerta standard”.

Tutte le informazioni ed il nuovo orario dettagliato sono consultabili sulla sezione dedicata del portale regionale nonché sui sistemi di vendita (App e sito web) oltre che nella sezione Infomobilità del sito web: trenitalia.com:https://www.trenitalia.com/it/informazioni/Infomobilita/notizie-infomobilita.html

L’Assessore rileva come le modalità di erogazione del servizio da parte di Trenitalia siano in linea con l’applicazione sui treni delle misure di sicurezza previste dal DPCM del 26 aprile, anche attraverso l’informazione ai viaggiatori sulle norme comportamentali da adottare. In particolare, tutte le carrozze sono sottoposte ad operazioni di sanificazione e igienizzazione giornaliere con le modalità indicate dal Ministero della Salute.

Risultano introdotti ulteriori servizi di igiene e pulizia a bordo treno durante il viaggio e sono stati installati dispenser di gel disinfettante per mani su tutti i convogli. Inoltre, al fine di garantire il distanziamento sociale, si sta completando l’allestimento di tutta la flotta con marker sui sedili da non occupare, segnaletica sulle porte per agevolare la salita e la discesa dei viaggiatori ed indicazioni a terra per specificare la distanza da tenere in fase di discesa e per l’individuazione dell’uscita più vicina, così come ben rappresentato nelle immagini riportate a corredo del comunicato.

L’assessore Catalfamo, nel concludere, ricorda di rispettare le prescrizioni di sicurezza adottando un comportamento responsabile durante l’utilizzo dei mezzi pubblici, indossando sempre la mascherina protettiva, rispettando la distanza di sicurezza indicata dalle autorità sanitarie, le indicazioni e le informazioni presenti a bordo dei treni e nelle stazioni, collaborando con il personale a bordo treno ed utilizzando percorsi e porte di ingresso e uscita dai treni come indicato dai pannelli informativi.

“L’utilizzo del mezzo pubblico – conclude l’assessore Catalfamo – rappresenta certamente uno dei primi segnali di ripresa ed ai passeggeri deve essere garantito oltre che il massimo standard di sicurezza anche un livello di sevizio adeguato ed in linea con le altre aree del Paese”.

Coronavirus Calabria. +1 rispetto a ieri nel bollettino regionale

In Calabria ad oggi sono stati effettuati 50.847 tamponi. Le persone risultate positive al Coronavirus sono 1.144 (+1 rispetto a ieri), quelle negative sono 49.703. Territorialmente, i casi positivi sono così distribuiti: – Catanzaro: 37 in reparto; 1 in rianimazione; 43 in isolamento domiciliare; 100 guariti; 33 deceduti. – Cosenza: 8 in reparto; 223 in isolamento domiciliare; 201 guariti; 34 deceduti. – Reggio Calabria: 7 in reparto; 1 in rianimazione; 117 in isolamento domiciliare; 128 guariti; 17 deceduti. – Crotone: 4 in reparto; 29 in isolamento domiciliare; 78 guariti; 6 deceduti. – Vibo Valentia: 35 in isolamento domiciliare; 37 guariti; 5 deceduti. Il totale dei casi di Catanzaro comprende soggetti provenienti da altre strutture e province che nel tempo sono stati dimessi. Nel numero dei casi testati attraverso tampone, sono compresi 4.086 riferiti ai rientrati presso la propria residenza. Dall’inizio dell’epiedemia 5 pazienti di Crotone erano stati ricoverati a Catanzaro, nel tempo 4 sono guariti e oggi sono conteggiati nell’Asp di Crotone invece che a Catanzaro. I soggetti in quarantena volontaria sono 10.234 così distribuiti: – Cosenza: 2.240 – Crotone: 2.484 – Catanzaro: 2.421 – Vibo Valentia: 650 – Reggio Calabria: 2.439. Dall’ultima rilevazione, le persone che si sono registrate sul portale della Regione Calabria per comunicare il rientro alla residenza sono +432; quelle registratesi per motivi di lavoro, salute e attività istituzionali sono +128, per un totale di 560. Nel conteggio sono compresi anche i due pazienti di Bergamo trasferiti a Catanzaro, mentre non sono compresi i numeri del contagio pervenuti dopo la comunicazione dei dati alla Protezione Civile Nazionale.

Coronavirus. Gratteri: “‘ndrangheta arrivata prima dello stato"

Nell’emergenza coronavirus «la ‘ndrangheta è arrivata prima dello Stato, nel mirino c’è il brand Italia». E’ quanto ha detto il procuratore di Catanzaro di Catanzaro Nicola Gratteri in una intervista pubblicata dal Quotidiano ‘La Stampa’. Secondo il magistrato «c’è un welfare mafioso, che approfitta della mancanza dello Stato, e c’è il doping economico di cui hanno bisogno imprese e attività commerciali per non fallire» e le mafie che «hanno una liquidità sterminata dunque investono». Gratteri ha anche parlato della scarcerazione di imputati per mafia a causa del rischio di contagio: «non è stato un bel momento per noi –  ha sottolineato – perché l’opinione pubblica potrebbe averlo visto come un segno di debolezza». «L’1 maggio – ha aggiunto – su una popolazione carceraria di 60mila detenuti, abbiamo avuto 159 casi di Covid. Due mesi e mezzo fa, quando erano 23, avevo detto che era più pericoloso sostare in piazza Duomo a Milano che stare a San Vittore».

Tar Catanzaro annulla ordinanza regionale su fase2

Il Tar di Catanzaro ha accolto il ricorso presentato dal Consiglio dei ministri tramite l’Avvocatura generale dello Stato contro l’ordinanza del presidente della Regione Calabria Jole Santelli, del 29 aprile scorso, che consentiva il servizio ai tavoli, se all’aperto, per bar, ristoranti ed agriturismo. Nella sentenza si legge che il Tar di Catanzaro “accoglie il ricorso e annulla l’ordinanza del Presidente della Regione Calabria del 29 aprile 2020 nella parte in cui dispone che sul territorio della Regione, è ‘consentita la ripresa delle attività di Bar, Pasticcerie, Ristoranti, Pizzerie, Agriturismo con somministrazione esclusiva attraverso il servizio con tavoli all’aperto’. Ordina che la sentenza sia eseguita dall’autorità amministrativa”. I giudici amministrativi sottolineano che “spetta al Presidente del Consiglio individuare le misure necessarie a contrastare la diffusione del virus COVID-19, mentre alle Regioni è dato intervenire solo nei limiti delineati dall’art. 3”. Per il Tar il contrasto tra l’ordinanza e il d.P.C.M. “denota un evidente difetto di coordinamento tra i due diversi livelli amministrativi, e dunque la violazione da parte della Regione del dovere di leale collaborazione tra i vari soggetti che compongono la Repubblica, principio fondamentale nell’assetto di competenze del titolo V della Costituzione”.

Coronavirus Calabria. +1 rispetto a ieri nel bollettino regionale

In Calabria ad oggi sono stati effettuati 41.902 tamponi. Le persone risultate positive al Coronavirus sono 1.126 (+1 rispetto a ieri), quelle negative sono 40.776. Territorialmente, i casi positivi sono così distribuiti: Catanzaro: 41 in reparto; 60 in isolamento domiciliare; 83 guariti; 33 deceduti. Cosenza: 13 in reparto; 276 in isolamento domiciliare; 141 guariti; 30 deceduti. Reggio Calabria: 12 in reparto; 2 in rianimazione; 130 in isolamento domiciliare; 101 guariti; 16 deceduti. Crotone: 7 in reparto; 28 in isolamento domiciliare; 72 guariti; 6 deceduti. Vibo Valentia: 50 in isolamento domiciliare; 20 guariti; 5 deceduti. Il totale dei casi di Catanzaro comprende soggetti provenienti da altre strutture e province che nel tempo sono stati dimessi. Il paziente di Taranto è stato dimesso. Si precisa che al Policlinico di Germaneto sono stati ricoverati due pazienti provenienti da altre province. Nel numero dei casi testati attraverso tampone sono compresi 994 riferiti ai rientrati presso la propria residenza Le persone decedute vengono indicate nella provincia di provenienza e non in quella in cui è avvenuto il decesso. I soggetti in quarantena volontaria sono 7.158 così distribuiti: Cosenza: 1.353 Crotone: 1.449 Catanzaro: 2.199 Vibo Valentia: 446 Reggio Calabria: 1.711. Dall’ultima rilevazione, le persone che si sono registrate sul portale della Regione Calabria per comunicare il rientro alla residenza sono +476; quelle registratesi per motivi di lavoro, salute e attività istituzionali sono +183, per un totale di 659. Nel conteggio sono compresi anche i due pazienti di Bergamo trasferiti a Catanzaro, mentre non sono compresi i numeri del contagio pervenuti dopo la comunicazione dei dati alla Protezione Civile Nazionale.

Coronavirus Calabria. +3 contagi nel bollettino della regione

In Calabria ad oggi sono stati effettuati 40.806 tamponi. Le persone risultate positive al Coronavirus sono 1.125 (+3 rispetto a ieri), quelle negative sono 39.681.

Territorialmente, i casi positivi sono così distribuiti:
Catanzaro: 42 in reparto; 60 in isolamento domiciliare; 82 guariti; 33 deceduti.

 Cosenza: 16 in reparto; 278 in isolamento domiciliare; 137 guariti; 29 deceduti.

Reggio Calabria: 16 in reparto; 2 in rianimazione; 129 in isolamento domiciliare; 97 guariti; 16 deceduti.

Crotone: 7 in reparto; 32 in isolamento domiciliare; 68 guariti; 6 deceduti.

Vibo Valentia: 51 in isolamento domiciliare; 19 guariti; 5 deceduti.

Il totale dei casi di Catanzaro comprende soggetti provenienti da altre strutture e province che nel tempo sono stati dimessi. �Un paziente ricoverato all’Ospedale Pugliese di Catanzaro è di Taranto. Si precisa che al Policlinico di Germaneto sono stati ricoverati due pazienti provenienti da altre province.

Nel numero dei casi testati attraverso tampone, sono compresi 605 riferiti ai rientrati presso la propria residenza, di cui tre positivi.
Le persone decedute vengono indicate nella provincia di provenienza e non in quella in cui è avvenuto il decesso.

I soggetti in quarantena volontaria sono 7.670 così distribuiti:

– Cosenza: 1411
– Crotone: 1.997
– Catanzaro: 2.124
– Vibo Valentia: 446
– Reggio Calabria: 1.692.

I rientri in Calabria che ad oggi sono stati registrati sul sito della Regione Calabria sono 26.039.�Di questi, i rientri registrati per ritorno alla residenza a partire dal 4 maggio sono 7.760; 1.320 sono le registrazioni per ingressi in regione legati a motivi di lavoro, salute e attività istituzionali.

Nel conteggio sono compresi anche i due pazienti di Bergamo trasferiti a Catanzaro, mentre non sono compresi i numeri del contagio pervenuti dopo la comunicazione dei dati alla Protezione Civile Nazionale.

  • Roccella Jonica. Dopo mesi di tregua, ripresi gli sbarchi in Calabria

    Dopo alcuni mesi di tregua, sono ripresi gli sbarchi in Calabria. La notte scorsa, nello scalo portuale reggino, al termine di un’operazione di soccorso in mare compiuta dalla Guardia Costiera, sono giunti a destinazione 38 migranti di nazionalità bengalese. Tutti i profughi approdati al Porto di Roccella Jonica sono di sesso maschile e tutti sono maggiorenni. Prima di essere soccorsi, trasbordati su una delle motovedette della Guardia Costiera di Roccella Jonica e condotti in sicurezza fin dentro il Porto reggino, i migranti si trovavano a bordo di una piccola barca in vetroresina di circa 6 metri localizzata, sempre nello specchio di mare Jonio della Locride, a circa 30 miglia al largo di Capo Spartivento. I  38 migranti sarebbero partiti dalla costa della Libia circa cinque giorni prima di essere intercettati, al largo della costa della Calabria, dalla Guardia Costiera. Dopo lo sbarco i profughi sono stati sottoposti a visita medica e successivamente, su disposizione della Prefettura di Reggio Calabria, momentaneamente sistemati in una tensostruttura realizzata tempo fa all’interno del Porto roccellese e gestita dai volontari della Croce Rossa, della Protezione Civile e da una equipe di Medici senza frontiere. .

     
  • Vibo Valentia. “Il Profumo della legalità”, due giorni di dibattiti, presenti anche esponenti del cinema nazionale

    “Il Profumo della legalità”: un nome evocativo per una due giorni - il 23 e il 24 maggio prossimi - densa di significato con un filo conduttore chiaro fin dal titolo. È la manifestazione organizzata dal Comune di Vibo Valentia - nella sala “Scrigno di vetro” del Valentianum, in piazza San Leoluca - che vuole trasformare la celebrazione della Giornata nazionale del 23 maggio in un evento ricco di spunti di riflessione, con il comune denominatore della legalità declinata nell’ambito della produzione culturale, a cominciare dal linguaggio cinematografico. E con una vera e propria chicca: il dibattito sul film “Mascària”, che andrà in onda nella stessa serata su Rai Uno, alla presenza in città della regista e degli attori pronti a confrontarsi col pubblico. Su input del sindaco Maria Limardo, l’assessore alla Cultura Giusi Fanelli ha organizzato una manifestazione attraverso la quale la città di Vibo Valentia vuole sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi che saranno oggetto del confronto. “Nel corso del mio mandato, il Comune di Vibo Valentia - commenta il primo cittadino - ha sempre voluto rendersi protagonista di un processo di cambiamento della società per puntare ad accrescere la coscienza civile facendosi guidare dalla stella polare della legalità. Questo evento vuole quindi essere la conferma di quanto abbiamo inteso realizzare in questi cinque anni di amministrazione”. Per l’assessore Fanelli, “celebrare la Giornata della legalità significa anche rendere onore alle arti ed apprezzarne i messaggi che vengono mandati. La prima giornata, giovedì 23, si aprirà con un intervento delle massime autorità della città che si confronteranno su un tema di grande rilievo come la gestione dei beni confiscati alla criminalità organizzata. Allargando poi l’orizzonte all’arte, per questa prima edizione de “Il Profumo della legalità” abbiamo la fortuna di poter avere a Vibo la regista Isabella Leoni e gli attori di “Mascària” Fabrizio Ferracane, Manuela Ventura, Christian Roberto e Costantino Comito; il film la stessa sera andrà in onda su Rai Uno, cui va il nostro sentito ringraziamento. Ma non sarà l’unico appuntamento con il cinema: avremo l’onore di ospitare il regista Loris Lai, che ha diretto per Eagle Pictures il film “I giovani di Gaza”, tratto dal libro “Sulle onde della libertà” di Nicoletta Bartolotti, anche lei presente e che dialogherà proprio con Lai. Ed ancora, il giorno seguente sarà con noi il regista calabrese Giovanni Carpanzano, insieme al cast del film “Il vuoto” (Gianluca Galati, Maddalena Ascione, Marianna Lacellotti e Tommaso Perri), girato in parte anche nella nostra Vibo Valentia, così come il regista tropeano Enzo Carone, del quale proietteremo il cortometraggio “Amelia” sulla violenza di genere. Spazio anche ai dibattiti con esperti del settore, sia calabresi che provenienti da fuori regione, con i temi “Carcere e legalità” e “Produttività, cultura e legalità”, senza dimenticare l’arte, per la quale avremo un ospite straordinario come Gabriele Maquignaz, che tra l’altro esporrà i suoi dipinti e presenterà l’opera “Uno sparo che genera bellezza, un’arma per la pace”. Un calendario ricco di appuntamenti - conclude l’assessore Fanelli - per questa prima edizione del “Profumo della legalità”, che siamo certi riscuoterà l’interesse dei cittadini”.

     
  • Amantea. Intimidazione al consigliere comunale Salvatore Campanella

    Nuova intimidazione ad Amantea, in Provincia di Cosenza. Nella notte sono stati incendiati il furgone e l’auto di proprietà del consigliere comunale con delega al turismo ed ai grandi eventi, Salvatore Campanella. L’episodio è stato denunciato alle Forze dell’Ordine. Il sindaco di Amantea Vincenzo Pellegrino ha diffuso una nota stampa per esprimere la sua indignazione.

    NOTA STAMPA

    Durante la scorsa notte un incendio di vaste proporzioni ha distrutto l’auto personale e un furgone carico di merce dell’azienda in capo all’architetto Salvatore Campanella, consigliere comunale di maggioranza e delegato al turismo e ai grandi eventi. Non abbiamo informazioni definitive sulla natura dell’incendio, ma gli indizi a nostra disposizione ci fanno pensare si tratti di un atto doloso. Se tutto questo si dovesse definitivamente accertare, si tratterebbe di un atto intimidatorio gravissimo, che mira a colpire un professionista ed un amministratore integerrimo. Il consigliere Campanella, in meno di due anni di attività, ha messo in campo energie e passione per realizzare, nonostante la complessa situazione economica e finanziaria dell’ente, certificata dalla ereditata e pesante condizione di dissesto, una stagione di rinascita e di promozione della nostra città, raggiungendo tutti gli obiettivi prefissati dal programma elettorale. Sia chiaro, questa amministrazione prende le mosse da una convinzione radicata, severa e non negoziabile, che guarda in primis al rispetto ed al ripristino della legalità. L’obbedienza incondizionata alle leggi è vincolo necessario per affermare la libertà individuale e compiere l’esercizio democratico. Il consigliere Campanella non è e non sarà mai solo. Assieme a lui ci sono l’intera amministrazione comunale e il sindaco della città, che condannano con forza il verosimile e ignobile atto di violenza ai suoi danni. Siamo certi che le forze dell’ordine, che sosteniamo con grande convinzione e con le quali c’è una continua e proficua collaborazione dall’inizio della consiliatura, sapranno individuare e assicurare alla giustizia, sotto il coordinamento dell’autorità giudiziaria, gli autori del gravissimo gesto, i quali con la loro vigliacca e violenta azione ai danni di un uomo delle istituzioni provano a minare non solo il percorso di normalizzazione e sviluppo di Amantea, che stiamo portando avanti tra mille difficoltà, ma anche la serenità della nostra città, che è culla di civiltà e democrazia. Sappiano i protagonisti dell’inqualificabile atto di questa notte che nessuno di noi farà mai un passo indietro e che l’eventuale intimidazione a Salvatore Campanella rafforzerà e aumenterà il presidio democratico dell’amministrazione comunale e il costante controllo del territorio da parte delle forze dell’ordine.
     
    Il sindaco
    Dottor Vincenzo Pellegrino
     

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